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Cronaca

Procede l’avanzata russa in Ucraina, bombardamenti a Dnipro e Kiev

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ROMA (ITALPRESS) – L’avanzata russa in Ucraina procede, avvicinandosi sempre più a Kiev, mentre i paesi occidentali proseguono con le sanzioni.
Durante la notte nella capitale ucraina sono scattate le sirene dell’allerta aerea e il canale Telegram della città ha invitato i cittadini a recarsi nei rifugi. Stamattina i corrispondenti della Cnn hanno riferito di aver udito esplosioni a Dnipro, città ucraina sulle rive del fiume Dnepr nella parte centro-orientale del paese, e anche a Kiev, mentre nei sobborghi della capitale sarebbero in corso combattimenti. A Dnipro i sistemi di difesa aerea avrebbero respinto l’attacco e al momento non ci sarebbero vittime, in base a quanto riportato da Kyiv Independent che cita il sindaco della città, Borys Filatov. Sirene di allarme antiaereo, inoltre, sono state udite in diverse città dell’Ucraina. Secondo quanto riporta la Bbc, l’allerta è scattata in più di 15 regioni e diverse città, tra cui Odessa, Sumy e Kharkiv. Esplosioni sono state avvertite nelle città di Nikolaev e Kropyvnytskyi, secondo la stessa emittente che cita le autorità locali. Inoltre, media riferiscono di sirene di allarme antiaereo anche a Leopoli. “A Melitopol gli invasori hanno catturato il sindaco della città Ivan Fedorov”, ha detto presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video. “La cattura del sindaco di Melitopol – ha aggiunto – è un crimine non solo contro una persona, non solo contro una comunità e non solo contro l’Ucraina: questo è un crimine contro la democrazia in quanto tale”. Per Zelensky “le azioni degli invasori russi saranno equiparate alle azioni dei terroristi dell’ISIS”. Il leader ucraino ha poi affermato che ieri “le truppe russe hanno anche interrotto il lavoro della maggior parte dei corridoi umanitari ma, nonostante tutto – ha evidenziato -, sono state salvate 7.144 persone”. La città di Mariupol, ha poi spiegato, rimane “bloccata dal nemico”. Non solo, Zelensky nel suo videomessaggio ha anche fatto riferimento ai soldati russi catturati dalle forze ucraine. “Il numero di invasori catturati – ha sottolineato – ha già raggiunto un livello tale che la questione non può essere lasciata alle strutture che avevamo prima della guerra. Il Consiglio dei ministri dell’Ucraina – ha continuato – ha istituito il quartier generale di coordinamento per il trattamento dei prigionieri di guerra. Migliaia di soldati nemici catturati o arresi ricevono dal nostro Stato il trattamento richiesto dalle convenzioni internazionali, ma ce ne sono così tanti che è necessaria una struttura speciale per affrontare tutte le questioni correlate”.
Nelle scorse ore Zelensky ha avuto un colloquio con il presidente statunitense, Joe Biden. “Gli ho dato la valutazione della situazione sul campo di battaglia – ha scritto il leader ucraino in un tweet -, l’ho informato sui crimini della Russia contro la popolazione civile. Abbiamo concordato ulteriori passi per sostenere la difesa dell’Ucraina e aumentare le sanzioni contro la Russia”, ha aggiunto. Nel frattempo continuano le misure contro gli oligarchi. “Stiamo sanzionando gli oligarchi che sostengono la guerra ingiustificata di Putin contro l’Ucraina”, prendendo di mira “beni di lusso”, ha scritto il segretario di stato Usa Antony Blinken in un tweet.
“Mentre Putin continua il suo spietato assalto – ha detto il presidente Usa, Joe Biden -, gli Stati Uniti e i nostri alleati e partner continuano a lavorare di pari passo per aumentare la pressione economica su Putin e isolare ulteriormente la Russia sulla scena globale”.
(ITALPRESS).

Cronaca

MAX PEZZALI, TRA FESTA AD APPIANO E POLEMICHE PER UNA BENEMERENZA A PAVIA. ARRIVA LA RISPOSTA DI MAX E SPIAZZA TUTTI!

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eri ad Appiano Gentile ha fatto capolino Max Pezzali, grande tifoso nerazzurro. Ed è stata festa con tutti i giocatori e lo staff. Oggi invece a Pavia, la sua città, dopo il successo riscontrato dalla serie andata in onda su Sky, a far notizia sono le polemiche legate alle benemerenze di San Siro. Gli avvocati di Max Pezzali hanno inviato una lettera al sindaco di Pavia, Michele Lissia, e alla giunta chiedendo di non assegnare la benemerenza a Mauro Repetto, ex degli 883, che ha fatto tappa per la sua “prima” del nuovo tour nelle settimane passate proprio al Teatro Fraschini di Pavia. Sullo sfondo c’è una causa civile tra Max Pezzali e Claudio Cecchetto. I legali di Max Pezzali sostengono che i diritti sul nome della band spettano soltanto a chi della band ha il merito della notorietà, cioè a Pezzali. Se il Consiglio comunale, nonostante la richiesta di soprassedere all’assegnazione della benemerenza, procederà comunque in tale senso, gli avvocati si riservano di far valere le ragioni di Max Pezzali nei confronti del Comune di Pavia. Come andrà a finire la vicenda? Chiude la polemica proprio Max sul suo profilo Fb e precisa: “Fosse per me, oltre al premio San Siro di Pavia, a Mauro darei anche un Grammy per l’importanza che ha avuto nella mia vita. Quello che sta venendo fuori in queste ore c’entra con delle questioni legali abbastanza di dominio pubblico che non coinvolgono Mauro, ma sono legate all’utilizzo del nome degli 883, una storia che appartiene a Mauro quanto a me. Nonostante quello che sta cominciando a girare in rete, il legame tra me e Mauro è indistruttibile, sancito da quelle canzoni che ormai sono più vostre che nostre. A noi piacciono le birre scure e le moto da James Dean, non quelle stronzate che si dicono nei film”. Chapeaux.

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Cronaca

Netanyahu, Tajani a Salvini “Unica linea quella mia e di Giorgia Meloni”

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MILANO (ITALPRESS) – “La politica estera si deve fare in maniera costruttiva. E’ una cosa seria. Ogni parola va pesata, ponderata, calibrata. C’è di mezzo un Paese. E quindi la linea viene espressa dal presidente del Consiglio e dal ministro degli Esteri”. Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Repubblica, commentando le dichiarazioni del leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini su Netanyahu. “Poi un leader di partito parla di quello che vuole – aggiunge -, ma restano opinioni politiche di leader di partito, che però non diventano automaticamente la linea dell’esecutivo. Io tendo a evitare di rispondere a nome del governo su questioni legate alle competenze degli altri ministri”. “Vogliamo prima leggere le carte, capire le motivazioni della sentenza, ragionare su cosa sostiene la Corte. Noi riconosciamo e sosteniamo la Corte penale. Ma lo facciamo ricordando che deve avere sempre una visione giuridica e non politica. Nel pieno di una guerra di questa violenza il primo obiettivo degli Stati, e della Repubblica italiana, è quello di trovare alleanze politiche per fermare le morti a Gaza e in Libano, per ritornare a un percorso diplomatico. Noi dobbiamo portare la pace a Gaza, non dobbiamo credere che portare qualcuno in carcere aiuti la pace” dice ancora il numero uno di Forza Italia e vicepremier. “Stiamo dicendo, il presidente del Consiglio ed io, che una sentenza di questa portata ha un effetto politico profondo sulla gestione non di un confitto, ma della sua conclusione. Non è possibile equiparare e mettere sullo stesso piano il premier democraticamente eletto di Israele e un capo terrorista. Una cosa è sottolineare la sproporzione della risposta di Israele nella Striscia, su cui siamo tutti d’accordo. Altro è un mandato di cattura. Non ci sono tre posizioni. Ce n’è soltanto una: quella del presidente del Consiglio, concordata con il ministro degli Esteri” conclude Tajani.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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Cronaca

La Russa “Non sono interessato a fare il Presidente della Repubblica”

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ROMA (ITALPRESS) – “Non farò il presidente della Repubblica”. Lo dice il presidente del Senato, Ignazio La Russa in una lettera a Repubblica, manifestando il suo “Disinteresse totale” per la corsa al Quirinale nel 2027. “La mia storia lo renderebbe problematico – ammette -. Ma soprattutto non coincide con le mie ambizioni e con il mio desiderio di potermi schierare sulle cose che reputo importanti” e conservare “la libertà di dire, sia pure ogni tanto, quello che penso senza ipocrisie”. “So e capisco che quasi sempre (o sempre?) chi diventa presidente del Senato un minuto dopo conforma il suo agire alla possibile prospettiva di futuro presidente della Repubblica – scrive La Russa -. Io ho volutamente avuto una diversa postura, proprio perchè non ci ho mai pensato e nemmeno mai l’ho desiderato. Per cui, se Repubblica vuole interrogarsi sulle ipotesi più improbabili si chieda cosa voteresti per avere Schlein al posto della Meloni? O meglio, cosa sareste disposti a votare pur di non averla”.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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