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Il sorteggio spinge Atalanta e Roma a sognare in Europa

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NYON (SVIZZERA) (ITALPRESS) – La parola spetta sempre al campo ma immaginare Atalanta e Roma a rappresentare l’Italia nelle coppe oltre i quarti è lecito. L’urna di Nyon è stata tutto sommato benevola nei confronti delle uniche due squadre italiane ancora in corsa dopo l’ecatombe in Champions. Per la Dea c’è il Lipsia (andata alla Red Bull Arena), che come i nerazzurri aveva iniziato la stagione nella competizione più importante (terzo nel girone alle spalle di City e Psg) e che poi in Europa League ha fatto fuori la Real Sociedad prima del ‘byè arrivato con l’esclusione dello Spartak Mosca. La squadra di proprietà della Red Bull, dopo una prima parte di stagione complicata (esonerato Marsch e panchina a Domenico Tedesco), sembra aver ritrovato la retta via ed è di sicuro un cliente scomodo: Simakan e Angelino in difesa, gente di qualità come Forsberg e Szoboszlai, Nkunku (15 gol quest’anno), l’ex Milan Andrè Silva e Dani Olmo in avanti sono tutti elementi di valore assoluto. Ma in classifica il Lipsia è appena dietro quel Bayer Leverkusen che l’Atalanta ha battuto due volte su due e anche per questo sognare è lecito, considerando anche il fatto che in caso di semifinale ci sarebbe una fra Braga e Rangers. West Ham-Lione ed Eintracht-Barcellona le altre due sfide di un tabellone in cui la banda Gasperini può di sicuro dire la sua. “Il Lipsia? Viene il mal di testa – cerca di smorzare gli entusiasmi il presidente dei nerazzurri Antonio Percassi – E’ una squadra importante, molto forte, con una società importantissima. E’ un confronto molto, molto impegnativo. Avrei preferito un altro avversario ma fa parte del gioco, sarà una bella partita”.
In Conference League, invece, la Roma ritrova quel Bodo/Glimt già affrontato durante la fase a gironi: i norvegesi umiliarono la squadra di Mourinho 6-1 lo scorso 21 ottobre, per poi strappare un pari (2-2) all’Olimpico. La Roma riuscì comunque a superare il gruppo da prima e avrà ora l’occasione di prendersi una rivincita contro un avversario che ha perso parecchi pezzi rispetto all’autunno – su tutti Botheim – e che solo ai primi di aprile, a ridosso della gara d’andata, inizierà il nuovo campionato. Dovesse superare l’ostacolo scandinavo, per i giallorossi si spalancherebbero le porte di una semifinale contro Leicester o Psv (anche in questo caso ritorno all’Olimpico) mentre gli altri due accoppiamenti sono stati Feyenoord-Slavia Praga e Marsiglia-Paok: se la Roma arrivasse in finale… Ma oggi si è tenuto anche il sorteggio della Champions, con l’Italia solo spettatrice dopo le eliminazioni anche di Inter e Juve negli ottavi. Chelsea-Real Madrid e Atletico Madrid-Manchester City, con le vincenti che si scontreranno in semifinale, il clou: Carlo Ancelotti ritrova la squadra con cui ha vinto in Inghilterra, quello fra Simeone e Guardiola è il confronto per antonomasia fra due opposte filosofie di calcio. La parte alta del tabellone, invece, vedrà il Liverpool di Klopp vedersela col Benfica mentre il Villarreal, fatta fuori la Juve, andrà a caccia di un’altra impresa, stavolta con la corazzata Bayern Monaco.
(ITALPRESS).

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Marc Marquez vince ad Assen, podio per Bezzecchi e Bagnaia

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ASSEN (OLANDA) (ITALPRESS) – Marc Marquez, in sella alla Ducati ufficiale, è il vincitore del Gran Premio d’Olanda, disputato sul circuito di Assen. Il podio odierno vede anche Marco Bezzecchi (Aprilia) al secondo posto e Pecco Bagnaia sull’altra Ducati al terzo. Con questo successo il Cabroncito allunga ulteriormente in campionato, portando a 68 i punti di vantaggio sul fratello Alex, sempre secondo nonostante la caduta al sesto giro.

Ma le brutte notizie per il pilota Gresini non sono finite qui: i primi esami al centro medico, infatti, hanno evidenziato una frattura scomposta al secondo metacarpo della mano sinistra. Tornando alla gara, le Ktm di Pedro Acosta e Maverick Vinales si piazzano rispettivamente in quarta e quinta posizione. Nell’ordine, la top ten è completata da Fabio Di Giannantonio (Ducati Pertamina), Franco Morbidelli (Ducati Pertamina), Raul Fernandez (Aprilia Trackhouse), Enea Bastianini (Ktm Tech3) e Fabio Quartararo (Yamaha).

“Nei circuiti difficili riesco a raccogliere sempre il massimo quest’anno. Oggi ho vinto senza essere il più veloce in pista. Ho provato a gestire la gara come da piano originale. Le curve a sinistra mi hanno salvato il weekend: mi hanno aiutato a difendermi dai miei inseguitori”, ha aggiunto Marc Marquez ai microfoni di Sky Sport. “Oggi ho difeso bene la posizione. È impossibile attaccare chi ti sta davanti in queste situazioni. Bezzecchi come Alex non è riuscito a superarmi. Ieri alcuni giornalisti mi hanno fatto arrabbiare quando mi hanno detto che mio fratello non voleva superarmi”.

E sull’infortunio del fratello, infine, lo spagnolo ha dichiarato: “Alex è il mio rivale principale per il campionato e io lo voglio in pista. Ora prenderò l’aereo con lui e speriamo che possa recuperare in fretta dall’infortunio”.

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“In generale, io voglio sempre di più – ha detto invece Bagnaia a Sky Sport –. Accetto più di buon grado un terzo posto come quello di Aragon, rispetto a quello di oggi. Anche in questa gara ero più veloce di quello che alla fine si è visto. Non sono riuscito a spingere come vorrei e questo è un peccato”.

“Sono entrato tardi nell’ottica della gara. Devo assumermi tantissimi rischi inutili per cercare di superare i piloti che ho davanti. La moto di quest’anno è complicata e lo dimostra il fatto che questa gara e quella del Mugello sono state più lente”. Il pilota di Chivasso ha poi continuato a ribadire lo scarso feeling con la Ducati 2025: “La moto mi limita tanto in staccata e ingresso. Nei primi tre giri riesco ad essere competitivo, ma poi ho un piccolo drop. Parto sempre bene e il passo oggi sarebbe potuto bastare per vincere. Sto facendo il possibile, ma purtroppo non stiamo venendo a capo della situazione”.

“Io mi sono divertito e ho spremuto la moto davvero al massimo – ha detto infine Bezzecchi a Sky SportÈ stata una bellissima gara, nonostante la partenza non perfetta. Sono riuscito subito a superare Morbidelli e mi sono accodato al gruppo dei più veloci. Mi sono messo secondo e da lì ho iniziato a spingere. Era da tanto tempo che non facevo podio sia nella Sprint che nella gara della domenica”.

Il pilota Aprilia ribadisce che “oggi Marc era davvero velocissimo. Ad inizio gara ero in gestione per cercare di non scaldare troppo la gomma. Da metà gara Marc ha aumentato il ritmo, mentre io ero al gancio. Non sono mai riuscito a mettergli pressione e ad avvicinarmi per sorpassarlo”.

– foto IPA Agency –

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(ITALPRESS).

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L’Italvolley lotta ma il Brasile vince al tie-break

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CHICAGO (USA) (ITALPRESS) – Una gara combattuta e giocata a viso aperto da entrambe le squadre e un pò di rammarico per le occasioni non sfruttate che avrebbero potuto cambiare l’esito finale. Alla Now Arena di Chicago, l’Italia incassa la sua seconda sconfitta nella VNL 2025, superata al tie break 2-3 (22-25, 25-21, 31-33, 25-17, 13-15) dal Brasile.

L’avvio del primo set è di marca italiana (4-1), poi la partita sale subito di intensità, con continue alternanze al comando (9-8, 11-10) fino a quando il Brasile trova il primo break portandosi sul +2 (18-20) prima di chiudere i conti (22-25). Ritmi di gara molto alti anche nel secondo parziale dove, con due ace consecutivi di Romanò, l’Italia allunga fino all’11-7. I verdeoro risalgono ma gli azzurri gestiscono con sapienza il vantaggio e il cambio palla conquistato da Michieletto sul 24-19 fa da preludio al muro vincente di Daniele Lavia (25-21). Terzo set intenso e combattuto fino al 17-17, l’Italia trova il +3 (21-18) ma dopo aver avuto tre palle set il punteggio arriva sul 24 pari.

I vantaggi al cardiopalmo sono stati risolti alla fine dal Brasile che si porta a casa il set con il punteggio di 33-31. Nel quarto parziale, dopo un avvio equilibrato con le due squadre sempre a contatto, l’Italia diventa padrona del campo e con continuità allunga fino al 15-9. Il Brasile, invece, vive un momento di appannamento e nemmeno l’ingresso di Darlan riesce a dare una vera scossa alla formazione di Rezende.

Ancora una volta, il buon livello di gioco espresso consente a Giannelli e compagni di scavare un solco profondo (+8, 20-12), vantaggio poi amministrato fino al 25-17 finale chiuso da un attacco vincente di Michieletto. Al tie-break, però, il Brasile ne ha di più (7-3), gli azzurri riescono però a risalire trovando il pareggio sul 12-12 con un muro vincente di Lavia ma alla fine devono cedere 15-13. Giannelli e compagni torneranno in campo alla Now Arena nella notte italiana (ore 2.30) fra domenica e lunedì, quando chiuderanno la Week 2 americana affrontando i padroni di casa degli Stati Uniti.

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“Abbiamo lottato e come spesso accade contro il Brasile è stata una partita molto tirata e sappiamo che con loro è sempre complicato – il commento finale di Yuri Romanò C’è rammarico per il terzo set, dove avremmo dovuto essere più cinici e portarlo a casa. Magari lì sarebbe cambiata la partita”. L’opposto azzurro ammette che “a questi livelli la differenza la fanno uno o due palloni. Questa volta dobbiamo riconoscere che, in quelle situazioni specifiche, loro sono stati più bravi”.

“Abbiamo giocato bene a tratti, ma penso che ci sia mancata un pò di continuità in alcuni momenti – gli fa eco Lorenzo CortesiaCi sono stati frangenti in cui loro hanno alzato il livello e noi siamo calati. Però siamo stati bravi a rimanere attaccati alla partita e sono felice della reazione avuta nel quarto set dopo aver perso il terzo così ai vantaggi. Poi al tie-break la differenza la fa sempre uno o due dettagli, loro hanno fatto quel punto in più che ci è mancato”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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Sinner a Wimbledon “Panichi e Badio? A volte si prendono strade differenti, niente di eclatante”

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LONDRA (INGHILTERRA) (ITALPRESS) – Non c’è “niente di eclatante” dietro la decisione di Jannik Sinner di chiudere il rapporto con il preparatore atletico Marco Panichi e il fisioterapista Ulises Badio. Lo assicura lo stesso numero 1 del tennis maschile in conferenza stampa nel media day a Wimbledon, rispondendo alle domande dei cronisti sulla nuova rivoluzione nello staff tecnico. “Non c’è una ragione specifica per cui sono stati fatti questi cambiamenti – spiega Sinner -. Non è successo nulla di eclatante. La finale del Roland Garros è stato un traguardo eccezionale, indipendemente dal risultato. A volte bisogna semplicemente prendere una strada leggermente diversa”. L’altoatesino ammette che “il timing non è dei migliori” alle porte di Wimbledon, ma tranquillizza sul fatto che l’addio di due delle figure chiavi dello staff non inciderà sul suo rendimento: “Ho lavorato tanto e il timing della decisione non dovrebbe influire sul mio torneo. Sono pronto per giocare, mi sto allenando bene. I sostituti? Non ho pensato a chi arriverà, le opzioni sono tante ma non è il momento adatto per pensare a questo”. 

La decisione, sottolinea, l’ha presa dopo Halle, torneo che lo ha visto uscire di scena al secondo turno contro il futuro vincitore Alexander Bublik. L’umore però è buono. Sinner regala sorrisi a chi lo interroga sul doppio misto con Emma Navarro allo Us Open (“Non ci eravamo mai parlati prima, spero non se la prenda visto che a rete è più forte di me”) e ribadisce l’orgoglio per un altro ‘doppio’, quello con Andrea Bocelli nella canzone “Polvere e gloria”: “È un artista straordinario, collaborare con lui è stata un’occasione eccezionale. Sono molto felice”. Ora però si pensa al campo: Sinner debutterà nel suo 23esimo Slam in carriera nel derby con Luca Nardi.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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