Si è tenuta alle 18.30 di martedì 5 Aprile al Teatro Franco Parenti di Milano la tanto attesa asta benefica dei 35 abiti iconici di Milva, a quasi un anno dalla sua scomparsa.
L’asta tenuta da Christie’s Italia vantava in catalogo 40 oggetti oltre i 35 abiti della rossa della canzone italiana, abiti passati dapprima al Casinò di Sanremo durante la settimana del Festival e recentemente a Pesaro per una mostra.
La scelta di Martina Corgnati, figlia dell’artista, di venderli fa seguito ad un opera di bene, difatti il ricavato andrà direttamente all’associazione Qualia, che si occupa della cura e studio delle malattie neurodegenerative di cui l’artista soffriva.
Gli abiti, partiti da una base d’asta di 1000 euro, sosteranno il progetto promosso da Qualia e MediCinema Italia, con la consulenza scientifica dell’Università degli Studi di Pavia, per la creazione di una rete di luoghi di cura con l’arte rivolta alle persone fragili e ai loro familiari.
Verrà così attivato – grazie al progetto “RiCuCi”- RIcrearsi(e)CUrarsi(con il)Cinema – il primo centro di cura cittadino, incentrato sul rapporto tra arte, scienza e malattia, intitolato a Milva e previsto all’interno dell’ospedale di Niguarda.
La serata al Franco Parenti di Milano ha visto prima dell’asta protagonista la carriera di Milva attraverso una video intervista di Pino Strabioli, moderatore della serata assieme alla figlia Martina Corgnati che ha ricordato alcuni grandi amici e colleghi di una vita della madre, Giorgio Strehler, Franco Battiato, Vangelis, Astor Piazzola e Alda Merini, momento quest’ultimo omaggiato da Giovanni Nuti, collega e amico di Milva soprattutto nella parte finale della sua carriera e vita.
Alessandro Paola