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Cronaca

Findomestic punta sulla transizione ecologica

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ROMA (ITALPRESS) – Tutti gli immobili utilizzano il 100% di energia da fonte rinnovabile, grazie al servizio Carbon Footprint Findomestic tutti i clienti possono monitorare e calcolare l’impatto di CO2 dei loro consumi quotidiani o ancora, grazie a soluzioni dedicate, usufruire di tassi agevolati per l’acquisto di beni green. Sono soltanto alcune delle azioni concrete messe in campo per la transizione ecologica da Findomestic Banca, società del Gruppo BNP Paribas leader nel credito al consumo in Italia che opera al servizio di oltre due milioni di clienti.
“Anche una banca – ha dichiarato l’amministratore delegato e direttore generale di Findomestic Banca, Gilles Zeitoun – può giocare un ruolo fondamentale nel favorire la transizione ecologica, un processo oggi più che mai necessario. L’impegno di Findomestic, avviato già da tempo, passa attraverso la concretezza di azioni precise e obiettivi misurabili che possano rendere dipendenti e clienti orgogliosi di contribuire a rendere migliore il futuro del pianeta, ma anche di singole comunità e territori”.
Già dal 2013 Findomestic utilizza tecnologie che consentono di monitorare in tempo reale i consumi di energia elettrica nei propri immobili. Strumenti che permettono di individuare anomalie e sprechi, ma anche le aree di miglioramento. Tutti gli immobili della Banca utilizzano il 100% di energia da fonti rinnovabili. Un impegno sul fronte del risparmio energetico riconosciuto a livello internazionale: Findomestic è stata tra le prime aziende italiane a ricevere la certificazione Leed Gold (Leadership in Energy and Environmental Design) per la sede di via Pratese, frutto di un progetto di ristrutturazione in chiave ecosostenibile di un ex edificio industriale. Anche la nuova sede di Firenze, che da fine 2023 ospiterà fino a 1.600 dipendenti, è candidata all’ottenimento della certificazione: sarà un’eccellenza nella riduzione dei consumi energetici, raccolta e riutilizzo delle acque piovane e nell’efficiente gestione di scarti e rifiuti. Grazie a una collaborazione con Treedom, la prima realtà online che permette di piantare alberi a distanza (dal 2010 oltre 1.000.000 di alberi in Africa, America Latina, Asia e Italia) Findomestic ha, inoltre, reso possibile la piantumazione di oltre 4.000 alberi.
Con l’obiettivo di favorire la transizione ecologica e sensibilizzare ai temi dell’ecososensibilità i propri clienti, Findomestic Banca ha avviato partnership con alcune tra le realtà più innovative nel panorama internazionale. Grazie alla convenzione siglata con Tate, società che fornisce energia certificata al 100% da fonti rinnovabili, i clienti possono ottenere offerte speciali dedicate per le proprie forniture.
Grazie all’implementazione del servizio Carbon Footprint nell’app Findomestic i clienti della banca possono monitorare e calcolare la produzione di CO2 nei loro consumi quotidiani rendendo così il proprio stile di vita sempre più consapevole ed ecosostenibile. Findomestic sta cominciando a distribuire nuove carte di credito o debito biodegradabili e certificate che vanno a sostituire quelle in scadenza. Tutte le carte sono realizzate in PLA (un materiale derivato dalla trasformazione degli zuccheri del mais) ed entro il 2024 rappresenteranno il 100% delle carte emesse. E’ possibile, inoltre, richiedere finanziamenti e carte di credito o aprire un conto corrente in totale assenza di documentazione cartacea grazie alla firma digitale. La Banca, inoltre, sostiene i propri clienti nel passaggio a un’auto più ecologica: grazie all’app Fleetmatica è possibile identificare la migliore alternativa di auto per ottenere risparmi economici ed energetici in termini di CO2 e PEE (Percorrenza Elettrica Equivalente).
Le iniziative rivolte ai clienti si completano anche con l’offerta di soluzioni di credito a tasso agevolato per l’acquisto di beni green, da quelli afferenti all’area della mobilità sostenibile a quelli del comparto casa che permettono di ridurre l’impatto ambientale della propria abitazione.
Il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità di Findomestic Banca passa necessariamente attraverso la quotidianità lavorativa dei propri dipendenti. Per questo è stato attivato il progetto “No Plastic” che ha l’obiettivo di ridurre il consumo di plastica usa e getta in azienda attraverso alcune semplici azioni quali l’introduzione di cialde compostabili per il caffè, l’utilizzo di borracce e fontanelle di acqua potabile o l’eliminazione dei cestini dell’indifferenziata per agevolare e incentivare la raccolta differenziata. Per le loro ricerche online, tutti i dipendenti usano quotidianamente il motore di ricerca Ecosia (da circa 2 anni è quello scelto da Findomestic) che utilizza i propri ricavi per piantare alberi.
La Banca pensa anche alla sostenibilità del tragitto casa-ufficio grazie a un servizio di bike sharing con bici elettriche a disposizione dei dipendenti Findomestic di Firenze e favorendo il carpooling attraverso una collaborazione con l’app Jojob così da ridurre consumi e costi di trasporto. Per le attività di volontariato dei dipendenti è in atto una collaborazione con Legambiente e Wwf.
“L’attenzione all’ambiente e la determinazione a partecipare e favorire la transizione ecologica – conclude Gilles Zeitoun – sono parte di una visione di crescita e innovazione che continua nel tempo e che ha l’obiettivo di individuare sempre nuovi strumenti e forme per rendere questo impegno concreto ed efficace”.
(ITALPRESS).

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Meloni da Mattarella. Nessuno scontro con Colle, rammarico per parole di Garofani

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ROMA (ITALPRESS) – Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si è recata questa mattina al Quirinale per un incontro con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per ribadire la sintonia istituzionale che esiste tra Palazzo Chigi e il Quirinale, mai venuta meno fin dall’insediamento di questo Governo e della quale nessuno ha mai dubitato. E’ quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi.
Il presidente Meloni ha espresso al capo dello Stato il suo rammarico per le parole istituzionalmente e politicamente inopportune pronunciate in un contesto pubblico dal Consigliere Francesco Saverio Garofani e riportate ieri da un noto quotidiano italiano, sottolineano le stesse fonti.
Il presidente del Consiglio ha reputato che la richiesta di smentita formulata dall’onorevole Bignami non fosse un attacco al Quirinale, ma al contrario un modo per circoscrivere al suo ambito reale la vicenda, anche a tutela del Quirinale. Era intenzione, da parte del partito di maggioranza relativa, intervenire per fugare ogni ipotesi di scontro tra due Istituzioni che invece collaborano insieme per il bene della Nazione. Si riteneva che fosse il diretto interessato, ovvero il Consigliere Garofani, a dover chiarire, per chiudere immediatamente la questione.
In ogni caso, è intenzione del presidente del Consiglio, con la sua visita al capo dello Stato, rimarcare che non esiste alcuno scontro istituzionale.
L’incontro ha consentito al presidente del Consiglio di confrontarsi con il capo dello Stato anche sui molti dossier internazionali aperti in vista della sua partecipazione al G20 di Johannesburg e alla conferenza Unione Europea-Unione Africana in Angola.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Senaldi “L’Italia non cresce da 30 anni, è nel guado tra ideologia e realtà”

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MILANO (ITALPRESS) – “Noi non cresciamo da 30 anni e la produttività non sale addirittura dal 1970, la maggior parte della nostra crescita è a debito ed è una questione strutturale del nostro sistema economico, che non ha saputo adeguarsi ai tempi. Nel libro analizziamo le ragioni di questa situazione, sia quelle economiche che socio-politiche, e suggeriamo delle ricette per uscire dall’impasse”. Lo afferma Pietro Senaldi, condirettore di Libero, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress, in merito al libro “Sveglia! Le bugie che ci impoveriscono, le verità che ci arricchiscono”, edito da Marsilio e scritto in collaborazione con Giorgio Merli, esperto di strategie e organizzazioni industriali. Per Senaldi “gli italiani sono anestetizzati da decenni di ideologia e la politica non riesce a fare marcia indietro rispetto alle finte verità che ha spacciato”.
In Italia “i salari sono bassi, ma riflettono il valore dei beni e servizi che produciamo. Siamo 12esimi come salari in Europa perchè la nostra produttività è al 12esimo posto in Europa, c’è una corrispondenza perfetta – spiega il condirettore di Libero -. Per aumentarli non servono le leggi che calano dall’alto. Il Giappone, che è un’economia molto in crisi, ha aumentato i salari del 5%, nel giro di 3-4 mesi è aumentata l’inflazione del 5%. Quindi ha aumentato il suo debito senza avere effetti. I salari sono il frutto di un’economia che funziona e del margine che le aziende riescono a fare su quello che vendono – prosegue -. Più margine riescono a fare, più sono alti i salari. Il valore aggiunto italiano è basso, non per colpa degli italiani, perchè se vanno all’estero vengono pagati bene, ma per colpa dei beni e dei servizi che produciamo”.
“I nostri due principali partner europei, la Germania e la Francia, sono in crisi, una economica e l’altra politico-istituzionale, quindi è come se fosse entrata una safety car e adesso possiamo recuperare. Siamo stati bravissimi perchè usciremo dalla procedura di infrazione, ma questa è una manovra un pò difensiva. Stiamo perdendo 2-0, va bene continuare a mettere difensori, però ci vuole un attaccante se vuoi fare 2-2, serve la creatività, l’azzardo – sottolinea Senaldi -: mettere i soldi non per finanziare aziende decotte, ma per finanziare aziende che ti possono dare uno sviluppo. Ci vuole una scelta. Noi invece spargiamo i pochi soldi che abbiamo indistintamente”.
Per il condirettore di Libero c’è anche un problema di dimensioni delle aziende: “Le piccole e medie imprese italiane sono l’ossatura della nostra economia, ma ci sono rimaste solo quelle. Parte del declino industriale italiano è dovuto al fatto che non abbiamo saputo trattenere le grandi imprese, sono andate all’estero per ragioni fiscali, hanno venduto agli stranieri e non abbiamo saputo attrarre multinazionali. Le grandi aziende consentono investimenti e creano filiere e indotto anche per le piccole e medie imprese”.
Quindi in generale “siamo in mezzo al guado tra l’ideologia e la realtà, asfissiati da un debito pubblico che per l’89% va a finanziare la spesa corrente, e quindi il welfare. Dovremmo chiederci per prima cosa come aumentare il Pil, perchè se aumentasse il Pil potremmo andare forse in pensione prima e sicuramente avere più soldi nella sanità”, prosegue Senaldi.
Riguardo al referendum sulla riforma della giustizia, il giornalista si augura che “vinca il sì, anche per dare un segnale. Che la giustizia abbia dei problemi è sotto gli occhi di tutti. Credo che vada deideologizzata e che la separazione delle carriere sia necessaria. C’è un problema di competenza che viene nascosto dall’ideologia. Non è una riforma politica, è una riforma che va verso l’efficienza del sistema”.
Infine, la guerra in Ucraina. Per Senaldi “bisogna trovare un punto di caduta, le opinioni pubbliche premono per porre fine alla guerra. E’ lo sport nazionale criticare l’Europa e molte delle critiche sono fondate, ma sull’Ucraina il senso d’Occidente si è visto e questo secondo me è importante in un mondo che va per blocchi. Adesso l’Europa deve trovare con gli Stati Uniti un senso comune d’Occidente. Poi la sfida sarà fare diventare la Russia Occidente, e qui ognuno ha la sua idea – conclude -: secondo gli americani non va fatto, secondo noi europei un pò di più. Secondo me la Russia è meglio avere amica che nemica. Con l’allora Unione Sovietica l’Occidente ha vinto la Guerra fredda, ma ha perso la pace”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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La Torpedo Special del 1938 di Fondazione Fiera Milano alla tre giorni di Auto Classica

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MILANO (ITALPRESS) – Tra i gioielli esposti durante la tre giorni di Milano Auto Classica (Fieramilano, Rho 21/23 novembre), all’interno del padiglione 12 – stand B06, farà bella mostra di sé la Fiat 2800 Torpedo special del 1938 appartenente a Fondazione Fiera Milano. Si tratta di un modello prodotto dalla Fiat dal 1938 al 1944, divenuto auto di rappresentanza per molte autorità e per i primi Presidenti della Repubblica. Cinque esemplari, allestiti “Torpedo”, furono destinati al Quirinale. Uno di questi venne assegnato nel 1939 a re Vittorio Emanuele III e, nel dopoguerra, diventò vettura della Presidenza della Repubblica. Era un’auto pensata per le grandi parate, dove la comodità era fondamentale: nella parte posteriore gli spazi sono ampi e le sedute soffici e accoglienti.

L’auto di Fondazione Fiera Milano proviene dal piccolo lotto Fiat “2800 Torpedo” commissionato dal Ministero degli Interni. Inizialmente utilizzata dalla contessa Calvi di Bergolo, venne poi trasferita a Villa Savoia per le esigenze di re Vittorio Emanuele III e della regina Elena. Successivamente raggiunse la dimora della Principessa di Pistoia per poi essere ritirata dal Comando della città aperta di Roma. Nel dopoguerra, privata delle ruote di scorta laterali, tornò al Quirinale a servizio della Presidenza della Repubblica. L’autovettura è una vera “special”. Dopo la guerra, con alcuni telai 2800 ancora disponibili, la Fiat decise di realizzare tre torpedo con una livrea più moderna affidandone l’allestimento alla carrozzeria torinese Ellena, che modificò l’auto in modo radicale.

Nel 1948 furono quindi immatricolati tre esemplari unici destinati alla rappresentanza. Uno di essi venne acquistato dall’Ente Fiera Milano e utilizzato per accompagnare alla Fiera Campionaria capi di Stato, ministri e personalità. Sui suoi sedili si sono seduti personaggi che hanno segnato la storia: Vittorio Emanuele III, la principessa di Piemonte, Italo Balbo, Enrico De Nicola, Luigi Einaudi, Aldo Moro, Evita Peron, Giovanni Spadolini, Angelo Roncalli Patriarca di Venezia, Giovanni Battista Montini. La vettura terminò il proprio servizio nel 1962 con Giovanni Gronchi, arrivando fino ad oggi praticamente integra. È stata utilizzata ancora nel 2003 e nel 2005 dall’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi durante le visite alla restaurata Palazzina degli Orafi, sede di Fondazione Fiera Milano, e a Fieramilano.

Appena 620 gli autotelai costruiti tra il 1938 e il 1944. Un terzo venne impiegato come “CMC” militari. Cinque furono destinati all’allestimento “tutto aperto” e a funzioni di parata. Il passo di 3200 mm garantisce un’ampia abitabilità e la calandra richiama chiaramente lo stile americano. Il motore è silenzioso, la marcia regolare e uniforme. Dotata di ottimo impianto frenante e sospensioni all’avanguardia per l’epoca, la Torpedo raggiunge i 130 km/h.

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– Foto Fondazione Fiera Milano –

(ITALPRESS).

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