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Economia

Inps, trasformazione digitale al servizio delle persone

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ROMA (ITALPRESS) – L’INPS cambia e punta a essere la “casa” degli italiani. In una conferenza stampa dal titolo “Inclusione e Innovazione: la trasformazione digitale al servizio delle persone”, l’Istituto di previdenza ha presentato il nuovo percorso di trasformazione culturale, tecnologica e organizzativa fondato sulla sinergia tra l’Istituto e i suoi stakeholder. Lo scopo è rimuovere tutti gli ostacoli geografici, sociali e linguistici alla fruizione dei servizi offerti. Il direttore dell’INPS, Vincenzo Caridi, ha aperto l’incontro facendo il punto della situazione: “Noi siamo destinatari di 180 milioni dal Pnrr e dobbiamo raggiungere i target entro due anni. Abbiamo un approccio nuovo al lavoro, l’Istituto vuole digitalizzare i propri servizi per essere più vicino agli utenti e farlo insieme a tutti i partner. Vogliamo essere effettivamente alleati del cittadino e realizzare l’interoperabilità tra le diverse amministrazioni”. concetto rilanciato dal presidente dell’INPS, Pasquale Tridico: “Vi assicuro che l’Istituto si trova su un percorso molto importante di cambiamento innovativo e tecnologico, iniziato con la pandemia quando abbiamo reagito con forza alle richieste del Paese. Siamo convinti che l’innovazione passi attraverso la formazione dei dipendenti, se si chiude il gap tra competenze e innovazione riusciamo ad avere guadagni di produttività”. Per Rocco Lauria, direttore centrale Organizzazione e comunicazione interna INPS, l’Istituto è “la casa degli italiani e il pilastro del welfare. Stiamo lavorando quotidianamente sugli sviluppi per offrire servizi sempre più semplici nelle modalità di erogazione, nei processi di lavoro e nel fornire risposte a 360° alle esigenze e alle aspettative delle persone”.
I servizi INPS sono stati studiati per includere tutti i diversi tipi di utenza con soluzioni semplici, flessibili e multi-dispositivo. Le linee di innovazione portata avanti sono sei: service delivery model, digitalizzazione dei processi, assetti organizzativi, persone e change management, tecnologia e innovazione, valore dei dati. quattro invece le modalità di erogazione dei servizi: Self, Servito, Intermediata e Omnicanale. I target assegnati dal Pnrr, nel periodo 2022/2023 saranno realizzati attraverso interventi su più aree e favorendo l’integrazione con le piattaforme abilitanti come PagoPA, SPID, App IO e altre. L’obiettivo è la digitalizzazione di servizi e contenuti “One click by design” che punti, tra l’altro, anche a consolidare e migliorare le competenze dei dipendenti. Nell’ambito del Pnrr, l’INPS ha finora individuato 110 progetti che renderanno i servizi più inclusivi, personalizzati, semplici, accessibili, efficienti, immediati, proattivi, omnicanale e prossimi ad ogni tipologia di destinatario: dalle persone con disabilità, a pensionati, famiglie, stakeholder e intermediari, lavoratori, cittadini digitali.
Ecco alcuni esempi. È stata rilasciata la Carta Europea della Disabilità (CED): un documento magnetico che permette alle persone con disabilità di accedere a servizi e agevolazioni loro riservate, in Italia e nei paesi dell’Unione Europea aderenti al progetto. Sul sito si può presentare la Domanda di reversibilità precompilata e automatizzata: a seguito di un lutto, un sms invita il coniuge superstite ad accedere alla propria area riservata MyInps. Complessivamente, da settembre 2021 a febbraio 2022, le domande sono state 20.540, di cui 14.180 nel 2022. E’ a disposizione il consulente digitale delle pensioni che aiuta i cittadini a godere di diritti inespressi e ha l’obiettivo di semplificare l’iter per la presentazione delle domande. E poi la consulenza virtuale per scenari pensionistici futuri, il servizio “PensAMi” che aiuta l’utente ad approfondire la propria situazione previdenziale per comparare le prestazioni pensionistiche e comprendere benefici e svantaggi delle proprie scelte. Gli accessi al servizio, tra febbraio 2022 e aprile 2022, sono stati circa 200.000. E ancora il Portale delle famiglie con servizi integrati e il servizio Assegno unico per riordinare e semplificare le misure a sostegno dei figli. Dal 1° gennaio sono state già presentate domande per 5.000.000 di beneficiari.
-foto Imagoeconomica-
(ITALPRESS).

Economia

Urso “Obiettivo sostenibilità ambientale condiviso, ma non può farlo solo l’Europa”

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ROMA (ITALPRESS) – “L’obiettivo della sostenibilità ambientale è pienamente condiviso e dovrebbe esserlo da tutti nel mondo, non possiamo farlo solo noi in Europa quando gli altri vanno in direzione avversa, dato che l’ambiente è comune. L’Europa si è posta degli obiettivi che sono non sostenibili sul piano economico e sociale e il rischio è che diventi un grande parco divertimenti o uno straordinario museo all’aria aperta in cui ricchi turisti asiatici trovano il posto migliore dove passare le loro vacanze. Noi questo non lo vogliamo”. Così il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ad Atreju. “Vogliamo certamente essere un patrimonio dell’umanità con le nostre bellezze storiche, culturali e artistiche, ma anche avere un’industria competitiva, capace di reggere la sfida sociale e occupazionale”, sottolinea.

“Tre anni fa il governo di Giorgia Meloni era l’unico in Europa ad aver capito che occorreva rivedere le regole del Green Deal per coniugare la sostenibilità ambientale con la sostenibilità economica e sociale, ci siamo mossi e finalmente oggi abbiamo una maggioranza di Paesi europei che chiedono alla Commissione di agire subito. Vedremo il 16, quando la Commissione ci ha comunicato che avrebbe presentato due documenti importanti e fondamentali, la revisione del CBAM e la revisione del regolamento sulle Co2 e i veicoli leggeri”, ha concluso.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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Economia

Orsini “Fare presto sul mercato dell’energia. Mercosur? Non perdere l’occasione”

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ROMA (ITALPRESS) – Il Dl Energia “più che mia è una preoccupazione delle imprese italiane, oggi la competitività si basa soprattutto sull’energia. Quando non siamo competitivi sull’energia rischiamo di perdere pezzi di industria importante”. Così Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, a margine di Atreju. “Attenzione, serve fare presto. Capisco gli errori del passato per le scelte non fatte – aggiunge –, ma oggi servono le condizioni per essere competitivi. Noi non abbiamo la capacità di fare debito pubblico come fa la Germania che investe 26 miliardi per abbassare il prezzo dell’energia nel 2026 e saremo ancora meno competitivi”.

“Noi abbiamo sempre chiesto un piano industriale che avesse una visione di almeno 3 anni, abbiamo lavorato insieme per fare in modo che l’iperammortamento avesse 2026-27-28. Speriamo rimanga così, io credo che questa sia la via per avere una visione a lungo termine a chi fa investimenti”. Tutto questo “insieme alla Zes che sta facendo sì che il Sud diventi più forte. E’ ovvio che serve volare alto perché le nostre imprese hanno bisogno di competitività e per essere produttivi e incrementare la competitività servono investimenti”.

“Il Mercosur ci preoccupa. Ci aspettiamo che gli Usa nel prossimo anno possano avere un calo e per noi è un partner importante. Noi oggi non possiamo perdere l’opportunità di un negoziato che dura da 25 anni. Quello dell’Italia è un voto determinante e non possiamo perdere questa occasione, abbiamo saputo dell’astensione del Belgio e la posizione del Brasile. Serve far presto e trovare le condizioni che mettano in tranquillità gli agricoltori, che sono un pezzo importante dell’Europa perché serve trovare le giuste compensazioni e tutele, ma non possiamo perdere un pezzo di Pil così importante che è quello dell’industria europea”, ha concluso.

– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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Orsini “Fare presto sul mercato dell’energia. Mercosur? Ci preoccupa”

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ROMA (ITALPRESS) – Il Dl Energia “più che mia è una preoccupazione delle imprese italiane, oggi la competitività si basa soprattutto sull’energia. Quando non siamo competitivi sull’energia rischiamo di perdere pezzi di industria importante”. Così Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, a margine di Atreju. “Attenzione, serve fare presto. Capisco gli errori del passato per le scelte non fatte – aggiunge –, ma oggi servono le condizioni per essere competitivi. Noi non abbiamo la capacità di fare debito pubblico come fa la Germania che investe 26 miliardi per abbassare il prezzo dell’energia nel 2026 e saremo ancora meno competitivi”.

“Noi abbiamo sempre chiesto un piano industriale che avesse una visione di almeno 3 anni, abbiamo lavorato insieme per fare in modo che l’iperammortamento avesse 2026-27-28. Speriamo rimanga così, io credo che questa sia la via per avere una visione a lungo termine a chi fa investimenti”. Tutto questo “insieme alla Zes che sta facendo sì che il Sud diventi più forte. E’ ovvio che serve volare alto perché le nostre imprese hanno bisogno di competitività e per essere produttivi e incrementare la competitività servono investimenti”.

“Il Mercosur ci preoccupa. Ci aspettiamo che gli Usa nel prossimo anno possano avere un calo e per noi è un partner importante. Noi oggi non possiamo perdere l’opportunità di un negoziato che dura da 25 anni. Quello dell’Italia è un voto determinante e non possiamo perdere questa occasione, abbiamo saputo dell’astensione del Belgio e la posizione del Brasile. Serve far presto e trovare le condizioni che mettano in tranquillità gli agricoltori, che sono un pezzo importante dell’Europa perché serve trovare le giuste compensazioni e tutele, ma non possiamo perdere un pezzo di Pil così importante che è quello dell’industria europea”, ha concluso.

– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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