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Economia

Maschio Gaspardo all’Usa Promotional Event

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Maschio Gaspardo è intervenuto all’USA Promotional Event organizzato da USG Mission to Italy insieme ad Agenzia ICE, American Chamber of Commerce in Italy, Assindustria Veneto Centro, Assolombarda, Confindustria Emilia Area Centro e Simest con l’obiettivo di promuovere l’export e l’internazionalizzazione delle imprese negli Stati Uniti. L’evento ha visto la partecipazione del Console Generale Robert Needham dell’Ambasciata e dei Consolati degli Stati Uniti d’America in Italia e l’intervento del Direttore Commerciale del Gruppo Maschio Gaspardo, Alessio Riulini. Nel 2021 l’export italiano verso gli Stati Uniti ha toccato i 49 miliardi di euro, con una variazione del +16,5% sul 2020. Gli investimenti delle aziende italiane negli Stati Uniti sono significativi anche in relazione alle opportunità di un mercato molto esigente da un lato ma anche dinamico e flessibile e dove l’attenzione all’innovazione, a nuovi modelli di business altamente produttivi e sostenibili è fondamentale. L’attuale contesto geopolitico è un fattore che spinge le aziende a guardare agli Stati Uniti con un interesse sempre maggiore. Insieme a quella canadese, l’agricoltura americana è la più meccanizzata, la più innovativa e la più forte del mondo. E’ fatta di aziende, le cosiddette farm, che spesso hanno dimensioni superiori ai 300 ettari con un’organizzazione moderna e altamente tecnologica e con una grande disponibilità di mezzi meccanici. Maschio Gaspardo ha iniziato la sua avventura negli Stati Uniti nel 2004 con la fondazione di una filiale commerciale in Iowa, dove si trova il maggior numero di allevatori di suini e di produttori di mais di tutti gli Stati Uniti. Questo grazie alla fertilità dei territori pianeggianti e ricchi di minerali, che insieme al clima continentale e alle frequenti piogge nel periodo invernale rendono il territorio particolarmente produttivo. Questo ha attirato anche l’insediamento di altri costruttori di trattori e macchine per l’agricoltura.

Maschio Gaspardo ha investito molto sul fronte del prodotto, attraverso un completamento della gamma che rispondesse anche alle esigenze del mercato americano, ma soprattutto con un miglioramento del servizio verso un cliente con esigenze specifiche e grandi opportunità produttive. Maschio Gaspardo sta anche valutando dei percorsi aggiuntivi alla crescita interna attraverso partnership o acquisizioni che permettano di fare sinergia in termini di gamma e di penetrazione del mercato con una rete commerciale preparata alla realtà americana. “E’ stato un onore essere coinvolti in questo progetto”, conferma Alessio Riulini, Direttore Commerciale Maschio Gaspardo, “e ci auguriamo che la nostra esperienza possa essere utile ad altre aziende italiane che vogliono espandersi negli Stati Uniti, un paese che offre grandi opportunità ma anche molto complesso. Un territorio molto esteso ed eterogeneo, con leggi statali differenti in cui le opportunità di business vanno valutate con attenzione”. Mirco Maschio, presidente di Maschio Gaspardo S.p.A., ha incontrato Anke Goebel de Mendez, Direttore dell’Ufficio Europeo dell’Iowa Economic Development Authority per discutere di nuove strategie di sviluppo.

(ITALPRESS).

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Economia

A novembre il mercato dei veicoli commerciali torna in negativo del 3,3%

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ROMA (ITALPRESS) – Dopo quattro mesi consecutivi di risultati positivi, a novembre il mercato dei veicoli commerciali torna a registrare una battuta d’arresto. Le immatricolazioni si attestano a 15.585 unità, con una diminuzione del 3,3% rispetto alle 16.115 registrate nello stesso mese del 2024, che a sua volta aveva già perso il 15,9%. Il bilancio dei primi undici mesi dell’anno evidenzia ancora una contrazione del 4,8%, con 174.542 unità contro le 183.383 di gennaio-novembre 2024.

Per la conclusione dell’anno in corso UNRAE prevede un volume complessivo di 190.000 immatricolazioni, con una riduzione del 4,4% rispetto alle 198.700 unità dell’intero 2024. Nel mese di novembre la penetrazione dei veicoli elettrici puri registra una contenuta accelerazione, raggiungendo quota 4,3%, superiore sia al 2,5% di novembre 2024 sia al 3,3% di ottobre 2025. Un risultato probabilmente favorito dagli incentivi del MASE su veicoli disponibili in pronta consegna. Solo quando saranno concluse le procedure di rimborso ai Concessionari, sarà possibile quantificare l’impatto effettivo degli incentivi sul comparto dei commerciali leggeri.

D’altra parte, il settore attende ancora comunicazioni riguardo all’Ecobonus destinato ai veicoli commerciali leggeri, non solo elettrici, che dovrebbe utilizzare le risorse residue degli esercizi precedenti e sul quale è attualmente impegnato il MIMIT.

“Le altre esigenze prioritarie del comparto riguardano l’espansione delle infrastrutture di ricarica pubbliche per i veicoli commerciali leggeri, analogamente a quanto previsto per i pesanti, l’implementazione di un credito di imposta al 50% nel triennio 2026-2028 per gli investimenti privati in ricariche fast superiori a 70 kW, e un’azione concreta sui costi elevati delle ricariche”, evidenzia Roberto Pietrantonio, Presidente di UNRAE. L’intero settore automotive è in attesa di conoscere il pacchetto normativo che la Commissione Europea dovrebbe presentare il prossimo 16 dicembre, concernente il Regolamento sulle emissioni di CO2 dei nuovi veicoli leggeri. Tale pacchetto dovrebbe comprendere la revisione degli standard di emissione, una strategia volta al consolidamento del settore delle batterie, un pacchetto di misure di semplificazione normativa per l’industria automobilistica, e una proposta specifica dedicata all’elettrificazione delle flotte aziendali.

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“La mobilità elettrica rappresenta un ecosistema complesso, con fattori abilitanti indispensabili che l’Unione non ha imposto agli altri stakeholder né tantomeno finanziato. Ci attendiamo dalla Commissione una chiarezza immediata sulle nuove regole che entreranno in vigore, ma anche un cambio di passo dell’Italia nello sviluppo delle infrastrutture di ricarica, sia pubbliche che private, e sui costi delle ricariche, attualmente troppo elevati”, conclude il Presidente Pietrantonio.

La struttura del mercato di novembre, con dati quasi definitivi, confrontata con gli stessi periodi 2024, conferma una flessione per i privati che scendono di 1,1 punti, al 14,1% nel mese (14,4% nel cumulato, -0,6 p.p.). Le autoimmatricolazioni cedono oltre 1/3 dei volumi scendendo al 5,5% nel mese, -2,8 p.p. (8,1% negli 11 mesi, +0,6 p.p.). Il noleggio a lungo termine recupera in volume, salendo di 2,5 punti, al 30,1% (32,6% in gennaio-novembre, +1,0 p.p.), grazie all’ottimo incremento delle Captive a fronte di una flessione a doppia cifra delle società Top.

Il noleggio a breve nel mese segna una forte contrazione delle immatricolazioni e perde 1 punto di quota, al 4,6% del totale e al 5,6% in gennaio-novembre (-0,6 p.p.); enti e società confermano la leadership recuperata il mese scorso, al 45,7% di share (+2,4 p.p.); negli 11 mesi coprono il 39,3% di share (-0,4 p.p.).

Sul fronte delle motorizzazioni, a novembre il diesel – con una contrazione in volume – cede 4,8 punti di quota, scendendo al 79,5% del totale (80,4% nel cumulato, -3,6 p.p.). Il motore a benzina nel mese cede 0,7 punti, al 3,0% (stabile al 3,8% negli 11 mesi). Il Gpl sale di 0,1 punti, al 2,8% (al 2,4% in gennaio-novembre), i veicoli plug-in passano dallo 0,2% di un anno fa all’1,6% di novembre (0,9% negli 11 mesi). I veicoli BEV, come anticipato, a novembre salgono al 4,3% (+1,8 p.p.) e nel cumulato passano dall’1,9% di un anno fa al 4,4% attuale, mentre i veicoli ibridi guadagnano 2,3 punti e coprono l’8,8% del totale nel mese (8,1% in gennaio- novembre). La CO2 media ponderata nel mese scende del 6,5% (e 12,8 g/Km) a 182,8 g/Km, rispetto ai 195,6 g/Km dello stesso periodo 2024 (183,4 g/Km negli 11 mesi, -6,3%).

-Foto grafica Unrae-
(ITALPRESS).

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Economia

In un anno raddoppiato l’uso dell’IA, coinvolge oltre la metà delle grandi imprese

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ROMA (ITALPRESS) – L’introduzione dell’intelligenza artificiale nelle imprese con almeno 10 addetti registra nell’ultimo anno una crescita particolarmente significativa, dall’8,2% del 2024 al 16,4% del 2025 (era il 5,0% nel 2023). Lo rende noto l’Istat, sottolineando che la mancanza di competenze adeguate frena l’adozione dell’IA in quasi il 60% delle aziende che hanno valutato ma poi non realizzato investimenti in IA.

L’utilizzo di software gestionali cresce di circa 7 punti percentuali rispetto al 2023 raggiungendo nel 2025 il 56,0% delle imprese con almeno 10 addetti. Aumentano al 68,1% le imprese che nel 2025 acquistano servizi di cloud computing di livello intermedio o avanzato. Nell’ultimo biennio, le imprese che hanno svolto analisi dei dati avvalendosi di personale interno o di organizzazioni esterne, passano dal 26,6% al 42,7%.

– foto di repertorio IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Economia

Bankitalia, ad ottobre il debito pubblico è in aumento a 3.131,7 miliardi

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ROMA (ITALPRESS) – Lo scorso ottobre il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato di 50,7 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 3.131,7 miliardi. L’incremento riflette la crescita delle disponibilità liquide del Tesoro (31,8 miliardi, a 77,2), il fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (18,8 miliardi), nonché l’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (0,1 miliardi). Lo comunica la Banca d’Italia.

Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, l’aumento del debito è imputabile a quello delle Amministrazioni centrali (50,6 miliardi) e a quello delle Amministrazioni locali (0,2 miliardi). Il debito degli Enti di previdenza è rimasto pressoché invariato. La vita media residua è diminuita a 7,8 anni, da 8,0 del mese precedente.

La quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia ha continuato a diminuire, collocandosi al 18,8 per cento (dal 19,1 del mese precedente), mentre a settembre (ultimo mese per cui questo dato è disponibile) quella detenuta dai non residenti era aumentata al 33,9 per cento (dal 33,7 per cento del mese precedente) e quella detenuta dagli altri residenti (principalmente famiglie e imprese non finanziarie) era diminuita al 14,2 per cento (dal 14,4 per cento).

LE ENTRATE TRIBUTARIE IN AUMENTO DEL 2,5%

Ad ottobre le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 43,4 miliardi, in aumento del 2,5 per cento (1,0 miliardo) rispetto al corrispondente mese del 2024. Nei primi dieci mesi del 2025 le entrate tributarie sono state pari a 462,2 miliardi, in aumento del 2,1 per cento (9,7 miliardi) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

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-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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