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Cronaca

La trasfigurazione del paesaggio mediterraneo nella pittura di Silvia Doro in mostra a Milano

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MILANO (ITALPRESS) – Una visione originale del mito mediterraneo, in cui la rappresentazione classica del paesaggio si trasfigura e si accompagna a un sentimento di preziosità e di esclusività. Questa la cifra caratteristica delle opere di Silvia Doro, esposte per la prima volta a Milano dal 12 al 17 maggio presso la sede di KT&Partners (via della Posta 10). L’inaugurazione della mostra si terrà giovedì 12 maggio alle ore 18 alla presenza dell’artista.
Silvia Doro, fiorentina di nascita e residente da tempo a Palermo, affianca da molti anni l’attività professionale di restauratrice a quella strettamente artistica. Questa mostra, che presenta 18 opere realizzate tra il 1997 e il 2021, intende testimoniare la graduale intensificazione di questa attività negli ultimi anni. A caratterizzare la pittura di Silvia Doro è la costruzione dell’immagine attraverso il segno e la scomposizione: tutto è frutto di geometrie che si intersecano nell’arco del tempo, in modo che la suddivisione degli spazi lasci la possibilità di decidere dove andare. Questo studio si esplica parallelamente nella pittura a olio su tele di grandi dimensioni e nella pittura a inchiostri su carta. Entrambe le tecniche sono state utilizzate nelle opere esposte.
Volutamente, i 18 lavori in mostra sono senza titolo “per la libertà di chi li guarda”, nelle parole di Silvia Doro, e come auspicio per le future creazioni dell’artista.
Come sostiene Angelo Pauletti, curatore della mostra, nell’introduzione al catalogo, la pittura di Silvia Doro è “un luogo in cui elaborare una propria visione del mondo impossibile da riportare a qualche modello, a qualche influenza precisa. È vero che la storia dell’arte, secondo la lezione di Longhi, è fatta di relazioni, ma nel caso di Silvia si tratta più di atmosfere che di riferimenti. E si tratta sicuramente di atmosfere nordiche, romantiche, se si può ancora usare questo aggettivo, che abitano tutti questi lavori dedicati al paesaggio mediterraneo”.
“Negli anni Ottanta un fortunato libro di Giorgio Soavi, maestro della divagazione artistica di alto livello, si intitolava ‘Il quadro che mi manca’, così dichiarando un inesauribile amore, quasi carnale, per il prossimo quadro, quello ancora non visto – conclude Pauletti -. Ecco, ora Silvia Doro con questa mostra propone i quadri che ci mancavano e che arricchiscono la nostra visione del mondo”.La mostra resterà aperta con ingresso libero dal 12 al 17 maggio 2022 presso la sede di KT&Partners e ADvisory in via della Posta 10, Milano, con i seguenti orari: venerdì 13 dalle 18 alle 20; sabato 14 e domenica 15 dalle 15 alle 19; lunedì 1 e martedì 17 dalle 18 alle 20.
Silvia Doro è nata a Firenze nel 1969 e si è diplomata in pittura all’Accademia di Belle Arti della città.
Contemporaneamente ha frequentato lo Studio del Bisonte, approfondendo i temi della grafica e dell’illustrazione. Negli anni Novanta ha esposto in varie mostre personali e collettive e ha trascorso un periodo di studio e lavoro a Brema, nell’ambito di un progetto culturale. Dopo essersi specializzata nel restauro ha costituito un sodalizio con quello che sarebbe poi diventato suo marito e con il quale si è trasferita in Sicilia, dove ancora vive e lavora occupandosi del restauro di alcuni dei più interessanti palazzi di Palermo.
Tra questi, Palazzo Valguarnera Gangi, set di numerosi film tra i quali il capolavoro di Luchino Visconti “Il Gattopardo”, e Palazzo De Gregorio (progetto tuttora in corso).
Questa mostra testimonia il suo lavoro più recente, una sorta di diario intimo in forma di pittura.
– foto ufficio stampa –
(ITALPRESS).

Cronaca

Verstappen in pole ad Austin davanti a Norris, terzo Leclerc

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AUSTIN (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Max Verstappen si prende anche la pole position del Gran Premio degli Stati Uniti, 19esimo appuntamento del Mondiale di Formula Uno in programma sul circuito di Austin. Dopo aver vinto la sprint partendo dalla prima casella sulla griglia di partenza, il quattro volte campione del mondo, al volante della sua Red Bull, domina anche la qualifica del sabato fermando il cronometro a 1’32″510. Pole numero 47 in carriera – la settima stagionale – per l’olandese, che sarà affiancato in prima fila da Lando Norris, secondo su McLaren a 0″291. Il britannico beffa per sei millesimi Charles Leclerc, terzo con la Ferrari a 0″297 e in seconda fila con George Russell (Mercedes), quarto a 0″316, mentre l’altra Ferrari di Lewis Hamilton è quinta (+0″402) davanti al leader del mondiale Oscar Piastri, più lento con la sua McLaren di 0″574 rispetto a Verstappen. Settimo e in quarta fila Andrea Kimi Antonelli (Mercedes) a 0″604.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Basta Bonny, l’Inter batte la Roma all’Olimpico 1-0

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ROMA (ITALPRESS) – Nel giorno della sconfitta del Napoli contro il Torino, l’Inter manda un messaggio al campionato battendo la Roma all’Olimpico e agganciando giallorossi e partenopei in vetta alla classifica a quota 15 punti. L’1-0 targato Bonny è però anche un assist al Milan, che domani sera contro la Fiorentina avrà la chance di prendersi il primo posto in solitaria. Senza l’infortunato Thuram, è proprio il suo sostituto a regalare ai nerazzurri il primo big match della settima giornata. Dopo sei minuti, su lancio di Barella, Bonny punisce la difesa altissima della Roma, presentandosi a tu per tu con Svilar e bucando il portiere giallorosso, che fin qui aveva subìto solamente due reti in Serie A. La reazione romanista è timida (colpo di testa del solito Cristante sugli sviluppi di un corner) e l’Inter sfiora il raddoppio al 14′: Bastoni scippa palla a Ndicka in zona pericolosa e serve l’ex di turno Mkhitaryan che si fa largo in area ma perde un tempo di gioco, alzando troppo la traiettoria di tiro. Nel secondo tempo i ritmi si alzano. Ad aprire le danze è l’ennesimo attacco nerazzurro della profondità: Bastoni rinvia e premia lo scatto di Dumfries che calcia in diagonale e trova la respinta di Svilar. Poi però la Roma si accende e costruisce più occasioni in quindici minuti che nell’intero primo tempo: al 50′ Dybala ha la palla dell’1-1, ma Sommer chiude bene la porta. L’estremo difensore nerazzurro si ripete anche su un colpo di testa di Hermoso e su un calcio di punizione dal limite del solito Dybala. Al 59′ invece è Acerbi a deviare sul più bello il destro a botta sicura in area di Celik, mentre sul corner successivo la combina grossa il neo entrato Dovbyk che spreca una torre di Soulè e da due passi non punisce l’uscita errata di Sommer. Chivu capisce il momento e si gioca un doppio cambio: fuori Calhanoglu e Lautaro, dentro Frattesi ed Esposito. Al 69′ scatta l’ora anche di Sucic al posto di Bonny. L’Inter è più robusta. La Roma invece si sbilancia: fuori Hermoso e Dybala, dentro Baldanzi e Bailey, che fa il suo debutto in giallorosso dopo il lungo stop per la lesione rimediata nel suo primo allenamento a Trigoria. Qualche spunto e poco altro per il giamaicano, che deve ritrovare la forma migliore. A sorridere alla fine è Chivu che espugna quello che fu il suo stadio e vince la quarta partita consecutiva in campionato in vista dello scontro diretto contro il Napoli del prossimo turno.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Sinner batte Alcaraz in finale e vince il “Six Kings Slam”

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ROMA (ITALPRESS) – Era solo un’esibizione e per la classifica non contava nulla, ma Jannik Sinner si prende la sua rivincita e batte Carlos Alcaraz sul cemento di Riyadh, nell’ultimo atto del “Six Kings Slam”. Per la prima volta di fronte dalla finale di Flushing Meadows che ha regalato allo spagnolo Slam e prima posizione nel ranking, i due rivali hanno dato spettacolo e stavolta a spuntarla – come già successo nella passata edizione – è stato l’azzurro: 6-2 6-4. Delle sei vittorie ottenute contro Alcaraz, è solo la seconda per Sinner arrivata senza perdere set dopo quella della semifinale di Pechino nel 2023, in cui aveva concesso sette giochi.
L’azzurro sfrutta un errore iniziale del numero uno del mondo e riesce a conquistarsi anche i due successivi punti per le prime tre palle break dell’incontro. Si sveglia dal torpore con un dritto vincente lo spagnolo, che sul 15-40 commette però un doppio fallo sanguinoso. Sinner non concede quasi nulla al servizio, strappa poi di nuovo la battuta e vola sul 4-1, andando poi a chiudere 6-2 in 28 minuti. I primi quattro game del secondo set sono interlocutori, ma fanno da anticamera al più lungo e teso del match fino a quel punto. Alcaraz annulla cinque palle break e tiene il servizio ma nel settimo game non può nulla e di fatto il match si chiude qui, col campione altoatesino che manda in archivio la finale in un’ora e 13 minuti.
Per Sinner un ricco assegno da sei milioni di dollari e una bella spinta verso un finale di stagione in cui proverà a riprendersi il trono. Non sarà semplice, visto che dovrebbe vincere tutti i tornei a cui prenderà parte e sperare al contempo in qualche passo falso di Alcaraz. L’azzurro ripartirà intanto da Vienna mentre il murciano dovrebbe prendersi una settimana di riposo per poi ripresentarsi al Masters 1000 di Parigi-Bercy.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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