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Cronaca

Banca del Fucino, nel 2021 raccolta in crescita del 37% a 2,7 miliardi

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ROMA (ITALPRESS) – L’Assemblea degli azionisti di Banca del Fucino, capogruppo del Gruppo Bancario Igea Banca, alla presenza del Presidente Mauro Masi e dell’Amministratore Delegato Francesco Maiolini, ha approvato il bilancio 2021.
Emerge la crescita significativa di tutti i principali aggregati. Nel 2021 la raccolta diretta da clientela ha visto un incremento a 2,7 miliardi di euro (+37% rispetto a fine 2020), gli impieghi con clientela hanno registrato un aumento a circa 1,5 miliardi di euro (+39%), e il prodotto bancario complessivo ha superato i 4,9 miliardi di euro, registrando quindi una progressione del 30% rispetto all’esercizio precedente, già caratterizzato da una crescita importante.
Il 2021 ha visto il margine di interesse raggiungere i 36 milioni di euro e il margine di intermediazione attestarsi a 61,5 milioni. La diversificazione delle attività si riflette nel rilievo assunto dagli altri proventi, cresciuti a 36,7 milioni di euro e riconducibili alle attività relative all’Investment Banking e ai proventi dell’attività di Advisory. L’anno si è chiuso con un utile prima delle imposte pari a 7,5 milioni di euro (l’utile dopo le imposte è pari a 4,1 milioni) in forte crescita rispetto al risultato di 1,2 milioni di euro del 2020.
L’esercizio che si è chiuso al 31 dicembre 2021 è stato inoltre caratterizzato da un marcato rafforzamento patrimoniale, che si è tradotto in una crescita dei fondi propri a 170,59 milioni, con tutti i principali indici di vigilanza prudenziale della Banca del Fucino ampiamente in linea con i requisiti patrimoniali stabiliti dalla BCE: CET1 al 12,64%, Tier1 al 12,92% e TCR al 14,84% (a livello consolidato 12,42%, 12,69% e 14,61%).
A fronte di una prudente politica di provisioning e di ulteriori attività di derisking (cessione al fondo Keystone di un pacchetto di posizioni classificate a inadempienze probabili), l’NPL ratio lordo è stato portato al 31 dicembre 2021 al 6,59% circa, con una ulteriore riduzione di oltre 2 punti percentuali rispetto al dato già in forte riduzione di fine 2020 (8,79%).
Si tratta di un risultato che migliora l’impegno assunto per il 2021 nel Piano presentato alla BCE in sede di qualifying holding per l’operazione di integrazione (7,5%) e che anticipa al 31 dicembre 2021 l’obiettivo fissato dall’Organo di Vigilanza per il 30 giugno 2022 (NPL ratio L’esercizio appena trascorso è stato inoltre caratterizzato dall’ingresso nel capitale della Banca di nuovi soci, che, oltre ad apportare nuovo capitale per 26,8 milioni, hanno completato la transizione verso una compagine azionaria più stabile e resiliente, in grado di garantire al Gruppo un’adeguata dotazione di capitale per la sua crescita e una governance equilibrata.
“I risultati del bilancio d’esercizio 2021 della nostra Banca dimostrano che è possibile essere banca del territorio se si è capaci di coniugare tradizione e innovazione – dichiara il Presidente della Banca del Fucino, Mauro Masi -. In questi anni, complici anche i tassi reali negativi, qualcuno ha pensato che l’attività bancaria fosse cosa del passato, e che il panorama bancario del nostro Paese potesse ridursi a un pugno di grandi banche: non è così. A patto che non si subisca l’innovazione, ma la si utilizzi per servire meglio famiglie e imprese”.
“Il 2021 ha visto una crescita in tutte le aree di attività del Gruppo bancario. Abbiamo completato con successo il turnaround di Banca del Fucino e il nostro Gruppo appare oggi solido e ben posizionato per governare i rischi e cogliere le opportunità che la fase di profondo cambiamento del nostro sistema economico e finanziario presenta – sottolinea l’Amministratore Delegato, Francesco Maiolini -. Questo grazie in particolare alle sinergie tra banca del territorio e canali digitali, alla capacità di generare ricavi sia nel settore creditizio tradizionale che attraverso servizi finanziari innovativi, sia, infine, al ruolo distintivo conseguito dal Gruppo nel settore delle energie rinnovabili”.
Parallelamente al rilancio dell’attività della Capogruppo, si rilevano significativi sviluppi relativi alle sue controllate.
Igea Digital Bank (100% di Banca del Fucino) che nel 2021 ha erogato impieghi per 144 milioni di euro a PMI, microimprese e professionisti posizionandosi tra le prime banche digitali italiane specializzate nel lending alle PMI e professionisti, con 3.600 clienti serviti da una piattaforma di lending. E’ in corso la stesura del nuovo piano industriale, finalizzato a posizionare Igea Digital Bank quale best in class nell’attività di instant lending a Pmi, microimprese e professionisti, rafforzando e sviluppando moduli IT proprietari utilizzabili da altri operatori.
Fucino Green Srl (70% di Banca del Fucino) rappresenta la società del Gruppo dedicata al settore della Green Economy, con particolare riferimento alla produzione e distribuzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Fucino Green detiene un portafoglio di proprietà di progetti fotovoltaici per 59 MW, distribuiti in 30 impianti e allocati in 8 SPV, e il 27,5% delle quote di E-Way Finance S.p.A., primo developer italiano nel settore “Renewables”. Gli obiettivi della società sono rappresentati da: i) incremento del portafoglio di proprietà fino a 200 MW, mediante acquisizione e valorizzazione di asset societari, impianti e autorizzazioni riferiti a progetti eolici e fotovoltaici; ii) sviluppo di nuovi progetti di investimento su grande scala (fino a 2 GW) mediante partnership societarie con primari operatori istituzionali del settore, facendo leva sulle capacità produttive della partecipata E-Way Finance; iii) fornitura di servizi innovativi e a elevato valore aggiunto nel settore ESG, in collaborazione con la Direzione Finanza di Progetto ed Energy della Banca del Fucino.

– foto ufficio stampa Banca del Fucino –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Luigi Mazzone nuovo presidente della Federscherma

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ROMA (ITALPRESS) – Luigi Mazzone è il nuovo presidente della Federazione italiana scherma. Nella XXXIV Assemblea Nazionale Ordinaria, riunita al Salone d’Onore del Coni, il presidente eletto ha raccolto 245 voti pari al 55,43% delle preferenze, superando il presidente uscente Paolo Azzi che si è fermato a 197 voti, pari al 45,57% delle preferenze. Per il 51enne dirigente siciliano si tratta del primo mandato. “Sono onorato ed emozionato. Ma anche molto responsabilizzato. Grazie all’Assemblea che mi ha accordato la fiducia. Grazie a Paolo Azzi per questo confronto. Proverò a mettere energia e passione al servizio della nostra Federazione. E’ l’impegno che prendo davanti a tutti voi. Perchè tutti insieme siamo la Federazione Italiana Scherma” le prime parole di Mazzone. Successivamente, l’Assemblea ha visto anche l’elezione dei Consiglieri per il Quadriennio 2025-2028: Daniele Garozzo, Daria Marchetti, Elisa Albini, Paolo Menis, Andrea Sirena, Marcello Antonio Scisciolo e Francesco Montini in quota affiliati; Federico Vismara e Beatrice Vio Grandis in quota atleti e Cristiana Cascioli in quota Tecnici. Infine, Gianfranco Picco è stato eletto Presidente del Collegio Revisori. I lavori, presieduti da Luca Magni con Vicepresidente Aldo Cuomo, sono stati aperti da un minuto di silenzio in memoria del maestro Gianni Augugliaro e di tutti i componenti della famiglia della scherma italiana scomparsi in questi quattro anni. Al termine dell’ultima votazione, il Presidente eletto Luigi Mazzone ha esposto le linee programmatiche per il nuovo mandato, la cui approvazione da parte dell’Assemblea ha dato ufficialmente inizio al Quadriennio 2025-2028.
– foto ufficio stampa Federscherma –
(ITALPRESS).

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Vittoria netta del Cagliari, poker al Lecce in rimonta

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CAGLIARI (ITALPRESS) – Vittoria netta del Cagliari, che batte 4-1 il Lecce e porta a casa tre punti pesanti in ottica salvezza. Dopo l’iniziale vantaggio del Lecce firmato da Pierotti nel primo tempo, sono le reti di Gaetano, Luperto, Zortea e Obert nella ripresa a suggellare il successo per la squadra rossoblu.
Prima fase di studio da parte delle due squadre, entrambe ordinate e attente nei rispettivi schieramenti difensivi. Al 19′ è il Cagliari a farsi vedere, sulla transizione che porta alla conclusione dentro l’area piccola di Adopo, sulla quale Falcone non ha difficoltà nella respinta. Lecce che prova così a rispondere, con Krstovic che protegge un pallone sporco su Mina e lo gira verso la porta da buona posizione, con Caprile che però è attento e para. Gara equilibrata e con chance da una parte e dall’altra, come accadrà nel finale di primo tempo in cui prima sarà il Cagliari a trovare la rete del potenziale 1-0 con Viola, annullata per posizione di offside; poi il Lecce, al 42′, sul cambio di campo successivo è letale nella fuga di Morente che serve il pallone per Pierotti, lasciato libero nel battere a rete da una difesa del Cagliari troppo passiva.
Vantaggio salentino e squadre negli spogliatoi, con Nicola che a dieci minuti dal rientro in campo cambia qualcosa nel suo Cagliari e tra le variazioni c’è l’ingresso di Gaetano, il quale al 60′ troverà la rete del pari: scambio vincente con Deiola, che di tacco restituisce proprio all’ex Napoli, lucido nel battere Falcone. Gol che dà ai sardi la spinta per attaccare ancora e, al 65′, passare in vantaggio, sul corner battuto da Marin e deviato in rete da Luperto. Cinque minuti che consentono così al Cagliari di ribaltare il parziale a proprio favore, con i salentini in balia dello svantaggio e dell’episodio che al 73′ li lascerà in dieci uomini: resta a terra Mina dopo un contatto con Rebic che pesta il braccio del colombiano e, in seguito alla chiamata del Var, viene espulso da Sacchi. Inferiorità numerica che sbilancia il Lecce e porterà così al terzo gol del Cagliari, a dieci minuti dal 90′, con il cross dalla sinistra di Augello e il colpo di testa vincente di Zortea. Vantaggio doppio che diventerà addirittura triplo all’84’, sul suggerimento di Marin per il sinistro a giro di Obert, è ancora incolpevole Falcone, che subisce il gol che chiude di fatto la pratica per il Cagliari, ipotecando il suo secondo successo nelle ultime tre gare.
– foto Ipa Agency –
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Dagnoni rieletto presidente della Federciclismo

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ROMA (ITALPRESS) – Cordiano Dagnoni è stato rieletto presidente della Federazione Ciclistica Italiana con il 59,74% dei voti espressi nel corso dell’assemblea che si è svolta presso l’hotel Hilton Rome Airport di Fiumicino e che ha visto la partecipazione del 99,1% degli aventi diritto (231 delegati su 233). Battuta al ballottaggio la concorrenza di Silvio Martinello (39,83%). “Sono emozionato, ringrazio tutti, sono contento perchè questa campagna elettorale, che a molti è sembrata molto accesa, l’ho trovata molto più leale di quattro anni fa – le prime parole del presidente rieletto -. Ringrazio Silvio Martinello e Daniela Isetti (gli altri due candidati alla Presidenza, ndr), a entrambi ho detto che la federazione è la casa del ciclismo, per cui se vorranno dare un contributo non ci sono rancori nè tensioni, saranno i benvenuti. Auspico di avere un quadriennio più sereno rispetto a quello precedente”. Il ballottaggio si era reso necessario dopo che alla prima votazione Dagnoni si era fermato al 47,83%, seguito da Martinello col 33,48% e Isetti con il 18,7%.
– foto Italpress –
(ITALPRESS).

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