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Economia

Romania, investitori italiani si confrontano sull’economia del futuro

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ROMA (ITALPRESS) – Il 24 maggio si terrà a Bucaresti il Forum economico organizzato da Confindustria Romania, giunto alla sua undicesima edizione, il più atteso evento dell’anno da parte della comunità imprenditoriale italiana e dall’ambiente di affari romeno.
In questa edizione si potrà assistere ad analisi e proiezioni geopolitiche sugli scenari futuri, decisamente contaminati da fattori imprevedibili e straordinariamente sequenziali, come la pandemia, la crisi energetica e l’invasione della Russia in Ucraina. “Dopo oltre due anni di drammatica pandemia e tre mesi di conflitto militare tra Russia e Ucraina, ci sembrava doveroso tentare di creare un momento di incontro e di confronto ma con paradigmi diversi, ovvero procedere in piena libertà intellettuale. I vari condizionamenti esterni sull’informazione e le varie propagande, fino ad ora, non ci hanno permesso di recepire e valutare correttamente la situazione geopolitica e i cambiamenti che ormai si stanno automaticamente delineando. Risulta quindi difficile pensare ad un economia del futuro senza pesanti incognite. Il 24 maggio a Bucarest affronteremo quindi, a 360 gradi, gli aspetti della difficile e complessa sfida che ha in serbo, per tutti noi, il ‘nuovo mondo’”, dichiara Giulio Bertola, presidente di Confindustria Romania.
Confindustria Romania, attraverso questo puntuale momento di incontro, vuole portare a conoscenza degli imprenditori e degli investitori quali potrebbero essere le reali implicazioni di questo cambiamento, sia localmente che a livello mondiale.
Questo sarà possibile grazie al contributo di selezionati relatori che si sono concretamente distinti per cultura, esperienza imprenditoriale, rinomata capacità industriale, ma soprattutto per la loro libertà di esporre senza nessun condizionamento esterno. Tra questi Vittorio Emanuele Parsi, politologo e accademico italiano. Edoardo Garrone, presidente esecutivo del Gruppo Erg. Lara Tassan Zanin, a capo della rappresentanza in Romania del Gruppo Bei – Banca Europea per gli Investimenti. Marius Bostan, uno dei fondatori del progetto associativo RePatriot. Nel 2015-2016 è stato ministro delle Comunicazioni e della Società dell’Informazione. Adrian Dimache, direttore di C.E.S.E.O, l’innovativo Centro Studi per l’Europa Orientale di Confindustria Romania. Confermati anche il primo ministro della Romania Nicolae Ciuca e Alfredo Maria Durante Mangoni, ambasciatore d’Italia in Romania. Il dibattito sarà moderato dalla giornalista Daniela Mogavero.
(ITALPRESS).

Economia

L’agricoltura italiana conquista la leadership europea nel 2025

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MODENA (ITALPRESS) – I significativi risultati registrati nel 2024 confermano il settore agroalimentare come uno dei pilastri dell’economia italiana. Secondo l’ultimo Rapporto sull’Economia Agroalimentare 2025 di BPER, curato dall’Ufficio Studi, Ricerche e Innovazione della Banca, il valore aggiunto (produzione meno consumi intermedi) dell’agricoltura ha raggiunto i 44,4 miliardi di euro, segnando un +9% rispetto all’anno precedente, consentendo all’Italia di conquistare la leadership in Europa, superando Francia e Spagna.

Anche l’industria alimentare ha mostrato segnali di ripresa, con un valore aggiunto pari a 37 miliardi di euro (+3,5%), in terza posizione nell’Unione Europea. La produzione cresce in tutte le regioni, specialmente al Sud, ma tra quelle in testa per concentrazione si posizionano Lombardia, Veneto e Sicilia. Con oltre 676 miliardi di euro di fatturato di filiera, 69 miliardi di euro di export (+7,5%) e un saldo positivo nei prodotti trasformati pari a 14,2 miliardi, l’agroalimentare italiano ha giocato un ruolo centrale nella crescita dell’economia nazionale, soprattutto grazie alla domanda estera. In sviluppo anche le attività secondarie, trainate principalmente dagli agriturismi e dalla produzione di agroenergie.

Il contributo dell’agricoltura alla produzione di energia rinnovabile nazionale si è attestato all’11%: da qui al 2030, secondo le stime, si potrebbe arrivare al 22%. Permangono, tuttavia, sfide legate a dazi, accesso al credito, innovazione tecnologica, sostenibilità e ricambio generazionale, con solo 52.700 imprese under 35 (7,5% del totale). Nonostante l’alto livello di integrazione dell’Italia nella catena globale, le preoccupazioni si concentrano principalmente sulle esportazioni.

L’imposizione di tariffe su tutti i prodotti agroalimentari europei potrebbe avere ripercussioni sul settore anche rinforzando il fenomeno dell’Italian sounding, cioè la produzione di alimenti che richiamano l’Italia pur non essendo realmente prodotti nel nostro Paese. L’agri-tech e la digitalizzazione si confermano assi strategici di sviluppo, con ricadute su occupazione e investimenti.

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Nonostante l’aumento della produttività media e l’interesse verso soluzioni innovative come l’agricoltura 4.0 e l’agricoltura intelligente, il report sottolinea l’importanza di aumentare gli investimenti anche attraverso l’accesso al credito.

“Bper è da sempre attenta a questa filiera che, nel complesso, in Italia interessa 1,4 milioni di addetti e oltre 700 mila imprese – spiega Eliana Chessa, Responsabile Ufficio Studi, Ricerche e Innovazione di BPER -. Per la Banca il sostegno all’agroalimentare è un impegno concreto verso un comparto che rappresenta identità, territorio e futuro. Con la significativa riduzione dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea nell’ultimo anno, si sono create le condizioni per far ripartire la domanda di finanziamenti a supporto della crescita dell’attività d’impresa”.

“Il nostro obiettivo è accompagnare la filiera nella transizione tecnologica e sostenibile, anche attraverso soluzioni finanziarie dedicate e una forte attenzione al credito agrario – sottolinea Marco Lazzari, Responsabile del Servizio Agri Banking di BPER -. Con il nostro servizio Agri Banking, nato per dare una consulenza specialistica alle tante aziende del settore primario e agro industriale, accompagniamo le imprese lungo tutte le fasi della filiera. Siamo al fianco di chi investe in digitalizzazione, produzione di energia da fonti rinnovabili, sistemi per la gestione e mitigazione dei rischi climatici ed in generale a tutto quanto attiene alla sostenibilità e all’innovazione. Guardiamo con attenzione al contributo delle donne e dei giovani, che rappresentano una forza propulsiva fondamentale per la crescita del settore”.

– Foto Ufficio stampa BPER –

(ITALPRESS)

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Economia

Nella settimana di Ferragosto giro d’affari da 5 miliardi di euro

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ROMA (ITALPRESS) – Sfiorerà i cinque miliardi di euro il giro d’affari complessivo del turismo nella settimana di Ferragosto. A stimarlo una indagine di CNA Turismo e Commercio dalla quale emerge, innanzi tutto, una indicazione: complice il clima – dopo un giugno molto caldo, luglio è stato temperato – i turisti italiani in particolare hanno fatto slittare la vacanza, forse riducendola, di sicuro concentrandola appunto ad agosto e segnatamente nella settimana tra l’11 e il 18.

Ora la speranza è che i turisti decidano di allungare una stagione che finora quest’anno non è apparsa esaltante. Scendendo nel dettaglio, l’indagine di CNA Turismo e Commercio prevede oltre cinque milioni di turisti in senso stretto, che cioè pernottano, con più di 15 milioni di pernottamenti.

“Rispetto alla settimana di Ferragosto dello scorso anno, proprio per effetto della concentrazione delle ferie, si registra un incremento dei turisti italiani rispetto ai vacanzieri stranieri – spiega l’associazione di categoria -. Rimane più alta, però, la media dei pernottamenti assicurati dagli stranieri in confronto ai nostri connazionali. Tra le mete preferite le località balneari, le città e i borghi d’arte, la montagna. Con gli italiani che privilegiano il mare e gli stranieri le città e i borghi d’arte. In aumento risulta il numero dei turisti che decidono la scelta delle località anche sulla scorta delle opportunità eno-gastronomiche offerte”.

– Foto IPA Agency –

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Economia

Le persone e le tecnologie guidano l’evoluzione dei contact center bancari

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ROMA (ITALPRESS) – Le banche operanti in Italia rafforzano le relazioni con i clienti attraverso interazioni sia telefoniche che attraverso i canali digitali come chat, video-chat ed e-mail, aumentando così l’efficacia del servizio ai clienti stessi e rafforzando il ruolo del contact center nella multicanalità.

Nel 2024 le telefonate in ingresso arrivate ai contact center bancari sono state 52,6 milioni, ulteriori 10,3 milioni di chiamate sono state effettuate proattivamente verso i clienti. A queste si aggiungono circa 14,3 milioni di contatti via chat e circa 1,3 milioni di contatti via e-mail.

È quanto emerge dall’indagine annuale dell’Osservatorio sui Contact Center bancari condotto dall’ABI e da ABI Lab, il Consorzio per la Ricerca e l’Innovazione per la banca promosso dall’Associazione Bancaria Italiana. Secondo la ricerca, la durata media delle chiamate è di quasi 5 minuti, con oltre il 78% risolte durante il primo contatto e un tempo di attesa medio di poco più di un minuto. Per le chat il tempo di attesa è di poco meno di 3 minuti, con una durata media di 8 minuti e l’82% dei problemi risolti durante la chat stessa.

Lo studio sottolinea che la quasi totalità dei contact center ha come mission principale – oltre l’assistenza – il supporto dei clienti nella multicanalità, ovvero l’assistenza ad un uso integrato di diversi canali di contatto e l’incentivo all’utilizzo di canali digitali (58% delle banche intervistate), la fidelizzazione della clientela (42%), la vendita di prodotti (per il 38%) e lo sviluppo di un approccio consulenziale (per il 33%).

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Le persone restano il vero punto di forza: 6.170 operatori, con una crescita del 17% degli FTE (Full-Time Equivalent- Unità di Lavoro a Tempo Pieno.) dal 2020 al 2024 a conferma del valore aggiunto rilevante che hanno per il servizio offerto attraverso il canale. La loro formazione oggi è fortemente incentrata sulle competenze digitali e relazionali (soft skill) e in particolare sulla comunicazione efficace con i clienti. Infine, l’81% delle strutture analizzate prevede la presenza di operatori sui social media, focalizzati principalmente sull’assistenza.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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