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Cronaca

Mbappè sceglie il Psg e rinnova fino al 2025

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PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Kylian Mbappè resterà un giocatore del Paris Saint Germain. Nasser Al Khelaifi vince il suo personale braccio di ferro con Florentino Perez, trattenendo all’ombra della Torre Eiffel il 23enne fuoriclasse cresciuto alla periferia di Parigi. L’annuncio arriva sul prato del Parco dei Principi, a ridosso della gara col Metz, con lo stesso presidente al fianco del giocatore: “Sono molto felice di restare a Parigi, nella mia città, ho sempre detto che era casa mia. Voglio continuare a vincere trofei, con tutti voi”. Un colpo di scena inaspettato fino a qualche giorno fa: in scadenza di contratto al 30 giugno, già la scorsa estate Mbappè aveva chiesto di essere ceduto ma il Psg aveva tenuto il punto, rifiutando le offerte faraoniche del Real che si era spinto fino a 180-200 milioni per un giocatore che avrebbe potuto prendere a parametro zero 12 mesi dopo. Ma chissà, forse Perez aveva intuito già allora il rischio di un dietrofront di Mbappè che, secondo i media spagnoli, appena una decina di giorni fa avrebbe dato il suo sì ai blancos. Ma il pressing del Psg – e si vocifera anche del governo francese in vista dei Giochi del 2024 a Parigi – è stato talmente efficace da ribaltare la situazione. Negli ultimi giorni l’ottimismo che regnava a Madrid ha lasciato via via spazio alla delusione e nella giornata di oggi Mbappè avrebbe comunicato con un whatsapp la sua decisione a Perez. I blancos restano a bocca asciutta mentre Mbappè si lega al Psg con un nuovo contratto fino al 2025. Le cifre dell’accordo non sono ovviamente note anche se in Spagna si parla di numeri fuori dalla realtà, dai 100 milioni di premio alla firma ai 50 milioni di euro netti d’ingaggio a stagione. Di sicuro il giovane fuoriclasse si appresta a diventare il giocatore più pagato del pianeta. Javier Tebas, presidente della Liga e spesso e volentieri ai ferri corti col numero uno della Casa Blanca, è andato giù duro: “Quello che farà il Psg rinnovando Mbappè con grandi quantità di denaro (mi piacerebbe sapere dove e come le pagherà) dopo aver registrato perdite per 700 milioni di euro nelle ultime stagioni e avere oltre 600 milioni di monte ingaggi, è un insulto al calcio. Al-Khelafi è pericoloso come la Superlega”. Ma Kylian ha fatto la sua scelta: Paris c’est Paris.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

Cronaca

Il Sassuolo si salva in extremis, 2-2 contro il Pisa

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REGGIO EMILIA (ITALPRESS) – Pareggio pirotecnico tra Sassuolo e Pisa, nell’ultimo match della 12^ giornata di Serie A. Finisce 2-2 a Reggio Emilia, con gli uomini di Gilardino raggiunti per due volte dai neroverdi di Grosso. Toscani avanti con il rigore di Nzola (4′) e immediatamente ripresi da Matic (6′). Nel finale Meister (81′) trova il 2-1, ma Thorsvedt (94′), a trenta secondi dal triplice fischio di Di Marco, nega al Pisa il secondo successo consecutivo in campionato. Sassuolo che manca il contro sorpasso sulla Lazio e resta in nona posizione con 17 punti. Sesto risultato utile consecutivo per Nzola e compagni, che salgono in 16^ posizione con 10 punti. Nel prossimo turno, l’undici di Grosso farà visita al Como di Fabregas (28 novembre ore 20.45), mentre i ragazzi di Gilardino ospiteranno l’Inter di Chivu (30 novembre ore 15.00).
Prime emozioni dopo nemmeno un minuto. Al primo possesso, il Pisa si procura un calcio di rigore: contatto in area tra Tourè e Candè con il direttore gara Di Marco che, dopo l’on field review, indica il dischetto in favore della squadra di Gilardino. Nzola non si fa ipnotizzare da Muric e al 4′ porta avanti gli ospiti. Arriva immediata la risposta del Sassuolo, che pareggia i conti con il primo gol in maglia neroverde di Matic. Su mischia da calcio d’angolo, gran sinistro al volo dell’ex centrocampista di Manchester United e Roma ed è 1-1 dopo 6′. Un paio di buoni spunti offensivi del Pisa, che non riesce a concretizzare a causa di qualche imprecisione in fase di rifinitura di Tramoni. Ottimo primo tempo dei toscani, a cui è mancato il guizzo finale per andare all’intervallo in vantaggio.
Buon avvio di seconda frazione della squadra di Grosso, che sfiora il 2-1 al 51′. Konè serve in piena area di rigore Pinamonti, che non riesce a ribadire in rete con la giusta cattiveria e si fa rimpallare dall’attento Semper. Prosegue il pressing del Sassuolo, grazie all’ingresso di Laurientè al posto di un poco attivo Fadera, ma senza impensierire Semper. Squadre lunghe nell’ultimo quarto d’ora, con il Pisa che cerca con più insistenza. All’81’ arriva il guizzo degli ospiti: Moreo scippa Coulibaly a centrocampo e manda in profondità Meister, che batte nell’uno contro uno Muharemovic e regala il secondo vantaggio ai nerazzurri. In pieno recupero Thorstvedt imbuca Pinamonti in area, ma il centravanti neroverde spreca e manda alto di sinistro in controbalzo. A trenta secondi dal triplice fischio, il Sassuolo trova un pareggio quasi insperato. Cross tagliato di Volpato, che pesca Thorstvedt tra Tourè e Caracciolo per il 2-2 allo scadere.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Como show, Torino travolto 5-1 e profumo d’Europa

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TORINO (ITALPRESS) – I fischi dell’Olimpico-Grande Torino fanno da cornice a una prestazione sconcertante dei granata, che vengono travolti dallo strepitoso Como di Cesc Fabregas. Finisce 5-1 per i lariani, che rilanciano i propri sogni d’Europa scavalcando la Juventus e agganciando il sesto posto, dopo una prestazione sontuosa dei propri esterni. Spingono sin dal via i lombardi, che si rendono pericolosi con Morata e non danno tregua alla difesa rivale. Il Torino ha in Zapata e Ngonge le sue armi offensive, ma fatica a pungere o creare delle occasioni concrete, soffrendo terribilmente dietro. Paleari compie un autentico miracolo da distanza ravvicinata su Morata, ma il gol è nell’aria e arriva al 36′: Jesus Rodriguez si invola, salta il difensore e pesca Addai per il gol del vantaggio. Lo spagnolo è anche protagonista, involontario, del pari. Bonacina giudica come voluto il suo tocco col braccio, è rigore e Vlasic trasforma nel recupero (47′) per l’1-1 al riposo. La rete subita potrebbe far uscire il Como dal match e probabilmente l’avrebbe fatto, l’anno scorso, ma in questa stagione i lariani hanno una consapevolezza e una forza mentale diversa. La squadra reagisce con la furia delle big e la rimette sui giusti binari al 51′, quando Addai si inserisce con furia sull’assist di Jesus Rodriguez. Ecco dunque il 2-1, che fa uscire completamente il Torino dalla partita: l’ex Betis sfiora il gol personale, ma da qui in poi c’è solo il Como in campo. Fabregas e i suoi così dilagano, col tris di Jacobo Ramon sull’assist di Perrone (70′). L’argentino ed ex Velez è scatenato e serve anche Nico Paz, che si vede annullare il gol e poi se lo vede convalidare dal Var. Siamo dunque sul 4-1 al 76′, ma non è ancora finita: entra anche Baturina, che si sblocca in Serie A. Dramma sportivo per il Torino, che rivede i fantasmi di quel ko contro l’Inter e subisce una terribile sconfitta in casa. I granata escono tra i fischi, applausi invece a scena aperta per il Como: Fabregas è sesto con 21 punti, -3 dall’Inter e -6 dalla vetta, e scavalca la Juve. Baroni, invece, perde l’imbattibilità dopo sei gare e torna sulla graticola.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Schlein “Partita alle prossime elezioni politiche è apertissima”

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NAPOLI (ITALPRESS) – “Mi avete sentito più volte dire che uniti si vince. I margini di vittoria di Fico e di Decaro dimostrano che uniti non si vince, ma si stravince. E anche in Veneto raddoppiamo il risultato”. Così la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, parlando a Napoli dalla Fabbrica Italiana dell’Innovazione dove c’è la sede del comitato elettorale del candidato del centrosinistra, ormai neo presidente della Regione Campania, Roberto Fico. “La strada è questa, gli elettori hanno premiato lo sforzo della coalizione e andremo avanti” aggiunge la leader dem.
“Il messaggio di stasera è molto chiaro: l’alternativa c’è ed è competitiva. Il riscatto parte dal Sud e ci porterà a vincere insieme, perchè la partita alle prossime elezioni politiche è apertissima e le vittorie in queste regioni lo mostrano chiaramente”, sottolinea Elly Schlein, che aggiunge: “Giorgia Meloni stasera ha poco da festeggiare e poco da saltare. Questo è il governo più antimeridionalista della storia repubblicana e noi ci batteremo contro l’autonomia differenziata”.
– foto Ipa agency –
(ITALPRESS).

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