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L’ASTERISCO – IL RITORNO DELLA PARATA PER LA FESTA DELLA REPUBBLICA, IL NOSTRO GRAZIE AL PERSONALE SANITARIO E LA VOGLIA DI PACE

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Dite quel che volete, ma il 2 Giugno dovrebbe essere visto non come una giornata di festa infresettimanale per fare la classica gita fuoriporta, accompagnati dalle alte temperature odierne. Stamane ci sono stati segnali importanti da sottolineare, a partire da quella parata militare per la Festa della Repubblica dopo due anni di assenza per Covid: è stata una grande iniezione di energia per questo Paese. E’ il segnale forte di una ripartenza che fatica a carburare causa anche il persistere della guerra in Ucraina, con una Europa che si impantana di fronte all’ennesimo tergiversare della Turchia di Erdogan. E allora è importante ingranare il turbo almeno in questa nostra Italia, che tanto ha sofferto per il Coronavirus che l’ha travolta due anni fa, prima di tutti gli altri Stati e in modo devastante, sia per perdite umane che dal punto di vista di economia e recessione. E allora ecco che la cerimonia all’Altare della Patria con il Capo dello Stato Sergio Mattarella che ha deposto una corona d’alloro, la parata di tutte le Forze Armate (e anche di una rappresentativa di sindaci e del personale sanitario, che ha salvato tante vite in condizioni estremamente difficili in periodo pandemico) è stata davvero una boccata d’ossigeno per tutti.

E poi il sorvolo della pattuglia acrobatica: le Frecce Tricolori hanno disegnato una enorme bandiera nei cieli di Roma. “La Repubblica è impegnata a costruire condizioni di pace e le sue Forze Armate, sulla base dei mandati affidati da Governo e Parlamento, concorrono a questo compito”, ha scritto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone. Oggi ritroviamo tutti il nostro senso di Patria, di unità nazionale e di volontà di creare le condizioni di pace. Anche dove purtroppo c’è chi la pace non la vuole. Ma è bene continuare a dare questi segnali forti, affinchè qualcuno si ricreda. Buona Festa della Repubblica a tutti!

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A TAVOLA CON TRADIZIONE – COSA SIGNIFICA AVERE UN RISTORANTE DI TRADIZIONE?

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Emanuele Bottiroli e lo chef Danilo Nembrini del ristorante La Pineta di Fortunago, uno dei Borghi più Belli d’Italia in Oltrepò Pavese, riflettono sul significato, oggi, della rete dei ristoranti della tradizione. Perché fare il ristoratore in un certo modo è un mestiere d’arte che perpetua una storia… ma cosa significa?

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STANCO DEI FURTI, PRONTO A DORMIRE AL DISTRIBUTORE CON LA DOPPIETTA

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Luigi Quadrelli, 82 anni, titolare della stazione di servizio IP in viale Cremona 215 a Pavia, è esasperato: dal maggio 2023, ha subito otto furti, cinque solo quest’anno. L’ultimo colpo, nella notte tra venerdì e sabato, ha fruttato ai ladri appena 390 euro. Le telecamere hanno ripreso due persone incappucciate, arrivate a piedi e armate di flessibile, che hanno forzato la colonnina per banconote. "Al momento della chiusura avevamo già scaricato le somme", spiega Quadrelli, che lamenta i continui danni economici, non sempre coperti dall’assicurazione. Nel corso degli anni i malviventi hanno usato ogni metodo, dalla breccia nel muro alla rottura delle vetrine. Quadrelli, però, non si arrende: "Dopo 57 anni, i miei clienti sono diventati amici. La stazione è la mia vita". Con una punta di ironia, promette una soluzione drastica: "Dormirò qui con la doppietta, così magari mi riposo davvero". Un esempio di resilienza che non si piega davanti alle difficoltà. Ma una storia che preoccupa e indigna…

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