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Italnuoto a secco, finali per Quadarella, Zazzeri e Panziera
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3 anni fa-
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Redazione
BUDAPEST (UNGHERIA) (ITALPRESS) – Seconda giornata consecutiva senza medaglie per l’Italia ai Mondiali di nuoto di Budapest 2022. L’unica azzurra impegnata in una finale oggi alla Duna Arena era Francesca Fangio che però non riesce ad andare oltre il settimo posto nei 200 rana. La livornese nuota in 2’25″08 e chiude a poco meno di 2″ dal podio. L’oro va all’americana Lilly King (2’22″41) che precede l’australiana Jenna Strauch (2’23″04) e l’altra statunitense Kate Douglass (2’23″20). “Ieri pensavo di aver pagato molto l’ansia prima della gara, però evidentemente il tempo che ho è questo” spiega Fangio ai microfoni della Rai. “Va bene così, ho nuotato una finale mondiale. Il tempo non era quello che volevo ma è tutta esperienza, mi rifarò in qualche altra occasione” aggiunge la tesserata dell’In Sport Rane Rosse che in passato ha anche meditato il ritiro salvo poi cambiare idea. “Ogni giorno, fino a che ne avrò le forze, andrò avanti: è la cosa che amo fare e che mi riesce meglio. Non c’e niente di più bello” spiega l’azzurra.
In una giornata orfana di podi i sorrisi per l’Italia arrivano grazie alle semifinali. In mattinata quella che consegna a Simona Quadarella il pass per l’ultimo atto degli 800 stile libero. Smaltita la delusione per il quinto posto nei 1500, la romana si riscatta centrando senza grande fatica, e con il settimo tempo (8’27″96), la qualificazione per la gara di domani. Nel pomeriggio invece un ottimo Lorenzo Zazzeri vince la sua semifinale e accede con il secondo miglior tempo (21″70), suo record personale, alla finale dei 50 stile. Davanti a tutti, nella specialità più veloce dell’intero programma, per il momento c’è il britannico Benjamin Proud (21″42). Ma al fiorentino nessun obiettivo è precluso. “Sapevo che serviva il personale e così è stato, non ho sbagliato praticamente nulla. Domani mi giocherò qualcosa di importante, devo andare senza pressione e pensare a divertirmi” dice Zazzeri. Alla Duna Arena non c’è due senza tre: anche Margherita Panziera si qualifica per la finale nei 200 dorso. L’azzurra di Montebelluna chiude al terzo posto la sua semifinale ed è quarta dopo l’incrocio dei tempi (2’08″28). Miglior crono per l’americana Phoebe Bacon (2’05″93).
Obiettivo mancato invece per Federico Burdisso e Piero Codia nei 100 farfalla, orfani del super favorito Caeleb Dressel. I due azzurri chiudono rispettivamente decimo (51″45) e 14esimo (51″73). Accede alla finale con il miglior tempo il beniamino di casa, l’ungherese Kristof Milak: 50″14. Nulla da fare anche per Silvia Di Pietro (12^ in 26″08) ed Elena Di Liddo (16^ in 26″08), fuori dall’ultimo atto dei 50 farfalla. A dominare in vasca è la solita svedese Sarah Sjostrom (25″13) che aveva aperto la sua serata con l’argento nei 100 stile libero. A vincere la gara regina al femminile era stata Mollie O’Callaghan, la prima delle due medaglie d’oro odierne che consentono all’Australia di scavalcare l’Italia al secondo posto del medagliere. L’altro trionfo è quello di Zac Stubblety-Cook che conferma le attese conquistando il titolo mondiale nei 200 rana. Bis dorato, infine, anche per gli Stati Uniti: sul gradino più alto del podio la staffetta 4×200 stile libero maschile e Ryan Murphy nei 200 dorso.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).
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Sport
Investimenti, stadi e sogni: il Marocco pronto ad accogliere la Coppa d’Africa
Pubblicato
31 minuti fa-
20 Dicembre 2025di
Redazione
di Giorgio La Bruzzo
PALERMO (ITALPRESS) – Una generazione d’oro per spezzare la maledizione, con alle spalle un popolo pronto a spingere i suoi eroi verso il traguardo. Ma non solo: stadi rinnovati, infrastrutture sempre più moderne e un evento che rappresenta più di un test verso lo storico appuntamento del 2030. In Marocco è ormai agli sgoccioli il conto alla rovescia per la 35esima edizione della Coppa d’Africa, in programma dal 21 dicembre al 18 gennaio, con sei città (Agadir, Casablanca, Fez, Marrakech, Rabat e Tangeri) e nove impianti (di cui tre nelle capitale) pronti ad accogliere un fiume di persone.
“Ad oggi abbiamo venduto oltre un milione di biglietti – rivela all’Agenzia Italpress Omar Khyari, advisor del presidente della Federcalcio marocchina Fouzi Lekjaa – Il 30% di queste vendite proviene dall’estero. Sulla base di questi dati, possiamo aspettarci un totale superiore a 400.000 presenze. Le proiezioni attuali, che includono anche coloro che viaggeranno per le festività di fine anno, indicano che un milione di turisti visiterà il nostro Paese. Come ci stiamo preparando? Con la leggendaria ospitalità per cui i marocchini sono conosciuti. I nostri nove stadi offrono tutto il comfort necessario, così come le otto fan zone ufficiali”.
Il governo ha deciso di fare le cose in grande, ritoccando gli stadi (quello di Tangeri aveva già avuto un primo restyling nel 2020 e un’ulteriore ristrutturazione è stata conclusa a settembre) e intervenendo anche sui collegamenti, dall’espansione del Tanger Med alla linea ferroviaria ad alta velocità che entro il 2030 dovrebbe allungarsi fino a Marrakech. Perchè fra cinque anni c’è un altro grande appuntamento: i Mondiali, che il Paese co-organizzerà assieme a Spagna e Portogallo, oltre ad alcune gare in Sudamerica. “La Coppa d’Africa sarà una celebrazione per tutta l’Africa ma servirà anche come fondamentale prova generale per il Mondiale 2030 – conferma Khyari – Continueremo a perfezionare le nostre infrastrutture”.
Anche perchè il torneo che sta per cominciare rappresenta pure un importante motore di crescita economica. “Si prevede che genererà un immediato impulso finanziario, grazie all’enorme afflusso di tifosi. Gli esperti stimano entrate aggiuntive comprese tra i 5 e i 12 miliardi di dirham (fra i 460 milioni e oltre un miliardo di euro, ndr)”. Per quanto riguarda il campo, la squadra di casa è la favorita numero uno anche se c’è da sciogliere il nodo Hakimi, impegnato in una corsa contro il tempo per recuperare dall’infortunio alla caviglia.
I Leoni dell’Atlante stanno vivendo il momento migliore della loro storia, e non solo per l’incredibile semifinale raggiunta nel 2022 in Qatar: gli uomini di Regragui – prima nazionale africana a qualificarsi per la Coppa del Mondo del prossimo anno – hanno qualità e talento e da tempo hanno messo nel mirino una Coppa vinta soltanto in un’occasione (1976) e poi sfiorata nel 2004, nella finale persa contro la Tunisia. Vincere davanti al proprio pubblico sarebbe la classica ciliegina sulla torta per un movimento in crescita su tutti i fronti, come dimostrano anche il bronzo olimpico di Parigi con l’Under 23 e i recenti successi al Mondiale Under 17 e nella Coppa Araba.
Ma la concorrenza non manca, dai campioni uscenti della Costa d’Avorio all’Egitto di un Salah in cerca di riscatto dopo la rottura col Liverpool, passando per chi sarà protagonista la prossima estate in America (Algeria, Senegal, Sudafrica e Tunisia mentre non si sono qualificati Ghana e la rivelazione Capo Verde), chi spera ancora (Congo) e chi invece, costretto a fare da spettatore ai Mondiali 2026, vede nella Coppa d’Africa l’occasione per mitigare l’amarezza, come la Nigeria di Osimhen e Lookman o il Camerun di Mbeumo.
“Il Marocco ha ormai consolidato il proprio posto tra le migliori nazionali nel ranking Fifa – chiosa Khyari – I risultati raggiunti ci spingono a mantenere i più alti standard di eccellenza. Ma sebbene la nostra nazionale si presenti come la favorita sulla carta, si impegnerà a confermare questo status con ambizione e umiltà. Ci sono altre nazioni che possiedono il talento necessario per avere successo, inclusi i campioni in carica della Costa d’Avorio, Egitto, Nigeria, Senegal e i nostri vicini Algeria e Tunisia. E ancora, squadre temibili come Camerun, Repubblica Democratica del Congo e Burkina Faso”. Ma il tempo dei pronostici è finito: da domani parla il campo.
– foto glb/Italpress –
(ITALPRESS).
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Ranieri “Ho ancora tanti sogni da realizzare, ma bisogna lavorare duramente”
Pubblicato
31 minuti fa-
20 Dicembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “I sogni ci sono sempre, perché smettere di sognare vuol dire aver chiuso. Io ho ancora tanti sogni da realizzare, ma bisogna lavorare duramente per raggiungerli”. Lo ha detto il senior advisor della Roma, Claudio Ranieri a margine della cerimonia di consegna dei Premio ASI Sport & Cultura al Salone d’Onore del Coni. Il 2025 è stato speciale per il tecnico romano, capace di risollevare la squadra giallorossa e di portarla ad un passo dalla zona Champions: “Ho avuto la fortuna di avere dei ragazzi d’oro, dietro a noi abbiamo avuto sempre 60mila persone. L’avevo detto quando sono arrivato: da solo non ce la faccio, ho bisogno dell’aiuto di tutti. E i tifosi ci sono stati dietro, ci hanno spinto e sostenuto”. Sul premio ‘Italiani nel mondo’: “Significa tanto, mi inorgoglisce essere un italiano che si è fatto apprezzare. Ma oggi ci sono anche tanti altri campioni che hanno fatto la storia dell’Italia all’estero”.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
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Minnesota ferma OKC nella notte Nba, Boston vince su Miami
Pubblicato
3 ore fa-
20 Dicembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Prosegue la regular season di Nba. Oklahoma cade in trasferta contro Minnesota: 112-107 per i Timberwolves, che infliggono ai Thunder la terza sconfitta stagionale, dopo quelle contro Portland e San Antonio. Solido Anthony Edwards con 26 punti e 12 rimbalzi, Julius Randle contribuisce alla causa con 19 punti e 8 rimbalzi, mentre Donte DiVincenzo ne mette 15 con 4 rimbalzi in 31 minuti sul parquet. Okc ko nonostante l’ennesimo trentello di Shai Gilgeous-Alexander, alla sirena con 35 punti, 5 rimbalzi e 7 assist. Serate non brillanti al tiro per Jalen Williams (17 punti) e Chet Holmgren (14 punti). Boston batte Miami in casa 129-116. Derrick White e Jaylen Brown trascinano i Celtics rispettivamente con 33 e 30 punti. Per gli Heat, 30 minuti in campo per Simone Fontecchio, che chiude con 12 punti, 2 rimbalzi e 4 assist. San Antonio domina ad Atlanta. 126-98 per gli Spurs, grazie ai 26 punti con 12 rimbalzi di Victor Wembanyama.
Cleveland ko in casa contro Chicago. 136-125 per i Bulls con protagonisti Matas Buzelis e Nikola Vucevic, entrambi con 24 punti. Terzo ko in fila per i Cavs, nonostante i 35 di Darius Garland. Philadelphia corsara al Madison Square Garden. 116-107 per i 76ers sui Knicks con 30 punti del solito Tyrese Maxey.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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