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Cronaca

La tradizione gastronomica italiana al Global Youth Tourism Summit

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SORRENTO (NAPOLI) (ITALPRESS) – Una full immersion nel mondo del turismo ma anche nel gusto e nella tradizione regionale italiana. Ai partecipanti al Global Youth Tourism Summit, una nuova piattaforma sviluppata dall’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO) e che si svolge a Sorrento, Nutella ha offerto una colazione proponendo ogni giorno diverse tipologie di pani italiani selezionati dai docenti dell’Università di Pollenzo tra oltre 200 specialità. All’interno di un contenitore incentrato sul turismo sostenibile per il futuro come il GYTS – questa comunità di giovani ha potuto avere anche un’altra visione del settore, quella di un turismo gastronomico sostenibile, che miri a valorizzare le eccellenze presenti nel singolo Paese e a mantenere le tradizioni locali, pur con il passare degli anni e la globalizzazione.
Hanno preso parte all’iniziativa anche il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, e l’amministratore delegato di Enit, Roberta Garibaldi.
Accompagnare il consumatore alla riscoperta dello straordinario nell’ordinario, valorizzando il territorio italiano nella sua interezza, è la mission di Nutella iniziata due anni fa: un viaggio per promuovere il turismo in Italia lavorando fianco a fianco con Enit, l’Agenzia Nazionale del Turismo attraverso la creazione di due Special Edition dal nome evocativo quanto significativo “Ti amo Italia”.
Dopo aver valorizzato le bellezze italiane e incentivato un turismo “di casa”, ha deciso di mettere in luce una delle altre eccellenze che contraddistinguono il Bel Paese: il turismo gastronomico, grazie a un progetto che questa volta ha visto la collaborazione con l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.
Ferrero e l’Università di Scienze Gastronomiche condividono la ricerca costante, la spinta all’innovazione e l’esaltazione della diversità per una visione inclusiva del cibo e della gastronomia in cui ogni tipo di cucina, dalla più semplice e domestica alla più sperimentale, ha la propria importanza e autorevolezza e il progetto Pane & Nutella vuole inserirsi in questo percorso di scoperta.
Con Pane & Nutella, Ferrero ha deciso di offrire un viaggio nel gusto e nella tradizione regionale italiana, alla scoperta della ricchezza e della varietà dei pani regionali presenti nel nostro Paese, riscoprendone le origini, la storia e le caratteristiche. Una vera e propria lente di ingrandimento non solo su un prodotto che consumiamo tutti i giorni, ma anche su un vero e proprio mestiere, un’arte che porta alla luce una maestria antica, tante differenze regionali, ma un unico grande comun denominatore: l’amore per il proprio lavoro.
“Non possiamo che ringraziare il gruppo Ferrero che sta facendo una grandissima promozione dell’Italia nel mondo. La campagna fatta sui vasetti qualche anno fa è stata veramente bellissima e ha dato dei riscontri molto positivi. Si prosegue con questa operazione Pane & Nutella, che è perfetta perchè oltre a promuovere giustamente un prodotto fantastico come la Nutella si abbina ai diversi pani che abbiamo nelle regioni italiane. E’ fantastico”, ha commentato il ministro Garavaglia.
Per l’ad di Enit, Roberta Garibaldi, “l’enogastronomia è una delle ragioni che spinge i turisti a passare in Italia dei periodi di vacanza, e la colazione è uno dei punti principali considerati dai giovani per valutare un Paese, quindi è importante prepararla con i prodotti del territorio che si visita”.
Entusiasmo per l’iniziativa è stato espresso anche dai giovani che partecipano al Summit, e che in questi giorni stanno apprezzando i pani delle diverse regioni italiane abbinati alla Nutella. “Non sapevamo che in Italia ci fossero tanti tipi di pane”, ha detto una ragazza proveniente dall’Arabia Saudita.
Passando poi dall’attività di promozione della gastronomia e dei territori del Belpaese ai dati di oggi sull’andamento del turismo, il ministro Garavaglia ha sottolineato che “in tante realtà abbiamo già oggi raggiunto i numeri del 2019 che è stato l’anno boom del turismo in Italia. Per cui è credibile che a fine anno raggiungeremo i numeri del 2019, se non di più. Il nostro obiettivo – ha aggiunto il ministro – è stabilizzare questo risultato, anzi crescere ulteriormente nei prossimi anni, però per farlo ci dobbiamo organizzare e i suggerimenti che ci danno questi ragazzi che partecipano al Summit sono fondamentali”.

– foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Urso “L’industria 5.0 è un incentivo per le imprese”

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CERNOBBIO (ITALPRESS) – “La misura Industria 5,0 è importantissima in un momento così decisivo per fare un incentivo forte all’innovazione delle nostre imprese, a rendere più competitive sia per quanto riguarda l’utilizzo della tecnologia digitale sia per quanto riguarda la tecnologia green e l’efficientamento energetico e altrettanto per la formazione di personale”.
Lo ha detto il ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso a margine dei lavori del Forum TEHA in corso a Villa d’Este a Cernobbio.
“Industria 5.0 è la misura più importante e più innovativa che in questi mesi hanno messo in campo i Paesi europei e lo ha fatto l’Italia, perchè l’unica misura che mette insieme l’innovazione digitale con l’industria 4.0 e l’innovazione e l’efficientamento economico green, attraverso le risorse del Pnrr – ha aggiunto – Essendo parte delle risorse derivanti dal Pnrr, attraverso il Repower Eu, vanno assolutamente integrate entro il 2025, per essere rendicontate entro giugno 2026. Per questo un’eventuale proroga di questa misura va contrattata in sede europea, così come qualunque modifica alla misura come è stata realizzata va comunque comunicata alla commissione europea”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Imprese e tecnologia, uno studio “Necessario new deal delle competenze”

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CERNOBBIO (COMO) (ITALPRESS) – Nel mondo è in corso una vera e propria rivoluzione industriale data dall’integrazione pervasiva delle tecnologie digitali in azienda, che oggi accelera ulteriormente grazie all’intelligenza artificiale. Questa centralità di tecnologia e innovazione rende necessario sviluppare un nuovo paradigma nella relazione tra uomo e tecnologia: la società 5.0, dove la tecnologia non è più un qualcosa che sostituisce, ma diventa un abilitatore di nuovi modelli di cittadinanza e lavoro che vedano l’individuo al centro.
In questo contesto, la chiave per la competitività è l’innovazione, che è a sua volta alimentata dalle competenze. E’ questo il principio che ha guidato la realizzazione dello Studio “Italia 5.0: le competenze del futuro per lo sviluppo dell’innovazione nell’epoca dell’intelligenza artificiale in Italia e in Ue”, elaborato da TEHA Group in collaborazione con Philip Morris Italia, presentato oggi nell’ambito della 50esima edizione del Forum di The European House – Ambrosetti, in una conferenza stampa cui hanno preso parte Massimo Andolina (Presidente Regione Europea, Philip Morris International), Marco Hannappel (Presidente e Amministratore Delegato, Philip Morris Italia – VP South West Europe Cluster) e l’Advisor scientifico e portavoce dell’iniziativa Giorgio Metta (Direttore Scientifico, Istituto Italiano di Tecnologia).
La ricerca si è posta l’obiettivo di definire gli elementi per un New Deal delle competenze per trasformare il nostro Paese in un’Italia 5.0 – in grado di cogliere da protagonista tutti i benefici derivanti da innovazione, digitalizzazione e nuove tecnologie – che rappresenti anche un modello da esportare a livello europeo. Lo studio ha fatto leva su un’ampia attività di stakeholder engagement, che ha visto la partecipazione di oltre 10 vertici di imprese, delle istituzioni e delle associazioni di categoria in interviste riservate, nonchè il coinvolgimento di oltre 450 imprese da 4 Paesi UE (Italia, Germania, Francia, Spagna) in una survey, somministrata in collaborazione con Coldiretti, per misurare digitalizzazione e competenze nei settori agricolo e manifatturiero.
Secondo Valerio De Molli, Managing Partner & CEO di TEHA Group e The European House – Ambrosetti, “per cogliere appieno le opportunità offerte dalle nuove tecnologie e dall’intelligenza artificiale, è chiave per l’Italia muoversi verso un nuovo paradigma di dispiegamento tecnologico: quello della Società 5.0. Per costruire un’Italia 5.0 è strategico il ruolo delle aziende capofiliera: l’Italia è infatti un Paese di PMI, che generano il 48% del valore aggiunto del Paese e impiegano il 57% degli occupati, ma sono più in difficoltà rispetto a digitalizzazione e competenze, per cui è necessario il ruolo di stimolo della grande impresa. Inoltre, le competenze sono chiave, soprattutto per cogliere i benefici dell’intelligenza artificiale: il Paese è in ritardo, serve un Piano Marshall delle competenze”.
“La ricerca conferma – anche con le testimonianze dirette provenienti dal mondo delle aziende – che il capitale umano è oggi l’elemento chiave della competitività delle imprese e della crescita dell’economia, elemento ulteriormente valorizzato dalla rivoluzione dell’intelligenza artificiale”, ha sottolineato l’Advisor scientifico dell’iniziativa Giorgio Metta, Direttore Scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia. “l’Italia è un Paese di eccellenze anche nella ricerca e nell’istruzione. Tuttavia, l’Italia ha un problema di scala sulle competenze: nonostante le eccellenze, l’Italia sconta un ritardo sistemico sulle competenze digitali, sia di base che avanzate: mancano infatti 15 milioni di cittadini da alfabetizzare al digitale, aumentare gli iscritti a corsi di laurea ICT e agli ITS e puntare sulla formazione continua”.
Per Massimo Andolina, Presidente Regione Europea di Philip Morris International, “L’ambizione dell’Italia può e deve essere quella di abbracciare un nuovo paradigma di sviluppo per posizionarsi come modello da esportare in Europa. Per colmare il gap di competenze digitali occorre partire dalle esperienze più virtuose e da una collaborazione pubblico-privato di tipo strutturato. In questo momento storico è fondamentale, da una parte, tenere il passo dell’innovazione, guidandola, per mantenere alta la competitività;
dall’altra parte garantire il più ampio accesso possibile a percorsi di formazione all’avanguardia, che accompagnino i professionisti lungo il loro intero percorso in azienda”.
Secondo Marco Hannappel, Presidente e AD di Philip Morris Italia, “L’esperienza di Philip Morris Italia è emblematica: grazie alle competenze all’avanguardia della nostra filiera integrata – che oggi coinvolge oltre 41.000 persone e più di 8000 imprese – abbiamo costruito negli anni un modello di business invidiato in tutto il mondo, il cui principale driver è sempre stato la capacità di innovare. I dati oggi mostrano i frutti di questo percorso virtuoso e quanto il ruolo di capofiliera sia essenziale, in particolare nel mondo agricolo: grazie agli accordi di programma sottoscritti negli anni da Philip Morris con il Ministero dell’Agricoltura e con Coldiretti, gli agricoltori aderenti all’iniziativa mostrano dati sull’innovazione sensibilmente migliori rispetto alla media Italiana ed Europea: l’89% di tali aziende dichiara di aver realizzato o di avere in corso progetti agritech rispetto al 46% della media italiana e al 77% della media UE.” Sulla base delle prospettive emerse dallo studio, sono state elaborate 5 proposte chiave per lanciare il New Deal delle competenze per un’Italia 5.0: Formazione in ingresso; Formazione permanente; Digitalizzazione delle Piccole e Medie Imprese; per dimensione economica, impatto occupazione e propensione all’innovazione, la presenza di un’impresa capofiliera è determinante per la digitalizzazione di tutte le altre aziende coinvolte nella filiera; Collaborazione pubblico-privato.

Foto: ufficio stampa Philip Morris Italia

(ITALPRESS).

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Martin vince la sprint di Misano davanti a Bagnaia

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MISANO ADRIATICO (ITALPRESS) – Jorge Martin, in sella alla Ducati Prima Pramac, ha vinto la sprint race del Gran Premio di San Marino, disputata sul circuito di Misano. Partito dalla quarta casella, lo spagnolo è riuscito a “sverniciare” Pecco Bagnaia e Franco Morbidelli, prendendo la leadership della corsa sin dalla prima curva. Bagnaia chiude al secondo posto: il distacco del ducatista da Martin in campionato sale così a 26 punti. A completare il podio Morbidelli, terzo con l’altra Desmosedici del team Pramac. Enea Bastianini (Ducati Lenovo) si deve accontentare, invece, della quarta piazza, quinto in rimonta Marc Marquez (Ducati Gresini). Nell’ordine, completano la top ten Pedro Acosta, Brad Binder, Jack Miller, Fabio Quartararo ed Alex Marquez. Sono caduti Di Giannantonio e Bezzecchi.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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