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Economia

Conad investe in ammodernamento, digitalizzazione e sostenibilità

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Conad ha presentato alla comunità finanziaria i risultati dei bilanci consolidati delle Cooperative, chiusi al 31 dicembre 2021 e approvati dall’assemblea dei soci, e il piano di sviluppo per il triennio 2022-2024. Un bilancio che vede in crescita tutti i principali indicatori economici: nel 2021 il fatturato della rete Conad ha raggiunto 17 miliardi, in aumento del 6,5% rispetto all’anno precedente, superando di 9 volte la media del mercato (+0,7%) e continuando una crescita a ritmi sostenuti che prosegue da 15 anni, dove Conad ha più che raddoppiato le proprie dimensioni. La quota di mercato negli ultimi 12 mesi si è consolidata ed è pari al 15,07%, confermando il ruolo di leadership di Conad come prima insegna della GDO italiana, anche nel canale dei supermercati dove oggi l’insegna rappresenta un quarto del totale (23,47%). Il sistema Conad chiude l’anno con un patrimonio netto aggregato di 3,1 miliardi (+7,5% rispetto al 2020) e consente di proseguire con la necessaria solidità economica un piano di investimenti nel triennio 2022-2024 di 2,08 miliardi destinati all’ammodernamento dei punti vendita, alla digitalizzazione e alla sostenibilità. Oltre che all’implementazione di una piattaforma digitale per la gestione dell’e-commerce e per lo sviluppo di un’ampia gamma di servizi per l’alimentazione, la persona, la famiglia e la casa. In crescita l’utile aggregato dei bilanci consolidati delle Cooperative Conad, che si attesta a 225,51 milioni nel 2021 (+4,19% rispetto al 2020). L’Ebitda aggregato dei bilanci consolidati delle cinque cooperative associate – Conad Nord Ovest, Conad Centro Nord, Commercianti Indipendenti Associati, Conad Adriatico e PAC 2000A – è di 529,67 milioni. L’Ebit si attesta invece a 303,25 milioni. “Nel 2021 abbiamo consolidato la nostra rilevanza sul tessuto economico e sociale del Paese, ottenendo risultati soddisfacenti che dimostrano come il nostro modello di imprenditori associati in cooperativa sia in grado di produrre risultati anno dopo anno”, ha dichiarato Francesco Pugliese, Ad di Conad. “Pandemia e guerra in Europa hanno innescato cambiamenti che saranno duraturi: nei mercati, nei sistemi produttivi, nei comportamenti di consumo. Noi di Conad – ha aggiunto – ci siamo e come insegna leader della GDO continuiamo a investire per creare valore all’interno dei nostri punti di vendita, rendendoli sempre più moderni e sostenibili. Ma per noi sostenibilità significa anche sostenere le Comunità in cui operiamo: per questo siamo in prima linea per evitare il trasferimento dei rincari delle materie prime ai clienti. Lo facciamo con i nostri prodotti a marchio e con l’operazione ‘Bassi e Fissi’, un paniere che offre centinaia di prodotti indispensabili a prezzi ribassati e con una qualità che non teme confronti”, ha concluso. Nei primi cinque mesi del 2022 il trend positivo del fatturato si è ulteriormente consolidato, trainato da una crescita – a livello di canale – delle grandi superfici: Spazio Conad mostra infatti l’incremento di fatturato più rilevante, con un +7,40% rispetto allo stesso periodo del 2021, seguito da Conad Superstore, che fa segnare un +3,28%. Sempre positivi gli andamenti dei canali Conad (+2,22%) e Conad City (+1,89%). Infine, fanno segnare una crescita particolarmente dinamica i concept store, con incrementi a tripla cifra per gli esercizi di somministrazione (+107,9%) e a doppia cifra per PetStore (+40,59%) e Parafarmacia (+20,21%). Infine, nelle prossime settimane sarà lanciata la nuova piattaforma Hey Conad, sviluppata in collaborazione con il partner Intema, dedicata al mondo dell’e-commerce e aperta ai servizi digitali per i clienti Conad. (ITALPRESS).

Economia

Unicredit, Orcel “In Generali guardiamo al valore”

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MILANO (ITALPRESS) – “La quota in Generali? E’ un investimento finanziario, siamo un azionista che guarda al valore”. Così Andrea Orcel, Ceo di Unicredit in una intervista concessa al direttore di Milano Finanza, Roberto Sommella, sul nutrito pacchetto azionario della compagnia assicurativa. Quindi sulla scalata a Commerzbank, aggiunge: “Bisogna capire se vogliamo un’Europa del cambiamento o un’Europa che vuole a tutti i costi mantenere e proteggere lo status quo”. Infine sull’ops di Unicredit su Banco Bpm, si limita a dire: “Su questo ci siamo già espressi, la nostra posizione è molto chiara al riguardo”.

foto: IPA Agency

(ITALPRESS).

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Economia

Il Btp Più fa il pieno di sottoscrizioni, raccolti 15 miliardi

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Il Btp Più, il nuovo titolo di Stato retail pensato per il pubblico diffuso dei risparmiatori, ha chiuso il collocamento con risultati straordinari, sfiorando il traguardo dei 15 miliardi. Lanciato lunedì scorso, il nuovo Btp ha suscitato un interesse eccezionale, attirando l’attenzione di migliaia di investitori che hanno risposto con entusiasmo alla proposta di un investimento minimo di soli 1.000 euro. Già il primo giorno del collocamento, avvenuto lunedì 17 febbraio, il Btp Più ha registrato una raccolta di 5,6 miliardi, cifra che ha superato le aspettative. Nei giorni successivi, il trend è rimasto positivo, con 3,7 miliardi raccolti il secondo giorno, 2,8 miliardi il terzo e, infine, 1,7 miliardi il quarto. A chiusura del collocamento, avvenuto questa mattina, l’importo totale raccolto ha raggiunto i 14,9 miliardi, con oltre 39.700 contratti sottoscritti e un ticket medio di circa 27.500 euro, segno dell’alta partecipazione di risparmiatori di diverse categorie.
Una delle principali ragioni del successo del Btp Più è stata la competitività dei suoi tassi di interesse, che sono stati poi adeguati alle condizioni di mercato. Il Mef ha annunciato, infatti, l’aumento delle cedole: dal 2,8% al 2,85% per i primi quattro anni, e dal 3,6% al 3,7% per gli anni successivi. Questa decisione, presa in risposta all’andamento del mercato, ha contribuito a rafforzare ulteriormente l’appetibilità del titolo, offrendo un rendimento crescente e vantaggioso per chi ha deciso di investirvi. Non è stato solo il rendimento a convincere i risparmiatori. Il Btp Più ha colpito per la sua durata di otto anni, la sicurezza del capitale e la protezione offerta agli investitori. Una delle principali innovazioni del titolo è l’opzione di rimborso anticipato alla pari, disponibile a partire dal quarto anno, che garantisce maggiore flessibilità e sicurezza a chi sceglie di aderire all’emissione. Il Btp Più ha risposto alle esigenze di sicurezza e rendimento degli investitori italiani, con un particolare focus su un pubblico retail che cerca soluzioni stabili per il proprio risparmio. A differenza dei titoli precedenti, il Btp Più non prevede un premio fedeltà, ma introduce l’innovativa opzione di rimborso anticipato alla pari, che rappresenta un valore aggiunto per chi sceglie di investire nel medio-lungo periodo. Inoltre, a favorire l’adesione al Btp Più è stata anche la tassazione agevolata peraltro comune a tutti i titoli del debito pubblico: con un’imposta sui redditi da capitale fissata al 12,5%, l’esenzione dalle imposte di successione e, come previsto dalla Legge di Bilancio 2024, l’esclusione dal calcolo dell’Isee fino a 50mila euro. Una combinazione di vantaggi fiscali e di un rendimento in crescita ha reso il prodotto ancor più interessante. Il successo di questa emissione si inserisce nel contesto di un più ampio rialzo dei rendimenti dei Btp benchmark. In particolare, il tasso per il titolo a otto anni è salito dal 3,26% al 3,33%, mentre per il titolo quadriennale si è registrato un aumento dal 2,64% al 2,69%. Questi incrementi testimoniano l’evoluzione positiva del mercato obbligazionario italiano e l’apprezzamento crescente per i titoli di Stato.
L’operazione Btp Più si inserisce in una strategia di comunicazione efficace, che ha saputo coinvolgere il pubblico in modo mirato. Già nel 2024, le campagne di comunicazione per altre emissioni di Btp avevano ottenuto risultati notevoli, e quest’anno non è stato da meno. L’efficacia delle azioni di comunicazione istituzionale è stata sottolineata dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio, che ha riconosciuto la rilevanza del messaggio veicolato. In sintesi, il collocamento del Btp Più rappresenta un vero e proprio trionfo per il risparmio degli italiani, con una risposta massiccia da parte degli investitori, una solida performance in termini di raccolta e una politica di tassi di interesse che si è adattata perfettamente al contesto economico. Con questi numeri, il Btp Più si afferma come una delle soluzioni più promettenti per il risparmio e l’investimento del futuro prossimo.
(ITALPRESS).
-Foto: ministero delle Finanze-

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Economia

Btp Più, con la prima emissione raccolti 15 miliardi

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ROMA (ITALPRESS) – Il Ministero dell’economia e delle finanze rende noto che si è concluso il collocamento del BTP Più avviato il 17 febbraio, con 14.905,67 milioni di euro raccolti e 451.831 contratti registrati.
I tassi cedolari definitivi del BTP Più, in considerazione delle condizioni di mercato, sono rivisti al rialzo rispetto ai livelli annunciati lo scorso 14 febbraio: 2,85% per il 1°, 2°, 3° e 4° anno (invece di 2,80%); 3,70% per il 5°, 6°, 7° e 8° anno (invece di 3,60%)

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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