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Cronaca

Completato con successo il volo inaugurale del Vega C

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KOUROU (GUYANA FRANCESE) (ITALPRESS) – Il lanciatore Vega C ha completato con successo il suo volo inaugurale, portando nell’orbita pianificata il carico principale LARES 2 – una missione scientifica dell’Agenzia Spaziale Italiana ASI. Sei CubeSats per la ricerca da Francia, Italia e Slovenia costituivano il carico secondario. Il lancio è il coronamento dell’impegno pluriennale dell’ESA, del prime contractor Avio e dei partner industriali di 13 Paesi membri dell’ESA di portare avanti l’eredità del predecessore, Vega.
Vega C ha un notevole incremento di capacità di carico rispetto al Vega, che vola dal 2012. Con i primi due stadi nuovi e uno stadio superiore potenziato, Vega C aumenta la sua performance dalle 1,5 tonnellate del Vega alle 2,3 per l’orbita polare a 700 km di altitudine.
Vega C è dotato di un nuovo e più potente primo stadio, il P120C, derivato dal P80 del Vega. Subito sopra si trova il nuovo secondo stadio, Zefiro 40, poi come terzo stadio lo Zefiro 9, già usato dal Vega.
Lo stadio superiore, in grado di riaccendersi più volte, è anch’esso potenziato. L’AVUM + ha un’aumentata capacità di carico di propellenti liquidi, per portare i carichi su orbite multiple in base ai parametri di missione e per permettere un maggiore tempo operativo nello spazio, consentendo missioni di durata estesa.
Il motore P120C sarà usato anche come booster laterale per l’Ariane 6 in configurazione doppia o quadrupla. L’utilizzo di questo componente comune aumenta l’efficienza industriale e migliora la competitività di entrambi i lanciatori.
“Questo successo è il frutto del lavoro delle nostre persone in collaborazione con ESA, ASI e CNES, e conferma, ancora una volta, l’eccellenza tecnologica italiana e di Avio nello spazio e in Europa – commenta l’Amministratore Delegato di Avio, Giulio Ranzo -. La presenza al volo del Ministro per la Digitalizzazione e l’Innovazione Tecnologica Vittorio Colao, testimonia inoltre l’attenzione e l’impegno del Governo Italiano, che con il PNRR ha deciso di dare un ulteriore impulso alla ricerca e all’innovazione in un settore chiave per il Sistema Paese e per l’accesso indipendente allo Spazio. Il volo inaugurale di Vega C è appena concluso ma dai prossimi giorni cominceremo a lavorare al prossimo previsto entro la fine dell’anno: il primo di 7 lanci già contrattualizzati”.

– foto Esa-Avio –

(ITALPRESS).

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Cronaca

A Brescia 4 indagati per bancarotta fraudolenta, sequestri per 2 milioni

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BRESCIA (ITALPRESS) – I militari del Gruppo di Brescia, nell’ambito di un’attività di polizia giudiziaria in materia di reati fallimentari, hanno analizzato, su delega della Procura della Repubblica di Brescia, gli aspetti di gestione di una ditta individuale (che aveva assunto i caratteri di “impresa familiare”) con sede a Concesio (BS) e operante nel settore della commercializzazione dei rottami ferrosi.

Gli approfondimenti svolti, in assenza di una contabilità correttamente ordinata, hanno consentito di appurare che i 4 componenti il nucleo familiare avrebbero ritardato il fallimento mediante l’esposizione di crediti “gonfiati” e, contestualmente, posto in essere sistematiche condotte di bancarotta fraudolenta.

Più nel dettaglio, le operazioni ricostruite hanno portato al depauperamento del patrimonio aziendale attraverso ripetuti bonifici per complessivi 1,9 mln di euro dapprima verso i propri conti personali e, in seguito, verso una società che, nei fatti, costituisce la “good company” attraverso la quale è proseguita l’attività della fallita. Quest’ultima società, inoltre, è risultata essere sottoposta ad un costante drenaggio di risorse verso conti esteri riconducibili ai medesimi soggetti che operavano all’interno della società in liquidazione giudiziale.

Atteso che una parte delle somme distratte, per complessivi euro 160 mila, è stata poi utilizzata da uno dei familiari, in parte per l’acquisto di beni di lusso (autovetture e un orologio) e, in parte, per occultarla all’estero sui propri conti personali, è stata contestata la condotta di auto-riciclaggio.

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Il materiale probatorio raccolto ha consentito al Pubblico Ministero titolare delle indagini di richiedere ed ottenere dal competente Giudice per le indagini preliminari un decreto di sequestro preventivo per un importo complessivo pari a circa 2 milioni di euro che è stato eseguito sui conti correnti della good company al fine di impedire la prosecuzione della condotta con finalità distrattiva in caso di prossima dichiarazione di fallimento; sui conti correnti degli indagati, sui beni mobili e immobili a loro intestati, anche per equivalente.

– Foto screenshot video Guardia di Finanza –

(ITALPRESS)

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Cronaca

Dazi, Weber “Trump non ci tratti come il Canada e Londra”

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ROMA (ITALPRESS) – “L’Unione europea rappresenta il 22% del Pil globale, mentre gli Usa il 25%. Siamo abbastanza alla pari in termini di dimensioni e potere economico. Partiamo da un punto di forza. Trump non può maltrattarci come sta facendo con il Canada, la Gran Bretagna o altri Paesi più piccoli. Il presupposto è l’unità”. Lo dice Manfred Weber, presidente e capogruppo del Ppe al Parlamento europeo, in un’intervista al Corriere della Sera.

“E’ stato molto positivo che tutti i leader – Macron, Meloni, Merz – abbiano confermato che è la Commissione a negoziare. Ora siamo nella fase finale. La priorità è porre fine all’incertezza e ottenere chiarezza per le nostre imprese. Il Ppe sostiene il principio delle tariffe zero per i prodotti industriali. Il resto è nelle mani dei negoziatori”.

“Le regole su cui si basa il mercato unico non vengono stabilite nelle sedi delle grandi aziende della Silicon Valley e nemmeno alla Casa Bianca. Vengono stabilite dal Parlamento europeo” dice Weber ricordando le linee rosse da non oltrepassare nel negoziato sui dazi con gli Stati Uniti.

Per Weber “la scorsa è stata una settimana positiva per la cooperazione transatlantica, con il risultato del vertice Nato che ha portato a un accordo comune del 5% e la conferma da parte di Trump del suo impegno della Nato. In questo momento storico, non è possibile pensare a una difesa europea senza i nostri partner americani. Ma ora il nostro compito è passare al pilastro europeo della difesa all’interno della Nato. Voglio ringraziare il governo italiano e Antonio Tajani, perchè con la sua insistenza sul pilastro della difesa europea è una voce forte: sta trasmettendo lo spirito di Adenauer, De Gasperi e Schuman”. 

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-foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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Cronaca

Via libera al decreto flussi, 497 mila ingressi in 3 anni

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ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Giorgia Meloni, del ministro dell’interno Matteo Piantedosi, del ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone, del ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, del ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida e del ministro del turismo Daniela Santanchè, ha approvato, in esame preliminare, il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri relativo ai flussi migratori per il triennio 2026-2028, che programma per tale periodo gli ingressi regolari in Italia di lavoratori non comunitari.

“L’obiettivo del provvedimento è di consentire l’ingresso in Italia di manodopera indispensabile al sistema economico e produttivo nazionale e altrimenti non reperibile – spiega Palazzo Chigi nel comunicato diffuso dopo il Cdm -. Inoltre, con la stabile individuazione di un meccanismo d’immigrazione legale e controllato, si attivano canali di comunicazione fondamentali nel dialogo con i Paesi di origine dei flussi migratori e si costruisce uno strumento per il contrasto a fenomeni di irregolarità nell’ingresso e permanenza nel nostro Paese, nella lotta contro il lavoro sommerso e allo sfruttamento dei lavoratori”.

Il decreto prevede, per il 2026, 164.850 ingressi autorizzati. Nell’arco del triennio 2026-2028 le unità autorizzate saranno 497.550, con la seguente ripartizione: lavoro subordinato non stagionale e autonomo, 230.550 unità; lavoro stagionale nei settori agricolo e turistico, 267.000 unità.

Le quote sono state determinate tenendo conto dei fabbisogni espressi dalle parti sociali e delle domande di nulla osta al lavoro effettivamente presentate negli anni scorsi, con l’obiettivo di una programmazione che recepisca le esigenze delle imprese e che sia anche realistica.

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Resta ferma la volontà di incentivare gli ingressi fuori quota, anche nella prospettiva di un ridimensionamento del meccanismo del “click day”, che potrà avvenire seguendo un percorso graduale, che riguardi anzitutto i profili professionali più ricercati dai datori di lavoro e che potenzi la formazione dei lavoratori nei Paesi di origine.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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