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Cronaca

Giancarlo Giannini compie 80 anni e torna sul set

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ROMA (ITALPRESS) – Ottant’anni, un compleanno importante, di quelli che solitamente si festeggiano con amici e parenti. Giancarlo Giannini, che li compie il 1° agosto, invece non lo festeggerà: «Non sono tipo da anniversari. Non mi importa del passato, penso al futuro, alle cose che posso ancora fare» ha dichiarato recentemente. E come dargli torto, visto che è appena uscito non da uno ma da ben tre set? Lo vedremo, tra gli altri, nei panni di un procuratore, nella serie Sky “Il grande gioco” con Francesco Montanari, e in “Book Club 2: The Next Chapter” con Diane Keaton, Jane Fonda, Mary Steenburgen e Andy Garcia. Però, volendo dare anche uno sguardo a quel passato a cui lui dice di non pensare, ci si trovano tante cose: 11 tra premi e candidature al David di Donatello, 12 tra premi e candidature ai Nastri d’Argento, una candidatura al Premio Oscar (uno dei pochi italiani ad averla ricevuta, come miglior attore per il film di Lina Wertmuller “Pasqualino Settebellezze”), il Prix d’interprètation masculine al Festival di Cannes (per Film d’amore e d’anarchia, sempre della Wertmuller), una stella sulla Italian Walk of Fame di Toronto e tanti altri riconoscimenti.
La lista dei film intrepretati e dei relativi personaggi è assai lunga ma non bisogna dimenticare che la fortunata carriera di Giannini è iniziata sul palco del teatro dove è salito, a soli 18 anni, per “In memoria di una signora amica” di Giuseppe Patroni Griffi, accanto a Lilla Brignone. Subito dopo arrivano “Sogno di una notte di mezza estate” diretto da Beppe Menegatti (interpreta il folletto Puck), “Romeo e Giulietta” diretto da Franco Zeffirelli e “La lupa”, con Anna Magnani e sempre diretto da Zeffirelli.
Il cinema arriva a metà degli anni Sessanta dopo il successo televisivo con lo sceneggiato “David Copperfield” di Anton Giulio Majano (che lo dirigerà anche nel 1971 in “E le stelle stanno a guardare”). E’ Lina Wertmuller a offrirgli il primo ruolo per il grande schermo: protagonista nel musicarello “Rita la zanzara”, accanto a Rita Pavone. Segue, poi, “Non stuzzicate la zanzara” che precede il primo vero successo: “Dramma della gelosia (tutti i particolari in cronaca” di Ettore Scola. Da lì in poi arrivano titoli che sono entrati nella storia del cinema come “Mimì metallurgico ferito nell’onore”, “Film d’amore e d’anarchia”, “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare di agosto” (tutti e tre insieme a Mariangela Melato), “Pasqualino Settebellezze”. Tanti film ma anche tanti registi: da Luchin Visconti (con “L’innocente”) a Mario Monicelli (“I Picari” e “Il male oscuro”), da Dino Rissi (“Sessomatto”) a Nanni Loy (“Mi manda Picone”), da Carlo Lizzani (“Celluloide”) a
Ettore Scola (“La cena”), sempre per citarne alcuni. Altri film: “Giovanni Falcone” di Giuseppe Ferrara e “Palermo-Milano – Solo andata” e “Milano-Palermo – Il ritorno”, entrambi di Claudio Fragasso, “Piazza delle Cinque Lune” di Renzo Martinelli, “Il cuore altrove” di Pupi Avati e “Il generale Dalla Chiesa” di Giorgio Capitani. Nel 1987 si è cimentato anche nella regia con “Ternosecco”. Giancarlo Giannini ha lavorato anche molto all’estero. Ricordiamo, ad esempio, le sue interpretazioni in “Il profumo del mosto selvatico” di Alfonso Arau, “Hannibal” di Ridley Scott e i due film della saga di James Bond “Casino Royale” e “Quantum of Solace”. E’, infine, anche molto attivo nel doppiaggio grazie alla sua voce profonda e inconfondibile che ha regalato, tra i tanti, ad Al Pacino, Jack Nicholson, Michael Douglas, Gerard Depardieu e Dustin Hoffman. A seguire le sue orme è il figlio Adriano protagonista, tra l’altro, del remake di “Travolti da un insolito destino” insieme a Madonna. Un altro dei suoi quattro figli, Lorenzo, è purtroppo scomparso a soli 19 anni, nel 1987, a causa di un aneurisma, “il dolore più grande della vita”, come lo ha definito lui stesso.
– foto agenziafotogramma.it-
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Cronaca

Norris vince in Messico, sul podio anche Leclerc e Verstappen

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CITTA’ DEL MESSICO (MESSICO) (ITALPRESS) – Lando Norris (McLaren) vince il Gran Premio del Messico, ventesimo appuntamento del Mondiale di F1 2025. Gara dominata dal pilota britannico, che si prende corsa e vetta della classifica mondiale piloti scavalcando Oscar Piastri (McLaren), quinto al traguardo. Secondo un grande Charles Leclerc (Ferrari) davanti alla Red Bull di Max Verstappen. Ai piedi del podio la sorpresa di giornata Oliver Bearman (Haas). Lewis Hamilton, penalizzato di 10 secondi per un taglio curva nei primi giri, termina ottavo.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

La Juve cade anche a Roma: 1-0 per la Lazio, rete di Basic

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ROMA (ITALPRESS) – La Lazio ritrova i tre punti in casa battendo la Juventus per 1-0 nel match che chiude l’ottava giornata di Serie A. Nonostante le assenze, i biancocelesti fanno la partita con la mentalità e il “sacrificio” richiesti da Sarri e salgono a 11 punti, a una lunghezza dai bianconeri, che incappano nella terza sconfitta consecutiva tra campionato e coppa: nel complesso, la squadra di Tudor non vince da otto partite, da quella vinta contro l’Inter il 13 settembre. A decidere la gara dell’Olimpico è stato Basic. Tante le polemiche arbitrali nel corso del match (che seguiranno verosimilmente nel post-partita).
Sarri propone titolari Isaksen e Zaccagni e, per sopperire all’assenza di Tavares, sposta Marusic a sinistra con Lazzari a destra. Nella Juventus, per la prima volta Vlahovic e David giocano insieme dal primo minuto, con Yildiz che si accomoda inizialmente in panchina a causa del leggero fastidio al ginocchio. Proprio Isaksen si mette in luce dopo pochi minuti con uno slalom speciale ma senza trovare compagni in area. Il gol biancoceleste (che sarà decisivo) arriva al 9′: David sbaglia completamente la sponda per McKennie, Cataldi recupera palla e la scarica su Basic, il quale tira e batte Perin, complice la deviazione di Gatti. La risposta bianconera è affidata a Conceicao, da cui passano la maggior parte delle iniziative degli ospiti, come nell’occasione del cross per Cambiaso, il cui tiro si spegne sull’esterno della rete.
Poi, Gatti mura un tiro di Guendouzi e Provedel è ottimo nell’uscita su David, autore di una prova estremamente sottotono, così come Vlahovic e Dia: una serata decisamente complicata per i centravanti di entrambe le squadre. Al rientro dagli spogliatoi, Tudor rompe gli indugi e inserisce Yildiz, che però non riuscirà a incidere. La Juve si fa vedere con una traversa di Vlahovic da pochi passi (ma c’era fuorigioco di Kelly) e un tiro innocuo di Locatelli, ma al 56′ la Lazio protesta chiedendo il secondo giallo per McKennie. Passano pochi minuti e sono i bianconeri a protestare per un contatto tra Gila e Conceicao, giudicato non falloso da Colombo. Provedel si fa trovare pronto sul colpo di testa di Thuram, mentre Isaksen, autore di una grande partita, sfiora il raddoppio al 79′. Paradossalmente, nonostante il punteggio, è più la Lazio a cercare il secondo gol che non la Juve a inseguire il pareggio: anche Pedro, appena entrato, va vicinissimo alla rete mancando il bersaglio grosso di pochissimo. Il forcing finale, con tanto di colpo di testa centrale di Thuram, non basta agli ospiti, che tornano a Torino senza punti.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Mattarella “Speranza di pace si estenda da Medio Oriente a Ucraina”

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