Cronaca
In azienda brianzola i lavoratori sono (quasi) tutti non vedenti
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3 anni fa-
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Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Quella mattina dell’1 gennaio 2021 non la dimenticherà mai. Quando ha aperto gli occhi Davide non ci vedeva più: attorno a lui solo il buio e nel suo cuore tanta paura e sconforto. Che cosa ne sarebbe stato della sua vita, del suo lavoro, del suo futuro ormai avvolto per sempre nelle tenebre? Dopo un iniziale momento di sconforto Davide ha ripreso in mano la sua vita, e grazie ai corsi di autonomia e di informatica promossi dall’Unione italiana ciechi e ipovedenti di Monza (Uici) ha ricominciato a vivere. Ma soprattutto a lavorare. Ha proseguito l’attività di responsabile tecnico di aziende specializzate nell’installazione di impianti fondando, insieme al collega (e oggi amico) Salvatore, dando vita a una nuova azienda (la SCR Tecnologies Srls). Un connubio particolare e unico dove gli occhi di Salvatore vedono al posto di quelli di Davide e gli spiegano quello che lui non può vedere; mentre l’esperienza di Davide trova le soluzioni per il problemi che Salvatore poi trasforma in progetti. Una storia di rinascita (“guai a chiamarla resilienza, è più corretto definirla resistenza a una situazione che non tornerà mai più come prima”, precisa Davide) quella che ha come protagonista Davide Rizzi e il suo collega Salvatore Scorrano. Insieme sono riusciti ad andare oltre i limiti e i pregiudizi e Davide – grazie ai corsi organizzati dall’Uici (Unione italiana ciechi e ipovedenti) di Monza – è tornato sui cantieri, ma anche alla sua vita normale. Anche se avvolta nel buio. Davide Rizzi ha 59 anni e vive a Pero. “Nel 2018 mi è stata diagnosticata una malattia neurologica- spiega-. Una malattia che mi ha cambiato radicalmente la vita”. Davide, libero professionista, appassionato di trekking e di viaggi ha dovuto fermarsi. “Facevo fatica anche a fare piccoli passi- prosegue-. E’ stato l’inizio di un calvario, dentro e fuori gli ospedali. Alla fine sono stato costretto anche a chiudere l’azienda”. Nel frattempo l’incontro con Salvatore che – malgrado i problemi di salute del collega – lo ha voluto fortemente nel suo nuovo progetto imprenditoriale. “Ho creduto fin da subito in lui – racconta Salvatore -. Non ci sono stati assolutamente problemi a dovermi adattare ai suoi tempi e alle sue esigenze, accettando la sua richiesta di lavorare mettendo però al primo posto la salute”. Poi, improvvisamente, quella notte dell’1 gennaio di un anno e mezzo fa sulla vita di Davide è calato per sempre il buio, ma tutto questo non ha scalfito quel connubio lavorativo tra Davide e Salvatore. Tutt’altro: si sono dovuti semplicemente riadattare a una situazione che non sarebbe potuta cambiare. “Non avrei più riacquistato la mia vista – precisa Davide -. Dovevo assolutamente fare qualcosa”. Non sono stati mesi facili e Davide non nasconde di aver pensato, nei momenti di maggiore rabbia e sconforto, anche di compiere un gesto estremo. Perchè non è facile, dall’oggi al domani, dover dipendere da qualcuno perchè non si è più autonomi neppure a casa propria. Uno tsunami di emozioni hanno travolto l’uomo che, oltre dover fare i conti con la nuova condizione, doveva anche rispondere alle telefonate dei clienti che, ignari dell’accaduto, si erano affidati al professionista. “Ma anche rispondere al telefono non era facile, inviare un’email era impossibile”, ricorda. A quel punto la rinascita. La decisione di rimettersi in pista e di ripartire, da una condizione diversa. “Ho accettato la proposta di Nicola Stilla, all’epoca commissario dell’Uici di Monza, di partecipare ai corsi di autonomia e di informatica – prosegue -. Sono stati la mia salvezza. Ho ricominciato a vivere, invece di sopravvivere sul divano di casa ad ascoltare la tv”. Davide è tornato a lavorare: si muove con il bastone, utilizza senza problemi i mezzi pubblici, in casa è autonomo, invia email e risponde al telefono. E intanto l’azienda va avanti: anzi ha aperto le porte anche a un’altra professionista non vedente. Anche Elena Cantù – 40 anni di Monza, non vedente da dieci anni – è appena entrata nel team dove si occupa di marketing e di comunicazione. Anche per lei la partecipazione ai corsi di autonomia sono stati la “salvezza” per rientrare nel mondo del lavoro. “Se io e Davide non avessimo partecipato ai corsi di informatica non saremmo qui a parlare oggi di lavoro e di autonomia – precisa Elena -. Lavoro da casa, mi sento utile, vedo un futuro”. Salvatore e Davide sono molto soddisfatti del lavoro di Elena. “Elena è stata assunta perchè brava, molto brava, nel proprio lavoro – ribadisce Salvatore -. La conoscenza delle problematiche relative alla disabilità visiva acquisita dall’esperienza di Davide ci ha permesso di non discriminare Elena per la sua disabilità e quindi di inserire in azienda una risorsa capace ed importante. Spesso chi è disabile non ha bisogno di favoritismi ma solo di non essere discriminato”. Nella presentazione dell’azienda che Davide e Salvatore inviano ai clienti, è scritto a chiare lettere che Davide è una persona non vedente. “Eppure questo non è un ostacolo – aggiunge -. Le persone neppure se ne accorgono. Guardano dritto al professionista, alle offerte e ai risultati”. Che Davide non veda non interessa: loro guardano ai risultati che quei due professionisti (ciascuno con le proprie peculiarità) riescono a offrire. “L’handicap c’è – precisa Davide -. Ma la competenza, agli occhi dei clienti, lo fa scomparire”. La Scr Tecnologies Srls ha assunto la struttura di azienda diffusa, ovvero senza una sede formale ma distribuita sul territorio. Ha piccoli depositi a Gorgonzola e a Brugherio, un ufficio a Pero ed uno a Monza. L’azienda conta su un gruppo di collaboratori sparsi nel territorio lombardo. (ITALPRESS).
Photo credits: UICI Lombardia
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Cronaca
Zangrillo “La Pubblica Amministrazione cambia e attrae di più i giovani”
Pubblicato
16 minuti fa-
28 Dicembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Nel 2025 abbiamo bandito 16 mila concorsi per 180 mila posti. E’ chiaro che un giovane che esce dal liceo o dall’università di fronte a un’offerta così ampia si può confondere. Ma basta spiegare a Camilla quali sono le proprie aspettative, quali sono gli studi fatti e in quale parte del Paese si vive, per ottenere un ventaglio di opportunità adatte alle proprie aspettative”. Lo dice Paolo Zangrillo, Ministro per la Pubblica Amministrazione in una intervista a “Il Messaggero” spiegando come l’avatar Camilla, generato dall’intelligenza artificiale, faccia da guida a chi intende partecipare ad un concorso pubblico, con l’iscrizione all’app InPa. Una soluzione che dovrebbe rendere più facile l’accesso ai giovani, anche se è ancora necessario risolvere “i problemi strutturali del pubblico impiego. E posso dire che in questi anni li abbiamo presi tutti di petto, e non di rado con una certa assertività” spiega Zangrillo. “Quando sono arrivato, il primo problema che ho dovuto affrontare è stato quello delle procedure di reclutamento. Diciamo che un’organizzazione che vuole essere attrattiva non può permettersi che un concorso duri due anni e mezzo in media. Per questo, anche con l’aiuto dell’Università Federico II di Napoli, abbiamo digitalizzato tutte le procedure e creato un portale, InPa, che oggi è l’unica porta di accesso al lavoro pubblico. Un portale che negli ultimi due anni ha registrato un boom incredibile, arrivando a 2,8 milioni di profili registrati”. Sulla durata media di un concorso, il Ministro afferma che “dal bando all’assunzione, siamo attorno ai 4 mesi. Grazie a questo, in tre anni siamo riusciti ad assumere circa 600 mila persone invertendo, per la prima volta dopo anni, la tendenza alla riduzione dei dipendenti pubblici”.
foto: IPA Agency
(ITALPRESS).
Cronaca
Brallo di Pregola, “Crinali in Festa” chiude il 2025 e guarda al 2026 tra musica, territorio e nuove progettualità
Pubblicato
2 ore fa-
28 Dicembre 2025di
Redazione
Una giornata di sintesi, confronto e rilancio, capace di restituire il senso di un percorso condiviso tra amministrazioni locali, realtà associative e comunità. Crinali in Festa, andato in scena il 27 dicembre a Brallo di Pregola, ha rappresentato l’evento conclusivo del progetto Appennino Lombardo in Musica, finanziato da Regione Lombardia nell’ambito del bando Lombardia Style, ma soprattutto un’occasione per guardare con fiducia alle nuove progettualità già sulla rampa di lancio per il 2026.
L’incontro ha avuto come momento centrale la tavola rotonda moderata da Emanuele Bottiroli, giornalista e conduttore di Pavia Uno TV, Radio Pavia e Lombardia Live 24, che ha accompagnato il pubblico in un racconto ordinato e partecipato del progetto, mettendone in luce il valore strategico e la capacità di costruire una visione condivisa per l’Appennino pavese collinare e montano.

Alla tavola rotonda hanno preso parte i sindaci dei Comuni coinvolti, ad eccezione del sindaco di Zavattarello, assente per altri impegni che ha inviato un saluto. Presenti i sindaci Mattia Franza (Bagnaria) e Franco Campetti (Val di Nizza) accolti dal sindaco di Brallo di Pregola, Piergiacomo Gualdana, Comune capofila dell’iniziativa. Pur non presenti fisicamente, hanno affidato i propri saluti istituzionali al sindaco di Brallo Giovanni Palli, presidente della Provincia di Pavia e della Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese, oltre all’assessore regionale Elena Lucchini, a testimonianza dell’attenzione istituzionale riservata al percorso avviato.
Nel corso del confronto è stato ripercorso il palinsesto degli eventi con cui i singoli Comuni hanno aderito al progetto Appennino Lombardo in Musica, ognuno declinato secondo le specificità del proprio territorio. Zavattarello ha partecipato con Notte Romantica, appuntamento capace di coniugare musica, atmosfera e valorizzazione del borgo storico. Val di Nizza ha proposto Intrecci Musicali, dedicato alla musica colta e all’ascolto consapevole. Brallo di Pregola ha ospitato Crinali in Musica, evento pensato per mettere in dialogo paesaggio, tradizioni sonore e comunità locale. Bagnaria ha aderito con la 42esima Giornata della Mela, occasione in cui la musica si è intrecciata con l’enogastronomia e con uno dei prodotti simbolo del paese. A parlare del percorso progettuale sono state anche Concetta Pugliese di Celit e Vera Pianetta, presidente dell’associazione Volo di Rondine.

Accanto al racconto degli eventi, la tavola rotonda ha offerto spunti di riflessione più ampi sul futuro del territorio. È stata ribadita l’importanza strategica di disporre di guide qualificate e di figure capaci di operare nell’ambito dell’animazione territoriale, considerate elementi fondamentali per trasformare cammini, sentieri ed eventi culturali in vere opportunità di turismo strutturato e duraturo. Allo stesso tempo è stato sottolineato il valore insostituibile delle attività commerciali e artigiane, che con la loro presenza quotidiana danno luce, identità e presidio ai borghi dell’Appennino. Nel dibattito è emerso l’auspicio che con l’anno nuovo possano trovare spazio misure concrete di incentivo e detassazione da parte dello Stato, per sostenere queste realtà ed evitare ulteriori chiusure, soprattutto nelle aree interne.
Nel corso dei lavori si è parlato anche dei nuovi progetti già in fase di avvio per il 2026, a partire da quelli dell’ecomuseo “Il Grano in Erba”, pensato come strumento di valorizzazione della cultura agricola, della memoria rurale e del rapporto profondo tra comunità e paesaggio. Un progetto che si inserisce nel solco tracciato da Appennino Lombardo in Musica, rafforzando l’idea di un territorio che si racconta attraverso più linguaggi, dalla musica al patrimonio materiale.

La giornata ha avuto anche un momento fortemente identitario con la tradizionale premiazione dei novantenni di Brallo di Pregola. In apertura dei lavori, il sindaco ha consegnato le targhe celebrative insieme a Giuseppe Gualdana, presidente della Pro Loco di Brallo, rendendo omaggio a chi rappresenta la memoria viva della comunità. La Pro Loco è stata citata nel corso della serata per il suo costante impegno nella vita del paese e nell’organizzazione delle iniziative locali, quale esempio di volontariato che tiene insieme coesione sociale e identità territoriale.

A chiudere Crinali in Festa è stato il Concerto di Natale di Lorenzo Licitra, vincitore di X Factor 2017 e tenore pop di fama internazionale, che ha regalato al pubblico un momento di grande intensità emotiva. La serata è prosguita con una cena preparata dai ristoranti locali, suggellando una giornata che ha dimostrato come cultura, istituzioni e comunità possano lavorare insieme per costruire un futuro possibile per l’Appennino pavese, tra radici solide e nuove visioni.
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La mattina di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 si apre con la rassegna stampa di Emanuele Bottiroli. Un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono iniziare la giornata informandosi in pochi minuti, dando una occhiata ai titoli dei principali quotidiani nazionali e locali mentre fanno colazione e si preparano a lavoro e studio. Oggi in edicola, ogni giorno alle 7.30 del mattino, su Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24, la tv per tutti.
L’articolo Oggi in edicola – 28 dicembre 2025 proviene da Pavia Uno TV.

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