Cronaca
Un bando per la costituzione di nuovi consorzi forestali in Lombardia
Pubblicato
3 anni fa-
di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Favorire l’avvio dei consorzi forestali, fondamentali per la manutenzione e valorizzazione del patrimonio boschivo. E’ l’obiettivo di una innovativa misura di Regione Lombardia, frutto di un intenso lavoro di condivisione con i territori, che è alla base del bando da 740.000 euro dedicato alla copertura delle spese di avviamento dei consorzi forestali, fondamentali anche nell’ottica della prevenzione degli incendi.
L’iniziativa è rivolta ai consorzi forestali già costituiti che intendono ottenere il riconoscimento da Regione Lombardia. I fondi, distribuiti su base triennale, potranno coprire più voci: spese per affitti di locali idonei, attrezzature per ufficio, materiale informatico, personale e oneri amministrativi. “Sulla scia di quanto fatto in questi anni con i Comuni e le aziende del settore per creare una filiera bosco-legno lombarda – ha detto l’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia – si cerca di favorire le economie locali, il lavoro e la salvaguardia del patrimonio boschivo”. La norma prevede infatti che i consorzi forestali siano costituiti volontariamente non solo da proprietari pubblici o privati, ma anche da altri soggetti appartenenti alla filiera bosco legno, quali le imprese boschive.
Dispone inoltre che le attività principali del consorzio (attività selvicolturali, miglioramento fondiario, alpicoltura, assistenza tecnica) siano svolte prevalentemente sui terreni conferiti in gestione al consorzio, sul reticolo idrico minore, sulla viabilità agro-silvo-pastorale e sulla rete escursionistica. Il termine per la presentazione delle domande è fissato al 7 ottobre. I consorzi forestali sono associazioni volontarie e temporanee finalizzate alla gestione diretta del patrimonio silvo-pastorale per l’incremento e la valorizzazione delle risorse forestali e la difesa del territorio dal dissesto idrogeologico. Sono 23 i consorzi forestali già riconosciuti da Regione Lombardia. E’ di ben 98.000 ettari la superficie silvo-pastorale o improduttiva gestita dai consorzi forestali lombardi, di cui circa 86.000 ettari di boschi (circa l’88% dei terreni conferiti in gestione), che rappresentano quasi il 14% dell’estensione dei boschi dell’intera Lombardia. Quasi 51.000 ettari di boschi sono certificati PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes – marchio che assicura che per ogni albero tagliato ne verrà piantato un altro). Circa il 9% dei terreni conferiti sono incolti o improduttivi e meno del 2% interessano colture erbacee (prati o pascoli).
foto: ufficio stampa Regione Lombardia
(ITALPRESS).
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Cronaca
Sequestrate a Vibo Valentia 5,5 tonnellate di marijuana, un arresto
Pubblicato
2 ore fa-
9 Luglio 2025di
Redazione
VIBO VALENTIA (ITALPRESS) – La Guardia di Finanza ha individuato a Vibo Valentia oltre 11.000 piante di canapa indiana con un’altezza variabile tra 1,5 e 2,5 metri.
Le attività hanno permesso di sequestrare 5.000 mq di terreno, muniti di un vasto e articolato impianto di irrigazione, dove si trovavano 11.017 piante, la maggior parte in piena maturazione e prossime al raccolto, il cui valore commerciale supera gli 11 milioni.
Nel contempo, con l’autorizzazione della Procura della Repubblica di Vibo Valentia, e previa campionatura relativa a ciascuna area adibita alla coltivazione, si è proceduto alla distruzione.
Peraltro, sono stati sequestrati un fabbricato in corso di costruzione e un casolare ricadenti nella disponibilità dell’arrestato in flagranza di reato, perchè ritenuto responsabile dell’illecita coltivazione.
Nelle immediate adiacenze delle aree sottoposte a sequestro, è stata rinvenuta una baracca adibita ad essiccatoio, al cui interno v’erano svariate attrezzature per la lavorazione della marijuana ed oltre 3 kg di sostanza pronta per lo spaccio.
– Foto: ufficio stampa Guardia di Finanza –
(ITALPRESS).
Cronaca
Su radio e tv si parla di “emergenza caldo” ogni 12 minuti
Pubblicato
2 ore fa-
9 Luglio 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Emergenza caldo”, “bollino rosso”, “afa”: queste le locuzioni e i termini legati alle temperature roventi di questo mese che sono stati citati più volte sulle radio e tv nazionali. E’ quanto emerge dal monitoraggio svolto da Mediamonitor.it, piattaforma che utilizza tecnologia e soluzioni sviluppate da Cedat 85, azienda attiva da 40 anni nella fornitura dei contenuti provenienti dal parlato. Mediamonitor.it ha raccolto le citazioni relative al clima e al meteo andate in onda sulle principali emittenti televisive e radiofoniche, nel periodo compreso fra sabato 7 giugno e lunedì 7 luglio.
L’espressione “emergenza caldo” è stata utilizzata 3.684 volte, circa una ogni 12 minuti, mentre “bollino rosso” e “afa” ottengono rispettivamente 2.887 e 2.329 menzioni. Segue lo stop al lavoro nei cantieri nelle ore più calde, con 1.838 citazioni.
L’analisi di Mediamonitor.it evidenzia inoltre come radio e tv parlino di caldo in tutte le sue varianti e declinazioni: da “picchi di temperature” (1.796 citazioni) a “ondata di caldo” (1.616), fino a “caldo torrido” (901), “caldo record” (681), “caldo estremo” (651) e “caldo africano” (641).
L’anticiclone africano Pluto, che sta letteralmente infiammando il nostro Paese, ottiene 1.497 citazioni, precedendo “cambiamento climatico” (1419) e i blackout provocati dall’eccessiva richiesta di energia elettrica per rinfrescare abitazioni e uffici (978).
Analizzando invece i dati relativi all’ultima settimana (periodo compreso fra martedì 1 e oggi martedì 8 luglio) l’indagine di Mediamonitor.it evidenzia come la situazione si sia quasi capovolta in funzione del calo delle temperature verificatosi soprattutto al Nord, la terza voce più citata in assoluto sia diventata “temporali” (2.330) scavalcando “afa”. Le altre voci più citate negli ultimi 8 giorni sono “maltempo” (1.349), “nubifragi” (593), “grandinate” (436) e “raffiche di vento” (428).
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
Traffico di droga, estradato dagli Emirati Arabi latitante albanese
Pubblicato
2 ore fa-
9 Luglio 2025di
Redazione
BRESCIA (ITALPRESS) – La Guardia di Finanza, sotto la direzione della Procura Distrettuale della Repubblica di Brescia, nell’ambito della complessa attività investigativa antidroga, lo scorso 4 luglio ha arrestato uno dei presunti responsabili che in quel momento era latitante.
In particolare, il 44enne di origine albanese accusato di associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti e traffico di stupefacenti in concorso, è rientrato in Italia, atterrato presso l’aeroporto di Fiumicino, scortato da personale del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia.
Ricostruita la fuga dell’uomo verso l’estero, veniva immediatamente attivato il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale e l’Esperto per la Sicurezza di stanza ad Abu Dhabi (EAU).
La collaborazione tra autorità italiane ed emiratine ha condotto, nel febbraio di quest’anno, all’arresto, a cura della Polizia di Dubai (EAU), del latitante, che viveva per l’appunto nella nota località degli Emirati. L’uomo era ricercato da quasi un anno da quando, nel 2024, era stata emessa l’ordinanza di custodia cautelare in carcere dal GIP bresciano.
All’arrivo sul territorio italiano, dopo le formalità di rito, il latitante è stato condotto in carcere, a disposizione della Procura competente.
– Foto: ufficio stampa Guardia di Finanza –
(ITALPRESS).

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