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Qualificazioni Us Open, otto azzurri al turno decisivo

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ROMA (ITALPRESS) – Otto vittorie e 3 sconfitte, questo l’ottimo bilancio per i colori azzurri nella terza giornata di qualificazioni degli US Open, torneo del “Grande Slam” giunto all’edizione n.142 sui campi in cemento dell’USTA Billie Jean King National Tennis Center di Flushing Meadows, New York (montepremi 60.000.000 dollari), dedicata agli incontri di secondo turno. Bonadio, Agamenone, Cobolli, Brancaccio, Arnaldi, Maestrelli e Seppi nel tabellone maschile e Cocciaretto in quello femminile si giocano un posto nel main draw nel torneo newyorkese con il terzo e decisivo match delle qualificazioni.
Franco Agamenone (n.109 al mondo e decimo nel seeding delle qualificazioni) si aggiudica l’inedito derby azzurro contro Roberto Marcora (n.598 ATP), 76(3) 26 61 lo score dopo 2 ore e 24 minuti di partita. Il 29enne nato in Argentina nel terzo match del draw cadetto trova lo svizzero Alexander Ritschard (n.185 nel ranking) contro il quale ha giocato tre volte, tutte nel 2021, vincendo le prime due e perdendo l’ultima, in semifinale al Challenger di Napoli.
E’ stato di Riccardo Bonadio il primo successo azzurro nella seconda giorna di qualificazioni degli US Open. Il 29enne di Azzano Decimo, n.189 nella classifica ATP, ha sconfitto il croato Borna Gojo (n.179 nel ranking mondiale) col punteggio di 46 76 62 in 2 ore e 9 minuti di gioco. Decisivo il tie-break del secondo set, vinto dall’azzurro per 13 punti a 11 dopo aver annullato 5 match point nel secondo parziale. Un successo che porta il friulano al terzo e decisivo incontro di qualificazione, dove trova il tedesco Maximilian Marterer, posizionato al n.157 della classifica ATP.
Vola al match decisivo di “quali” Flavio Cobolli: il 20enne romano, n.139 ATP, ha sconfitto la wild card statunitense Bruno Kuzuhara (n.763 in classifica, campione agli Australian Open junior 2022) per 63 61 in appena 62 minuti di partita. Per un posto nel tabellone principale sfida il ceco Tomas Machac, n.126 al mondo e testa di serie n.20 delle qualificazioni.
Splendida vittoria per Matteo Arnaldi, n.188 ATP, che dopo l’ottimo debutto nella “grande mela” col primo successo in carriera nelle qualificazioni di un torneo dello Slam, al secondo turno sconfigge anche l’esperto francese Gilles Simon, n.177 ATP ma con un passato da top10, per 61 36 64. Per un posto nel main draw sfida il colombiano Daniel Elahi Galan, n.94 al mondo e seconda testa di serie nel tabellone di qualificazione.
Continua la corsa anche per Francesco Maestrelli, n.202 nel ranking mondiale, che al secondo turno ha superato il tedesco Daniel Masur, n.191 ATP, per 63 64. Per il 19enne di Pisa l’ultimo ostacolo per accedere al main draw è il portoghese Nuno Borges, n.105 al mondo e 7° nel seeding delle qualificazioni.
Avanza al terzo turno Raul Brancaccio, n.207 in classifica, grazie al ritiro del tedesco Mats Moraing (n.149 al mondo) alla fine del primo set, vinto per 7-5 dal campano. Nel match decisivo all’accesso al main draw il 25enne di Torre del Greco gioca contro lo statunitense Christopher Eubaks, n.147 in classifica. Vittoria in rimonta per Andreas Seppi, attualmente al n.196 nel ranking ATP, contro il canadese Vasek Pospisil, n.132 e testa di serie n.26 nel draw cadetto. L’altoatesino ha trionfato per 36 62 75 e vola al match decisivo, dove punta alla 19esima presenza consecutiva nel tabellone principale degli US Open. Trova l’argentino Facundo Bagnis, ottava testa di serie di qualificazioni e n.106 ATP, non ci sono precedenti.
Si ferma al secondo turno Francesco Passaro (n.148 ATP), sconfitto dal francese Hugo Grenier, n.122 al mondo e 17esimo nel seeding cadetto, col punteggio di 76 61 in 1 ora e 41 minuti. Il primo confronto tra il perugino e il 26enne di Montbrison è stato segnato da un tie-break di ben 26 punti, vinto dal transalpino per 14-12, che ha indirizzato il match a suo favore.
Sconfitta anche per Stefano Travaglia, n.190 ATP, battuto in rimonta dal cinese Yibing Wu (n.178 nel ranking) per 67(4) 76(4) 63 in un incontro molto combattuto, durato 2 ore e 41 minuti. E’ stato il primo confronto tra il marchigiano e il nativo di Hangzhou.
Nel tabellone femminile bella vittoria per Elisabetta Cocciaretto, n.100 al mondo e al proprio best ranking, accreditata della testa di serie n.9 delle qualificazioni. La marchigiana, unica tennista azzurra rimasta in corsa per un posto nel main draw, al secondo turno ha battuto in rimonta la statunitense Caty McNally, n.153 WTA, col punteggio di 36 26 63, guadagnando il pass per il match decisivo, dove affronta un’altra statunitense, Whitney Osuigwe, n. 316 WTA, non ci sono precedenti.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

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I Nuggets battono i Clippers in gara-7 e volano in semifinale di Conference

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NEW YORK (USA) (ITALPRESS) Saranno i Denver Nuggets a disputare le semifinali dei play-off Nba per la Western Conference. In gara 7 si è risolta l’equilibrata sfida con i Los Angeles Clippers, battuti con il punteggio di 120 a 101.

Alla Ball Arena Denver ha mandato 6 giocatori oltre i 15 punti. Niente straordinari per Jokic che chiude con lo score di 16 punti, 10 rimbalzi e 8 assist, poi Porter Jr. (15 punti), Jamal Murray (16), Westbrook (16), quindi Christian Braun (21) e Aaron Gordon con 22 punti, 5 assist e 4 rimbalzi. I Clippers hanno retto bene il confronto solo nel primo quarto, per poi crollare. In semifinale Jokic e compagni affronteranno Oklahoma City Thunder con gara 1 il 6 maggio.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Petrucci “Basta con le guerre tra Coni e politica”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il mio candidato per il Coni? Ho in mente un nome, ma non ve lo dirò mai. Se lo facessi scoppierebbe uno scandalo, finirei al confino come Binaghi e Barelli. Io, Angelo e Paolo: tre amici, tre presidenti di federazione al bar. Già mi danno del Petrucci sfasciacarrozze, figuratevi se mi espongo”. Lo ha detto Gianni Petrucci, presidente della Federbasket e per 14 anni e quattro mandati presidente del Coni, in una intervista al Corriere della Sera.

“Mi candidero? Grazie ma sto bene dove sono. Non mi interessano la presidenza del Coni, un ruolo di vice e nemmeno la Giunta. Ho già dato, sono uno spirito libero e posso permettermi di dire quello che penso e che provo. Cosa va cambiato? Prima di tutto il rapporto con la politica. Si deve andare d’accordo e si deve dialogare con il governo anche se non se ne condivide l’orientamento perchè il Coni non è più quello di una volta e chi lo presiede non può confrontarsi alla pari con il ministro dello Sport: abbiamo un’autonomia indiretta, di secondo grado. Prima era diverso? Chi vince fa le regole”.

“La cassa adesso la tiene lo Stato e con lo Stato si deve discutere, specie le piccole e medie federazioni che vivono di contributi pubblici. E poi basta con i trionfalismi fuori ruolo – spiega Petrucci – Dicono: siamo bravissimi perchè vinciamo sempre più medaglie e quindi meritiamo autonomia. Io dico che sono gli atleti, i tecnici, le società quelli bravissimi, loro sì hanno vinto e ci metto anche lo Stato che li finanzia. Noi federali cerchiamo quindi di fare un passo indietro ed essere meno presuntuosi. Abbiamo un’autonomia di secondo grado, facciamocela bastare”. Su cosa dovrà proporre chi si candiderà Petrucci dice: Rottura con il passato nel rapporto con la politica: sì al dialogo, no alla guerra. E infine migliorare l’autorevolezza del Coni inserendo tassativamente dei pesi massimi nella vicepresidenza e in Giunta. Chi intendo? Gabriele Gravina vicepresidente e se lui non può Beppe Marotta. Il calcio ci deve essere in Giunta Coni, ma non scherziamo. Poi devono, e sottolineo devono, entrare due dirigenti come Binaghi e Barelli, che gestiscono alla grande federazioni di successo come tennis e nuoto. Come puoi pensare a un Coni forte e autorevole senza personaggi del loro calibro e del loro carisma?”.

“Buonfiglio non è bruciato, se ha i voti sarà presidente. Non posso parlarne male, ma conosco il curriculum degli ex presidenti del Coni in rapporto al suo. Se lui ha il coraggio di mettere la testa avanti e gli altri non lo fanno buon per lui. Cosa chiedo al ministro dello Sport Andrea Abodi? Un programma quadriennale di lavoro e un forte aiuto per i nostri impianti che sono in uno stato disastroso. Diana Bianchedi candidata al Coni? A me andrebbe bene ma ho visto le facce dei miei colleghi quando è stata proposta in riunione. Mi sembra già caduta nel dimenticatoio. Pancalli? Sa ciò che penso di lui: io da presidente del Coni l’ho voluto al mio fianco come vicepresidente, nominato commissario di Federcalcio, Danza e Medici dello Sport, lui non ha dato a noi del basket i paralimpici cui tenevamo tanto. E’ un fatto, ci sono rimasto male. Vedremo il programma. Malagò? Promosso per il rapporto umano che ho con lui e per la sua conoscenza dello sport, mi astengo sul giudizio politico. In quanto membro Cio, resterà comunque in Giunta Coni per tanti anni” conclude Petrucci.

– Foto: Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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Verstappen in pole a Miami, a Norris la sprint. Sabato complicato per la Ferrari

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MIAMI (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Max Verstappen in pole position nel Gran Premio di Miami, sesto appuntamento del Mondiale 2025 di F1. Il pilota olandese della Red Bull, neo-papà, gira in 1’26″204, che vale anche il record della pista. Secondo Lando Norris (McLaren) a soli 0″065. Terzo un super Andrea Kimi Antonelli (Mercedes) che precede Oscar Piastri (McLaren). Indietro Charles Leclerc, che termina ottavo a 0″550. In mezzo anche George Russell (Mercedes), Carlos Sainz (Williams) e Alexander Albon (Williams). Nono Esteban Ocon (Haas) e decimo Yuki Tsunoda (Red Bull). Lewis Hamilton, con l’altra Rossa, è stato eliminato nel Q2 e scatterà dalla 12esima casella.

La sprint sorride alla McLaren

Norris ha invece vinto la Sprint Race del pomeriggio italiano. Grande caos in pista con gara iniziata in condizioni bagnate e finita con gomme da asciutto. Scelta giusta della Ferrari, che ferma subito un Lewis Hamilton in enorme difficoltà con le intermedie e permette al pilota britannico di conquistare un ottimo terzo posto. Seconda posizione per Oscar Piastri.

Fortunate entrambe le McLaren, che sono riuscite a effettuare il pit stop sotto Safety Car, dopo gli incidenti di Carlos Sainz e Fernando Alonso, senza la quale sarebbero scivolate ai margini della top ten. Sfortunato Andrea Kimi Antonelli (Mercedes), partito dalla pole e alla fine settimo dopo essere stato colpito in corsia box da Max Verstappen (Red Bull), poi penalizzato di dieci secondi per unsafe release e 17° al traguardo.

Limita i danni George Russell (Mercedes), che chiude in quarta posizione davanti a Lance Stroll (Aston Martin), bravo a districarsi nelle condizioni miste di Miami. Non ha preso parte alla sprint Charles Leclerc con l’altra Rossa, dopo essere finito a muro durante la ricognizione. La gara è terminata in regime di Safety Car.

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LA GRIGLIA DI PARTENZA DELLA GARA

PRIMA FILA
1. Max Verstappen (Red Bull)
2. Lando Norris (McLaren)

SECONDA FILA
3. Andrea Kimi Antonelli (Mercedes)
4. Oscar Piastri (McLaren)

TERZA FILA
5. George Russell (Mercedes)
6. Carlos Sainz (Williams)

QUARTA FILA
7. Alexander Albon (Williams)
8. Charles Leclerc (Ferrari)

QUINTA FILA
9. Esteban Ocon (Haas)
10. Yuki Tsunoda (Red Bull)

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SESTA FILA
11. Isack Hadjar (Racing Bulls)
12. Lewis Hamilton (Ferrari)

SETTIMA FILA
13. Gabriel Bortoleto (Kick Sauber)
14. Jack Doohan (Alpine)

OTTAVA FILA
15. Liam Lawson (Racing Bulls)
16. Nico Hulkenberg (Kick Sauber)

NONA FILA
17. Fernando Alonso (Aston Martin)
18. Pierre Gasly (Alpine)

DECIMA FILA
19. Lance Stroll (Aston Martin)
20. Oliver Bearman (Haas)

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L’ORDINE DI ARRIVO DELLA SPRINT RACE

  1. Lando Norris (McLaren)
  2. Oscar Piastri (McLaren)
  3. Lewis Hamilton (Ferrari)
  4. George Russell (Mercedes)
  5. Lance Stroll (Aston Martin)
  6. Yuki Tsunoda (Red Bull)
  7. Andrea Kimi Antonelli (Mercedes)
  8. Pierre Gasly (Alpine)
  9. Nico Hulkenberg (Kick Sauber)
  10. Isack Hadjar (Racing Bulls)
  11. Alexander Albon (Williams)
  12. Esteban Ocon (Haas)
  13. Liam Lawson (Racing Bulls)
  14. Oliver Bearman (Haas)
  15. Gabriel Bortoleto (Kick Sauber)
  16. Jack Doohan (Alpine)
  17. Max Verstappen (Red Bull)

OUT Fernando Alonso (Aston Martin)
OUT Carlos Sainz (Williams)
OUT Charles Leclerc (Ferrari)

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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