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Letta “La scelta è tra il Pd e la destra, chi dice altro mente”

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ROMA (ITALPRESS) – “Care democratiche e cari democratici, mancano tre settimane. Tre settimane per supportare il nostro programma per un’Italia democratica e progressista. L’unico che può restituire speranza al Paese. L’unico che difende l’ambiente, che dà finalmente centralità al lavoro e alla giustizia sociale, che investe sulla scuola e la sanità pubblica, che estende e tutela i diritti delle persone. L’unico che vuole tenere l’Italia saldamente nel cuore dell’Europa della solidarietà, del benessere e della pace”. Lo scrive il segretario del Pd Enrico Letta in una lettera inviata ai diecimila Circoli del partito e a tutti gli organismi territoriali.
“Tre settimane per scongiurare quello che da una vita intera combattiamo, ciascuno come può e come sente. Scongiurare che l’Italia sprofondi a destra e si consegni a chi vuole riportarla indietro, a un passato di disuguaglianze, isolamento, discriminazioni – prosegue Letta -. L’impegno che voi, donne e uomini del Pd, mettete e metterete al mio fianco, da oggi al 25 settembre, non è una scelta di campo. E’ una scelta di vita e di futuro”.
“Sapervi oggi nelle piazze, nei mercati, tra la gente, regala nuove energie a me e a tutti coloro che, dall’inizio della campagna elettorale, stanno lavorando senza sosta per proporre idee coraggiose e costruire soluzioni credibili. Dobbiamo spiegare a chi non la pensa come noi – a chi è indeciso, a chi è amareggiato, a chi abbiamo troppe volte deluso con eccessi di arroganza o pigrizia – la differenza profonda, profondissima, tra la coalizione democratica e progressista e la destra – prosegue -. Non c’è alternativa possibile, lo sappiamo tutti: o noi o loro. O il futuro o il passato. O il progresso o la conservazione reazionaria. O la giustizia sociale o il privilegio e la rendita. O la destra o la sinistra. Chi nega che in fondo sia solo questa la scelta, semplicemente mente. Oppure antepone, come troppe volte è accaduto in passato, i suoi calcoli di parte o le sue ansie di affermazione personale agli interessi della nazione”.

– foto Agenziafotogramma.it –

(ITALPRESS).

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1 MINUTO DIVINO – L’EXPLOIT DELLO SPUMANTE ITALIANO

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1 MINUTO DIVINO – L’EXPLOIT DELLO SPUMANTE ITALIANO
L’export del vino italiano continua a crescere, raggiungendo un valore di 5,17 miliardi di euro (+4,1%) nei primi otto mesi del 2024, trainato dal successo degli spumanti. Questi, con un valore di 1,47 miliardi di euro (+8,42%), rappresentano il 28,3% delle esportazioni totali di vino italiano, grazie alla crescente domanda globale. Il Prosecco domina la scena con 1,1 miliardi di euro, ma anche altre denominazioni come Franciacorta, Asti e Trentodoc contribuiscono. Mercati principali includono USA (+11,3%), Regno Unito (+1,9%), Germania (+7,7%) e Canada (+9,6%). Spiccano le performance in Russia (+67,7%) e Austria (+23,2%), mentre Svizzera, Giappone e Corea del Sud mostrano un calo. Gli spumanti riflettono cambiamenti nei consumi e sono protagonisti anche nella mixology, consolidando la loro importanza nell’export vinicolo italiano.

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LA VOCE PAVESE – MA HA SENSO DICHIARARE GUERRA AI MONOPATTINI?

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LA VOCE PAVESE – MA HA SENSO DICHIARARE GUERRA AI MONOPATTINI?
Il recente aggiornamento del Codice della Strada in Italia introduce una serie di restrizioni per l’uso dei monopattini elettrici, sollevando preoccupazioni riguardo al futuro della mobilità sostenibile nel Paese. Sul porre restrizioni si sta già muovendo anche il Comune di Pavia. Le nuove disposizioni del Codice della Strada varato nei giorni scorsi prevedono l’obbligo per tutti i conducenti di indossare il casco, l’introduzione di un contrassegno identificativo simile a una targa e la stipula di un’assicurazione per la responsabilità civile. Inoltre, viene vietata la circolazione dei monopattini su piste ciclabili e aree pedonali, limitandola alle sole strade urbane.
Queste misure, sebbene mirate a incrementare la sicurezza stradale, rischiano di penalizzare un mezzo di trasporto ecologico e pratico, importante per la mobilità urbana sostenibile. L’obbligo di casco e assicurazione comporta costi aggiuntivi per gli utenti, potenzialmente disincentivando l’uso dei monopattini. La limitazione della circolazione alle sole strade urbane esclude percorsi sicuri come piste ciclabili e aree pedonali, costringendo i conducenti a condividere la carreggiata con veicoli a motore, aumentando i rischi di incidenti.
Inoltre le nuove normative impongono ai gestori dei servizi di sharing di dotare i monopattini di sistemi automatici che ne impediscano l’uso al di fuori delle aree consentite, aumentando i costi operativi e mettendo in difficoltà le aziende del settore.
In un contesto in cui le città italiane affrontano sfide legate al traffico e all’inquinamento, i monopattini elettrici rappresentano una soluzione efficace per ridurre le emissioni e migliorare la qualità della vita urbana. Le restrizioni introdotte dal nuovo Codice della Strada potrebbero ostacolare la diffusione di questi mezzi sostenibili, contraddicendo gli obiettivi di promuovere una mobilità più verde e accessibile.
È fondamentale che le istituzioni bilancino le esigenze di sicurezza con la promozione della mobilità sostenibile, evitando misure che possano scoraggiare l’adozione di mezzi ecologici come i monopattini elettrici. Un approccio più equilibrato potrebbe prevedere campagne di sensibilizzazione e formazione per gli utenti, oltre a infrastrutture adeguate, piuttosto che restrizioni che rischiano di penalizzare l’intera comunità.

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BREAKFAST NEWS – 24 NOVEMBRE 2024

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BREAKFAST NEWS – 24 NOVEMBRE 2024
Breakfast News di Emanuele Bottiroli: le ultime notizie nazionali e locali da LombardiaLive24.it, la rassegna stampa regionale, 3Bmeteo, LuceVerde Infomobility Aci e i principali appuntamenti della giornata.

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