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Cronaca

A Milano nasce Musa, nuove idee di sostenibilità e digitalizzazione

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MILANO (ITALPRESS) – I quattro principali atenei milanesi uniti in una collaborazione pubblico-privato per il progetto MUSA, annunciato durante un evento che si è tenuto all’Università di Milano Bicocca, ateneo proponente. MUSA punta a cambiare il volto dell’area metropolitana di Milano prima e poi ad esportare il modello in altre città europee e, perchè no, mondiali. Il progetto gira attorno al concetto di sostenibilità, declinandolo in 6 nodi tematici, e vede coinvolte, oltre all’UniMib, l’Università Statale, la Bocconi e il Politecnico di Milano, il Comune di Milano, la Regione Lombardia più enti privati ed aziende private per un totale di 29 soggetti coinvolti. E’ finanziato con 116 milioni di euro per i prossimi tre anni, 110 dei quali sono fondi del PNRR. Le risorse serviranno a finanziare la ricerca applicata, la formazione e il trasferimento tecnologico di conoscenze per avvicinare il mondo accademico al tessuto produttivo.
MUSA, acronimo di Multilayered Urban Sustainability Action, si occuperà di rispondere alle sfide del futuro, individuando soluzioni smart nelle 6 aree di intervento, 6 cosiddetti “spoke”: rigenerazione urbana, bigdata e open data in ambito di benessere e salute della cittadinanza, trasferimento tecnologico e open innovation, finanza sostenibile, sostenibilità del settore lusso e moda, inclusione sociale e coinvolgimento della cittadinanza.
Ogni ateneo sarà coinvolto in più nodi tematici e tutti gli enti collaboreranno allo scopo di realizzare il progetto e di trasferire l’innovazione alla società civile e alle imprese. Secondo i dati diffusi durante l’evento di presentazione di MUSA, di fatto già partito, saranno coinvolti 840 ricercatori, 342 dei quali donne e si punta a reclutare 160 giovani, perchè, ha detto la rettrice dell’UniMib, Giovanna Iannantuoni. “Per cambiare le cose, accanto al capitale finanziario, serve il capitale umano. Abbiamo davanti 36 mesi di lavoro. La sfida non è spendere i 116 milioni per ottenere i risultati sperati, la sfida è attirare nuovo capitale, andare quindi oltre i 3 anni di progetto. Io credo che di MUSA sentiremo parlare anche negli anni futuri”. “Nell’ambito di MUSA, le specificità di ciascuna Università partner vengono messe a fattor comune per creare un nuovo modo di fare trasferimento tecnologico con ricadute dirette sul territorio milanese”, ha commentato Gianmario Verona, rettore dell’Università Bocconi, cui è stato affidato in particolare lo spoke 4 (finanza sostenibile).
“Senza dubbio MUSA – ha detto Elio Franzini, rettore dell’Università Statale di Milano – è una sfida che invita alla collaborazione e all’innovazione e che apre nuovi scenari, destinati a mutare il concetto stesso di Università e i suoi rapporti con il territorio”.
All’UniMi è stato affidato in particolare lo spoke 2 (Big data e Open data in Life Sciences). “Sviluppare tecnologie per la sostenibilità economica e circolare e promuovere l’imprenditorialità high-tech, sono questi i due principali obiettivi del Politecnico di Milano all’interno dell’ecosistema MUSA. La Fondazione Politecnico di Milano è da sempre vicino ai bisogni delle aziende e gestirà i due spoke di riferimento (spoke 5 e spoke 3, Sustainable Fashion e Deep Tech, Trasferimento Tecnologico)”, ha detto invece Ferruccio Resta, rettore del Politecnico.
Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala ha voluto sottolineare i tempi rapidi del progetto MUSA: “Può essere – ha detto – un progetto straordinario, sia per gli scopi, ma anche perchè ha come peculiarità i tempi. Un progetto che si conclude in 3 anni e non in 10 – ha detto – La collaborazione fra più atenei è un segno di cambiamento che porta a coinvolgere privati e istituzioni. Credo che MUSA lascerà il segno”.
Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, è apparso particolarmente felice dell’attenzione ai giovani e al coinvolgimento di nuovi ricercatori: “Crediamo nella ricerca – ha detto – voglio sottolineare che la Regione Lombardia ha voluto far parte del progetto sottoscrivendo un aumento di capitale. Si dice sempre che le menti migliori se ne vanno dal Paese, finalmente stiamo andando nella direzione giusta, diventeremo un polo attrattivo non solo richiamando i nostri giovani che sono andati all’estero ma anche, magari, attirando ricercatori stranieri”.

– foto ufficio stampa Università Bicocca –
(ITALPRESS).

Cronaca

Pokerissimo azzurro con l’Estonia, buona la prima per Gattuso

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BERGAMO (ITALPRESS) – Una vittoria fondamentale per la corsa al mondiale. Esordio con goleada per Gennaro Gattuso, l’Italia vince 5-0 contro l’Estonia, decisiva la doppietta di Retegui e le reti di Kean, Raspadori e Bastoni. La prima da ct per Gattuso è stata una partita a senso unico, con l’Italia che ha iniziato a spingere sin dai primi istanti: dopo appena tre minuti, una combinazione nello stretto ha portato Politano al tiro, da quel momento in poi è stato praticamente un assedio verso la porta di Hein, tra i migliori in campo per gli ospiti. Retegui ha provato ad emulare quanto fatto appena una stagione fa nello stesso stadio, Kean si è divorato un’altra palla gol dopo uno scambio con l’italo-argentino. La prima frazione è scivolata via con un palleggio costante sul perimetro e una nazionale incapace di concretizzare le palle gol create. La ripresa è cominciata sulla falsariga del primo tempo, gli azzurri hanno impiegato 13 minuti per sbloccare il punteggio grazie al gol di Moise Kean: due minuti più tardi l’attaccante della Fiorentina è andato vicino al raddoppio colpendo il palo. Al 24′ è arrivato il 2-0 di Retegui con un piazzato dal limite che ha beffato l’incolpevole Hein. Poi il colpo di testa di Raspadori ha chiuso definitivamente i giochi. La prima Italia di Gattuso ci ha provato anche dopo i primi cambi, consapevole di dover migliorare il più possibile la differenza reti, criterio fondamentale nel girone di qualificazione. Il poker è arrivato sull’asse Cambiaso-Retegui, con l’ex Atalanta autore di una doppietta. In pieno recupero è arrivato anche il 5-0 firmato dal colpo di testa di Bastoni. Terzo posto per gli azzurri nel gruppo I ora a quota 6, ma con una gara in meno rispetto a Israele (9 punti) e Norvegia (12 punti): ora la differenza reti degli è azzurri è di +4, con un gol di svantaggio rispetto alla stessa Israele. Sugli spalti, ad accompagnare il nuovo corso, c’erano il presidente Figc Gabriele Gravina, il ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi e il presidente del Coni Luciano Buonfiglio. In panchina, invece, il capo delegazione Gianluigi Buffon e Leonardo Bonucci: a fine partita Gattuso, dopo tante indicazioni e la solita grinta, ha tirato un sospiro di sollievo. Buona la prima, lunedì sera il secondo test contro Israele, altro esame per nulla semplice.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Milano, Sala “Voto anticipato? Non scappo e non servirebbe a nessuno”

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MILANO (ITALPRESS) – “Io spero di arrivare alle Olimpiadi avendo fatto delle cose giuste e poi credo che post Olimpiadi, spero non prima, si potrà cominciare a parlare di successione e di candidature, quando saremo a un anno dalle elezioni comunali di Milano”. Lo ha detto il sindaco del capoluogo lombardo, Giuseppe Sala, a margine della festa dell’Unita’. “Non abbiamo una data del voto, ma post Olimpiadi saremo a un annetto”, ha precisato.

“Se chiederanno di dare una mano” a trovare il candidato sindaco del centrosinistra alle prossime elezioni comunali di Milano “la darò più che volentieri e ci mancherebbe altro, di questo ne sono assolutamente sicuro”, ha sottolineato. “Se non mi chiederanno di dare una mano, non per cattiveria ma per problemi di equilibri e di coalizione, comunque seguirò con estremo interesse – ha proseguito -. L’ho detto con molta serietà e non in modo provocatorio, è chiaro che uno che fa il sindaco vorrebbe sapere che la città rimane in buone mani, quindi da questo punto di vista per me è importante che ci sia un candidato o una candidata forte del centrosinistra, che spero vinca. Ma è anche importante che dall’altra parte ci sia un buon candidato”. Il prossimo sindaco potrà essere scelto con il metodo delle primarie? “E’ difficile dirlo, dipende da chi saranno quelli interessati ad una partita delicata”, ha concluso Sala.

“Non vedo perché dovrei lasciare il ruolo di sindaco dopo le Olimpiadi. Non so neanche a chi farebbe comodo. Non credo che un’anticipazione” del voto a Milano “serva a nessuno ma nel caso io non sono certo uno che scappa”. Il leader della Lega Matteo Salvini ha auspicato più volte che a Milano ci sia un voto anticipato. “Per come sono fatto io credo che sia un tema di senso del dovere. E poi che senso avrebbe? L’ho detto più volte che non so neanche a chi farebbe comodo – ha proseguito Sala – . Il 2027 sarà un anno delicatissimo in cui avremo le politiche, le amministrative, chissà anche le regionali, tutto può essere. Ho visto oggi il mio amico Attilio Fontana bello tonico”.

– Foto IPA Agency –

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Ue, maxi multa da 3 miliardi a Google per distorta concorrenza. Trump non ci sta “Non permetterò che queste azioni discriminatorie continuino”

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BRUXELLES (ITALPRESS) – La Commissione europea ha inflitto a Google una multa di 2,95 miliardi di euro per aver violato le norme antitrust dell’UE distorcendo la concorrenza nel settore delle tecnologie pubblicitarie (“adtech”). L’azienda ha agito in questo modo, spiega la Commissione Ue in una nota, “favorendo i propri servizi tecnologici di display advertising online a scapito dei fornitori concorrenti di servizi tecnologici pubblicitari, degli inserzionisti e degli editori online”.

La Commissione ha ordinato a Google di “porre fine a queste pratiche di auto-preferenza; e di attuare misure per porre fine ai suoi conflitti di interesse intrinseci lungo la catena di fornitura dell’adtech”. Google ha ora 60 giorni di tempo per informare la Commissione su come intende procedere.

TRUMP “MULTA INGIUSTA, INTERVERRÒ”

Il presidente americano Trump minaccia dazi di ritorsione contro l’Europa dopo che quest’ultima ha irrogato la multa a Google. “Oggi l’Europa ha ‘colpito’ un’altra grande azienda americana, Google, con una multa di 3,5 miliardi di dollari, sottraendo di fatto denaro che altrimenti sarebbe andato a investimenti e posti di lavoro americani. Questo si aggiunge alle numerose altre multe e tasse emesse contro Google e altre aziende tecnologiche americane, in particolare. Davvero ingiusto, e il contribuente americano non lo tollererà. Come ho già detto, la mia Amministrazione non permetterà che queste azioni discriminatorie continuino. Apple, ad esempio, è stata costretta a pagare 17 miliardi di dollari di multa che, a mio parere, non avrebbe dovuto essere inflitta. Dovrebbero riavere indietro i loro soldi. Non possiamo permettere che questo accada alla brillante e senza precedenti ingegnosità americana e, se ciò dovesse accadere, sarò costretto ad avviare un procedimento ai sensi della Sezione 301 per annullare le sanzioni ingiuste imposte a queste aziende americane contribuenti” ha scritto Donald Trump sul suo social network Truth.

-foto Ipa Agency-
(ITALPRESS).

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