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Cronaca

Patologie della valvola mitrale, la robotica entra in sala operatoria

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BERGAMO (ITALPRESS) – I nomi più conosciuti della cardiochirurgia da tutta Europa e da oltreoceano si sono riuniti a Bergamo durante un congresso internazionale, organizzato da Humanitas Gavazzeni e intitolato “The new age of mitral therapy”. Durante l’evento, tutti gli specialisti coinvolti nella cura del cuore (da medici e anestesisti a infermieri e operatori socio sanitari) si sono confrontati sulle nuove sfide della cura del cuore e in particolare hanno focalizzato la loro attenzione sulla valvola mitrale, una delle valvole cardiache più delicate.
I massimi esperti della patologia hanno discusso e si sono scambiati esperienze soprattutto rispetto alle possibilità che le nuove tecnologie offrono per una cura sempre più personalizzata del paziente. Fra quelle che si stanno sviluppando e affinando più di recente c’è la robotica, definitivamente entrata in sala operatoria: “La valvola mitrale – ha spiegato a Italpress il professor Alfonso Agnino, membro del comitato scientifico del Convegno e responsabile della Cardiochirurgia robotica e mininvasiva di Humanitas Gavazzeni di Bergamo – è una valvola che è all’interno della parte sinistra del cuore, una sorta di porta a due ante che si aprono e si chiudono a ogni contrazione cardiaca. Quando esiste il prolasso significa che le due ante, nella fase finale della contrazione, entrano all’interno di un’altra camera, l’atrio. Quando questo tipo di problema, presente in 1 milione di persone solo in Italia, dà luogo a una insufficienza di grado importante allora compaiono una serie di sintomi: per esempio palpitazioni, difficoltà respiratoria durante uno sforzo o astenia. Ciò non è sempre vero, a volte esiste una forma asintomatica della patologia e in questo caso è fondamentale il ricorso all’ecocardiogramma. La cardiochirurgia come tutta la chirurgia è andata avanti negli ultimi anni, ci sono varie soluzioni da offrire al paziente, sempre a minor impatto possibile, una di queste è appunto la robotica. Il robot è un alleato cibernetico che potenzia la capacità del chirurgo rendendo il suo gesto più sicuro, fiducioso del risultato che può dare al paziente”.
Proprio l’equipe del dottor Agnino dell’Humanitas Gavazzeni, dopo aver avviato nel 2019 come primo ospedale in Italia un programma di cardiochirurgia robotica, ha portato a termine, nel 2021, il primo intervento europeo di telementoring in cardiochirurgia robotica. Un’operazione di riparazione della valvola mitrale con un innovativo sistema di telecamere collegate alla consolle del robot che ha consentito una nuova modalità di controllo del campo operatorio e la partecipazione in diretta degli specialisti del cuore dell’Università di Rennes.
Non solo, nel 2022 in sala operatoria sono entrati anche gli smart glasses, speciali device che permettono di sfruttare la realtà aumentata: “Gli smart glasses – ha raccontato il dottor Piersilvio Gerometta, cardiochirurgo Humanitas Gavazzeni e segretario SICCH, Società Italiana di Chirurgia Cardiaca oltre che membro del comitato scientifico del Congresso – permettono ad altri cardiochirurghi di entrare nell’intervento in corso, a distanza, e di essere coinvolti. Sono le base sulle quali si riuscirà in futuro a fare insegnamento ad altri cardiochirurghi e altri centri. E’ la base della chirurgia a distanza”.
“Le nuove tecnologie rendono possibile il fatto che sempre più pazienti possano essere trattati in cardiochirurgia, quindi anche pazienti molto anziani con co-patologie – ha raccontato Ottavio Alfieri, Senior consultant Cardiochirurgia dell’IRCCS San Raffaele – La chirurgia robotica è un esempio di mini invasività, il torace non viene aperto, ci sono solo fori nel torace, attraverso i quali viene inserito uno strumento in grado di effettuare le stesse procedure che venivano prima eseguite con l’apertura del torace”.
Le nuove tecnologie sono una possibilità importante a disposizione dei cardiochirurghi, ma un ruolo centrale riveste l’Heart Team ovvero un gruppo specializzato di professionisti che rende possibile il successo delle operazioni cardiochirurgiche: “L’equipe è fondamentale – ha testimoniato ancora Agnino – per poter dare la migliore soluzione al paziente”.
Fra i membri del comitato scientifico del congresso anche Amedeo Anselmi, docente all’Università di Rennes (Francia). Tra i relatori che hanno partecipato, tutti di fama internazionale: Wouter Oosterlinck, cardiochirurgo a Leuven (Belgio) e referente europeo della chirurgia coronarica mininvasiva robotica; Stepan Cerny, cardiochirurgo e Head of Hybrid Operating Room dell’ospedale Na Homolce di Praga; Gilles Dreyfus professore di chirurgia cardiaca presso l’Institut Mutualiste Montsouris di Parigi; Gianluca Torregrossa, Director of Robotic Coronary Surgery and Coronary Revascularization del Main Line Health in Pennsylvania (USA) e Jean Philippe Verhoye, Head of Cardiac and Vascular Thoracic Surgery presso il Centre Hospitalier Universitaire di Rennes.

– foto Italpress –
(ITALPRESS).

Cronaca

Chico Forti è rientrato in Italia dopo 24 anni

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ROMA (ITALPRESS) – E’ atterrato alla base aerea di Pratica di Mare il Falcon dell’Areonautica Militare che ha riportato in Italia Chico Forti, il 65enne detenuto per 24 anni negli Stati Uniti dopo essere stato condannato all’ergastolo per l’omicidio di Dale Pike avvenuto il 15 febbraio del 1998. Forti era stato scarcerato alcuni giorni fa. Ad attenderlo il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. L’autorizzazione al trasferimento in Italia era stata annunciata dalla premier Giorgia Meloni durante la sua visita a Washington il primo marzo scorso. Forti, che è stato condannato all’ergastolo, dovrà scontare il resto della pena in Italia, dove la corte d’Appello di Trento ha già convertito nelle scorse settimane la sentenza statunitense. Forti andrà nel carcere Montorio di Verona, anche se al momento potrebbe andare a Trento per questioni organizzative, vista la concomitanza della visita del Papa.
“Si ottengono questi risultati quando si lavora in silenzio, senza fare polemiche, con una grande azione del governo, certamente, ma anche della nostra diplomazia. E’ da quando ci siamo insediati che stiamo lavorando perchè Chico Forti possa scontare la seconda parte della sua detenzione in un carcere italiano. Ci sembra una scelta giusta”, ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Per il presidente del Senato Ignazio La Russa, “l’arrivo in Italia dell’aereo con a bordo Chico Forti è un’ottima notizia. Un risultato importante frutto di un grande lavoro svolto dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dal suo governo e dalla diplomazia italiana. A tutti loro i più sinceri complimenti e il ringraziamento per l’impegno profuso. Rivolgo, infine, un pensiero a Chico e alla sua famiglia, che per 24 anni hanno affrontato con dignità questa complessa vicenda giudiziaria”.
(ITALPRESS).
– Foto: Agenzia Fotogramma –

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INCARICO NAZIONALE PER SILVIA BERNINI, UNA PAVESE ALLA GUIDA DEGLI AGRITURISMI ITALIANI DI TERRAVIVA

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Silvia Bernini

Silvia Bernini, già presidente provinciale nella sua associazione di provenienza, ha aderito con entusiasmo al progetto di Terraviva con il suo agriturismo in provincia di Pavia. E’ di pochi giorni fa la notizia che ha accettato l’incarico di ricoprire a livello nazionale per Terraviva l’incarico di gestione degli agriturismi e di occuparsi del loro sviluppo all’interno dell’associazione. Bernini spiega: ”Ho accettato con entusiasmo questo incarico perché nell’associazione Terraviva ho incontrato persone che, come me, hanno molta voglia di lavorare e davvero e poca di fare chiacchiere. Ho già alcune idee per aiutare il settore degli agriturismi in modo concreto a svilupparsi ed arrivare dove il settore merita di stare. Sono felice di aver trovato nei vertici dell’associazione fiducia totale, che spero di poter dimostrare presto essere ben riposta” .

Giuseppe Fumagalli

Giuseppe Fumagalli, Presidente Terraviva Lombardia: ”Siamo felici in ogni senso, sia perché abbiamo la possibilità di lavorare con Silvia Bernini, imprenditrice di successo che vive il turismo con passione e competenza, sia perché le nostre aziende, grazie a lei, godranno di uno slancio importante nel prossimo futuro”.
L’associazione Terraviva è tra le più giovani associazioni presenti su tutto il territorio nazionale, in continua crescita rappresentando ed aiutando migliaia d’imprese del settore agricolo.

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Energia, Meloni “Transizione green ma senza dimenticare il nucleare”

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ROMA (ITALPRESS) – “L’energia è anche uno dei pilastri del Piano Mattei ed è un tema che l’Italia intende portare anche in ambito G7. Perchè, nonostante in Africa viva un quinto della popolazione mondiale, il Continente attrae solo il 3% degli investimenti globali in energia. Per questo, abbiamo intenzione di lanciare un’iniziativa per sviluppare progetti per la produzione di energia, sempre più pulita, attraendo capitali pubblici e privati e lavorando insieme alle Istituzioni finanziarie internazionali e alle imprese per superare le barriere agli investimenti nel settore energetico. La vostra Dichiarazione si intitola ‘Leading the Transitions together’. Condivido, con voi, l’importanza di guidare le transizioni in atto, da quella ecologica a quella digitale, con una visione d’insieme, e di accompagnare queste transizioni con un importante piano di investimenti pubblici e privati, favorendo i partenariati pubblico-privato e l’accesso ai capitali”. Lo ha dtto il presidente del Consiglio Giorgia Meloni incontrando i rappresentanti del Business 7, il formato di dialogo tra G7 e settore privato imprenditoriale, quest’anno coordinato da Confindustria. “Transizioni che stanno mettendo alla prova i nostri sistemi economici, produttivi e sociali, e che non dobbiamo commettere l’errore di affrontare con un approccio ideologico. Mi riferisco, in particolare, alla transizione green che a nostro avviso deve seguire il principio della neutralità tecnologica. Questo vuol dire che dobbiamo perseguire tutti l’obiettivo di ridurre l’impatto sull’ambiente, ma dobbiamo farlo utilizzando tutte le tecnologie a disposizione. Quelle già in uso, quelle che stiamo sperimentando e quelle che dobbiamo ancora scoprire. Non penso solo alle rinnovabili, ma anche al gas, ai biocarburanti, all’idrogeno, ai sistemi di cattura della anidride carbonica. Senza dimenticare la grande prospettiva, che arriva dal nucleare da fusione, per produrre energia pulita e illimitata”.

foto: Agenzia Fotogramma

(ITALPRESS).

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