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Cronaca

Il commercio internazionale via mare continua a crescere

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NAPOLI (ITALPRESS) – Il commercio internazionale via mare a livello mondiale continuerà a crescere: si prevede +1,1% nel 2022 (12,2 miliardi di tonnellate) e +2,3% nel 2023.
E’ quanto emerge dal nono Rapporto Annuale “Italian Maritime Economy”, presentato a Napoli da SRM (Centro Studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo) nell’ambito della Naples Shipping Week 2022, settimana internazionale dello shipping e della cultura del mare, di cui SRM è knowledge partner.
Il Rapporto 2022 di SRM sui Trasporti Marittimi e la Logistica ha affrontato quest’anno l’analisi dei fenomeni connessi all’economia marittima, generati dai due eventi disruptive degli ultimi tempi: la pandemia, con le sue varianti virali, e la guerra Russia-Ucraina, che sta portando a significativi cambiamenti in termini di rotte percorse e porti scalati dalle navi.
Rilievo è stato dato dunque al tema dei noli elevati e dei rialzi costanti del costo delle materie prime, alla questione strategica delle catene logistiche lunghe e alla nostra dipendenza, dal punto di vista produttivo, dal Middle East e dal Far East. Il Rapporto propone inoltre approfondimenti sui temi della sostenibilità, della digitalizzazione, dei cavi sottomarini e all’innovazione portuale, approfonditi da autorevoli firme – nazionali e internazionali – che portano all’attenzione come questa sia la strada giusta da perseguire per rendere le nostre infrastrutture più resilienti e per affrontare un futuro migliore per le nuove generazioni.
Dal rapporto emerge il miglioramento del trend dei noli, protagonisti di rialzi record nel periodo 2019-2021. Lo Shanghai Containerized Freight Index (SCFI) dopo aver raggiunto il picco storico dei 5.000 punti a gennaio 2022, è sceso nell’arco dei successivi sette mesi a 4.000 a luglio per poi flettere repentinamente sotto i 3.000 a settembre 2022.
Migliora l’affidabilità dei servizi di linea e luglio 2022 è stato il terzo mese consecutivo in cui la “schedule reliability” (la percentuale di navi che arrivano in orario nei porti) è migliorata raggiungendo il 40,5%.
Prosegue il trend dell’integrazione verticale della logistica: nel 2021 si registrano 24 accordi di integrazione verticale (grandi vettori marittimi che entrano in attività terminalistiche e logistiche) relativa alle infrastrutture portuali, per un valore totale di 11,7 miliardi di dollari, rispetto ai 10,9 miliardi del 2020.
Guerra e pandemia stanno modificando e accorciando le supply chain; si acuisce la tendenza al nearshoring/friendshoring (rientro delle produzioni in paesi amici). Recenti stime segnalano che il 60% delle aziende europee e statunitensi che hanno delocalizzato valutano di far rientrare parte delle proprie produzioni nei prossimi tre anni.
Prosegue la congestione portuale: le stime parlano di oltre il 37% dei container non disponibili a causa delle lunghe attese delle navi in rada.
Il Mediterraneo continua ad essere area di forte competizione portuale e capacità attrattiva; al 2° trimestre 2022, l’indice dell’UNCTAD, Port Liner Shipping Connectivity Index dei porti Med è aumentato di circa 20 punti dal 2006. Il divario con i porti del Nord Europa è in costante diminuzione.
Il Canale di Suez, anche durante il conflitto mostra numeri importanti: 15.329 navi transitate nei primi 8 mesi del 2022, in un aumento del +15,1% sul periodo precedente.
Le tendenze inflazionistiche però hanno spinto il canale a rivedere le tariffe da gennaio 2023: +15% per tutte le tipologie di navi ad esclusione delle rinfusiere e delle navi da crociera per le quali il rincaro sarà del +10%.
Suez si attesta quale snodo strategico per i traffici nel Mediterraneo, continuando a rappresentare il 12% del traffico mondiale ed il 7-8% di quello petrolifero.
La spinta agli investimenti in sostenibilità degli armatori prosegue: dagli ultimi dati di luglio si evidenzia che il 61% di tutti gli ordini nel primo semestre 2022 è relativo a navi che utilizzano combustibili alternativi.
L’Italia in termini di trasporto marittimo produce il 16% del valore aggiunto del settore della UE, al secondo posto dopo la Germania. A giugno 2022, l’import-export via mare dell’Italia ha sfiorato i 184 miliardi di euro con un aumento del 42% su base annua.
Lusinghieri i dati sui traffici dei nostri porti del primo semestre 2022: raggiunti 244 milioni di tonnellate (+2,7% sul 2019).
Rilevante il peso dei porti del Mezzogiorno sui traffici del Paese: ha toccato, nel primo semestre 2022, il 45%. L’import-export via mare del Sud al I° semestre, ha superato i 41 miliardi di euro con +53% sull’anno precedente; si tratta di una performance superiore all’Italia (+42%).
Ad aprire l’evento i saluti introduttivi del Presidente degli International Propeller Clubs e della Naples Shipping Week, Umberto Masucci.
A seguire la presentazione del Rapporto – a cura di Massimo Deandreis, Direttore Generale SRM, e Alessandro Panaro, Responsabile Maritime & Energy SRM Si è aperto il dibattito, sui temi sollevati dalla ricerca, nell’ambito della tavola rotonda “Il Mediterraneo nuovo crocevia. Energia e Logistica al centro dei cambiamenti dell’economia globale”, con: Alessandro Becce, CEO F2i Holding Portuale; Rodolfo Giampieri, Presidente Assoporti; Alessandra Lanza, Senior Partner Prometeia; e Arturo Varvelli, Head, Rome Office and Senior Policy Fellow, European Council on Foreign Relations (ECFR).
Le conclusioni sono state tenute da Giuseppe Nargi, Direttore Regionale di Intesa Sanpaolo.
“Studiare le dinamiche del commercio marittimo ci aiuta a capire come si sta trasformando l’economia mondiale e a comprendere gli impatti geopolitici di questi cambiamenti – afferma Massimo Deandreis, Direttore Generale SRM -. Da questo rapporto emerge con chiarezza come la pandemia e la guerra stiano rafforzando alcune tendenze già in atto prima, come l’accorciamento delle supply chain e la tendenza di molte aziende a riportare siti produttivi più vicini ai mercati di sbocco. L’altro elemento importante è la conferma della nuova centralità del Mediterraneo, che si sta trasformando da semplice mare di transito a mare dove crescono i commerci e le attività logistiche e dove i porti, a partire da quelli italiani e del Mezzogiorno, diventano sempre più importanti, anche nel loro nuovo ruolo di hub energetici. Le ingenti risorse che il PNRR dedica a potenziare le infrastrutture portuali e le ZES rappresentano una occasione irripetibile per rafforzare il ruolo dell’Italia nel Mediterraneo e per lo sviluppo del nostro Mezzogiorno”.
Per Giuseppe Nargi, Direttore Regionale Campania, Calabria e Sicilia di Intesa Sanpaolo, “il contesto geopolitico ha determinato uno spostamento delle rotte marittime globali e la valorizzazione delle ZES meridionali permetterebbe di sfruttare la nuova centralità energetica e logistica del Sud Italia. Per questo continuiamo a lavorare con gli stakeholder locali ribadendo il nostro sostegno all’intera filiera dell’economia del mare, con attività di reshoring, programmi di sviluppo imprenditoriale singoli e in filiera, formazione, iniziative ad elevato impatto economico e sociale che possano attrarre investitori. L’interesse a investire al Sud cresce sempre di più: Intesa Sapaolo nei primi mesi di quest’anno ha garantito liquidità alle sole imprese campane per oltre 670 milioni, di cui 200 proprio ad aziende che operano nell’area ZES. E già prima che si definisse il protocollo con il Commissario straordinario abbiamo analizzato progetti di investimento per oltre 40 milioni presentati da aziende insediate nel perimetro delle Zone Economiche Speciali – aggiunge -. Va sempre ricordato che le facilitazioni previste per le ZES, la riconversione digitale e green del Paese, sono opportunità importanti per l’intero Mezzogiorno”.

– foto Agenziafotogramma.it –

(ITALPRESS).

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Medio Oriente, in vigore il cessate il fuoco a Gaza

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ROMA (ITALPRESS) – Dopo il rinvio dell’entrata in vigore dell’accordo per il cessate il fuoco tra Israele e Hamas, previsto in un primo momento per oggi alle 8:30 ora locale, a causa della mancata presentazione da parte di Hamas della lista degli ostaggi da rilasciare, alle ore 11.15 (le 10.15 in Italia) l’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu, ha reso noto che in base al quadro per la liberazione degli ostaggi, il cessate il fuoco della prima fase a Gaza è entrato in vigore. Israele ha confermato di aver ricevuto i nomi dei tre ostaggi, tre giovani donne, che saranno rilasciate nelle prossime ore. L’attuazione dell’accordo, infatti, era stato condizionato alla consegna dell’elenco dei nomi dei tre ostaggi che, secondo i termini dell’intesa raggiunta con la mediazione di Qatar, Egitto e Stati Uniti, avrebbe dovuto essere consegnato 24 ore prima del rilascio. Il portavoce delle Brigate al Qassam, Abu Obeida, ha indicato in un messaggio su Telegram i nomi dei tre ostaggi israeliani che saranno rilasciati oggi. “Come parte dell’accordo sullo scambio di prigionieri abbiamo deciso di rilasciare oggi Romi Gonen, 24 anni, Emily Damari, 28 anni, e Doron Shtanbar Khair, 31 anni”. Subito dopo la notizia, il ministro della Sicurezza nazionale di Israele, Itamar Ben-Gvir, e i membri del suo partito Otzma Yehudit hanno presentato le lettere di dimissioni dal governo e dalla coalizione, come avevano promesso in precedenza se l’accordo fosse stato approvato. Lo riportano i media locali. “L’approvazione sconsiderata di un accordo con l’organizzazione terroristica Hamas, che include il rilascio di centinaia di assassini con il sangue di uomini, donne e bambini sulle mani, alcuni a Gerusalemme e in Giudea e Samaria, rappresenta una resa vergognosa”, ha affermato il partito. “Questo accordo fa perdere i risultati duramente conquistati dall’IDF nella guerra, comporta il ritiro delle forze da Gaza e interrompe i combattimenti in un modo che capitola ad Hamas”, aggiunge. Intanto l’Idf ha fatto sapere che “continua a operare e a colpire obiettivi terroristici nella Striscia di Gaza. L’artiglieria e gli aerei hanno colpito una serie di obiettivi terroristici nel nord e nel centro di Gaza. L’esercito rimane pronto alla difesa e all’offesa e non permetterà che venga arrecato alcun danno ai cittadini di Israele”. La Protezione civile della Striscia di Gaza ha annunciato ci sono morti e feriti negli attacchi di questa mattina dell’esercito israeliano.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

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Mattarella “Craxi ha impresso un segno negli indirizzi del Paese”

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ROMA (ITALPRESS) – “Bettino Craxi è stata una personalità rilevante degli ultimi decenni del Novecento italiano. Parlamentare italiano ed europeo, segretario del Partito Socialista Italiano per oltre un quindicennio, presidente del Consiglio dei ministri, ha impresso un segno negli indirizzi del Paese in una stagione caratterizzata da grandi trasformazioni sociali e da profondi mutamenti negli equilibri globali.
Interprete autorevole della nostra politica estera europea, atlantica, mediterranea sostenitrice dello sviluppo dei Paesi più svantaggiati, aperta al multilateralismo, lungo queste direttrici ha affrontato passaggi difficili, rafforzando identità e valore della posizione italiana. Un prestigio che poi gli venne personalmente riconosciuto con incarichi di rilievo alle Nazioni Unite”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 25° anniversario della morte di Bettino Craxi.
“Le politiche e le riforme di cui si fece interprete sul piano interno determinarono cambiamenti che incisero sulla finanza pubblica, sulla competitività del Paese, sugli equilibri e le prospettive di governo. Una spiccata determinazione caratterizzò le sue battaglie politiche, sia nel confronto tra partiti, sia in campo sociale e sindacale, catalizzando sentimenti contrastanti nel Paese. Raccolse un consenso ampio quando riuscì a portare a conclusione il processo di revisione del Concordato tra Stato e Chiesa cattolica, sul cui inserimento in Costituzione i socialisti si erano espressi, all’epoca della Costituente, in termini negativi. La crisi che investì il sistema politico, minando la sua credibilità, chiuse con indagini e processi una stagione, provocando un ricambio radicale nella rappresentanza. Vicende giudiziarie che caratterizzarono quel burrascoso passaggio della vita della Repubblica. Nel venticinquesimo anniversario della scomparsa del leader socialista, desidero esprimere sentimenti di vicinanza ai familiari e a quanti con lui hanno condiviso impegno politico e personale amicizia”, conclude il capo dello Stato.
(ITALPRESS).
-Foto: Quirinale-

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TikTok oscurato negli Usa, si attende un intervento di Trump

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ROMA (ITALPRESS) – Gli utenti americani di TikTok non possono più accedere alla piattaforma. L’azienda, infatti, in un messaggio ha fatto sapere che “negli Stati Uniti è stata promulgata una legge che vieta TikTok. Purtroppo ciò significa che per ora non puoi utilizzare TikTok. Ci dispiace che una legge che vieta TikTok entri in vigore il 19 gennaio e ci costringa a rendere il nostro servizio temporaneamente inaccessibile. Stiamo lavorando per ripristinare il nostro servizio negli Stati Uniti il più rapidamente possibile. Siamo fortunati – si legge ancora – che il presidente Trump abbia indicato che lavorerà con noi per trovare una soluzione per ripristinare TikTok una volta entrato in carica. Restate sintonizzati”. Dopo mesi di battaglie legali, venerdì la Corte Suprema degli Stati Uniti ha confermato una legge che vieta la popolare piattaforma di condivisione video in nome della sicurezza nazionale, a meno che i suoi proprietari cinesi non raggiungano un accordo per venderla ad acquirenti non cinesi entro domenica. In un’intervista alla Nbc News, il presidente eletto Donald Trump ha detto che stava pensando di concedere a TikTok un’estensione di 90 giorni che gli avrebbe consentito di continuare a operare. “Penso che sarebbe, certamente, un’opzione che prenderemo in considerazione. L’estensione di 90 giorni è qualcosa che molto probabilmente verrà fatta, perchè è appropriata”, ha detto, spiegando che che probabilmente lo annuncerà lunedì.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

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