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Cronaca

Trieste si aggiudica il Big Science Business Forum 2024

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GRANADA (ITALPRESS) – “Un successo per il Friuli Venezia Giulia, e per la città di Trieste in particolare, che diventa una volta di più protagonista di un evento internazionale di primissimo piano. Agevolare l’incrocio tra le prospettive di sviluppo delle aziende e gli obiettivi delle grandi infrastrutture di ricerca significa infatti imprimere una significativa accelerazione ai processi di innovazione e allo sviluppo economico”.
Queste le parole dell’assessore regionale a Lavoro, Formazione, Istruzione, Ricerca Università e Famiglia del Friuli Venezia Giulia, Alessia Rosolen, intervenuta di persona a Granada per la cerimonia del passaggio del testimone del Big Science Business Forum tra la città andalusa, sede dell’edizione 2022, e Trieste, candidatura espressione della volontà congiunta della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia (nelle vesti di capofila), PromoTurismo Fvg, Area Science Park e ILO Network Italia (il coordinamento nazionale degli Industrial Liaison Officers presso le grandi organizzazioni internazionali della Big Science), in collaborazione con gli enti scientifici territoriali.
“Il ruolo giocato da Trieste sul versante della diplomazia scientifica – ha commentato ancora Rosolen – ci ha permesso di tagliare un nuovo ambizioso traguardo, dopo ESOF 2020 e il G20 su innovazione e ricerca del 2021”.
Quella che si terrà in Friuli Venezia Giulia sarà la terza edizione di BSBF che, dopo l’esordio a Copenhagen nel 2018, ha dovuto fermarsi per l’emergenza Covid per riprendere quest’anno a Granada, con oltre 1.100 partecipanti e 190 espositori. Nell’autunno del 2024, il Big Science Business Forum approderà quindi al Trieste Convention Center e porrà a confronto due mondi, quelli della ricerca e dell’impresa, chiamati a una sempre più stretta collaborazione sia nella definizione degli obiettivi che nel loro perseguimento.
“Le grandi infrastrutture europee di ricerca – ha chiarito l’assessore regionale – devono in particolare avere chiaro che la coesione a più ampio spettro con le realtà produttive, le istituzioni e le comunità rappresenta lo strumento di maggior peso per rispondere in modo efficace alle sfide del futuro e alle complesse dinamiche relazionali con gli altri principali player mondiali”.
“Un ultimo aspetto – ha concluso Rosolen – riguarda le ricadute economiche: non solo quelle, assolutamente apprezzabili, legate al turismo congressuale, ma quelle con un orizzonte temporale più, ampio figlie dell’interrelazione tra ricerca e sviluppo nel contesto di un mercato da 37 miliardi di euro”.
Dal canto suo, la presidente di Area Science Park Caterina Petrillo ha posto l’accento sul ruolo di cerniera del Friuli Venezia Giulia, “in grado di costruire il proprio successo anche facendo leva sulla propria capacità di relazionarsi in modo proficuo con il Centro ed Est Europa” e sugli importanti investimenti del PNRR. Proprio su quest’ultimo aspetto, la presidente ha rimarcato “l’urgenza di predisporre un network che realizzi un collegamento efficace tra le esigenze delle infrastrutture di ricerca e il sistema dei fornitori: un obiettivo che, proprio grazie a BSBF 2024, potrà beneficiare di un’ulteriore rilevante implementazione”.
-foto ufficio stampa Regione Fvg-
(ITALPRESS).

Cronaca

Sophia Loren compie 90 anni, Mattarella “Immagine di bellezza e arte nel mondo”

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ROMA (ITALPRESS) – Buon compleanno, Sophia! Parliamo naturalmente della Loren che oggi compie 90 anni. Una carriera lunga e fortunata la sua che annovera due Premi Oscar, cinque Golden Globe, un Leone d’Oro, un Grammy Award, una Coppa Volpi al Festival di Venezia, un Prix al Festival di Cannes, un Orso d’Oro alla carriera al Festival di Berlino e una stella sulla Hollywood Walk of Fame. E sì che la partenza per Sofia Costanza Brigida – questo il suo nome completo – non era stata delle migliori visto che suo padre Riccardo Mario Claudio Scicolone, pur riconoscendola, non aveva voluto sposare la madre Romilda Villani costringendola a lasciare la capitale a causa delle precarie condizioni economiche. Sofia trascorre così l’infanzia e i primi anni dell’adolescenza a Pozzuoli finchè, grazie al denaro vinto a un concorso di bellezza cui partecipa, riesce a tornare a Roma con la madre. Ha 15 anni e quello è solo il primo di una serie di concorsi cui prenderà parte, tra cui quello di Miss Italia dove conquista la fascia di Miss Eleganza.
E’ proprio in uno di questi concorsi, dov’è ospite, che nel 1951 viene notata dal produttore Carlo Ponti che le offre subito un contratto di sette anni. Sofia diventa prima Sofia Lazzaro e, poi, Sophia Loren. Inizia qui la sua lunga e fortunata filmografia.
Uno dei primi ruoli importanti è quello di Cleopatra al fianco di Alberto Sordi; seguono “Ci vediamo in galleria” e, dopo una serie di ruoli secondari, “L’oro di Napoli” di Vittorio De Sica, “Peccato che sia una canaglia” di Alessandro Blasetti (nel quale incontra per la prima volta Marcello Mastroianni) e “Miseria e nobiltà” di Mario Mattioli con Totò.
Dopo “La bella mugnaia” di Mario Camerini (con Mastroianni e De Sica), “Il segno di Venere” di Dino Risi (con Franca Valeri) e “Pane, amore eà” di Dino Risi, arriva il primo ruolo drammatico con “La donna del fiume” di Mario Soldati.
Nella seconda metà degli anni Cinquanta prende il via anche la carriera internazionale con molti film girati a Hollywood: “Orgoglio e passione” di Stanley Kramer (con Frank Sinatra e Cary Grant), “Timbuctù” di Henry Hathaway con John Wayne, il western “Il diavolo in calzoncini rosa” di George Cukor, con Anthony Quinn, “Un marito per Cinzia (1958) di Melville Shavelson, ancora con Cary Grant, solo per citarne alcuni. Divisa tra Italia e Hollywood e diretta dai più grandi registi, la Loren inizia ad affermarsi come icona del cinema italiano, ottenendo la consacrazione con “La ciociara” di Vittorio De Sica, tratto dall’omonimo romanzo di Alberto Moravia. Quando De Sica le propone il ruolo di Cesira (e non quello della figlia Rosetta al quale si era pensato inizialmente) ha solo 25 anni e, grazie ad esso, vince l’Oscar, la Palma d’Oro a Cannes, il BAFTA, il David di Donatello e il Nastro d’Argento.
Seguono altri film come “El Cid” (con Charlton Heston), “La miliardaria” (con Peter Sellers), La baia di Napoli (con Clark Gable), “Lady L” (con Paul Newman), “La contessa di Hong Kong” (con Marlon Brando e Charlie Chaplin), “Ieri, oggi, domani” (con Marcello Mastroianni), “Matrimonio all’italiana” (tratto dalla commedia “Filumena Marturano” di Eduardo De Filippo e sempre con Mastroianni, le regala la candidatura all’Oscar come migliore attrice protagonista), “I girasoli”, l’ultimo film con Mastroianni e la regia di De Sica, per il quale riceve il David di Donatello come migliore attrice protagonista.
Nel frattempo diventa madre: dall’unione con il produttore Carlo Ponti (che ha sposato in Messico dove lui è stato accusato di bigamia nonostante il divorzio dalla prima moglie) nel 1968 nasce Carlo jr. che, nel 1973, è seguito da Edoardo.
La carriera della Loren prosegue senza sosta. Ricordiamo “La moglie del prete” di Dino Risi (ancora una volta con Mastroianni), “Bianco, rosso eà” di Alberto Lattuada con Adriano Celentano. “Il viaggio”, l’ultimo film in cui (con Richard Burton) è diretta da De Sica le vale un altro David di Donatello. Il sesto arriva nel 1977 con “Una giornata particolare” di Ettore Scola, al fianco di Mastroianni. Negli anni Ottanta la Loren appare quasi esclusivamente in televisione, partecipando a diverse produzioni: “Sophia: Her Own Story” (tv movie per la tv americana tratto dal suo libro omonimo), “Madre coraggio”, “Mamma Lucia” e il remake de “La ciociara”. L’unica eccezione è il film “Qualcosa di biondo” in cui recita accanto al figlio Edoardo Ponti. Nello stesso decennio (nel 1982) un’inchiesta della Guardia di Finanza che la coinvolge insieme al marito la porta in carcere, a Caserta, per 17 giorni.
Il decennio successivo la vede con Luca De Filippo in “Sabato, domenica e lunedì”, tratto dall’omonimo lavoro di Eduardo De Filippo; in “Pret-a-Porter” di Robert Altman in cui replica l’indimenticato spogliarello di “Ieri, oggi, domani” davanti a Marcello Mastroianni; in “That’s Amore – Due improbabili seduttori” con Jack Lemmon e Walter Matthau. Gli anni Novanta si chiudono, nel 1999, con la memorabile consegna del Premio Oscar a Roberto Benigni con il regista che raggiunge il palco dell’Academy camminando sugli schienali delle poltrone.
Nel decennio successivo il successo arriva ancora dalla fiction: “Francesca e Nunziata” con Claudia Gerini e Raoul Bova e “La terra del ritorno” con Sabrina Ferilli. Nel 2002 il figlio Edoardo la dirige in “Cuori estranei”. Nel 2010 è ancora fiction con “La mia casa è piena di specchi”, ispirata al romanzo autobiografico della sorella Maria Scicolone: la Loren interpreta sua madre Romilda; e nel 2011 si affaccia per la prima volta al doppiaggio prestando la voce a Mamma Topolino nel film Disney-Pixar “Cars 2”. Nel 2020 interpreta il suo ultimo film, “La vita davanti a sè”, diretta ancora una volta dal figlio Edoardo. Per il film si aggiudica il David di Donatello per la Migliore attrice protagonista, diventando ufficialmente l’attrice più anziana ad averlo vinto: è l’11 maggio 2021 e la Loren ha 86 anni e 232 giorni.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato un messaggio a Sophia Loren, in occasione dei suoi 90 anni: “In occasione del suo compleanno, desidero farle pervenire gli auguri più sentiti, uniti al ringraziamento della Repubblica per la sua straordinaria carriera di interprete cinematografica, contrassegnata dall’attribuzione di numerosi e prestigiosissimi riconoscimenti nazionali e internazionali. La sua eleganza, il suo fascino, la sua inimitabile recitazione hanno caratterizzato un gran numero di film italiani e stranieri, che hanno contribuito alla storia migliore del cinema, rendendola immagine della bellezza e dell’arte italiane nel mondo”.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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ZONA LOMBARDIA – 20 SETTEMBRE 2024

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Il commento ai fatti del giorno in Lombardia: un focus quotidiano a cura di Emanuele Bottiroli, un esperimento multimediale allargato anche ai social, per essere sempre aggiornati su quanto avviene sul nostro territorio in tempo reale. Dal lunedì al venerdì alle 13 su Lombardia Live 24.

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Alluvione in Emilia-Romagna, la pioggia dà un pò di tregua ma resta allerta rossa

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BOLOGNA (ITALPRESS) – E’ ancora allerta rossa in Romagna e nel Bolognese per criticità idraulica e idrogeologica a causa delle gravi problematiche già presenti sul territorio, mentre nel Modenese è allerta arancione. Lo fa sapere la Regione Emilia Romagna, mentre intanto si contano i danni.
L’acqua ha invaso case, strade e campagne, anche se la pioggia incessante ha lasciato il posto a rovesci sparsi e i treni hanno ripreso a circolare quasi normalmente.
Quella appena trascorsa è stata un’altra notte di paura e disagi per quasi 1.500 sfollati. L’allerta rossa durerà almeno fino a domani. Il maltempo ha colpito anche le Marche e l’alto Mugello, dove è ancora allerta gialla.
In Emilia-Romagna il meteo è in graduale miglioramento e le piene dei corsi d’acqua romagnoli dovrebbero lentamente esaurirsi. Resta però l’allerta rossa per il maltempo anche per la giornata di oggi. L’elevata criticità per rischio idraulico riguarda Costa romagnola, Pianura bolognese, Bassa collina e pianura romagnola, Collina bolognese. La situazione più critica riguarda il Ravennate, dove il territorio di Lugo è allagato ed è stato evacuato l’ospedale. A Bagnacavallo non si hanno ancora notizie dei due dispersi. Per oggi sono previste deboli precipitazioni sull’Appennino orientale.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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