Politica
Renzi “La faida a destra finirà a tarallucci e vino”
Pubblicato
2 anni fa-
di
Redazione
TORINO (ITALPRESS) – “Berlusconi definisce Giorgia Meloni supponente, prepotente, arrogante. Se fosse coerente dovrebbe impedire la nascita del governo. Ma finirà a tarallucci e vino, vedrà. Troppo forte il richiamo del potere”. Matteo Renzi non si fa illusioni, il governo nascerà. Ma il leader di Italia Viva già si prepara al collasso di questa maggioranza. “Vedremo che faranno. Se salteranno, noi saremo pronti. Perchè fare opposizione non significa insultare chi governa, ma costruire un paracadute per quando le cose vanno male. L’ho fatto con Salvini nel 2019 dopo il Papeete, l’ho fatto con Conte nel 2021 per portare Draghi, se ci sarà bisogno lo faremo anche con Meloni a tempo debito” così il leader di Italia Viva in una intervista a “La Stampa” che si dice pronto a gestire il post-Meloni: “Diciamo che questa è diventata la mia specialità degli ultimi anni. Ma prima di costruire l’alternativa, almeno, vediamo come parte. All’inizio saranno rose e fiori. Poi arriverà Sua Maestà la Realtà. E davanti alla realtà della vita quotidiana i populisti devono scegliere tra slogan e politica”. Quindi sull’elezione di Fontana alla presidenza della Camera, aggiunge: “Deve dire grazie al suo kingmaker: Enrico Letta. E’ lui il responsabile di ciò che è accaduto. Se la destra che è minoranza nel Paese ha i numeri per eleggere chi vuole in Parlamento, lo deve alla sua gestione politica delle alleanze. Dovrebbe riflettere su quanto abbia contribuito lui, con i suoi risentimenti personali e le sue piccole ripicche, a far sì che questa legislatura sia la legislatura dei La Russa, dei Fontana, delle Meloni”. Quindi sul neo eletto alla presidenza di Montecitorio, aggiunge: “Io rispetto i due presidenti eletti, ma quando penso a Fontana ricordo come contestò la nostra legge sulle unioni civili e come ha svolto il suo lavoro di ministro con il primo Governo Conte. Perchè poi ricordiamolo: l’uomo che Salvini ha voluto presidente della Camera è lo stesso uomo che Conte aveva voluto con sè a Palazzo Chigi. Io ho firmato la legge sulle unioni civili che Fontana contestò, Conte ha firmato la nomina a ministro di Fontana: scopri le differenze”. Sulla elezione di La Russa a presidente del Senato dice: “è una vittoria politica di Meloni, una sconfitta politica di Berlusconi. Lo dico da avversario: Berlusconi non meritava di rientrare in Senato in questo modo. Chi lo ha spinto a fare questa scelta non ha fatto il suo bene”.
Infine sul nuovo governo che si appresta ad essere formato, non ha dubbi: “Fino alle Europee sarà luna di miele. Poi nel 2024 vediamo come risponderanno gli italiani. Meloni per governare dovrà rimangiarsi tutto: le trivelle, il Pnrr, l’euro, la politica estera, Quota 100. Sarà uno spettacolo vedere come farà esattamente il contrario di ciò che ha detto in campagna elettorale. E il ritornello ‘Però la Meloni è coerentè finirà nell’album dei ricordi. Ma hanno vinto loro, grazie alla folle strategia del Pd, hanno vinto ed è giusto che governino. Ma temo che non saranno all’altezza. E a quel punto toccherà a noi dare una mano per uscire dalle sabbie mobili”.
foto: agenziafotogramma.it
(ITALPRESS).
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Politica
Cecilia Sala “Incappucciata e interrogata per 10 ore”
Pubblicato
17 ore fa-
20 Gennaio 2025di
RedazioneROMA (ITALPRESS) – “Gli interrogatori avvenivano ogni giorno, per 15 giorni, incappucciata. L’ultimo interrogatorio, il giorno prima della mia liberazione, annunciata alle 9 di mattina dell’8 gennaio, era durato 10 ore”. Lo ha detto Cecilia Sala, detenuta in Iran per 21 giorni, a “Che Tempo Che Fa”. “Sono stata fortunatissima a stare lì dentro
solo 21 giorni – aggiunge -. Il recupero è più rapido rispetto a tante altre persone sono rimaste lì centinaia di giorni”. “Avevo chiesto il Corano in inglese – aggiunge – perché pensavo fosse un libro che in un carcere di massima sicurezza dell’Iran non mi potessero negare ma mi è stato negato. Ho passato il tempo a contarmi le dita, a leggere gli ingredienti sulle buste”.
-foto ufficio stampa “Che tempo che fa” –
(ITALPRESS).
Politica
Mattarella inaugura Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025
Pubblicato
2 giorni fa-
18 Gennaio 2025di
RedazioneAGRIGENTO (ITALPRESS) – “Viviamo un tempo in cui tutto sembra comprimersi ed esaurirsi sull’istante del presente. In cui la tecnologia pretende, talvolta, di monopolizzare il pensiero piuttosto che porsi al servizio della conoscenza. La cultura, al contrario, è rivolgersi a un orizzonte ampio, ribellarsi a ogni compressione del nostro umanesimo, quello che ha reso grande la nostra civiltà”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha partecipato alla cerimonia d’inaugurazione di Agrigento capitale italiana della cultura 2025, che si è svolta al Teatro Luigi Pirandello. “Guardiamo con speranza a questo anno da vivere insieme con la voglia di accogliere, di conoscere, di dialogare, di compiere un percorso affascinante, in compagnia gli uni degli altri”, ha sottolineato.
Al termine, uscito dal teatro, il Capo dello Stato, è stato salutato, tra gli applausi, da alunni e studenti in festa, che sventolavano bandierine tricolore al grido “Presidente, Presidente”. Mattarella si è avvicinato ai ragazzi, salutandoli e stringendo mani. Stessa scena prima dell’inizio della cerimonia.
L’evento, aperto dall’Inno nazionale eseguito dal coro e dall’orchestra d’archi del Conservatorio “Arturo Toscanini” di Ribera, diretto dal Maestro Alberto maniaci, è stato condotto da Bebbe Convertini e da Incoronata Boccia.
Nel corso della cerimonia hanno preso parola Roberto Albergoni, Direttore Generale della Fondazione Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025; Natalia Re, Presidente Movimento Italiano per la Gentilezza; Giacomo Minio, Presidente della Fondazione Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025; Francesco Miccichè, Sindaco di Agrigento; Renato Schifani, Presidente della Regione Siciliana; Alessandro Giuli, Ministro della cultura.
Agli interventi si sono alternate le esibizioni di Gianfranco Jannuzzo con il monologo “Girgenti amore mio”, del musicista Francesco Buzzurro che ha eseguito il brano “Il quinto elemento Fuego” e di Romina Caruana che ha letto un testo tratto dal suo libro “E’ solo un gioco di anime”.
Le celebrazioni si sono concluse con l’intervento del Presidente Mattarella. Al termine tutti in piedi per rendere omaggio al Capo dello Stato.
Selezionata dal Ministero della cultura, tra una rosa di 10 città finaliste, Agrigento è risultata vincitrice per il 2025 con il dossier dal titolo “Il sè, l’altro e la natura. Relazioni e trasformazioni culturali”, incentrato sullo scambio culturale tra i diversi popoli del Mediterraneo.
– foto Quirinale –
(ITALPRESS).
Politica
Papa Francesco “Investimenti per armi, sono una follia”
Pubblicato
2 giorni fa-
18 Gennaio 2025di
RedazioneROMA (ITALPRESS) – “Fare del bene sempre, perchè la costanza premia chi opera con fedeltà: lo sapete bene, nel campo delle assicurazioni. Fare del bene a tutti, cominciando dai più bisognosi, secondo la dottrina sociale della Chiesa, che testimoniate in tante opere di beneficenza”. Così Papa Francesco che ha accolto in udienza una Delegazione della Fondazione Cattolica di Verona.
“Non dimentichiamo – aggiunge il Pontefice – che il denaro rende di più quando è investito a vantaggio del prossimo. Questo è importante. C’è una situazione molto brutta, adesso, sugli investimenti. In alcuni Paesi gli investimenti che danno più reddito sono le fabbriche delle armi: investire per uccidere. Sono pazzi! Questo non è a vantaggio della gente. E quando si fa così, contro o fuori rispetto al vantaggio della gente, il denaro invecchia e appesantisce il cuore, rendendolo duro e sordo alla voce dei poveri. La prima cosa da scartare per l’egoismo sono i poveri, è curioso questo. Quando mettiamo la ricchezza a servizio della dignità dell’uomo, non possiamo che averne guadagno, sempre: promuovendo il bene comune, infatti, si migliorano i legami della società cui tutti partecipiamo. Davanti alle emergenze educative e lavorative, vi esorto a rinnovare di continuo la vostra fiducia nella Provvidenza di Dio, che guida con amore la storia chiamandoci a costruire un futuro secondo giustizia. Vi benedico di cuore. E continuate a fare un bel lavoro, a farlo perchè questo è seminare futuro, è seminare felicità, è seminare pace”.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).
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