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Lombardia

SI CHIUDE IN MONGOLFIERA LA FESTA D’AUTUNNO DI POGGIO FERRATO – BILANCIO DI UN SUCCESSO

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In centinaia di persone sono accorse durante lo scorso weekend a Poggio Ferrato, splendido borgo frazione di Val di Nizza a circa 600 metri di altezza, per poter tornare a godere della festa annuale d’autunno giunta alla 26esima edizione, interrotta da ormai due anni causa pandemia. ”Un ritorno atteso, abbiamo saputo aspettare proprio per rendere al meglio tutti i servizi che la festa potesse dare al massimo delle celebrazioni”, racconta Paolo Casarini, Presidente dell’Associazione Culturale ”Amici di Poggio Ferrato”, associazione che ha curato l’evento per intero.

Dai banchetti e gli stand classici legati ai prodotti tipici, passando per le tradizioni, l’immancabile ”cibo da strada” da festa autunnale ossia la tradizionale polenta (code di oltre 20 minuti per poter avere uno sfizioso piatto) e ancora la poesia e la mostra fotografica ”Come eravamo” esposta lungo il borgo… insomma sembra proprio che il rinvio della festa causato dal maltempo inizialmente programmata per il 9 Ottobre abbia portato bene e nonostante le varie manifestazioni negli altri borghi dell’alta Valle Staffora, Poggio Ferrato segna il suo bilancio di successi, culminato da una vista mozzafiato in mongolfiera.

Ebbene sì, il giro a quasi 20 metri di altezza in mongolfiera è sicuramente stato un momento unico per grandi e piccoli, in grado di permettere a tutti per un momento di guardare il mondo con occhi diversi, e di questi tempi ne abbiamo davvero bisogno. Quindi così vogliamo lasciarvi, con alcune immagini suggestive del panorama che ha incantato tutta la comunità di Val Di Nizza e non solo. Alla prossima festa d’autunno.

Alessandro Paola

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Cronaca

Milano, albero cade su marciapiede per il vento. Nessun coinvolto

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MILANO (ITALPRESS) – Nonostante il vento forte, per ora si segnala un solo intervento di rilievo dei Vigili del Fuoco a Milano. Si tratta di un albero staccatosi, a causa delle forti raffiche, dal cortile della Chiesa Sacro Cuore di Gesù in via Cittadini e andando a finire sul marciapiede pedonale. Fortunatamente in quel momento nessuno transitava. I Vigili del Fuoco hanno provveduto a rimuovere l’albero e a mettere in sicurezza l’area.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Vigili del Fuoco Milano

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Cronaca

Professioni sanitarie Milano “Mototerapia è solo attività complementare”

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MILANO (ITALPRESS) – E’ stata approvata lo scorso 20 novembre in Senato la proposta di riconoscimento della mototerapia come terapia complementare. La pratica, ideata dal campione di motocross Vanni Oddera, prevede il coinvolgimento dei pazienti in attività ludiche con l’uso di moto elettriche, che allevierebbero le difficoltà legate all’ospedalizzazione per i bambini o altre categorie fragili. Dal commento del Ministro della Disabilità Alessandra Locatelli, si apprende che tale ‘terapià contribuirebbe a “garantire quella dimensione umanizzata e più dignitosa della cura e […] l’unicità della persona a partire dalle sue emozioni e dal suo diritto di essere felice, anche in contesti ospedalieri”. Replica l’Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione (TSRM e PSTRP) di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio. “La ‘mototerapià, anche rispetto ad altre ‘terapie complementarì legate ad attività ludiche, ad esempio musicoterapia, arteterapia o clownterapia, non ha solidi fondamenti scientifici a comprovarne l’efficacia, come ha giustamente rilevato la Senatrice a vita e scienziata Elena Cattaneo” afferma il Presidente dell’Ordine, Diego Catania. “In generale, tali attività possono essere, sì, affiancate alle cure ufficiali, ma non devono essere confuse con percorsi terapeutici e riabilitativi riconosciuti da linee guida e documenti di indirizzo. In caso contrario, possono crearsi false aspettative negli assistiti e nelle loro famiglie, già in una condizione di vulnerabilità e sofferenza”. L’Ordine comprende tante Professioni dell’area della riabilitazione, fra le quali si annoverano i Terapisti della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva, i Tecnici della Riabilitazione Psichiatrica, i Terapisti Occupazionali, gli Educatori Professionali e i Logopedisti, tutti operanti a supporto di individui fragili sotto vari punti di vista, come l’età, la disabilità fisica o psichica o la ridotta autonomia e vulnerabilità psicologica conseguente a gravi patologie. Gli ambiti in cui tali Professionisti svolgono la loro attività, come reparti di oncologia, centri diurni o residenze per persone con disabilità, sono proprio i contesti a cui potrebbe essere applicato l’uso della ‘mototerapià o di altre attività complementari. Dichiarano i Presidenti delle Commissioni d’Albo interessate: “Il rischio è che possano essere approvate dal Parlamento proposte di terapia che dovrebbero, invece, essere validate dalla comunità scientifica. Occorre seguire l’iter della medicina basata sull’evidenza, che prevede confronti e processi a garanzia dell’efficacia dell’intervento, nonchè il coinvolgimento di tutti i Professionisti della cura”. “Le Professioni Sanitarie basano la loro attività su solidi fondamenti deontologici e precise competenze, grazie a percorsi universitari specifici che includono gli aspetti psicologici e relazionali necessari a garantire il pieno rispetto della dignità e unicità dell’individuo” aggiunge il Presidente Catania. “Mi lascia perplesso, dunque, che la ‘mototerapià e altre pratiche similari siano elette a baluardo della ‘dimensione umanizzata […] della curà, come se l’operato di Professionisti qualificati non fosse sufficiente a garantirla. Sarebbe prioritario, invece, dare più riconoscimento e margine d’intervento alle risorse umane già presenti nel nostro Servizio Sanitario Nazionale, così da mettere i Professionisti nelle condizioni di attuare al meglio le terapie riconosciute e scientificamente provate, a maggior tutela dei soggetti fragili e delle loro famiglie”. (ITALPRESS).

Foto: Ufficio Stampa e Comunicazione Ordine TSRM e PSTRP di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio

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Cronaca

LE POLEMICHE SUL CIRCO CON ANIMALI A VOGHERA E LE RISPOSTE DEL SINDACO E NOSTRE

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“È importante sottolineare che, nel caso specifico, il Circo Orfei è una realtà storica che opera nel rispetto delle normative vigenti e, in assenza di evidenze contrarie, non possiamo presupporre maltrattamenti nei confronti degli animali. Un rifiuto amministrativo basato su ragioni etiche ci esporrebbe a ricorsi legali con alte probabilità di soccombere, causando danni economici all’ente e alla comunità. Abbiamo anche attivato gli enti di controllo che ci hanno restituito un verbale in cui si legge che gli animali non appaiono sofferenti o maltrattati.
Come persona, sostengo il messaggio di chi auspica un circo senza animali; come sindaco, devo agire nel rispetto delle regole che non scrivono gli enti locali”.
Riporto qui, esposta con estrema chiarezza da parte del sindaco di Voghera Paola Garlaschelli, la risposta che anche noi di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 abbiamo dato a tutti coloro che si sono rivolti alla redazione in questi giorni inviandoci indignati le foto degli animali del circo Orfei, in questo periodo con le tende a Voghera in Piazzale Fermi: in questa materia è lo Stato che deve legiferare, il Comune può farsi portavoce di tali sentimenti d’animo presso gli enti competenti diretti come la Regione ma non può certo porre divieti che non sono di propria competenza, con il rischio di ricorsi che sicuramente verrebbero persi a fronte di multe salate. Bene quindi il fatto che i cittadini manifestino pacificamente domenica pomeriggio alle 15 e noi saremo lì a dare voce al loro dissenso. Detto questo auspichiamo che non si debba trascendere nella violenza verbale apparsa in alcuni post (purtroppo no vax e altri facinorosi hanno lasciato pesanti eredità) e che ci siano sempre più persone che si informino prima di tutto su cosa poter fare e come, prima di limitarsi a condividere sulle proprie bacheche automaticamente dei post troppo “oltre”.. tutti noi amiamo gli animali, è bene che fin da piccoli si educhi alla loro salvaguardia ma è anche importante, attraverso mass-media, incontri e momenti di approfondimento, andare oltre, cioè capire la materia. Quindi sensibilizzare il governo a legiferare al più presto in materia in modo adeguato.

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