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Cronaca

Milano, Dal 3 all’8 dicembre va in scena il Noir Festival

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MILANO (ITALPRESS) – La XXXII edizione del Noir in Festival si svolge a Milano dal 3 all’8 dicembre tra l’ormai tradizionale quartier generale di Università Iulm, il Cinema Arlecchino della Cineteca di Milano, la Libreria Rizzoli Galleria. Tre momenti significativi del festival avranno quest’anno altrettante prestigiose sedi: un luogo identitario della città come la Casa del Manzoni che apre le sue porte ai cinque scrittori finalisti del Premio Giorgio Scerbanenco il 3 dicembre, quando la giuria presieduta da Cecilia Scerbanenco designerà il miglior romanzo noir italiano dell’anno, consegnato da un maestro del genere come Maurizio De Giovanni; la Multisala Eliseo che ospita la serata inaugurale della manifestazione; lo spazio CinèMagenta63 dell’Institut Français di Milano che ospita l’omaggio a Bertrand Tavernier e al nostro festival gemellare Quais du Polar a Lione. Il Noir in festival 2022 si caratterizza per una nuova svolta nel carattere della selezione: in sintonia con il mondo che cambia e le urgenze di un tempo in cui la violenza e gli scontri di civiltà riempiono la scena, anche gli autori scelti avvertono l’incalzare dell’attualità. Così ad aprire il concorso internazionale è il nuovo film di Alessio Cremonini, Profeti, che segue, con una svolta inattesa, la drammatica prigionia di una giornalista italiana nei campi militari dell’ISIS. L’altro film della prima giornata è Silent Night di Camille Griffin, con Keira Knightley e Lily-Rose Depp. Tra i 13 film della selezione ufficiale (tutti in anteprima italiana) sono numerosi i titoli destinati a suscitare dibattito: dall’iraniano Subtraction di Mani Haghighi che fotografa la condizione della donna oggi in Iran a Sashenka di Alexander Zhovna, un thriller ucraino di sapore hitchcockiano sulle devianze e la follia che acquista diverso senso se lo si colloca nel conflitto che sta scavando barriere incolmabili tra due popoli. Ci sono poi il nuovo lavoro di Steven Soderbergh, Kimi, con Zoè Kravitz, prossimamente su Sky e NOW, l’inglese Enys Men di Mark Jenkin, il coreano Hunt di Lee Jung-jae (esordio nella regia per l’amatissimo anti-eroe della serie Squid Game) e il francese Bowling Saturne di Patricia Mazuy, energica denuncia del femminicidio in forma di thriller. Si prosegue con una delle più attese anteprime dell’anno, My Name is Alfred Hitchcock, la nuova opera di quel genio della cinefilia che è Mark Cousins (The Story of Film: An Odyssey, Marcia su Roma), il canadese Viking di Stèphane Lafleur (paradossale satira sul tema del vero e del falso, autentica rivelazione dell’anno dopo il festival di Toronto), La niña de la comunion di Vìctor Garcia (reduce dal trionfo al festival di Sitges). Infine un piccolo gioiello di cinefilia dedicato al genere con Ragtime di Giuseppe Bocassini, che meritava una platea di appassionati dopo l’apparizione veneziana. A chiudere il Noir in Festival 2022 sarà invece il mèlo noir più bello dell’anno, Decision To Leave di Park Chan-wook, vincitore della Palma d’oro per la migliore regia all’ultimo festival di Cannes. Ospite d’onore dell’anno è senz’altro Harlan Coben, il vincitore del Raymond Chandler Award 2022, oggi riconosciuto maestro non soltanto del romanzo noir ma anche delle serie TV ispirate ai suoi libri. Insieme a lui sono molti gli scrittori di successo attesi nelle giornate milanesi: da Donato Carrisi (ora in libreria con La casa delle luci per Longanesi) che dialogherà proprio con Coben sull’ultimo romanzo pubblicato da Longanesi The Stranger, a Maurizio De Giovanni (autore del nuovissimo Caminito che segna il ritorno del Commissario Ricciardi, edito da Einaudi), dal celebre giornalista TV spagnolo Vicente Vallès che costruisce un avvincente romanzo di spionaggio sulla storia dei rapporti tra Russia e Occidente in Operazione Kazan (Salani) e lo racconta in dialogo con Aldo Giannuli, a Maria Oruña, che rende esplicitamente omaggio ai classici gialli della “camera chiusa” in un romanzo moderno e originale come Quel che la marea nasconde (Ponte alle Grazie). Si festeggia poi il ritorno di Gino Vignali (I milanesi si innamorano il sabato, Solferino Editore), l’esordio nel romanzo noir di una giovane regista di talento come Cinzia Bomoll con La ragazza che non c’era (Ponte alle Grazie) e del giornalista Paolo Maggioni con La calda estate del commissario Casablanca (SEM), in dialogo con Luca Crovi e il suo nuovo ll mistero della torre del parco e altre storie(SEM). Fin dall’immagine dell’anno, firmata da un talento della Graphic Novel come Paolo Bacilieri, è poi chiaro il tuffo nel passato che il Noir in Festival si regala rievocando la straordinaria edizione di 30 anni fa quando un giovanissimo Quentin Tarantino fece il suo debutto con Reservoir Dogs mentre sullo schermo (e al festival) sfilavano Jules Dassin (leggendario presidente della giuria), Theresa Russell, Steven Soderbergh, Kon Ichikawa e gli omaggi a Emile De Antonio, Michael Curtiz, Orson Welles. A rievocare quell’anno con la letterale “apparizione” di Tarantino, saranno Davide Rapp e Michele Boroni, autori di un documentario-viaggio nelle giornate italiane del regista cinefilo e Gianfranco Giagni, di recente in libreria con l’inedito teatrale di Orson Welles Miracolo a Hollywood (Sellerio) e già coautore del documentario Rosabella: la storia italiana di Welles. Mentre l’edizione del 1992 sarà celebrata con un omaggio a Bertrand Tavernier (insieme all’Institut Français di Milano), a Jules Dassin (con la partecipazione di Adrian Wootton, CEO di Film London) e, ovviamente, ai film di quell’anno, con la magnifica versione 4K di Reservoir Dogs e altri due gioielli di quella selezione. A completare il cartellone del Noir 2022, l’esordio della nuova sezione Game inFest (creata con QAcademy e dedicata a teoria e pratica del gaming di genere tra cinema e interattività), un momento di approfondimento rivolto alla Graphic Novel con Venere privata di Scerbanenco riletta dalle matite di Paolo Bacilieri per Oblomov editore, i sei film finalisti del Premio Claudio Caligari, realizzato insieme a Università Iulm e Cinecittà News, e la magnifica cinquina dei romanzi noir italiani del Premio Giorgio Scerbanenco.(ITALPRESS).

Photo Credits: Ufficio Stampa Noir Festival

Cronaca

Marcell Jacobs e il presidente Fontana incontrano i giovani atleti a Palazzo Lombardia

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MILANO (ITALPRESS) – Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha incontrato, in piazza Città di Lombardia, il campione olimpico Marcell Jacobs nell’ambito dell’evento ‘Sprint finale verso Milano Cortina 2026’, tappa di avvicinamento ai Giochi invernali che si terranno nel 2026.

All’evento hanno preso parte anche l’assessore regionale al Turismo, Moda e Marketing territoriale, Debora Massari e il sottosegretario alla Presidenza con delega a Sport e Giovani, Federica Picchi. Presente anche una delegazione di AREU (Agenzia Regionale Emergenza Urgenza) ‘capitanata’ da Maurizio Migliari, direttore del dipartimento sanitario, struttura che coordina l’assistenza durante gli eventi sportivi scolastici. L’atleta azzurro, oro a Tokyo nei 100 metri e nella staffetta 4×100, ha poi trascorso un momento speciale con i giovani atleti lombardi dell’Accademy che porta il suo nome, di altre associazioni del territorio e del liceo sportivo ‘Fermi’ di Milano.

I ragazzi hanno avuto l’opportunità di rivolgergli domande, ascoltare i suoi consigli e vivere un confronto diretto con uno dei protagonisti più amati dello sport italiano. Un’occasione che ha trasformato la piazza in un luogo di entusiasmo, curiosità e grande partecipazione.

“È stato un piacere – ha detto Fontana – accogliere Marcell Jacobs in Regione Lombardia. La sua presenza è un messaggio potente per i più giovani: dimostra che impegno, serietà e sacrificio possono portare a risultati straordinari. L’energia dei ragazzi oggi è stata contagiosa e conferma quanto lo sport sia uno strumento educativo fondamentale. Milano Cortina 2026 sarà anche questo: un’eredità di valori per le nuove generazioni”. “Incontrare così tanti giovani atleti – ha evidenziato Jacobs – è sempre emozionante. Ho visto nei loro occhi la stessa passione che avevo da bambino. È importante che continuino a credere nei loro sogni e a lavorare con costanza: lo sport insegna a superare i limiti e a non mollare mai. Ringrazio Regione Lombardia per l’accoglienza e per il sostegno allo sport e ai suoi valori”.

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E proprio a proposito di olimpiadi invernali e della regione che lo ha visto nascere, Jacobs, ai microfoni di Lombardia Notizie, ha rivelato che, immaginandosi atleta di Milano Cortina, avrebbe scelto come sport il salto con gli sci, che il suo luogo del cuore è certamente Desenzano sul Garda e che il suo piatto lombardo preferito è la cotoletta alla milanese.

– Foto Regione Lombardia –

(ITALPRESS)

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Cronaca

Arpa Lombardia compie 25 anni, Fontana “Vince ogni sfida insieme”

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MILANO (ITALPRESS) – Qualità. Affidabilità. Imparzialità. In una parola: scienza. Non solo dati. Non solo numeri. È il valore aggiunto di Arpa Lombardia, Agenzia Regionale Protezione Ambiente che quest’anno spegne 25 candeline. Istituita grazie alla legge regionale n. 16 del 14 agosto 1999, diventata operativa nella seconda metà del 2000, l’Agenzia supera la giovane età continuando a crescere per stare al passo con la sempre maggiore sensibilità ambientale sia delle istituzioni lombarde, in primis Regione, sia della comunità tutta. Con i suoi mille dipendenti Arpa è l’Ente di Regione numericamente più importante sotto il profilo del personale. Ecco alcuni dati di eccellenza: 30 mila campioni analizzati all’anno, i monitoraggi effettuati su tutte le matrici ambientali (non solo aria: anche acque, suolo, radioattività, campi elettromagnetici, olfattometria e rumore), le previsioni del tempo (ancora più localizzate, comune per comune attraverso 3 radar meteo), l’impiego di tecnologie avanzate (satelliti, droni, radar e sensori sempre più all’avanguardia). Arpa Lombardia si conferma un punto di riferimento autorevole per tutte le istituzioni.

“Arpa Lombardia in 25 anni – ha dichiarato il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana – è cresciuta insieme alla sensibilità di Regione verso l’ambiente, anticipando i tempi e raggiungendo grandi traguardi. Ringrazio i dipendenti per impegno e competenze: condividiamo la stessa missione, un futuro migliore per la Lombardia. Con orgoglio guardiamo alle sfide che ci attendono, certi di vincerle insieme”. È l’Ente scientifico di Regione Lombardia che gioca un ruolo determinante su temi molto delicati come la qualità dell’aria (di cui continua a registrare un progressivo miglioramento), le emergenze ambientali (oltre 1200 nel 2024), le frane (46 costantemente monitorate per 27 milioni di dati all’anno), le bonifiche (in Lombardia i siti sono circa 17 mila), i Siti di Interesse Nazionale (5, tra cui spicca il lavoro svolto con la Caffaro di Brescia), le acque (2600 campionamenti annui), i nitrati, pesticidi e PFAS (con attenzione ai nuovi contaminanti emergenti), gli Stabilimenti a Rischio di Incidente Rilevante (RIR – in Lombardia sono il 26 per cento del totale nazionale), i rifiuti, le discariche, la radioattività, le valanghe (oltre 9 mila eventi censiti), le valutazioni ambientali, i pareri e le autorizzazioni e l’educazione ambientale (con 7500 persone formate).

“Le sfide ambientali che sembravano impossibili – ha detto l’assessore regionale all’Ambiente e Clima Giorgio Maione – oggi le stiamo affrontando con determinazione. I dati su aria e acque sono i migliori di sempre, risultato del grande lavoro del sistema regionale e dell’impegno di Arpa Lombardia, vero protagonista di questo percorso”.

“La storia di Arpa è molto significativa – ha detto la presidente di Arpa Lombardia Lucia Lo Palo – in essa si riflette il deciso cambio di passo nelle politiche per l’ambiente di cui Regione Lombardia è stata protagonista con significativi e indiscutibili risultati raggiunti su innumerevoli fronti. Parliamo di una realtà che non ha mai smesso di crescere e riorganizzarsi, non solo per essere al passo con i tempi, spesso per anticiparli diventando un modello per altre realtà”.

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“Celebriamo 25 anni di impegno fatto di studio e crescita per la tutela ambientale – ha detto il direttore generale Fabio Cambielli -. Una crescita che si legge anche dai numeri di stazioni di monitoraggio, sensori, dati raccolti etc. In questi anni abbiamo affrontato sfide complesse e ogni volta, abbiamo saputo unire la forza della scienza alla responsabilità del servizio pubblico, tanto da diventare un punto di riferimento autorevole in Lombardia e nel panorama nazionale. L’Agenzia ricopre un ruolo importante anche con le prossime Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026″.

Arpa Lombardia sarà infatti in campo per fornire le previsioni meteo all’evento attraverso un supporto specialistico. Un radar mobile è già stato posizionato a Bormio (SO). Arpa Lombardia, che con gli anni ha visto crescere il suo ruolo all’interno dei tavoli tematici del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, ha sempre comunque mantenuto una forte attenzione verso i territori conservando una presenza importante nelle principali città e non solo, ha infatti sedi e centri su tutto il territorio, in particolare a: Bergamo, Brescia (e Darfo Boario Terme), Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Milano (via Taramelli, Milano Niguarda, Parabiago e Vizzolo Predabissi), Monza, Pavia, Sondrio (e Bormio) e Varese.

Una realtà che cerca di rinnovarsi anche sotto il profilo generazionale e professionale: nel 2024 sono state assunte 90 persone, nel 2025 complessivamente ne sono previste 80 e ulteriori nuovi ingressi sono attesi nel 2026. Il bilancio dell’Agenzia lombarda è pari a 139 milioni di euro nel 2026, anno in cui sarà disponibile un maggior numero di risorse originate dall’efficientamento dei processi gestionali interni. Nel complesso, le scelte compiute puntano su personale, innovazione, efficienza e tutela del patrimonio ambientale. La recente riorganizzazione a firma Cambielli ha rivisto l’articolazione delle responsabilità e competenze dalla sede centrale (recentemente trasferitasi in via Taramelli 26 a Milano in vista dell’intervento di riqualificazione dell’area di Palazzo Sistema) con l’istituzione della direzione strategica a quelle territoriali. Una governance pensata e cucita su misura per essere più efficace e rapida per affrontare le sfide ambientali che ci aspettano.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

“Cuori Olimpici”, Como chiude la staffetta fra le province lombarde

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COMO (ITALPRESS) – Como ha chiuso ufficialmente la staffetta fra le province lombarde che ha portato il progetto “Cuori Olimpici – Il cuore del Giochi Olimpici e Paralimpici invernali di Milano Cortina 2026”, voluto da Regione Lombardia, in tutta la Lombardia. Con la Como Lake Half Marathon, cui hanno partecipato circa 1500 persone, il progetto ha portato a termine la sua duplice missione: da un lato rafforzare nei territori la consapevolezza e l’orgoglio di ospitare un appuntamento come i Giochi invernali 2026 di portata mondiale, dall’altro valorizzare l’identità lombarda e le sue eccellenze con un calendario di eventi diffuso. Cuori Olimpici infatti è partito da Brescia il 9 marzo per toccare i 12 capoluoghi di provincia e unire così l’intera regione nella narrazione dei valori olimpici. “I Cuori Olimpici hanno toccato dodici province lombarde e i Giochi lasceranno il segno su tutta la Lombardia, da vetrina prestigiosa quali sono, ci aiuteranno a promuovere l’intero territorio – ha detto Debora Massari, Assessore al Turismo, Marketing territoriale e Moda di Regione Lombardia, commentando la conclusione del progetto – Il turismo sportivo è una realtà consolidata e sempre più in crescita, permette di sfruttare al meglio le risorse naturali, in questo caso di correre in un contesto meraviglioso come quello del Lago di Como, e di rendere la destagionalizzazione una realtà attraverso grandi eventi. Non ultimo mostra le capacità organizzative che questa regione ha in seno. Un’attrattiva fondamentale, tra l’altro legata al benessere, una frontiera in cui credo moltissimo, anche da sportiva”.
La Como Lake Half Marathon ha fatto vivere alla città una giornata di festa e condivisione dei valori sportivi. A consegnare il cuore bianco marmo, simbolo del progetto, all’Assessore Bodero Maccabeo del Comune di Como c’era il direttore generale Turismo e Marketing Territoriale e Moda di Regione Lombardia, Paola Negroni.
La tappa comasca di Cuori Olimpici ha avuto il sostegno di aziende come Sopra Steria, BIP, Toptaglio e BV TECH, grazie alle quali, anche a Como i partecipanti alla mezza maratona, familiari e amici hanno potuto ritirare allo stand di Cuori Olimpici gadget e materiali da portare a casa.

– foto f03/Italpress –
(ITALPRESS).

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