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Versace “Garantire diritto sport partendo da persone con disabilità”

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ROMA (ITALPRESS) – “Abbiamo apprezzato, da opposizione non pregiudiziale, l’approccio costruttivo con cui il Ministro Abodi ha rappresentato alcune delle più urgenti iniziative che riguardano lo Sport, dal ripristino dei Giochi della Gioventù alle rinnovate prospettive su Milano-Cortina, così come abbiamo accolto positivamente la volontà di rendere più sinergiche le iniziative del Coni e di Sport e salute, di coinvolgere maggiormente le scuole, garantire più formazione, potenziare le risorse sulle infrastrutture e gli impianti nonchè di inserire il diritto allo sport in Costituzione, in tempi brevi. A riguardo mi sono battuta in prima persona, anche nella scorsa legislatura, presentando una proposta di legge di riforma Costituzionale che andava proprio in questa direzione, consapevole della reale necessità, anche dal punto di vista culturale, che la nostra Carta ne riconosca concretamente il diritto alla sua pratica ed i relativi benefici legati alla salute e ad una piena inclusione sociale.” Così, a margine dell’audizione sulle linee programmatiche del Ministro per lo Sport Abodi, la senatrice di Azione-Italia Viva e vice presidente della commissione cultura, istruzione e sport del Senato, Giusy Versace.
“Quanto lo sport sia un prezioso strumento da tutelare e garantire ce lo ricorda anche la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, a cui è dedicata la giornata che si celebra ogni anno il 3 dicembre, e che fu ratificata dall’Italia nel 2009. E’ di fatto una legge dello Stato, ma devo rilevare con rammarico che il nostro Paese l’ha solo in parte applicata. Proprio la Convenzione dedica un intero articolo allo sport, a voler sottolineare quanto garantire la sua pratica determini un pieno raggiungimento di quella inclusione sociale tanto acclamata e ancora purtroppo nel nostro Paese non garantita. Ho ricordato al ministro ed a tutti i colleghi presenti quanto, a tutt’oggi, la pratica sportiva per una persona con disabilità sia considerata un lusso e non un diritto. Ciò è dovuto anche alla mancata copertura da parte del nostro sistema sanitario nazionale dei necessari ausili, protesi e dispositivi di tecnologia avanzata di cui una persona con disabilità che vuole fare sport, spesso necessita e che non sono per nulla previsti dal Nomenclatore tariffario nazionale” ha proseguito Versace.
“Nella scorsa legislatura, ho provato a supplire a questa non più tollerabile discriminazione verso le persone con disabilità, proponendo l’attivazione di un fondo sperimentale destinato all’erogazione degli ausili a tecnologia avanzata strumentali alle attività sportive amatoriali, un piccolo ma importante inizio per colmare un grande vuoto. La mia proposta fu accolta grazie ad un emendamento al DL Rilancio, ma purtroppo a distanza di due anni, non ha ancora visto la luce, nonostante sia giunta l’intesa con le regioni ed il parere favorevole del MEF, per la mancanza del decreto attuativo ancora in attesa del Ministero della Salute. Il mio auspicio è che l’inserimento dello sport in Costituzione possa agevolare e velocizzare il processo di garanzia che ne conseguirà a cascata. Diversamente, come possiamo dire che lo sport è un diritto di tutti se poi lo Stato non si attiva affinchè questo diritto sia davvero tutelato e garantito anche a quelle persone con disabilità che necessitano di ausili a tecnologia avanzata per poter davvero esercitare la pratica sportiva? E’ da azioni concrete come queste che bisogna riprendere il lavoro di collaborazione tra governo e parlamento. Con il consueto spirito collaborativo che mi ha sempre contraddistinta, continuerò insieme ad i colleghi del Terzo Polo ad avanzare proposte sperando che il Governo, come anche annunciato oggi dal Ministro Abodi, si renda davvero disponibile ad un lavoro sinergico per il raggiungimento degli impegni annunciati”, conclude Versace.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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Wimbledon, Cobolli show: è ai quarti. In serata tocca a Sinner

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LONDRA (INGHILTERRA) (ITALPRESS) –  Per la prima volta in carriera, Flavio Cobolli approda nei quarti di finale di Wimbledon, terzo Slam stagionale alla sua seconda settimana sui campi in erba londinesi. Negli ottavi di finale il 23enne tennista romano, numero 22 del ranking mondiale e 22esima testa di serie, si è imposto sul croato Marin Cilic, 83 Atp, campione allo US Open 2014 e finalista a Wimbledon nel 2017 e all’Australian Open 2018, in tre set con il punteggio di 6-4 6-4 6-7(4) 7-6(3), in tre ore e 26 minuti di gioco.

Cobolli, che per un posto in semifinale, sfiderà uno tra il serbo Novak Djokovic (6), a caccia del suo ottavo titolo a Wimbledon e il 25esimo in singolare negli Slam (sarebbe un record senza precedenti) e l’australiano Alex de Minaur (11), diventa così l’ottavo italiano nella storia a raggiungere i quarti di finale del singolare maschile a Wimbledon dopo Uberto de Morpurgo (1928), Nicola Pietrangeli (1955 e 1960), Adriano Panatta (1979), Davide Sanguinetti (1998), Matteo Berrettini (2021), Jannik Sinner (2022, 2023 e 2024) e Lorenzo Musetti (2024).

“Ho sempre sognato di giocare questo torneo – ha dichiarato a caldo Cobolli – Ho cominciato a giocare a tennis per arrivare a giocare questo tipo di partite. Questo sarà un momento che non dimenticherò mai. Oggi ho cercato di pensare solo al mio gioco e di essere sempre aggressivo. Penso di aver giocato una grande partita. Ora dovrò recuperare per il prossimo match”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Milan, parte l’Allegri-bis “Obiettivo tornare in Champions”

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MILANO (ITALPRESS) – “Iniziamo oggi questa avventura dove cercheremo di toglierci delle grandi soddisfazioni”. Lo ha dichiarato il nuovo allenatore del Milan Massimiliano Allegri durante la conferenza stampa di presentazione. “Abbiamo subito iniziato a lavorare col direttore Tare e con la società – ha aggiunto -, per ottenere risultati alla fine della stagione dobbiamo essere un blocco unico, con la responsabilità che dobbiamo avere davanti a un club importante come il Milan”.

“Credo che bisogna iniziare la stagione con grande entusiasmo, con grande senso di responsabilità ed essere a marzo in una buona posizione. Il primo obiettivo? Il Milan è una squadra di livello mondiale, credo che debba tornare a giocare la Champions League, a marzo bisogna essere in quelle posizioni perché poi si decide la stagione”, ha sottolineato. “Credo che la rosa del Milan sia un’ottima rosa, il direttore sta monitorando tutte le situazioni, l’importante è arrivare al 31 agosto nelle migliori condizioni, ma soprattutto iniziare a lavorare bene nei primi sei mesi, sono molto importanti per creare le basi per marzo”, ha ribadito.

“Quando si lavora al Milan tutti devono avere l’ambizione di ottenere massimi risultati, come detto bisogna iniziare a lavorare con la convinzione. Se a marzo saremo bravi ad essere nelle posizioni migliori ci giocheremo al meglio la stagione. In questo momento non serve a niente dire vinceremo il campionato, bisogna essere responsabili, professionali e concreti”, ha spiegato.

“La mia scelta? Innanzitutto perché il Milan è un club a cui sono molto affezionato. Quando mi è arrivata la telefonata di Tare e Furlani li ho incontrati subito: ero molto entusiasta ed in un’ora abbiamo deciso che avremo cominciato questa avventura insieme. Sono molto contento di questa scelta che ho fatto”, ha confessato.

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“Ibrahimovic non l’ho ancora visto, ci siamo però sentiti appena arrivata l’ufficialità. È stato un giocatore straordinario, che mi ha regalato con gli altri il primo scudetto. È un consulente della proprietà e deve essere d’esempio per tutti i giocatori con la sua mentalità vincente”, ha detto parlando del rapporto con Ibrahimovic.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Donnarumma “Sono molto scosso, non volevo far male a Musiala”

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ROMA (ITALPRESS) – “Sono molto scosso da quanto accaduto, non era sicuramente mia intenzione far male a Musiala”. Gianluigi Donnarumma commenta così, a ‘La Gazzetta dello Sport’, la sua uscita durante il quarto del Mondiale per Club che è costata all’attaccante del Bayern Monaco la frattura del perone e uno stop di almeno 4-5 mesi.

Gigio è arrivato per primo sul pallone e non poteva più evitare il contrasto – spiega il procuratore del portiere campano del Psg e della Nazionale, Vincenzo RaiolaÈ ingiusto pensare che volesse far male a Musiala cui auguriamo che si ristabilisca al più presto per tornare più forte di prima”.

L’ex numero 1 del Milan, accusato dal collega Neuer di essere uscito con troppa foga, non è subito corso dal tedesco per sincerarsi delle sue condizioni: “Non ha voluto far finta di niente – prosegue Raiola a ‘La Gazzetta dello Sport – Gigio è un ragazzo molto sensibile. Non sarebbe stato in grado di sostenere la scena e ha preferito allontanarsi per lasciare che i medici si occupassero al meglio di Musiala”.

“Una volta negli spogliatoi ha persino acceso il telefono. In tanti anni che lavoriamo insieme non l’ha mai fatto. Di solito lo spegne un’ora prima del fischio d’inizio per concentrarsi sulla partita e lo riaccende dopo la gara. Stavolta mi ha mandato un messaggio per dirmi che era scosso e che non l’aveva fatto apposta”. Per quanto riguarda il rinnovo contrattuale con i campioni d’Europa e di Francia, Raiola spiega che “ci stiamo parlando, non è anomala una trattativa così lunga perché si parla del portiere più forte al mondo. Per me, Gianluigi merita il Pallone d’oro. Siamo ottimisti, il Psg è un grande club. Lasciamo passare le ultime partite. In ballo c’è il culmine di una stagione già storica. Poi cercheremo di trovare un accordo in tempi ragionevoli”.

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– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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