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Cronaca

Mercato immobiliare in crescita costante, nasce “Credito Facile”

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MILANO (ITALPRESS) – Secondo l’Osservatorio Renovars il mercato immobiliare negli ultimi due anni ha fatto registrare una crescita costante passando dai 550 milioni di euro di capitale compravenduto del 2020 ai 749 del 2021. Nel 2022 prevede un ulteriore rialzo che dovrebbe portare al tetto dei 760 milioni di euro. In questo contesto Renovars, la holding che offre servizi per la casa a 360° alla quale fa capo Facile Ristrutturare, ed FC Group Holding, leader nel mercato creditizio con We Unit Group, lanciano Credito Facile. L’annuncio è stato dato oggi congiuntamente da FC Group e Renovars, la società che prevede di sbarcare a Piazza Affari entro il 2024 con un obiettivo di crescita importante rispetto ai 300 milioni di fatturato del 2021.
Credito Facile fornirà servizi di credito (mutui, prestiti, cessioni del quinto) al mercato e soprattutto ai circa 6000 clienti l’anno che si rivolgono al Gruppo Renovars (Facile Ristrutturare e Facile Immobiliare): una mossa strategica per entrare direttamente nel mondo del credito in vista della quotazione in Borsa del Gruppo.
“Il nostro Gruppo, ad oggi il più grande nel mondo dei servizi e prodotti per la casa – ha commento Giovanni Amato, co-fondatore del Gruppo Renovars – si lega a una delle maggiori holding del settore del credito per scrivere insieme un nuovo capitolo della storia del nostro sviluppo. La nostra promessa è sempre stata quella di poter offrire a tutti i clienti la casa desiderata, dall’acquisto alla ristrutturazione passando per l’arredo. Da oggi ognuno di questi passi sarà anche sostenibile finanziariamente. L’obiettivo per il prossimo anno è quello di coprire tutti i punti vendita di Renovars sul territorio (circa 80 tra negozi e Showroom) con i consulenti di Credito Facile per assicurare un servizio capillare e puntuale in tutta Italia già dal 2023”.
“Siamo davvero entusiasti della partnership sottoscritta con Renovars – ha commentato Alessandro Pollero, presidente di FC Group Holding – che rappresenta la naturale evoluzione del nostro business. Credito Facile permetterà infatti di mettere la nostra pluriennale esperienza in materia di credito a disposizione di migliaia di persone che ogni anno si rivolgono al Gruppo Renovars per coronare il proprio sogno, ovvero quello di acquistare o rinnovare la propria abitazione. La profonda conoscenza del mercato unita alle comprovate professionalità dei nostri mediatori creditizi, permetteranno ai clienti Renovars di affidarsi a esperti in grado di analizzare le diverse necessità proponendo le migliori soluzioni di finanziamento in modo totalmente trasparente e indipendente”.
I due amministratori Angelo Spiezia (CEO di We Unit Group) e Giovanni Di Ieso (CEO del Gruppo Renovars) commentano così: “L’obiettivo di questa operazione è quello di rafforzare la nostra posizione nel mercato del credito arrivando a generare un importante intermediato nel prossimo quadriennio 2023/2026”, dichiara Di Ieso che aggiunge: “Una sfida che accompagnerà il Gruppo Renovars proprio in concomitanza con l’apertura all’estero, partendo dal mercato francese”. Gli fa eco Spiezia: “Il nostro Gruppo è oggi uno dei principali protagonisti del mercato del credito in Italia, sia per quanto riguarda i finanziamenti ipotecari attraverso il portale Telemutuo, che nella consulenza all’erogazione di linee di credito a privati e imprese con oltre 450 consulenti del credito di WeUnit presenti in tutta Italia. Per questo sono certo che la complementarietà delle nostre realtà rappresenti uno straordinario punto di forza per Credito Facile che parte sin da subito con le carte in regola per diventare in breve tempo una delle società di riferimento nella mediazione creditizia con un focus particolare verso il comparto immobiliare”.
Hanno assistito l’operazione per Renovars lo studio legale Gianni Origoni e lo studio fiscale Ferri Minnetti e per FC Group Studio Venturi e Mutti e Studio Albezzano.

– foto ufficio stampa Renovars –
(ITALPRESS).

Cronaca

Mattarella “All’orizzonte nuovi Dottor Stranamore che amano la bomba”

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BERLINO (GERMANIA) (ITALPRESS) – “La pace non è frutto di rassegnazione di fronte alle grandi tragedie. Ma di iniziative coraggiose, di persone coraggiose. In questi decenni tanti attori della comunità internazionale – e tra essi l’Unione Europea – con ostinazione e non senza fatica, hanno perseguito la pace, che si nutre del rispetto dei diritti umani fondamentali”. Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Bundestag, nel suo intervento alla cerimonia della “Giornata del lutto nazionale”, a 80 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.
“Perchè, se vuoi la pace, devi costruirla e preservarla. La cooperazione tra Stati, istituzioni, popoli è la sola misura che può proteggere la dignità umana – prosegue il capo dello Stato -. Sono le istituzioni multilaterali come le Nazioni Unite, la Corte Penale Internazionale, le missioni di pace, le agenzie umanitarie a concorrere alla impegnativa e affascinante fatica della costruzione di una coscienza globale. Il multilateralismo non è burocrazia, come, invece, asseriscono i prepotenti: è l’utensile che raffredda le divergenze e ne consente soluzione pacifica; è il linguaggio della comune responsabilità. E’ la voce che richiama al valore della vita di ogni singola persona, contrapposta all’arroganza di chi vorrebbe far prevalere la logica di una spregiudicata presunta ragion di Stato, dimentica che la sovranità popolare appartiene, appunto ai cittadini. La sovranità è dei cittadini e non a un Moloch impersonale che pretenda di determinarne i destini. E’ uno strumento di difesa che gli abitanti del pianeta possono opporre alla logica della sopraffazione di chi – sentendosi momentaneamente in posizione di vantaggio – si ritiene legittimato a depredare gli altri”.
“Nuovi “dottor Stranamore” si affacciano all’orizzonte, con la pretesa che si debba “amare la bomba” – afferma ancora Mattarella -. Il Trattato del 1997 che mette al bando gli esperimenti nucleari non ha visto ancora la ratifica da parte di Cina, India, Pakistan, Corea del Nord, Israele, Iran, Egitto, Stati Uniti, mentre la Russia ha ritirato la sua nel 2023. Il rispetto, sin qui, delle prescrizioni che contiene, non attenua la minaccia incombente. Si odono dichiarazioni di altri Paesi su possibili ripensamenti del rifiuto dell’arma nucleare. Emerge, allora, il timore che ci si addentri in percorsi ad alto rischio, di avviarsi ad aprire una sorta di nuovo vaso di Pandora. Tutto questo viene agevolato dal diffondersi, sul piano internazionale, di un linguaggio perentorio, duramente assertivo, che rivendica supremazia. Porta soltanto a sofferenze e a divisioni rottamare i trattati, le istituzioni edificate per porre riparo a violenze che nelle nostre società nazionali consideriamo reati e censuriamo severamente, comportamenti che taluno pretende siano legittimi nei rapporti internazionali. Va ribadito con risolutezza: la sovranità di un popolo non si esprime nel diritto di portare guerra al vicino. La volontà di avere successo di una nazione non si traduce nel produrre ingiustizia. La guerra di aggressione è un crimine. Va riaffermato senza cedimenti, l’insegnamento di Norimberga: “se riusciremo a imporre l’idea che la guerra di aggressione è la via più diretta per la cella di una prigione e non per la gloria, avremo fatto un passo per rendere la pace più sicura”. Sono parole di Robert Jackson, procuratore di quel Tribunale. Tocca a noi, tocca anche a noi. Tocca ai nostri popoli, uniti nella sofferenza della responsabilità dell’ultima guerra mondiale, e capaci oggi di essere uniti nella costruzione di un futuro di pace e di progresso – sottolinea il capo dello Stato -. Tocca alla Repubblica Federale Tedesca, tocca alla Repubblica Italiana – come a tutti nella comunità internazionale – opporre la forza del diritto alla pretesa preminenza della forza delle armi. Considero questa giornata anche un invito a riflettere, insieme, sul percorso straordinario che le nostre due Repubbliche hanno compiuto, fianco a fianco, per costruire – in questi ottant’anni – un mondo migliore, partendo dall’Europa. Per avere raggiunto l’approdo della saggezza nella vita internazionale e dell’autentico coraggio. Per essere davvero “grandi”. Perchè questo siamo divenuti in questi decenni, abbracciando la causa dell’unità europea. Abbiamo saputo dar vita a un’area di pace, di libertà, di prosperità, di rispetto dei diritti umani, che non ha precedenti nella storia. Con la lucidità del coraggio di chi chiedeva di voltare pagina e si adoperava per farlo”.
Secondo Mattarella “l’Unione Europea, nata dalle rovine della guerra, ha saputo farsi portatrice del multilateralismo al servizio della pace. E’ una responsabilità che si accentua oggi. In questa preoccupante congiuntura internazionale. E’ un ruolo storico: i precursori perseguirono l’unità quando non esisteva, contro ogni esperienza precedente. I Paesi europei hanno dimostrato di avere coraggio. I leader europei hanno dimostrato di avere coraggio. Non lasciamo che, oggi, il sogno europeo – la nostra Unione – venga lacerato da epigoni di tempi bui. Di tempi che hanno lasciato dolore, miseria, desolazione. Questo dovere ci compete. A ogni generazione il suo compito. Lo dobbiamo ai caduti che oggi ricordiamo. Lo dobbiamo ai nomi scritti sulle pietre d’inciampo delle nostre città. Lo dobbiamo al prezioso lavoro di conservazione della memoria del Volksbund. Lo dobbiamo, infine, ai nostri giovani, che hanno diritto a un mondo sicuro, diverso e migliore di quello di guerra e dopoguerra. Con questo spirito, mi sento pienamente partecipe della Giornata del lutto nazionale. Le ferite del passato dell’umanità non possono essere eliminate, ma da esse deriva l’impegno comune per l’avvenire, per un’azione che assuma come misura l’autentica nostra umanità. La nostra consegna: Mai più. Nie wieder”, conclude il presidente della Repubblica.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Cina: Bayer apre primo centro di innovazione nel Paese

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PECHINO (CINA) (ITALPRESS/XINHUA) – Bayer, il gigante tedesco dell’assistenza sanitaria e dell’agroindustria, ha inaugurato sabato il suo primo centro di innovazione in Cina.

Come componente chiave della strategia “in China, for Global” di Bayer, il Bayer E-Town Open Innovation Center di Pechino incuberà aziende biofarmaceutiche innovative locali, sosterrà la globalizzazione dei farmaci sviluppati in Cina e collaborerà con importanti istituzioni accademiche e di ricerca clinica.

“L’apertura del Bayer E-Town Open Innovation Center rappresenta per noi un vero traguardo nel nostro impegno a lungo termine verso l’innovazione in Cina. Consideriamo da tempo la Cina un motore di innovazione resiliente e parte della nostra strategia globale. Il centro fungerà sia da ponte verso la ricerca e sviluppo globale, sia da acceleratore locale per l’ecosistema innovativo presente a Pechino e nella Grande Cina”, ha dichiarato Anastasia Hager, vicepresidente senior di R&S e responsabile delle scienze per la scoperta di farmaci presso Bayer Pharmaceuticals.

Per Hager, la Cina sta diventando sempre più forte grazie alla connessione tra mondo accademico, startup e ospedali, oltre che nei campi della scienza dei dati e dell’innovazione nell’intelligenza artificiale. Tali punti di forza consentono a Bayer di condurre trial clinici più efficaci e di portare più rapidamente i farmaci ai pazienti.

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Hager ha inoltre sottolineato il forte impegno del governo cinese attraverso il piano per stabilizzare gli investimenti esteri e le nuove misure delle zone di libero scambio che consentono il coinvolgimento di aziende straniere nella ricerca e sviluppo di terapie geniche e cellulari, favorendo opportunità di innovazione congiunta.

Parlando del suo primo viaggio in Cina, Hager ha affermato che ciò che ha visto è “molto incoraggiante e stimolante”. “C’è un vero impegno, e anche pragmatismo”.

“Il fatto che la Cina continui questo processo di apertura di alto livello sta alimentando un ecosistema dinamico e fertile. E questo è qualcosa che ci rende davvero ottimisti. Ci fa credere che rafforzare la nostra presenza qui e cercare partner con cui collaborare sia la scelta giusta”, ha aggiunto, sottolineando che la Cina sta emergendo come una delle forze chiave nel mondo farmaceutico globale.

“Ecco perchè pensiamo che, se vogliamo davvero promuovere progressi scientifici come azienda farmaceutica globale, dobbiamo avere una forte presenza anche in Cina”, ha dichiarato a Xinhua.

– Foto Xinhua –

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(ITALPRESS).

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Bezzecchi vince a Valencia nell’ultima gara della stagione

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VALENCIA (SPAGNA) (ITALPRESS) – Marco Bezzecchi vince il Gran Premio di Valencia, ventiduesimo e ultimo appuntamento della stagione 2025 di MotoGP. Il pilota romagnolo dell’Aprilia, terzo in classifica generale, precede lo spagnolo Raul Fernandez (Aprilia Trackhouse) di circa sette decimi, terza posizione per Fabio Di Giannantonio con la Ducati V46. Subito fuori Francesco Bagnaia, finito nella ghiaia dopo un contatto causato da Zarco. A metà gara ritiro anche per il campione del mondo 2024 Jorge Martin, che in una stagione caratterizzata dagli infortuni ha scelto di non continuare in via precauzionale. “Mi sono divertito tanto, specialmente verso la fine perchè Raul (Fernandez) era velocissimo – esulta Bezzecchi – E’ stata dura, ma sono molto contento e soddisfatto del lavoro dei ragazzi. Sono felicissimo, non potevo sperare in un modo migliore per concludere la stagione. Ora festeggeremo, però martedì si ricomincia con i test”.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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