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Cronaca

Top Manager Reputation, sul podio Messina, Descalzi e Starace

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MILANO (ITALPRESS) – Attenzione alle performance aziendali. E a come si comunicano, visto il legame sempre più stretto tra CEO e brand. A novembre, il tema dei risultati societari segna un +5% di interesse nei contenuti online sui manager. Ora vale il 14%, dietro a Leadership (47%) e ESG (36%). Carlo Messina (82.35) si conferma così al vertice della classifica Top Manager Reputation, l’osservatorio permanente di Reputation Science sulla reputazione online dei vertici delle grandi aziende attive in Italia. Il CEO di Intesa Sanpaolo resta in cima grazie ai risultati ottenuti dalla banca, con un utile dei nove mesi a oltre 4 miliardi di euro e con lo stanziamento di 30 miliardi a supporto di imprese e famiglie. Stabile in seconda posizione Claudio Descalzi (80.15): l’AD di Eni, che ha commentato la buona performance aziendale nei primi tre trimestri, è tornato a parlare di gas, affermando che già da questo inverno il 50% delle forniture russe verrà sostituito. Attivo sul piano della performance e della sostenibilità Francesco Starace, terzo con 78.65 punti: Enel ha visto i propri ricavi crescere dell’84% ed è stata certificata come l’unica azienda ad allineare le proprie informative con il Net Zero Company Benchmark.
Segue il made in Italy: Giorgio Armani (78.39) stabile al quarto posto e forte exploit di Brunello Cucinelli (76.59), che questo mese guadagna 4 posizioni. I due guidano il cluster Fashion insieme a Renzo Rosso di OTB (12°, 69.43). E’ sesto Renato Mazzoncini di A2A (76.54), che, nel periodo in esame, ha aperto una nuova sede a Bruxelles. Settimo posto per Stefano Antonio Donnarumma (73.41). L’Amministratore Delegato di Terna ha inaugurato ufficialmente il Tyrrhenian Lab e siglato un contratto di finanziamento per Tyrrhenian Link. Per il cluster Finance, compare Matteo Del Fante di Poste Italiane (73.16) e sale in top10 Andrea Orcel di Unicredit (71.80), forte dei 4 miliardi di utili. Luigi Ferraris di Ferrovie dello Stato Italiane (71.12) si conferma leader del settore Trasporti, John Elkann è in undicesima posizione (70.97) e Urbano Cairo continua a guidare il cluster Media&Telco (68.26). Seguono Alessandro Benetton di Edizione (65.44) e Pietro Labriola (64.69): l’Ad di Tim fa il suo esordio tra i 15 manager con la miglior reputazione online. In classifica generale: Piersilvio Berlusconi, +20 posizioni grazie agli ascolti in salita; Carlo Cimbri (+7), che con Unipol ha ‘affiancatò Elon Musk nell’acquisizione di Twitter; entra tra i migliori 100 Benedetto Levi di Iliad (82).

– Nella foto Carlo Messina, credit Agenziafotogramma.it –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Il Pisa torna in Serie A dopo 34 anni

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ROMA (ITALPRESS) – Dopo il Sassuolo, anche il Pisa è promosso in Serie A. La sconfitta di Bari è indolore per i nerazzurri, visto il contemporaneo ko dello Spezia a Reggio Emilia: la squadra di Inzaghi, quando mancano 180 minuti alla fine della regular season del campionato cadetto, è certa del secondo posto, che assicura il ritorno diretto nella massima categoria ai toscani, dopo 34 anni di attesa.
E’ la vittoria di una società, di una squadra, di un popolo, tutti insieme nel solco del grande Romeo Anconetani. Un successo che ha radici lontane e che parte da una formazione approntata, in estate, dal patron Alexander Knaster. A mister Pippo Inzaghi è stata affidata una compagine competitiva e ben assortita con giocatori che esplodono nei ruoli assegnati. Il Pisa, 7 apparizioni in A, l’ultima nel 1990-91, aveva collezionato, finora, 38 campionati di B e nel suo palmares ha ben poco: due Mitropa ed una Coppa Italia di C. Ma dalla sua parte ha sempre avuto un pubblico appassionato che ha riempito l’Arena Garibaldi e, con il passare delle giornate, ci ha creduto sempre più. Il 3-4-2-1 di Inzaghi ha finalmente esaltato i sostenitori nerazzurri, troppo spesso delusi da fallimenti (1994) e campionati di basso cabotaggio in serie C. Il Pisa, dal 1990 ad oggi, ha conosciuto anche l’onta dell’Eccellenza Toscana, della D, e di una seconda esclusione (2009) per dissesto patrimoniale. Nel 2016-17 assaggia per un anno la B prima di una nuova retrocessione e di una pronta risalita fra i cadetti. Insomma un’altalena che la società spera che si sia fermata con il ritorno in A.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Monza-Atalanta 0-4, i brianzoli retrocedono in serie B

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MONZA (ITALPRESS) – Una sconfitta che sancisce la retrocessione aritmetica del Monza. I brianzoli perdono 4-0 contro l’Atalanta;
decisiva la doppietta di De Keteleare e le reti di Lookman e Brescianini che spediscono i padroni di casa in B. I nerazzurri fanno invece un passo decisivo verso la qualificazione alla prossima Champions League piazzandosi a quota 68. I bergamaschi nel prossimo turno affronteranno la Roma. I biancorossi, invece, sfideranno l’Udinese.
Gli orobici – nel silenzio della curva ospite per ricordare Riccardo Claris, tifoso nerazzurro scomparso dopo essere stato accoltellato nella notte per una rissa con un gruppo di tifosi dell’Inter – hanno iniziato creando occasioni a raffica: al 12′ è arrivato il gol di De Ketelaere dopo l’ottimo suggerimento di Retegui, al 23′ il raddoppio del belga dopo un errore della difesa di casa. Le due reti hanno spianato la strada agli ospiti, la squadra di Nesta ha abbozzato una reazione con Castrovilli, ma il gol dell’ex Fiorentina è stato annullato per una posizione di fuorigioco.
Il secondo tempo è proseguito sulla falsariga di quanto visto nei primi 45 minuti, dopo appena due minuti Lookman, con un’azione personale, ha siglato la rete del 3-0. Al 10′ Ederson si è divorato il poker, il centrocampista brasiliano da due passi e con la porta spalancata, ha spedito a lato. Nessuna rete invece per Mateo Retegui, l’italo-argentino ha lavorato più per i compagni che per ritoccare il proprio record personale: al momento sono 24 gol in campionato in 32 gare giocate. Il quarto assolo dei bergamaschi è arrivato a due minuti dal termine, dopo una serie di rimpalli Brescianini si è inventato la girata che ha fulminato Pizzignacco.

– Foto: Image –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Empoli-Lazio 0-1, Dia rilancia i biancocelesti nella corsa Champions

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EMPOLI (ITALPRESS) – La Lazio centra il terzo successo consecutivo in trasferta, ottiene tre punti fondamentali in casa dell’Empoli e si prende momentaneamente il quarto posto, mettendo pressione sugli avversari nella corsa Champions. Baroni sorprende tutti proponendo Marusic sulla linea dei trequartisti al posto di Isaksen, mentre in difesa ci sono Gigot e Hysaj. E proprio il terzino albanese è protagonista dell’avio sprint dei suoi, ricevendo l’apertura di Castellanos e mettendo in mezzo per la rete di Dia dopo nemmeno un minuto di gioco, complice anche un intervento mancato di Viti (negativo nel primo tempo, migliorando con il passare dei minuti). I toscani provano a farsi vedere con lo squillo di Marianucci, ma la Lazio prende il controllo del gioco grazie anche all’ottimo lavoro di Castellanos e alla spinta di Zaccagni e Hysaj sulle fasce. Al 38′ cambia la partita: Lorenzo Colombo, ammonito pochi minuti prima, sgomita con Rovella e poi entra in contatto con Gigot. L’arbitro Colombo non ha dubbi ed estrae il secondo giallo; in realtà, la decisione appare un pò severa, dato che l’attaccante ritrae la gamba e l’intervento non è violento. Nonostante l’inferiorità numerica, la squadra di D’Aversa torna in campo con un bel piglio, frutto anche dell’ingresso positivo di Sambia, e trova anche la rete. Punizione dello stesso Sambia, colpo di testa di Solbakken, deviazione di Romagnoli e girata di Viti.
La gioia della squadra di casa, però, dura pochi istanti, dato che il Var rileva un leggero fuorigioco di Viti sul colpo di testa di Solbakken. Gli ingressi di Vecino e Pedro ridanno vivacità alla Lazio. In particolare, lo spagnolo sfiora la rete al 72′, mandando sul fondo di pochi millimetri dopo un velo proprio del centrocampista sudamericano. Al 76′, ristabilita la parità numerica per il doppio giallo a Hysaj per la trattenuta ingenua su Sambia. All’85’ ancora Pedro ha una grande occasione ma viene fermato in area in extremis dall’intervento di Marianucci: anche in questo caso, qualche dubbio sulla scelta di Colombo di far correre, ma l’arbitro non viene richiamato all’on-field review. Nel finale, la Lazio sfiora il raddoppio con Isaksen, ipnotizzato da Vasquez, ma si prende i tre punti. L’Empoli, invece, rimane penultimo e arriva a cinque mesi senza vittorie.

– Foto: Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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