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Argentina in finale, Messi-Alvarez piegano 3-0 la Croazia

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LOSAIL (QATAR) (ITALPRESS) – Nella prima delle due semifinali mondiali trionfa l’Argentina, che supera per 3-0 la Croazia guadagnando così la qualificazione alla finalissima a 8 anni di distanza dall’ultima volta. Gli uomini di Scaloni vengono trascinati da Messi e Alvarez, che firmano le tre reti che decidono la sfida. L’inizio del match è interlocutorio, con le due squadre che si studiano. Il primo squillo lo firma Fernandez e arriva al 25′, quando Livakovic si distende e para in tuffo la conclusione dalla lunga distanza del centrocampista. Al 32′, la difesa croata si fa trovare stranamente aperta e Alvarez viene prima lanciato a rete nello spazio e poi atterrato in uscita da Livakovic. L’arbitro assegna giustamente il calcio di rigore. Dal dischetto si presenta Messi, che trasforma di potenza siglando l’1-0 e rete personale numero 11 a un Mondiale, superando il precedente record argentino di Batistuta che si era fermato a 10. Il raddoppio arriva già al 39′. L’albiceleste recupera rapidamente palla e la fa arrivare ad Alvarez, che parte palla al piede centralmente da metà campo, penetra in area, vince due rimpalli di forza con Juranovic e Sosa e infila Livakovic con un destro ravvicinato. E’ il 2-0 che annichilisce gli uomini di Dalic.
Al 43′ Livakovic compie un miracolo per evitare il tris, quando mette in corner un’incornata ravvicinata di Tagliafico dopo un corner calciato dalla sinistra. Si va al riposo sul 2-0. Modric e compagni non reagiscono e al 24′ della ripresa arriva il tris avversario. Tutto parte da un’azione da campione di Messi, che ubriaca Gvardiol con un doppio dribbling, entra in area e serve a rimorchio Alvarez, che insacca di prima intenzione con il destro firmando 3-0 e doppietta personale. Al 38′ Mac Allister sciupa il possibile 4-0 quando calcia fuori dopo un pregevole assist del neo entrato Dybala, al suo debutto nel torneo. Poco dopo, Lovren arriva con un pizzico di ritardo su una sponda aerea di Perisic in seguito a un angolo e non riesce così a firmare il 3-1. Il risultato non cambierà più. L’Argentina può dunque festeggiare l’accesso in finale, dove domenica alle 16 se la vedrà contro la vincente tra Francia e Marocco. Il giorno prima, alla stessa ora, la Croazia scenderà invece in campo per la finalina per il terzo e quarto posto.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS)

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Maresca “Psg la squadra più forte al mondo, ma il mio Chelsea se la giocherà”

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NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – “La penso come voi, come la maggior parte delle persone che seguono il calcio”. Enzo Maresca non ha dubbi sul Psg, ma ha altrettante certezze anche quando si parla del suo Chelsea. Domani alle 15 del New Jersey (le 21 in Italia), i suoi blues sfideranno i campioni di Francia e d’Europa nella finale del Mondiale per club. Il pronostico è a favore dei parigini, ma i londinesi anche in questa lunga competizione, oltre che in Premier e in Conference League (vinta battendo in finale il Betis), hanno dimostrato di potersela giocare con tutti.

“Sono d’accordo con chi ritiene che il Psg sia la migliore squadra del mondo, siamo in tanti a pensarla così, ma del resto lo stanno dimostrando in ogni competizione, hanno dominato in Francia, hanno vinto la Champions, sono in finale in questo Mondiale e tutti hanno visto come hanno giocato, abbiamo grande rispetto per loro – dice l’ex centrocampista -. Recentemente avevo già detto che mi piace molto vederli giocare, lo confermo, ma aggiungo che entreremo in campo per dare il massimo, per giocarcela, per cercare di vincere”. 

Da Luis Enrique grandi elogi per Maresca e la stima è reciproca. “Come allenatore è un punto di riferimento per tutti, così come lo è la sua squadra, non solo per me, ma per tutti gli appassionati di calcio. Il nostro stile di gioco ha qualcosa in comune e penso che in questa stagione abbiamo dimostrato come vogliamo gestire i momenti della partita con e senza palla”, spiega il tecnico italiano che non ha voglia di tornare sulla polemica con i brasiliani in merito al numero di partite giocate (“Loro a dicembre si sono presi un mese di riposo, noi no, lavoriamo da oltre un anno senza sosta, dopo la finale cercheremo di recuperare per l’anno prossimo”) e preferisce concentrarsi sulla sua rosa, girando gli elogi che gli vengono rivolti ai suoi ragazzi. “La squadra si è meritata la fiducia e la considerazione di tutti, è arrivata tra le prime 4 in Premier, ha vinto la Conference e qui è arrivata all’ultimo atto, ha disputato una stagione fantastica. Per me il più grande risultato è che un anno fa nessuno parlava di calcio, del Chelsea, ora le cose sono cambiate ed questa la più grande sossisfazione di questa stagione”. 

Secondo Enzo Fernandez domani tornerà a disposizione Caicedo, Maresca non conferma, se lo augura soltanto e, in merito al parere del centrocampista argentino che ha lanciato l’allarme sulle temperature elevate, taglia corto: “Siamo qui negli Stati Uniti da un mese, siamo abituati a giocare in queste condizioni ed è un discorso che vale per entrambe le squadre”. Ultime battute su Joao Pedro, il nuovo acquisto che con una splendida doppietta ha deciso la semifinale contro il Fluminense:È un ottimo giocatore. Lo abbiamo ingaggiato perché crediamo che ci aiuterà, soprattutto contro squadre che difendono con un blocco basso e profondo. È molto bravo negli spazi stretti. Ha molta qualità”. E Maresca con la qualità, prima da calciatore e ora da allenatore, ha sempre avuto un gran feeling.

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(ITALPRESS).

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Luis Enrique “Il Psg vuole continuare a scrivere la storia”

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NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – “E’ l’ultima partita di una stagione che è stata fantastica, storica e vogliamo chiuderla nella maniera migliore, sarebbe importante per il club e per i tifosi. Ci presentiamo all’appuntamento con buone sensazioni”. E non potrebbe essere altrimenti: il Psg di Luis Enrique, al di là del risultato che maturerà al termine della finale del Mondiale per club in programma domani sera contro il Chelsea, ha vissuto un’annata sportiva eccellente. Ha vinto tutto quello che c’era da vincere, raggiungendo l’apice con la Champions alzata al cielo dopo il netto successo contro l’Inter, ma c’è ancora la possibilità di migliorarsi vincendo il nuovo Mondiale per club voluto dalla Fifa di Gianni Infantino.

I talenti non mancano, i grandi giocatori neanche, ma il vero protagonista di questo Psg è senza dubbio il tecnico spagnolo, anche se lui legge diversamente il percorso portato a termine. “Non ho poteri magici, non li avevo da giocatore e non li ho da allenatore. Mi piace quello che faccio, mi diverto, soprattutto nei momenti difficili; è lì che mi sento più a mio agio. Quando le cose funzionano è bello vedere che riesci a far felici le persone, ma sto meglio nei momenti in cui ricevo critiche, mi motivano di più degli elogi. Potrebbe essere la mia migliore stagione da allenatore, ma dobbiamo vincere la partita di domani per concludere. La cosa più importante è giocare dando il 100%”.

Luis Enrique conosce bene il calcio, sa che tutto può essere dimenticato in fretta. “Ora gli elogi arrivano perchè vinciamo, ma basta pensare al Manchester City di Pep Guardiola, la migliore squadra dell’ultimo decennio, ha perso qualche partita ed è stata distrutta dalla critica”, sottolinea l’ex allenatore della Roma che insiste nel sottolineare i meriti dei suoi: “Sono stati sensazionali, hanno fatto un lavoro incredibilmente efficace per tutto l’anno, abbiamo fatto la storia e vogliamo continuare a scriverla vincendo la finale di domani. L’analisi della stagione è semplice: è stata straordinaria”. E non era scontato. Chiuso il ciclo poco esaltante di stelle come Neymar, Messi e Mbappè, Luis Enrique ha lavorato su tutt’altro, sul suo calcio. “Nella mia squadra ci sono 11 stelle, il calcio funziona così. Non vogliamo una star, vogliamo che lo siano tutti. Con il presidente abbiamo fissato un obiettivo: la nostra vera stella deve essere la squadra, deve essere ogni tifoso del Parco dei Principi, ogni componente che rappresenta il club. Le vogliamo le stelle, ma tutte al servizio della squadra”.

Tra il Psg e l’ennesimo titolo della stagione c’è il Chelsea. “Chi pensa che per noi sarà facile non ha analizzato la squadra di Maresca, un allenatore che ha fatto un ottimo lavoro e che apprezzo molto. Utilizza giocatori di alto profilo tecnico, pressa sempre, è arrivato quarto in Premier e ha disputato una stagione eccezionale. Mi piace come gioca e il senso del dovere della sua squadra. Bisognerà affrontera la partita al 100% delle nostre possibilità”.

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Come detto punta sul collettivo, ma in conferenza stampa viene sottolineato il lavoro di Fabián Ruiz. “Ogni giocatore del Psg, ha fatto un lavoro eccellente, anche chi non ha giocato sempre, poi Fabian ha una storia particolare perchè non ha avuto due stagioni facili, ma per me è un giocatore di indiscutibile valore, importantissimo per il mio calcio”. Luis Enrique ritiene che il trionfo in Champions: “Sia stato fondamentale per il club e la squadra, era il primo obiettivo quando sono arrivato, non è stato facile ma lo abbiamo centrato scrivendo la storia, adesso abbiamo davanti a noi un’altra grande sfida e non vediamo l’ora”. 

Come allenatore ritiene di continuare “a commettere errori, ne faccio ancora molti, ma quando non vincevo mi criticavano a morte, eppure secondo me facevo meglio allora”. Sarà, intanto è il candidato numero 1 al pallone d’oro dei tecnici. “Non credo nei premi individuali e ancor meno se si parla di allenatori. Credo nel collettivo e penso che il Psg in questo sia un punto di riferimento. Se parliamo di calciatori, dico che abbiamo Dembele che è stato il miglior giocatore della stagione per quel che ha vinto, per i suoi gol, i suoi assist e il lavoro che ha fatto per la squadra, è stato fondamentale per i nostri successi”.

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Alcaraz batte Fritz e va in finale a Wimbledon, Sinner in campo con Djokovic

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LONDRA (INGHILTERRA) (ITALPRESS) – Carlos Alcaraz è il primo finalista di Wimbledon, terzo Slam stagionale alle battute conclusive sull’erba londinese. Nella prima semifinale il 22enne tennista spagnolo, numero 2 del ranking mondiale e del tabellone, ha superato in quattro set lo statunitense Taylor Fritz, n.5 della classifica Atp e del torneo, con il punteggio di 6-4 5-7 6-3 7-6(6) dopo due ore e 51 minuti di gioco. Per il titolo Alcaraz, vincitore delle ultime due edizioni di Wimbledon, se la vedrà domenica con uno tra l’azzurro Jannik Sinner (1) ed il serbo Novak Djokovic (6).

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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