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Da Meloni a Lotito, politica e calcio salutano Mihajlovic

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ROMA (ITALPRESS) – Il “mondo” della politica e quello del calcio, in Italia e in Serbia, hanno reso omaggio a Sinisa Mihajlovic. A Roma in tanti sono accorsi alla camera ardente, allestita in Campidoglio dalle 10 alle 18. “Una figura come quella di Sinisa è il coraggio. Il coraggio porta con sè un insegnamento, che Mihajlovic sapeva dare. Ed è la ragione per la quale era rispettato dalle persone che tifavano per le sue squadre e da quelle che tifavano contro le sue squadre”, ha detto il presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni. Bello anche il ricordo dell’ex calciatore e allenatore serbo del presidente del Senato, Ignazio La Russa: “E’ stato un eroe non solo in campo ma anche nella vita, lo ha dimostrato fino all’ultimo. L’ho apprezzato come allenatore ma anche come tirava calci alla vita. Mi piace ricordare che non solo ha finito con l’Inter ma è stato allenatore vincente anche con il Catania, due squadre a cui sono legato. Alla fine siamo tutti vicini a lui, come uomo, e alla sua famiglia”.
Adesso è anche parlamentare ma è da anni il presidente della Lazio, con la quale Mihajlovic ha vinto nel 2000 lo scudetto: per questo era fra i più commossi, visibilmente, Claudio Lotito. “Il ricordo che ho è di un grande amico, di un grande uomo e di un grande padre: un professionista. Ho sempre avuto un rapporto di amicizia con la sua famiglia e con lui in particolare. Era una persona che deve rappresentare un esempio come professionista e come uomo. Ha avuto il coraggio e la dignità di portare avanti una malattia devastante. Per noi è un esempio di dignità e soprattutto di forza”, ha detto Lotito. Anche una bandiera dell’altra sponda del Tevere, ovvero della Roma, prima squadra in Italia da giocatore di Mihajlovic, ha voluto “abbracciare” Sinisa. “E’ raro vedere per un giocatore e un allenatore spigoloso tanto affetto: questo perchè Sinisa era considerato un uomo vero e leale, un uomo senza maschere”, ha detto Daniele De Rossi.
Sulla stessa lunghezza d’onda il collega Luciano Spalletti, attuale allenatore del Napoli: “Ha ricevuto un tributo da tutti, perchè era molto diretto. Suscitava subito questo senso di persona vera”. A ricordarlo anche Vincenzo Montella, che in carriera ha “ereditato” la panchina di Mihajlovic quattro volte, a Catania, alla Fiorentina, alla Sampdoria e al Milan: “E’ un giorno difficile, però io Sinisa lo voglio ricordare, oltre che come un combattente, come un uomo dai grandi valori. Non c’è mai stata una persona, dai magazzinieri ai presidenti, che mi abbia parlato male di lui. Era amato dovunque, soprattutto come persona”. La conferma di ciò è arrivata per bocca di Andrea Della Valle. “Era una persona veramente speciale e leale, cosa rara nel mondo del calcio. Sono orgoglioso di essere stato il suo presidente. Rimarrà nel cuore di tutto noi. Non c’è altro da dire”, ha detto l’ex numero uno della Fiorentina.
Molto “vicina” a Mihajlovic anche la Serie B. Il presidente della Lega di B, Mauro Balata, si è recato in Campidoglio per rendere omaggio all’ex calciatore e allenatore serbo. Un omaggio che si è ripetuto per tutto il giorno sui campi della categoria cadetta con un minuto di silenzio prima di ogni incontro.
Non solo a Roma, e in Italia, ma anche a Belgrado, al Museo della Stella Rossa, in tanti hanno reso omaggio a Mihajlovic. Fra i numerosi tifosi e appassionati che hanno firmato il libro di condoglianze nello stadio del team della capitale serba, anche Aleksandar Vucic, presidente della Repubblica di Serbia, che ha scritto: “Addio Sinisa e grazie di tutto”. Poi, davanti alle telecamere, lo stesso ha affermato: “Sono stato un suo tifoso, non solo in tv. Tifavo per lui a ogni partita nella ex Jugoslavia e all’estero”.
Domani mattina, alle 11.30, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, in piazza della Repubblica, a Roma, si svolgeranno i funerali per l’ultimo saluto a “Sua Maestà”, come l’ha ribattezzato la Federcalcio serba.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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Masters 1000 Parigi, Sonego batte Korda e sfida Musetti. Avanza anche Cobolli

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PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Buona la prima per Flavio Cobolli nel Rolex Paris Masters, l’ultimo Masters 1000 della stagione sul duro indoor (montepremi 6.128.940 euro). A “La Defense Arena”, a Nanterre, che per la prima volta ospita il torneo tradizionalmente di scena a Bercy, il tennista romano, 23 del ranking mondiale, ha sconfitto il ceco Thomas Machac (34 Atp) con il punteggio di 6-1 6-4. I due si sono affrontati per il secondo torneo di fila: l’azzurro aveva infatti già sconfitto il ceco al primo turno a Vienna, dove aveva ottenuto il primo successo in quattro confronti diretti. Per Cobolli c’è ora la sfida di secondo turno con lo statunitense Ben Shelton, sesto nella classifica Atp e quinta testa di serie.

“Ho preparato al meglio la partita. Sto lavorando molto sul servizio: credo che si sia visto. Da varie settimane che mi trovo bene a battere e, per questo, se posso, decido anche di servire per primo, per prendere fiducia. Mi sono sentito deciso, sono contentissimo, ho risposto bene e la partita contro Machac è sempre difficile. Lui è un tennista molto forte, che temo molto e per questo ho cercato di entrare in campo molto deciso”. Lo ha detto, a fine match, Cobolli, ai microfoni di Sky Sport. “Mi sento più fresco ora che all’inizio della stagione: sono in condizioni fisiche ottime. La partita difficile contro Jannik Sinner a Vienna è stata la prova che sto bene e che posso dire la mia”, ha aggiunto il romano d’adozione, che ora sfida Ben Shelton: “Sarà una partita molto complicata: io gioco bene su questi campi e ho un buon feeling coi miei colpi”.

BERGS PRIMO AVVERSARIO DI SINNER

Sarà Zizou Bergs l’avversario di Jannik Sinner nel match di debutto dell’azzurro nel “Rolex Paris Masters”. Il tennista belga, numero 41 del mondo, ha sconfitto al primo turno lo statunitense Alex Michelsen, 35 del ranking internazionale, col punteggio di 6-3 2-6 6-2. L’altoatesino, numero 2 del mondo e del tabellone, come tutte le prime otto teste di serie, al primo turno ha usufruito di un “bye” e comincerà il torneo direttamente dai sedicesimi di finale. Oggi, intanto, Sinner, reduce dal successo nel torneo di Vienna, ha “assaggiato” i campi parigini, che da quest’anno prendono il posto dell’Arena di Bercy.

SONEGO BATTE KORDA, ORA DERBY CON MUSETTI

Buona la prima per Lorenzo Sonego. Il tennista piemontese, numero 45 del mondo, ha sconfitto al primo turno lo statunitense Sebastian Korda, 54 del ranking internazionale, proveniente dalle qualificazioni, col punteggio di 6-2 6-3. Ai sedicesimi di finale sarà dunque derby azzurro. Sonego sfiderà per un posto negli ottavi di finale il connazionale Lorenzo Musetti, numero 8 del mondo e settima forza del tabellone, che, come tutte le prime otto teste di serie del seeding, al primo turno ha usufruito di un “bye”.

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MUSETTI “ATP FINALS SAREBBERO CILIEGINA SULLA TORTA”

“Sto bene. Sicuramente essere nelle prime otto teste di serie mi permette di avere qualche giorno in più per riposare e per prepararmi al meglio. La mia stagione è stata molto positiva, la mia migliore di gran lunga fino a qui. Le Atp Finals a Torino sarebbero la ciliegina sulla torta”. Così, ai microfoni di Sky Sport, Lorenzo Musetti, in attesa di debuttare al “Rolex Paris Masters”, ultimo torneo Atp 1000 della stagione. L’azzurro è al momento ottavo nella classifica “Race” live ed è a un passo dall’ottenere il pass per le Atp Finals. Musetti può essere ripreso soltanto da Felix Auger Aliassime o (in caso di un suo torneo negativo) da Casper Ruud e (in caso di uscita di scena al primo turno) da Medvedev e Davidovich Fokina. Il norvegese, il russo o lo spagnolo possono scavalcare nella classifica verso Torino l’azzurro solo in caso di vittoria del torneo in corso sul cemento indoor della capitale francese.

DARDERI ELIMINATO

Luciano Darderi esce invece di scena al primo turno. Il tennista italo-argentino, numero 27 del ranking Atp, si è arreso all’esordio al francese Arthur Cazaux, 62esimo della classifica mondiale, con il punteggio di 7-6(5) 7-6(4).

– foto IPA Agency –

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Juventus, ufficiale: esonerato il tecnico Igor Tudor. Brambilla in panchina contro l’Udinese

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TORINO (ITALPRESS) – Si esaurisce l’avventura di Igor Tudor sulla panchina della Juventus. “Juventus FC comunica di aver sollevato in data odierna Igor Tudor dall’incarico di allenatore della Prima Squadra maschile e con lui il suo staff composto da Ivan Javorcic, Tomislav Rogic e Riccardo Ragnacci”, si legge in una nota del club bianconero.

La società comunica inoltre di aver affidato momentaneamente la guida della prima squadra maschile a Massimiliano Brambilla, che mercoledì sera siederà sulla panchina in occasione del match Juventus-Udinese. “Il Club ringrazia Igor Tudor e tutto il suo staff per la professionalità e la dedizione dimostrate in questi mesi e augura loro il meglio per il futuro professionale”, conclude il comunicato della Juve, sconfitta ieri sera all’Olimpico per 1-0 dalla Lazio e a 12 punti in classifica dopo otto giornate disputate.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Juric “Ci manca un po’ di brillantezza, Milan squadra equilibrata”

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BERGAMO (ITALPRESS) – “Il Milan è già la squadra di Allegri: concentrata, sul pezzo, equilibrata, capace di sfruttare le qualità dei giocatori e di contenere gli avversari”. Così Ivan Juric, tecnico dell’Atalanta, alla vigilia del match di campionato, in casa, contro i rossoneri. Sul periodo del team orobico, poi, l’allenatore ha le idee chiare: “Vedo una squadra che finora ha creato tanto, ma non è riuscita a concretizzare. Bisogna analizzare la situazione in modo chiaro, considerando anche gli infortuni di queste settimane. A Cremona il primo tempo non mi è piaciuto; mentre nella ripresa siamo stati bravi a costruire parecchio. Ci manca solo un pò di brillantezza”.

Sui singoli, invece, Juric ha affermato: “Con Carnesecchi tutto chiarito: sono davvero soddisfatto di quello che sta facendo. A Lookman manca solo il gol. Lo vedo molto dentro la squadra: è sempre disponibile e lavora con grande spirito di sacrificio. Con Scamacca bisogna avere pazienza: vorrei farlo partire dall’inizio, ma bisogna andare per gradi e gestire i tempi di rientro con cautela. Kolasinac sta crescendo: sono contento dei suoi progressi ma non è ancora pronto per giocare”. Infine, chiusura sul collega e amico Igor Tudor, da poco esonerato dalla Juventus: “Mi dispiace molto per lui, perchè è un uomo da Juventus, serio e preparato. Ma, purtroppo, sono cose che fanno parte del nostro mestiere: a volte, anche quando si lavora bene, i risultati non arrivano e tutto diventa più complicato”.

– foto Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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