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Cronaca

La Francia cede ai rigori, Argentina campione del mondo

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AL DAAYEN (QATAR) (ITALPRESS) – Al termine di una partita che rimarrà nella storia del calcio, l’Argentina si aggiudica il suo terzo Mondiale, battendo la Francia ai rigori. Finale che si chiude sul 3-3 al termine dei tempi supplementari (2-2 al 90′), impreziosita dalle magie di Messi (doppietta) e di Mbappè (tripletta): sono poi gli errori di Coman e Tchouamèni dagli 11 metri a indirizzare la gara e la Coppa verso le braccia dei sudamericani.
L’Albiceleste parte alla grande. Al 21′, uno scatenato Di Maria si procura un calcio di rigore quando cade in area a causa di un lieve ma ingenuo tocco da parte di Dembèlè. Dal dischetto si presenta Messi, che spiazza Lloris firmando l’1-0 e il sesto centro personale in questo Mondiale. I transalpini subiscono il contraccolpo e al 36′ arriva il 2-0. Messi smarca Alvarez in ripartenza, il quale lancia sulla corsa Mac Allister che corre verso l’area e serve sul secondo palo Di Maria che di prima intenzione infila Lloris con il mancino per il raddoppio. Deschamps non riesce a trovare le contromisure e al 41′ effettua già un doppio cambio, inserendo Kolo Muani e Thuram al posto di Dembèlè e Giroud. Si chiude sul 2-0 un primo tempo dominato dai sudamericani. Nella ripresa la musica non cambia e gli uomini di Scaloni sembrano gestire senza problemi in avvio, fino a che Di Maria rimane in campo. Al 34′, quando la gara sembra indirizzata, arriva l’episodio che riapre tutto. Kolo Muani ruba il tempo a Otamendi ed entra in area, subendo l’intervento da dietro del difensore che lo sgambetta. L’arbitro assegna giustamente il penalty, che Mbappè trasforma per l’1-2. Un minuto dopo, accade l’incredibile. Coman ruba palla e appoggia per Rabiot che, nel prosieguo dell’azione, serve lo stesso Mbappè che si chiude un triangolo volante con Kolo Muani e sigla il 2-2 con un gran destro al volo nell’angolino. Un gran gol per il fenomeno del Psg, che sale a quota 7 reti in Qatar. Un minuto prima del fischio finale, Messi si libera al limite dell’area aggiustandosi la palla con il sinistro, con Lloris che in volo neutralizza la sua conclusione alzando in tuffo sopra la traversa. Si va ai supplementari. All’ultimo minuto del primo extra time, Upamecano e Varane salvano Lloris con un doppio intervento ravvicinato prima su Lautaro Martinez e poi su Fernandez. Il 3-2 argentino arriva al 3′ della ripresa. Messi imbuca per Lautaro che calcia, Lloris respinge ma è Messi il più lesto di tutti a segnare a porta vuota, con Upamecano che spazza il pallone quando aveva già superato la linea. Sembra tutto finito, ma non è così. Al 12′, Mbappè calcia trovando il gomito in area di Montiel. Il direttore di gara fischia il terzo rigore del match. Dal dischetto c’è ancora una volta Mbappè, che firma 3-3 e tripletta personale in una finale come solo l’inglese Geoff Hurst riuscì a fare nel lontano 1966. La palla del possibile 4-3 capita in pieno recupero sul destro di Kolo Muani, che a tu per tu con Martinez sbaglia clamorosamente con il destro trovando il salvataggio con i piedi del portiere. Sul capovolgimento di fronte, Lautaro Martinez indirizza male un’incornata da ottima posizione. Si va ai rigori. Dagli 11 metri, Martinez para su Coman e poi è Tchouamèni a calciare fuori. Montiel mette dentro il penalty decisivo (dopo i centri di Messi, Dybala e Paredes) e l’Argentina può così festeggiare la vittoria della sua terza Coppa del Mondo. Messi, che dovrebbe essere all’ultima recita in un Mondiale, può così festeggiare il primo titolo iridato della carriera, eguagliando Diego Armando Maradona. Gli applausi, però, vanno a entrambe le squadre.
– foto Image –
(ITALPRESS).

Cronaca

Il Napoli frena in testa, 2-2 col Genoa e l’Inter torna a -1

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NAPOLI (ITALPRESS) – Il Napoli sente la pressione e lascia due punti per strada: è solo 2-2 col Genoa, l’Inter accorcia a -1 quando mancano due turni. Difesa alta in avvio per gli ospiti, che rischiano subito in avvio e si salvano sul tiro a giro di Politano: conclusione out di poco. McTominay calcia alto in rovesciata, poi Conte perde Lobotka. Lo slovacco, rischiato da Conte, sente scricchiolare la caviglia e si arrende al 12′: dentro Gilmour. Il cambio a centrocampo non spegne il ritrovato impeto del Napoli, che passa al 15′ sull’asse McTominay-Lukaku: filtrante dello scozzese per Big Rom, che vince il duello con Vasquez e incrocia alle spalle di Siegrist, vice-Leali. Si tratta
della sua ottava rete contro il Genoa, la sua vittima preferita in Serie A. Raspadori sfiora subito il raddoppio, poi si risveglia improvvisamente il Grifone: doppia occasione e traversa per Pinamonti. Passano due minuti e arriva, a sorpresa, il pareggio: cross di Messias, testa di Ahanor e autorete di Meret, che è sfortunato nel rimpallo col palo. Il pareggio tramortisce il Napoli, che reagisce col solo Spinazzola: è 1-1 al riposo. Nella ripresa Siegrist è subito decisivo su Lukaku e Raspadori, mentre Anguissa spreca una clamorosa chance. Al 63′ ecco il nuovo e meritato vantaggio azzurro, col secondo assist di Scott McTominay: questa volta è per Raspadori, che sigla il pesantissimo 2-1 col suo sinistro. Proprio l’ex United perdona il possibile tris e il Napoli, forse, abbassa troppo nel finale. L’ingresso di Billing non trasmette il giusto messaggio alla squadra e proprio il danese è protagonista in negativo sul 2-2: Vasquez beffa lui e Olivera, siglando il pareggio all’84’. Nel finale Conte si gioca il rientrante Neres come carta della disperazione, ma il risultato non cambia. Il Napoli non risponde all’Inter e sale a 78 punti, +1 sui nerazzurri: Conte allunga la sua striscia positiva, ma ora non può più sbagliare a due turni dal termine. Il Genoa, di contro, ottiene un punto positivo nonostante l’ampio turnover: Vieira, già salvo, sale a 40 punti.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Zelensky “Pronto a vedere Putin giovedì in Turchia”

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KIEV (ITALPRESS) – “Attendiamo un cessate il fuoco completo e duraturo, a partire da domani, che fornisca la base necessaria alla diplomazia. Non ha senso prolungare le uccisioni”. Lo ha scritto sui social il leader ucraino Volodymyr Zelensky.
“Aspetterò Putin in Turchia giovedì. Personalmente – aggiunge -. Spero che questa volta i russi non cerchino scuse”.
-foto Ipa Agency-
(ITALPRESS).

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Torino-Inter 0-2, decidono Zalewski e Asllani

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TORINO (ITALPRESS) – Dopo l’emozionante notte di Champions, l’Inter torna a focalizzarsi sul campionato e vince sotto il diluvio per 2-0 contro il Torino. All’Olimpico, decidono le reti di Zalewski e di Asllani (su rigore). Rispetto all’undici iniziale di mercoledì, Inzaghi ne cambia nove, confermando da titolari i soli Bisseck e Bastoni: il tandem d’attacco è composto da Correa e Taremi, mentre Zalewski viene schierato mezzala. Sono rimasti a Milano Lautaro, Mkhitaryan e Pavard. Nonostante una formazione ampiamente rimaneggiata, l’Inter parte subito forte, sbloccando il risultato al 14′ con Zalewski. L’esterno ex Roma si libera di Gineitis con una finta di corpo, per poi far partire un destro a giro diretto all’angolino che non lascia scampo a Milinkovic. Dopo l’1-0 i nerazzurri non si accontentano e sfiorano il raddoppio grazie al quasi autogol di Masina, intervenuto goffamente per deviare una conclusione di Darmian. Col passare dei minuti, il Torino si scioglie e prende coraggio, cominciando ad attaccare con maggiore insistenza sulle corsie laterali. I granata vanno vicini al pari prima al 37′ con Masina su azione di corner, poi al 46′ col colpo di testa di Adams, parato da un miracoloso Martinez. Il secondo tempo ha inizio dopo una verifica delle condizioni del terreno di gioco: la forte intensità della pioggia sul finale di frazione aveva messo in dubbio il corretto proseguimento del match. Per la ripresa Inzaghi inserisce Dumfries e Dimarco. Quest’ultimo con un’imbucata geniale serve Taremi che, solo davanti a Milinkovic, viene steso dal portiere serbo. La Penna fischia rigore e dal dischetto Asllani realizza la rete del 2-0. In ripartenza l’Inter sfiora a più riprese il tris, ma Milinkovic riesce a neutralizzare i tentativi di Dimarco e Correa. Nel finale i nerazzurri gestiscono il possesso, nonostante il moto d’orgoglio dei padroni di casa, continuando anche a creare pericoli in zona offensiva. Nel recupero il Torino segna con Masina, ma la rete viene annullata per fallo in attacco. Con una prova di carattere i ragazzi di Inzaghi mantengono ancora vivo il sogno tricolore: il Torino, invece, rimane undicesimo, a quota 44 punti.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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