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Da Neymar a Ronaldo il Fenomeno: “Addio al Re del calcio”

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SAN PAOLO (BRASILE) (ITALPRESS) – “Tutto ciò che siamo è grazie a te. Ti amiamo infinitamente. Riposa in pace”. Kely Nascimento, una delle figlie di Pelè, comunica via Instagram la notizia che tutti temevano: a 82 anni, nell’ospedale “Albert Einstein” di San Paolo, si è spento O’Rei. Le sue condizioni di salute si erano aggravate dopo il tumore al colon che gli era stato diagnosticato nel settembre dello scorso anno: “Insufficienza multiorgano”, la causa ufficiale dalla morte, alle 15.27 brasiliane, annunciata dall’ospedale dove era ormai ricoverato da un mese. La camera ardente sarà allestita a Vila Belmiro, lo stadio del “suo” Santos, su volontà dello stesso Pelè. E la famiglia chiederà al Peixe di ritirare la maglia numero 10. “Ispirazione e amore hanno segnato il viaggio di O’Rei Pelè, che è morto pacificamente oggi – si legge sull’account Instagram dell’ex fuoriclasse – Nel suo viaggio, Edson ha incantato il mondo col suo genio sportivo, ha fermato una guerra, ha portato avanti il suo impegno sociale in tutto il mondo e ha diffuso quella che più di tutte credeva fosse la cura per tutti i nostri problemi: l’amore. Il suo messaggio diventa un’eredità per le future generazioni: amore, amore e amore. Per sempre”.
Tanti i messaggi di cordoglio. Il Santos lo ricorda con una corona – che dal prossimo anno figurerà nello stemma del club – e la parola “Eterno” mentre la Federcalcio brasiliana proclama sette giorni di lutto. “Prima di Pelè, il 10 era solo un numero – il commosso ricordo di Neymar – Ma questa frase, per quanto bella, è incompleta. Perchè prima di Pelè il calcio era solo uno sport e lui ha cambiato tutto. Ha trasformato il calcio in arte, in spettacolo. Ha dato voce ai poveri, alla gente di colore. E soprattutto ha dato visibilità al Brasile. Il calcio e il Brasile hanno elevato il loro status grazie a O’Rei. Lui se n’è andato ma la sua magia resterà. Pelè è eterno”. “Unico. Geniale. Tecnico. Creativo. Perfetto. Ineguagliabile – lo ricorda Ronaldo il Fenomeno – Pelè è rimasto dove era arrivato. Senza aver mai lasciato la vetta, se ne va oggi. Il Re del calcio, unico, il più grande di sempre”. “Un’ispirazione, un riferimento ieri, oggi, per sempre – scrive invece Cristiano Ronaldo – L’affetto che ha sempre dimostrato per me è stato reciproco in ogni momento condiviso, anche a distanza. Non sarà mai dimenticato e il suo ricordo vivrà per sempre in ognuno di noi amanti del calcio”. “Il Re del calcio ci ha lasciato ma la sua eredità non sarà mai dimenticata”, lo saluta Mbappè, “Tu, il calcio. Ciao O Rei”, scrive Totti.
Ha mosso i primi passi con lui Josè Altafini: “Il più grande giocatore di tutti i tempi, da quando esiste il calcio. Pelè è stato il calcio. Non ci frequentavamo ma eravamo amici, non c’era nessuna rivalità”. Si dice “molto triste” Josè Mourinho, che ricorda un premio ricevuto da O’Rei, “La cosa più bella era la sua normalità”, l’elogio di Capello, e per il presidente della Fifa Infantino solo poche ma sentite parole: “Pelè: immortale – per sempre con noi”. In Italia anche il mondo della politica piange l’ex numero 10 verdeoro: “Grazie al suo estro e alla sua classe è riuscito a lasciare il segno anche nelle generazioni che non hanno avuto la fortuna di vederlo giocare. Oggi tutto il mondo piange una leggenda di nome Pelè”, twitta il premier Giorgia Meloni. “E’ stato la prima superstar globale del calcio e, grazie ai successi dentro e fuori dal campo, ha svolto un ruolo pionieristico nell’ascesa del calcio fino a diventare lo sport più popolare al mondo”, il cordoglio del presidente della Uefa, Aleksander Ceferin. E gli fa eco il numero uno della Figc, Gabriele Gravina: “Un dolore enorme, oggi lo sport piange un grandissimo, perchè Pelè era il calcio. Anche grazie a lui, infatti, è diventato il gioco più amato e praticato in tutto il mondo. In lui milioni di persone si sono riconosciute in una bellissima storia di riscatto e di grande passione. La sua classe illuminerà per sempre i nostri occhi”.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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Cobolli e Bellucci al secondo turno degli Us Open, avanti anche Alcaraz in attesa di Sinner

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NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Nella seconda giornata di tabellone principale della 145^ edizione degli Us Open successi per Cobolli e Bellucci nei rispettivi match di primo turno. Non sbagliano all’esordio i big: avanti Alcaraz, Draper, Tiafoe e Rune. Martedì in prima serata scenderà in campo Sinner contro Kopriva, nel secondo match dalle 17.30 sul centrale, mentre in apertura di programma (ore 17.00) toccherà a Musetti.

Flavio Cobolli al secondo turno soffrendo. Il tennista romano batte al quinto set il qualificato Francesco Passaro nel derby azzurro di primo turno. 7-5 4-6 6-4 3-6 6-3, in tre ore e 46 minuti di gioco, il punteggio in favore della testa di serie numero 24. “Sono molto contento di aver portato la partita a casa. Si era messa male. Faccio complimenti a Passaro. Ha il livello per partire dal main draw in tornei così. Alla fine forse meritava qualcosa di più lui. Non è mai facile giocare con un amico e un compagno di viaggio. Ho alzato il livello, sia tennistico che mentale e questo mi permette di vincere anche partite che si mettono male. Devo lavorare perché oggi potevo tranquillamente perdere”, le parole, ai microfoni di SuperTennis di Cobolli, che al prossimo turno affronterà per la seconda volta in carriera Jenson Brooksby. L’unico precedente è in favore dello statunitense, che sconfisse il laziale al secondo turno degli Internazionali d’Italia 2022.

Successo per Mattia Bellucci, che accede al secondo turno in seguito al ritiro nel corso dell’incontro, per un problema al piede, di Juncheng Shang. 7-6(0) 1-6 6-3 3-0 il punteggio al momento del forfait del cinese con il lombardo che per il secondo anno consecutivo ottiene una vittoria nel tabellone principale dello Slam americano. Nel 2024 si fermò al secondo turno con O’Connell, ora avrà una sfida durissima con Carlos Alcaraz. “Non è il modo in cui speravo di vincere. È stata una bella partita, ma sono dispiaciuto per come è finita. L’angolo mi sta aiutando molto nel corso delle partite. Devo ancora migliorare sotto questo aspetto perché in alcune situazioni difficili tendo a chiudermi. È stato bello avere il calore del pubblico italiano anche a New York”, le parole, a SuperTennis, di Bellucci, che giovedì 28 agosto entrerà sull’Arthur Ashe Stadium senza pressioni e con tutto da guadagnare.

Buona la prima di Carlos Alcaraz. Il vincitore dell’edizione del 2022 sconfigge in tre set (6-4 7-5 6-4) l’insidioso big server Reilly Opelka ed eguaglia il risultato ottenuto lo scorso anno, quando si fermò al secondo turno con l’olandese Botic van De Zandschulp. Tutti i big non sbagliano all’esordio. Il britannico Jack Draper (n.5), semifinalista uscente, elimina in quattro set il qualificato Federico Agustin Gomez, mentre il danese Holger Rune (n.11) e lo statunitense Frances Tiafoe (n.17), semifinalista nel 2024, battono 3-0 van De Zandschulp e Yoshihito Nishioka.

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Al secondo turno anche i russi Karen Khachanov (3-1 a Basavareddy) e Andrey Rublev (3-0 a Prizmic), il danese Casper Ruud (3-0 a Ofner), il canadese Gabriel Diallo (3-1 a Dzumhur), lo spagnolo Jaume Munar (3-1 a Faria) e il tedesco Jan Lennard Struff (3-1 a McDonald). Al femminile, sorride Mirra Andreeva (n.5), che lascia un solo game alla statunitense Parks.

Fuori a sorpresa la testa di serie numero 6, e campionessa in carica degli Australian Open, Madison Keys, che cede al terzo set alla messicana Zarazua (6-7 7-6 7-5). Avanti la greca Maria Sakkari (2-0 a Maria) e la kazaka Elena Rybakina (2-0 a Pareja). Subito out Elisabetta Cocciaretto (2-0 da Putinseva) e la wild card 45enne Venus Williams (2-1 da Muchova). Tutto pronto per l’esordio di Jannik Sinner.

Il campione in carica in prima serata inizierà la difesa del titolo contro Vit Kopriva. Il numero uno del mondo e il tennista ceco scenderanno in campo nel secondo match dalle 17.30 sull’Arthur Ashe Stadium, a seguire della sfida tra Iga Swiatek ed Emiliana Arango. Alle 17.00 Lorenzo Musetti affronterà il francese Giovanni Mpetshi Perricard sul Louis Armstrong e Matteo Arnaldi incontrerà l’argentino Francisco Cerundolo. Lorenzo Sonego impegnato nel con l’australiano Tristan Schoolkate nel terzo match dalle 17.00 sul Campo 12.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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L’Inter parte subito forte, Torino travolto 5-0

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MILANO (ITALPRESS) – Inizia con una larga vittoria il campionato dell’Inter, 5-0 il risultato finale contro il Torino: in gol Lautaro, Bonny, Bastoni e Thuram, autore di una doppietta. Ottimo esordio per Cristian Chivu, da dimenticare invece quello di Marco Baroni alla guida dei granata che domenica alle 18.30 sono attesi dalla sfida casalinga contro la Fiorentina per cercare il riscatto immediato.

I nerazzurri, invece, ospiteranno l’Udinese alle 20.45. La gara di San Siro è stata preparata nel migliore dei modi dal tecnico romeno che ha deciso di non stravolgere impianti e meccanismi di gioco, Barella si è piazzato in cabina di regia al posto dello squalificato Calhanoglu, in attacco la coppia Lautaro-Thuram.

Baroni ha schierato un audace 4-3-3, con Vlasic e Ngonge a supporto del nuovo arrivato Simeone. I padroni di casa hanno sfruttato i calci piazzati per sbloccare il punteggio: Bastoni al 18′ del primo tempo si è staccato coi tempi giusti, la deviazione di testa ha beffato Israel sul palo opposto.

La gestione da parte dei nerazzurri ha inibito il possesso palla granata, la squadra di Baroni ha faticato ad uscire dalla propria metà campo e da una situazione simile è arrivato il secondo gol interista: Sucic ha imbucato per Thuram, al 36′ l’attaccante francese ha superato Israel con un diagonale imprendibile.

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L’ex Dinamo Zagabria è stato tra i più propositivi, a tre minuti dal termine del primo tempo ha sfiorato la terza rete con una conclusione dal limite dell’area.

I granata hanno tentato un approccio differente nella ripresa, ma un errore da matita rossa di Gineitis ha lanciato Lautaro Martinez verso la porta: l’argentino ha scippato il pallone per poi segnare la terza rete. Dieci minuti più tardi, al 17′, l’Inter ha calato il poker: traversone di Bastoni sul secondo palo e stacco imperioso di Thuram, autore della prima doppietta stagionale.

Gli ospiti non hanno rinunciato a giocare ma da un altro errore in fase di costruzione è arrivata la quinta rete di Bonny, in gol al debutto. L’unica nota stonata in casa Inter riguarda la protesta del tifo organizzato a causa delle limitazioni nell’acquisto degli abbonamenti.

TABELLINO 

INTER (3-5-2): Sommer 6; Pavard 6.5, Acerbi 6.5, Bastoni 7.5 (41’st Luis Henrique sv); Dumfries 6.5, Sucic 7, Barella 7, Mkhitaryan 6.5 (34’st Diouf sv), Dimarco 6.5 (21’st Carlos Augusto 6); Lautaro 7.5 (34’st Zielinski sv), Thuram 8 (21’st Bonny 7).

In panchina: Di Gennaro, J.Martinez, De Vrij, Frattesi, Bisseck, Darmian, Palacio.

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Allenatore: Chivu 7.5.

TORINO (4-3-3): Israel 4.5; Lazaro 5 (35’st Anjorin sv), Coco 4.5, Masina 4.5, Biraghi 4.5; Ilkhan 5 (13’st Tameze 5), Gineitis 4.5, Casadei 5; Ngonge 5 (35’st Pedersen sv), Simeone 5 (19’st Adams 5), Vlasic 5.5 (13’st Aboukhlal 5.5).

In panchina: Paleari, Popa, Ilic, Maripan, Dembelè, Bianay Balcot, Perciun, Zapata, Njie.

Allenatore: Baroni 4.

ARBITRO: La Penna di Roma 6.

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RETI: 18’pt Bastoni, 36’pt, 17’st Thuram, 7’st Lautaro, 27’st Bonny.

NOTE: terreno di gioco in buone condizioni.

Spettatori: 72.332.

Angoli 6-5 per l’Inter.

Recupero 1’pt, 0’st.

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– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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Si apre con un pari il campionato di Udinese e Verona

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UDINE (ITALPRESS) – L’Udinese sbatte sul muro dell’Hellas Verona. La squadra di Kosta Runjaic non va oltre un pareggio per 1-1 nella sfida contro gli scaligeri, valevole per la prima giornata di campionato: al vantaggio di Kristensen risponde Serdar.

Gli uomini allenati da mister Paolo Zanetti si rendono protagonisti di un buon avvio di partita, con Frese e Fallou che si dimostrano tra i più attivi. I bianconeri, dopo una prima fase complicata, iniziano a cambiare marcia e al 23′ si ritagliano un’interessante occasione da rete: Davis approfitta di un errore di Frese e mette in mezzo per Zemura che però, da buona posizione, calcia alto sopra la traversa.

L’Udinese continua a crescere con il passare dei minuti, così gli scaligeri sono costretti a rintanarsi nella propria metà campo per respingere le offensive degli avversari. Nel finale di primo tempo, però, è proprio l’Hellas a rendersi pericoloso con una conclusione di Giovane, che viene disinnescata in tuffo da Sava.

Le due squadre vanno a riposo sul parziale di 0-0. In apertura di ripresa la squadra gialloblù va molto vicina al gol dell’1-0 in due occasioni con Giovane, che prima viene arginato da Sava e poi dalla traversa. Neanche il tempo di metabolizzare la delusione per gli scaligeri, che i friulani si portano in vantaggio al 53′ con Thomas Kristensen: sugli sviluppi di un corner calciato da Lovric, il difensore trova l’incornata vincente.

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Il Verona, forte anche dei cambi effettuati da Zanetti, torna subito a spingere e, dopo una conclusione di Sarr respinta dalla difesa avversaria, agguanta il pareggio al 73′. Anche in questo caso l’azione si sviluppa su un calcio d’angolo spizzato da Giovane, che favorisce l’inserimento di Suat Serdar, abile nell’anticipare Ehizibue e depositare la sfera in fondo al sacco per l’1-1.

All’84’ la squadra di Runjaic fallisce un’ottima occasione per tornare in vantaggio con Kamara che, liberato dal tacco di Bayo, colpisce una clamorosa traversa. Nel finale Udinese e Hellas Verona sembrano accontentarsi di un pareggio, così cominciano la loro stagione con un punto per parte.

TABELLINO

UDINESE (3-5-2): Sava 6.5; Bertola 6, Kristensen 7, Solet 6.5; Ehizibue 5.5, Lovric 6 (16’st Zarraga 6), Karlstrom 6, Atta 6.5, Zemura 5.5 (34’st Kamara sv); Iker Bravo 5.5 (16’st Bayo 6), Davis 5 (29’st Piotrowski 6).

In panchina: Nunziante, Padelli, Goglichidze, Kabasele, Camara, Ekkelenkamp, Miller, Vinciati, Modesto, Pejicic.

Allenatore: Runjaic 6.

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VERONA (3-5-2): Montipò 6; Nunez 6, Nelsson 6, Frese 6.5; Fallou 6.5 (37’st Oyegoke sv), Serdar 7 (37’st Ebosse sv), Bernede 6, Niasse 6.5 (21’st Harroui 6), Bradaric 6 (27’st Belghali 6); Giovane 6, Sarr 5.5 (21’st Mosquera 5.5).

In panchina: Perilli, Toniolo, Oyegoke, Livramento, Charlys, Slotsager, Kastanos, Kurti, Lambourde, Ajayi, Mitrovic.

Allenatore: Zanetti 6.

ARBITRO: Tremolada di Monza 6.

RETI: 8’st Kristensen, 28’st Serdar.

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NOTE: Serata serena, terreno di gioco in buone condizioni.

Ammoniti: Iker Bravo, Davis, Ebosse, Bertola, Belghali.

Angoli: 5-1.

Recupero: 0′, 4′.

– Foto IPA Agency –

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