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La Juve chiude il 2022 con un pari in amichevole

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TORINO (ITALPRESS) – La Juventus ha pareggiato 1-1 in amichevole contro lo Standard Liegi nell’ultimo test di preparazione in vista della ripresa del campionato che per i bianconeri avverrà alle 18 di mercoledì 4 gennaio 2023 allo Stadio Zini di Cremona. All’Allianz Stadium di Torino non è riuscito il tris alla squadra di Allegri dopo i precedenti successi, rispettivamente a Londra contro gli inglesi l’Arsenal per 0-2 e in casa contro i croati del Rijeka per 1-0. A passare per primo era stato lo Standard Liegi che al 32′ del primo tempo ha sfruttato uno sfortunato autogol del rientrante (dalla Coppa del Mondo) Danilo: su un’uscita discutibile del portiere Szczesny, il difensore brasiliano è stato sfortunato nell’anticipare il compagno depositando nella propria porta. Il pari nella ripresa, all’11’, con un rigore trasformato da Soulè per fallo su Compagnon: l’argentino ha messo all’angolo destro nonostante il portiere Henkinet avesse battezzato l’angolo giusto. “Nel primo tempo abbiamo fatto fatica, tanti giocavano la prima amichevole e siamo andati ad andamento lento nei passaggi, loro ci saltavano addosso e abbiamo preso un gol su errore nostro. Chi è entrato dopo ha fatto bene, ha un’altra gamba. Ci è servito prendere gol così ci diamo una svegliata per Cremona”, il commento nel dopo partita del tecnico Massimiliano Allegri ai microfoni di Sky Sport. A partita già in corso sono arrivati in tribuna Federico Chiesa e Dusan Vlahovic, che erano impegnati al vicino JTC Continassa in sessioni di allenamento personalizzate: “Chiesa a Cremona può esserci – ha aggiunto Allegri -, ieri ha fatto un buon allenamento di squadra, oggi aveva un differenziato. Vlahovic oggi ha corso un pò, ci sono buone possibilità però non per Cremona”. Anche Bonucci, De Sciglio e Cuadrado non c’erano ma “nel giro di 10 giorni dovremmo averli tutti”, ha detto Allegri che su Pogba ha aggiunto: “Il ginocchio per ora non dà fastidio, vediamo le cose in modo positivo”. Szczesny, invece “si era bloccato il collo prima del gol, ma non dovrebbe essere nulla. Se ce la fa bene, altrimenti gioca Perin”, ha detto il tecnico juventino che sull’utilità della sosta ha risposto: “Lo vedremo dopo Cremona se è servita. Contano i risultati, il resto sono chiacchiere. La Juve ha gli obiettivi massimi che sono quelli di cercare di raggiungere un massimo di 36 partite, raggiungendo le finali nelle coppe”. Per l’allenatore livornese il giudizio sul 2022 è da dare considerando i due campionati, quello concluso la scorsa primavera e quello in corso. “Fino alla gara con l’Inter è stato un’ottima seconda parte della scorsa stagione. Quest’anno in campionato stiamo facendo benino e possiamo consolidare uno dei primi quattro posti, poi c’è la Coppa Italia. Un passo alla volta. La cosa positiva, specialmente, nella seconda parte, è quella che con gli infortuni dei big abbiamo trovato dei giovani bravi che ci daranno una mano. Per la Juve sono un valore aggiunto e poi ce ne sono altri in prestito come Rovella, Ranocchia e De Winter che dovevano fare esperienza. Le situazioni vanno viste come un’opportunità e la Juve per ora l’ha fatto”. Allegri ha ricordato anche Pelè, per lui il più grande di tutti i tempi: “Un giocatore unico che ho potuto vedere solo nei filmati. Rimarrà il re del calcio nonostante ci siano stati Messi, Maradona e altri straordinari giocatori. Credo sia stato lui il più bravo”.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

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Acerbi “Abbiamo perso tutti, io non sono razzista”

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MILANO (ITALPRESS) – “Sono triste e dispiaciuto: è una vicenda in cui abbiamo perso tutti. Quando sono stato assolto, ho visto le persone attorno a me reagire come se fossi uscito dopo dieci anni di galera, molto contente di essere venute fuori da una situazione del genere: sono state giornate molto pesanti”. Francesco Acerbi rompe il silenzio e parla al “Corriere della Sera”. Non lo ha fatto prima “perchè avevo fiducia nella giustizia e non volevo rischiare di alimentare un polverone che era già enorme. Adesso che c’è una sentenza, vorrei dire la mia, senza avere assolutamente nulla contro Juan Jesus, anzi è il contrario perchè sono molto dispiaciuto anche per lui. Ma non si può dare del razzista a una persona per una parola malintesa nella concitazione del gioco. E non si può continuare a farlo anche dopo che sono stato assolto”. La sentenza è stata una liberazione “ma sono comunque triste per tutta la situazione che si è creata, per come era finita in campo, per come ci hanno marciato sopra tutti senza sapere niente. Anche dopo l’assoluzione ho percepito un grandissimo accanimento, come se avessi ammazzato qualcuno. Questa non è lotta contro il razzismo, non c’è stato nessun razzismo in campo e io non sono una persona razzista: il mio idolo era George Weah e quando mi fu trovato il tumore ricevetti una telefonata a sorpresa da lui che ancora oggi mi emoziona”. A detta di Acerbi “si sta solo umiliando una persona, massacrando e minacciando la sua famiglia, ma per che cosa? Per una cosa che era finita in campo e nella quale il razzismo non c’entra nulla. Il razzismo purtroppo è una cosa seria, non un presunto insulto”. Per il difensore dell’Inter quanto vissuto in questi giorni è stato anche peggio del tumore: “L’accanimento atroce che ho visto nei miei confronti in questi giorni mi ha ferito. Ho fatto tanto per togliermi l’etichetta che avevo quando ero più giovane e diventare un esempio di costanza e professionalità e ho rischiato di perdere tutto in un attimo. Se ti danno dieci giornate e passi per razzista cosa fai? Poteva succedere qualunque cosa: sarei stato finito non come calciatore, che mi interessa fino a un certo punto, ma come uomo. E per tanti sono razzista anche adesso: sinceramente non ci sto”. Ma ora Acerbi vuole pensare solo al campo: “Se e quando arriverà lo scudetto della seconda stella, potrò esserci. A testa alta”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Tonali deferito in Inghilterra per scommesse

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NEWCASTLE (INGHILTERRA) (ITALPRESS) – Sandro Tonali rischia una nuova squalifica. La Football Association ha diramato una nota per comunicare che il centrocampista italiano del Newcastle è stato deferito per aver violato in 50 occasioni le norme sulle scommesse: l’ex milanista è accusato di aver fatto delle puntate su partite di calcio fra il 12 agosto e il 12 ottobre 2023. Tonali ha tempo fino al 5 aprile per rispondere. “Sandro continua a rispettare pienamente le indagini del caso e conserva il pieno sostegno del club”, la reazione del Newcastle che annuncia che al momento non ci saranno ulteriori commenti sulla vicenda da parte nè della società nè del calciatore.
Il 23enne centrocampista ex Milan, passato la scorsa estate ai Magpies, sta già scontando una squalifica di 10 mesi (con scadenza il 27 agosto 2024) che gli è stata comminata a fine ottobre dalla Figc. Il giocatore, coinvolto nell’inchiesta sulle scommesse illecite portata avanti dalla procura di Torino, aveva patteggiato un’ammenda di 20 mila euro e 18 mesi di squalifica, di cui però 8 commutati in prescrizioni alternative come la partecipazione a un piano terapeutico finalizzato alla cura della ludopatia e a un minimo di 16 incontri pubblici presso associazioni dilettantistiche, centri del settore giovanile e scolastico e centri di recupero dalle ludopatie. Tonali aveva ammesso all’epoca di aver scommesso sul calcio e di aver puntato sulla vittoria delle squadre nelle quali giocava.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Gravina “Caso Acerbi? Decisione che tutti devono accettare”

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ROMA (ITALPRESS) – “C’è una decisione del giudice che tutti devono accettare, compreso chi non si sente soddisfatto. Io accetto il verdetto e sul piano umano non mi esimerò dall’abbracciare Acerbi quando lo vedrò”. Lo ha detto il presidente della Figc, Gabriele Gravina, durante la conferenza stampa del consiglio federale parlando del caso Acerbi-Jesus. “Noi abbiamo appreso di una verifica del giudice sportivo, voi sapete che era convocato in Nazionale e in via precauzionale per evitare forme di distrazione lo abbiamo lasciato a casa – ha spiegato – Per policy interna ha dato le sue motivazioni e noi crediamo alle parole di Acerbi, chi indossa la maglia azzurra si esprime con certi valori. Sappiamo che è un bravo ragazzo e quello che ha dato”.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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