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Cronaca

L’Italia piange Vialli “Un grande uomo, lascia un vuoto incolmabile”

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PALERMO (ITALPRESS) – Una fitta al cuore. Un dolore profondo, anche se purtroppo ormai atteso. Il tumore al pancreas diagnosticatogli nel 2017 non ha lasciato scampo a Gianluca Vialli, morto a soli 58 anni in una clinica di Londra dove era ricoverato da alcune settimane, dopo aver abbandonato il suo ultimo incarico, quello di capodelegazione della Nazionale, a causa del furioso ritorno di quell’”ospite indesiderato” che ha accompagnato l’ultimo periodo della sua vita. Vialli lascia la moglie Cathryn e le figlie Olivia e Sofia, ma è l’intero Paese, non solo il “suo” mondo del calcio e dello sport, a piangerne la scomparsa. Per il presidente del Coni, Giovanni Malagò, “lo sport italiano e il calcio in particolare oggi hanno perso un campione ma soprattutto un uomo tutto di un pezzo”. “Non dimenticheremo soprattutto l’uomo. A Dio Gianluca Vialli, Re Leone in campo e nella vita”, sottolinea su Twitter la premier Giorgia Meloni. “Gianluca era una splendida persona e lascia un vuoto incolmabile, in Nazionale e in tutti coloro che ne hanno
apprezzato le straordinarie qualità umane”, è il ricordo di Gabriele Gravina, numero 1 della Figc, che ha disposto un minuto di raccoglimento da osservare prima di tutte le gare dei campionati di calcio in programma nel prossimo fine settimana.
“Se n’è andato un amico, non di una vita ma della vita”, è il pensiero di Andrea Abodi, ministro dello Sport e “collega” di Vialli all’inizio del 2021. “Da quel momento – racconta, parlando dei suoi problemi di salute – regolarmente, era lui che mi mandava messaggi, anche vocali, per informarsi della mia salute e per darmi forza. Lui stava male, ma aveva pensieri buoni per me…e io non avrei potuto non averli per lui”. Cremonese, Sampdoria, Juventus, Chelsea. Le “sue” squadre hanno pubblicato ricordi toccanti dell’ex bomber e tecnico di Cremona, città che potrebbe intitolargli lo stadio. “Sarebbe una bellissima idea, che però vogliamo condividere con la famiglia e la città”, le parole del sindaco, Gianluca Galimberti. Marco Lanna, presidente della Samp, ha lanciato l’idea di un quadrangolare a scopo benefico proprio tra queste squadre. “Un trofeo Luca Vialli, vorrei che diventasse qualcosa di indelebile”, ha aggiunto parlando, commosso, dell’amico ed ex compagno di anni d’oro in blucerchiato “eravamo fratelli”. Dalla Samp alla Juve, due esempi su tutti: “Nostro Capitano. Mio Capitano. Sempre. Ciao Luca”, ha scritto Alessandro Del Piero. “Grande Luca, grande amico, rimarrai scolpito nel nostro cuore, non ti dimenticherò mai…GRAZIE MIO CAPITANO”, le parole di Marcello Lippi.
Tutti i club di A, numerosi anche di Premier League e Liga, tra cui Barcellona e Real Madrid, hanno postato un ricordo di Vialli. E la Nazionale italiana – dove ha vissuto la sua ultima, grande gioia calcistica vincendo da capodelegazione l’Europeo – ricorda l’abbraccio iconico con l’inseparabile amico Roberto Mancini, sul prato di Wembley, che “sarà una delle immagini di Gianluca Vialli che ci porteremo nel cuore per sempre”. E coloro che sono diventati campioni con lui a Londra non lo dimenticano di certo: da Bonucci a Florenzi, passando per Donnarumma, Immobile, Verratti, Insigne, Raspadori e Jorginho, il gruppo delle “notti magiche” inglesi ha un pensiero per lui. A proposito di “notti magiche”, quelle del 1990 hanno avuto come protagonista Totò Schillaci: “Non so dove tu sia ora che sei andato via, ma so per certo dove resterai per sempre. Grazie di tutto, buon viaggio compagno”, scrive.
Un pensiero per Vialli lo hanno anche altri grandi del passato, come Antonio Cabrini (“c’è poco da dire, solo pregare per Luca, ha smesso di soffrire”), Arrigo Sacchi (Un grande uomo”), e Pietro Vierchowod (“E’ venuto a mancare soprattutto un amico e una grande persona”), sentiti dall’Agenzia Italpress. Come Gianni Petrucci, presidente Federbasket, che si affida a una frase di Sant’Agostino per ricordare Vialli: “Quelli che amiamo, ma che abbiamo perduto, non sono più dove erano, ma sono sempre dovunque noi siamo”.
Carlo Ancelotti su Twitter: “Ciao amico mio”. Marco Tardelli saluta così: “Ciao Luca resterai sempre nei miei pensieri e
nel mio cuore come un grande e magnifico combattente…”. E poi ancora, tra gli altri, Andrea Pirlo, Antonio Conte, Ciro Ferrara, Walter Zenga, Billy Costacurta. Massimiliano Allegri e Josè Mourinho hanno fatto osservare un minuto di silenzio.
“Piangiamo un grande uomo di sport”, evidenzia Mauro Balata, presidente della Lega B; “lo ricorderemo per sempre come uomo che ha affrontato a testa alta una tremenda malattia”, sottolinea Lorenzo Casini, alla guida della Lega di A, facendo riferimento anche a Sinisa Mihajlovic, morto di leucemia il 16 dicembre. E la moglie dell’ex tecnico serbo, Arianna, posta una foto su Instagram di un vecchio Samp-Juve con entrambi in campo. “Sai quante partite lassù…”. Anche la Lega D, attraverso il presidente Giancarlo Abete, ha espresso il proprio cordoglio.
La fama di Vialli travalica i confini: Fifa e Uefa hanno inviato messaggi attraverso i propri canali social parlando di “leggenda italiana”.
Anche il mondo politico all’unisono nel ricordo di un simbolo del calcio italiano. Diversi ministri del Governo Meloni, il presidente del Senato Ignazio La Russa, leader dei principali partiti, deputati e senatori, presidenti di Regione: tutti d’accordo, a Londra se ne è andato un pezzo di storia.

– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

Cronaca

E’ morta Ornella Vanoni, leggenda della musica italiana

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ROMA (ITALPRESS) – E’ morta, all’età di 91 anni, Ornella Vanoni. “Con profondo dolore riceviamo la notizia della scomparsa di Ornella Vanoni. Grazie per tutto quello che ci hai regalato Ornella, lo terremo sempre nel nostro cuore” si legge sul profilo X di “Che tempo che fa”, programma in cui era stata spesso ospite.
Nata a Milano, considerata tra le maggiori interpreti della musica leggera italiana, è stata una delle artiste italiane dalla carriera più longeva. Inizia a lavorare nel 1956 (come attrice in “Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello dopo avere studiato all’Accademia di arte drammatica” del Piccolo Teatro di Giorgio Strehler del quale è diventata allieva prediletta e compagna). Nel 1957 il debutto canoro con le “canzoni della mala”, brani che traggono spunto da antiche ballate dialettali e raccontano storie di poliziotti e malfattori. Dopo gli esordi, il suo stile interpretativo unico e sofisticato le consente di attraversare un repertorio che comprende il pop d’autore, la bossa nova (da ricordare l’album “La voglia la pazzia l’incoscienza l’allegria” realizzato con Toquinho e Vinicius de Moraes) e il jazz che la porta a collaborare con musicisti del calibro di George Benson, Michael Brecker e Randy Brecker, solo per citarne alcuni. E a vendere oltre 55 milioni di dischi con i suoi 112 lavori pubblicati, tra album, EP e raccolte, con autori che portano il nome di Dario Fo, Paolo Conte, Fabrizio De Andrè, Ivano Fossati, Lucio Dalla, Franco Califano, Mogol, Renato Zero e Riccardo Cocciante.
Nel 1960 Vanoni incontra Gino Paoli con il quale nasce un’intensa stria d’amore che va di pari passo con la collaborazione artistica: basti citare l’indimenticabile “Senza fine”. Nonostante l’amore per Paoli, la cantante sposa l’impresario teatrale Lucio Ardenzi da cui si separa ancor prima che nasca il figlio Cristiano. Non a caso, il suo primo 45 giri di grande successo commerciali è “Cercami” dedicata proprio a Paoli. Mentre prosegue anche l’impegno teatrale (tra gli altri, è Rosetta in “Rugantino” di Garinei e Giovannini), arriva la prima (di otto) partecipazione al Festival di Sanremo: nel 1965, con “Abbracciami forte”. Seguono quelle nel 1966 (“Io ti darò di più”), nel 1967 (“La musica è finita”), nel 1968 (“Casa bianca”), nel 1970 (“Eternità”), nel 1989 (“Io come farò”), nel 1999 (“Alberi”, con Enzo Gragnaniello) e nel 2018 (“Imparare ad amarsi”, con Bungaro e Pacifico). Nonostante tutti i Festival, i suoi maggiori successi discografici sono altri: “Una ragione di più” (1969), “L’appuntamento” (1970), “Domani è un altro giorno” (1971), “Più” (1976, con Gepy).
Poi c’è la televisione, che vede la Vanoni impegnata negli anni come conduttrice, prima donna o ospite fissa: da “Giardino d’inverno” a “Studio Uno”, da “Senza rete” a “Serata d’onore”, da Fatti e fattacci” a “Risatissima”. E’ anche giudice in “Star Academy” e “Amici Celebrities”. Nella carriera sessantennale non manca nemmeno il cinema dal primo “Romolo e Remo” di Sergio Corbucci del 1961 all’ultimo “7 donne e un mistero” di Alessandro Genovesi del 2021. L’abbiamo vista anche nello sceneggiato “Il mulino del Po” di Sandro Bolchi e, in un cameo, nella fiction di Rai1 “La Compagnia del Cigno” di Ivan Cotroneo. Tra i premi assegnati a Ornella Vanoni ce ne sono tre del Club Tenco (due Premi e una Targa) e due volte il Premio Lunezia.
-foto Ipa Agency-
(ITALPRESS).

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Cronaca

L’Italia di Davis batte il Belgio 2-0 e vola in finale

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BOLOGNA (ITALPRESS) – L’Italia vola in finale in Coppa Davis. La nazionale capitanata da Filippo Volandri soffre ma batte il Belgio per 2-0, senza passare dal doppio decisivo. Bastano i due singolari agli azzurri nella prima semifinale delle Finals, in scena sul cemento indoor di Bologna. Dopo la vittoria di Matteo Berrettini contro Raphael Collignon (6-3 6-4), il punto del successo l’ha firmato Flavio Cobolli (22 del mondo), battendo Zizou Bergs (numero 43 del ranking Atp) col punteggio di 6-3 6-7 (5) 7-6 (15), dopo poco più di tre ore di autentica battaglia. L’azzurro ha annullato ben sette match point all’avversario. Di contro Cobolli ha chiuso la partita al settimo match point in suo favore (dopo che Bergs gli aveva annullato sei “punti match”).
Dopo la finale del 2023, vinta contro l’Australia, e quella dello scorso anno, vinta contro l’Olanda, l’Italia per il terzo anno consecutivo (prima volta nella storia) giocherà l’ultimo atto della Coppa Davis. L’ultima Nazione a giocare tre finali di fila è stata l’Australia, fra il 1999 e il 2001.
Si estende a 12 successi la striscia positiva dell’Italia nei match di Coppa Davis. L’ultimo ko risale al 2023, contro il Canada. Non riesce ad approdare alla finale di Davis, invece, il Belgio, ancora a secco di insalatiere e giunto alle Final Eight di Bologna attraverso le qualificazioni.
Domenica gli azzurri affronteranno nel match decisivo per la difesa del titolo la vincente dell’incontro tra Germania e Spagna, che si scontreranno domani, a partire dalle 12.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Cina, think tank evidenzia progressi nella protezione e governance di fiumi

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NANCHINO (CINA) (ITALPRESS/XINHUA) – La foto mostra copie del rapporto del think tank intitolato “Sfruttare i fiumi per la prosperità nazionale e il benessere pubblico – Uno studio sulla strategia fluviale della nuova era”. Il rapporto è stato pubblicato venerdì dal National High-Level Think Tank dell’Agenzia di Stampa Xinhua e dal China Institute of Water Resources and Hydropower Research del Ministero delle Risorse Idriche, a Nanchino, nella provincia cinese orientale di Jiangsu.
(ITALPRESS).
-Foto Xinhua-

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