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Cronaca

Immobili, sui bonus i proprietari chiedono stabilità e chiarezza

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ROMA (ITALPRESS) – Sugli incentivi per il settore immobiliare “al governo chiediamo di mettere un punto, perchè ce ne sono tanti. Bisogna fare ordine e creare un sistema stabile, equilibrato e sostenibile per le finanze dello Stato ma che consenta di capire che cosa vuole lo Stato italiano dagli immobili. Io credo che debba volere efficienza energetica, sicurezza sismica ma anche un aiuto all’estetica, pensiamo alle facciate ad esempio”. Lo ha detto Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia, intervistato da Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress €conomy.
Adesso preoccupa la direttiva dell’Ue sull’efficientamento energetico degli immobili. “La nostra reazione in primis – ha spiegato Spaziani Testa – è stata polemica perchè crediamo che per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità non bisogna agire con gli obblighi ma con gli incentivi. Qui invece si dice che entro il 2030 tutti gli immobili esistenti devono raggiungere un certo livello di efficientamento energetico. Sono interventi costosi e rilevanti, spesso in sede condominiale”.
Questo, per il presidente di Confedilizia, richiederà “sicuramente interventi sugli infissi, quasi sicuramente l’intervento sulla caldaia, che può essere di condominio o singola, spesso anche il cosiddetto cappotto termico, cioè l’involucro esterno che in tanti immobili italiani non si può fare: non solo è costoso ma a volte è anche impossibile da fare”.
“Il problema – ha evidenziato – è che la bozza di direttiva è molto netta nel determinare le scadenze e meno netta nel dire che certamente gli Stati dovranno aiutare. Quale sia questo aiuto, però, noi non lo sappiamo. Ci sono gli incentivi attuali ma non so se andranno avanti”.
Per quanto riguarda l’Europa, quindi, secondo Spaziani Testa, “l’obiettivo ideale sarebbe cambiare l’ottica e passare dalla coercizione all’incentivo”. “Se invece l’obbligo resterà – ha aggiunto -, si dovrebbe dare più libertà agli Stati di prevedere deroghe ed eccezioni”.
In Italia c’è anche il tema del superbonus. “Aveva giustamente una finalità – ha sottolineato -, quella di dare uno scossone all’economia. Per quello ha fatto bene, anche se in ritardo perchè è partito tardi. Non doveva e non deve essere eterno perchè avrebbe dovuto essere programmata una lenta uscita e un ritorno agli incentivi che già c’erano. Il governo Draghi – ha proseguito il presidente di Confedilizia – ha fatto molti errori sulla cessione del credito, ha messo molti paletti e ha bloccato la situazione. Il governo Meloni ha interrotto troppo bruscamente. E’ vero che non si aveva diritto ad avere il 110% a vita, ma per il 2023 era previsto ed è stato tolto. Adesso c’è da fare una programmazione per il futuro, però non per un anno perchè altrimenti il mercato continua a soffrire. Una programmazione di incentivi equilibrati e stabili per 10 anni – ha aggiunto – ma considerando che sta arrivando questa direttiva. Se arriverà l’obbligo, necessariamente l’efficientamento energetico deve essere maggiormente sostenuto”.
Con il rialzo dei tassi di interesse e le conseguenze sui mutui, cambia anche il mercato immobiliare. “Il 2022 – ha spiegato Spaziani Testa – non è stato condizionato da questi movimenti, se non in minima parte, ed è stato ancora positivo. Il 2023 sarà sicuramente condizionato”.
Poi il presidente di Confedilizia si è soffermato sulla cedolare secca sugli affitti abitativi che “viene sempre vista come un vantaggio per i proprietari” ma lo è “anche per gli inquilini perchè – ha detto – il canone rimane identico per tutta la durata del mantenimento di questo regime fiscale”.
Una riflessione anche sulla legge di bilancio. “Aveva un problema di tempo e di contenuti, perchè gran parte delle risorse doveva essere destinata a risolvere il problema delle bollette. I proprietari di casa e il settore immobiliare in genere hanno anche avuto vantaggi perchè c’è stato un sostegno. Ci sono stati – ha spiegato Spaziani Testa – alcuni segnali interessanti per noi: l’Imu eliminata per le case abusivamente occupate e la parte del reddito di cittadinanza destinata all’affitto erogata direttamente al proprietario. Per il futuro serve altro ma per ora il giudizio deve essere condizionato da questi elementi”.
Infine, il presidente di Confedilizia chiede al governo alcuni interventi per il 2023, a partire dal “rilancio degli affitti commerciali snellendo la normativa, che è troppo vincolistica, eliminando la tassazione dei canoni non percepiti e facendo una tassa piatta anche qui, una cedolare per gli affitti commerciali, anche per rilanciare il settore”.

– foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Onu, Mattarella “Plasmare istituzioni sulla pace”

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NEW YORK (STATI UNITI) (ITALRPESS) – “Le istituzioni dell’Onu sono state modellate sui rapporti usciti dalla Seconda Guerra mondiale, sulla guerra: è tempo di plasmarle sulla pace, tenendo conto delle positive iniziative di cooperazione continentale cresciute in questi decenni, come l’Unione Africana e l’Unione Europea e di quelle in itinere in altre regioni del mondo”.
Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento all’Assemblea Generale dell’Onu.
“Un Consiglio così riformato saprebbe contemperare l’aumento del numero dei membri e una giusta rappresentanza regionale, con l’esigenza di preservarne e possibilmente migliorarne le capacità decisionali, fortemente compromesse dalla polarizzazione politica in corso e dall’uso ripetuto, troppo spesso strumentale, del veto da parte di membri permanenti. L’Italia continuerà a fornire il suo attivo e positivo contributo alla redazione del Patto per il futuro, affinchè si giunga una visione condivisa degli strumenti e delle azioni necessarie ad affrontare assieme le sfide globali del XXI secolo”, ha aggiunto.
“La riforma della governance globale che sarà sintetizzata nel Patto per il futuro dovrà innanzitutto garantire un processo inclusivo per tutti gli attori della scena internazionale, sia a livello di singoli Paesi sia di gruppi regionali che – come nel caso del gruppo africano, delle piccole isole in via di sviluppo e del gruppo arabo – sono portatori di comuni e legittimi interessi. Il processo inclusivo non potrà dimenticare naturalmente gli altri attori, in particolare i rappresentanti della società civile che guardano alle Nazioni Unite e che sono spesso in prima linea nel contributo allo sviluppo sostenibile”, ha concluso il capo dello Stato.
-foto Quirinale –
(ITALPRESS).

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Filiera del pomodoro da industria, il nuovo progetto di Mediterranea

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PARMA (ITALPRESS) – Mediterranea, l’associazione nata a gennaio scorso da un accordo tra Confagricoltura e Unione Italiana Food, presenta oggi a Parma, in occasione del Cibus, alla presenza del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida e del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso il suo primo progetto: l’accordo di filiera sul pomodoro da industria.
Rafforzare le filiere e la loro efficienza dal campo alla tavola, la sostenibilità delle produzioni ed efficientare la rete logistica e dei sistemi di stoccaggio, sono infatti tra gli obiettivi dichiarati di Mediterranea e questo primo progetto va esattamente in tale direzione.
L’iniziativa affonda le radici sul successo del “Protocollo d’intesa grano duro-pasta”, con l’obiettivo di estendere il modello ad altre filiere rappresentate da Unione Italiana Food e Confagricoltura fra cui, appunto, quello del pomodoro. Il partner tecnico sarà Value Groovers, spin off dell’Università della Tuscia di cui è presidente il professore Emanuele Blasi che seguirà la prima progettualità di filiera promossa da Mediterranea, facendo tesoro dell’esperienza del Protocollo e dell’innovativo modello FRUCLASS testato nell’ambito della filiera grano duro-pasta.
L’Italia, con oltre 5 milioni di tonnellate è il terzo produttore mondiale di pomodoro da industria, dopo California e Cina. Seguono la Turchia, con circa la metà della produzione italiana, e la Spagna, che ha una produzione sostanzialmente equivalente. I “top five producer” di pomodoro da industria rappresentano quasi il 70% della produzione mondiale.
In Italia si sono coltivati nel 2023 oltre 68mila ettari, per il 57% nel Nord Italia e per il 43% nel Centro-Sud. Le superfici sono in aumento, mentre la produzione è in flessione (-1,3%) sostanzialmente per motivi climatici.
Tra gli obiettivi del progetto di Mediterranea, l’individuazione di modelli organizzativi, tecnologici ed industriali a supporto di una garanzia qualitativa, nutrizionale e geografica dei prodotti a base di pomodori da industria.
Per Massimiliano Giansanti, presidente di Mediterranea, “con Mediterranea intendiamo strutturare le filiere agroalimentari italiane in modo che diventino sempre più competitive sui mercati. Attraverso accordi e certificazioni a favore della tracciabilità e della sostenibilità, Confagricoltura e Unionfood insieme si impegnano a incrementare le produzioni e sviluppare accordi con soggetti terzi per sostenere l’alta qualità dell’export agroalimentare italiano”.
Per Paolo Barilla, vicepresidente di Mediterranea, “la ricchezza, la varietà e la natura dei prodotti rappresentati da Unione Italiana Food sono complementari alla dieta mediterranea nel suo complesso. Per questo, insieme a Confagricoltura, abbiamo costruito una struttura per la promozione e valorizzazione delle filiere mediterranee e dei prodotti italiani di eccellente qualità che in quel paniere si collocano, in una logica di integrazione di filiera e tra più filiere, ben rappresentate da entrambi i soci fondatori”.

– Foto ufficio stampa Confagricoltura –

(ITALPRESS).

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Cronaca

REGIONE LOMBARDIA – PRESENTATA IN REGIONE PIZZO STELLA SKYMARATHON

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Presentata a palazzo Pirelli la nona edizione della Pizzo Stella SkyMarathon, in programma a Fraciscio-Campodolcino (SO) il 14 luglio prossimo. Hanno partecipato all’evento il sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia con delega allo sport e giovani, e l’assessore regionale alla Montagna e Enti locali Alla corsa sulla distanza di 42 km, che attraverso un dislivello di 3.600 metri, toccherà i 2.948 metri di Pizzo Groppera (2.948 metri), è abbinata la Pizzo Stella Sky Race, sulla distanza di 20 km e un dislivello di 1.600 metri.

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