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Cronaca

Con Gruppo Cap e Fondazione Feltrinelli la città di Milano vista dai giovani

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MILANO (ITALPRESS) – Il diritto alla casa e il problema degli alloggi, gli spazi verdi e la sostenibilità, gli stili di vita e l’inclusività ma soprattutto le aspirazioni di una intera generazione. Questi i temi dei due progetti multimediali realizzati da 15 ragazzi e ragazze tra i 18 e i 25 anni che hanno raccontato le periferie della Milano di oggi grazie al progetto per aspiranti giornalisti “Milano Unplugged. Inchiesta di una generazione”, promosso da Fondazione Feltrinelli e Gruppo Cap, la green utility che gestisce il servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano. Le due inchieste audiovisive, condotte e realizzate nei quartieri tra Stadera, Chiesa Rossa e Barona dopo cinque mesi di lavoro, sono state presentate oggi nel corso di un evento presso l’Arca, la sede di Gruppo Cap in via Rimini. Il progetto “Milano Unplugged. Inchiesta di una generazione” ha visto 15 giovani coinvolti in un periodo laboratoriale di formazione e una successiva esperienza sul campo attraverso la quale hanno realizzato l’inchiesta audiovisiva. Durante tutte le fasi del progetto, i partecipanti sono stati affiancati da ricercatori sociali, professionisti nella realizzazione di inchieste ed esperti dell’audiovisivo.
“La casa degli altri”, il primo dei progetti presentati, si concentra sul tema del diritto alla casa aprendo a considerazioni più ampie sulla qualità dell’abitare in una città che, da questo punto di vista, sappiamo presentarsi a tratti escludente, anche per le nuove generazioni. Il secondo, “Giorno dopo giorno”, si focalizza invece sul tema degli spazi verdi e riflette una domanda di stili di vita più sostenibili e responsabili, di un modello di sviluppo più attento all’ambiente, che migliori la vivibilità dei centri urbani e possa ricucire le fratture tra tempi di vita e di lavoro. All’evento hanno partecipato il fotografo Filippo Romano, la documentarista Anais Poirot e Francesca Tonelli di CoopZero5, che hanno accompagnato i ragazzi lungo tutto il periodo formativo e durante la realizzazione delle inchieste multimediali. Sono intervenuti anche Massimiliano Tarantino, direttore di Fondazione Feltrinelli, Alessandro Russo, amministratore delegato di Gruppo Cap, Natale Carapellese, presidente del Municipio 5, Santo Minniti, presidente del Municipio 6 e Pierfrancesco Maran, assessore alla Casa e Piano Quartieri del Comune di Milano.
“Il dialogo con le nuove generazioni è essenziale per costruire giorno per giorno quel futuro che li vedrà protagonisti”, ha commentato Alessandro Russo. “La mission di una azienda pubblica come Cap – ha aggiunto – è quella di contribuire a migliorare la qualità della vita delle persone che serviamo attraverso la gestione di un bene prezioso come l’acqua ma anche attraverso la crescita sostenibile del territorio su cui operiamo. Per questo – ha proseguito – abbiamo voluto costruire la nostra nuova sede in un luogo periferico della città, con l’intento di diventare centro di aggregazione per gli abitanti del quartiere e punto di riferimento di un’opera di riqualificazione. Temi che ritroviamo perfettamente espressi e illustrati nelle due inchieste multimediali realizzate dai ragazzi del progetto”. “Fondazione Feltrinelli – ha spiegato Tarantino – si occupa di politica, cultura, città, sostenibilità, lavoro e nuove generazioni, tutte cose difficili da sviluppare in maniera originale. Noi abbiamo la missione anti-storica di rendere i cittadini stessi protagonisti dei temi, cercando di includere i portatori d’interesse nella generazione del contenuto. Perciò la prima cosa che facciamo è farci domande. Di chi è la città? Chi fa la città? Non dobbiamo rispondere in maniera retorica ma misurarci con la città. Perciò “Milano Unplugged” è una perla della collana di tutti i nostri progetti e le due inchieste presentate, su due grandi temi come la casa e il verde, sono dirompenti e attuali”.
“La politica non può imporre dall’alto un tema se non c’è un sentimento di urgenza dal basso e la cultura può far sorgere questo sentimento – ha sottolineato Maran – Cap poteva limitarsi a fare il suo, che è già tanto, invece fa dei progetti come questo che hanno una visione culturale e immagina spazi dentro la sua sede che dialogano con il quartiere, un quartiere popolare su cui gli investimenti non sono mai abbastanza. I temi di queste inchieste sono urgenti e sono temi che oggi la città inizia a porsi. Far emergere la voce della generazione che più di altre può pagarne le conseguenze, quindi, è di forte impatto. Soprattutto in un quartiere come questo, dove si sono superati i 4mila euro al metro quadro”. “Milano Unplugged” fa parte di “La fragilità e orgoglio”, un progetto di Fondazione Feltrinelli che promuove percorsi di intervento locale attraverso attività di ricerca e di approfondimento scientifico e culturale, sperimentando una strategia di risposta alle fragilità territoriali. “Milano Unplugged” si inserisce inoltre nelle attività di partecipazione e coinvolgimento dei quartieri che Gruppo Cap ha avviato per accompagnare la realizzazione della nuova sede di via Rimini.
foto xa1 Italpress
(ITALPRESS).

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PRONTO METEO – PREVISIONI PER IL 14 GIUGNO 025

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Pronto Meteo è il servizio di meteorologia di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 in onda ogni giorno alle 19,30. Fornisce interessanti bollettini meteo per il fine settimana su Pavia e provincia e le province confinanti, visionabili anche sui nostri siti paviaunotv.it, lombardialive24 e sui nostri canali social. Ogni giorno, poi, ci sono aggiornamenti nelle Breaking News della sera e un sito dedicato alle previsioni, prontometeo.it, edito sempre da Agenzia CreativaMente.

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TG NEWS ITALPRESS – 13 GIUGNO 2025

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ROMA (ITALPRESS) –Missili di Israele sull’Iran, l’operazione continua – Iran, Hezbollah condanna attacco israeliano – Rafforzata sicurezza su obiettivi sensibili in Italia – Aereo caduto, in India ispezioni extra su tutti i Boeing 787 – Madre e figlia trovate morte a Villa Pamphili, arrestato sospettato – Previsioni Appalti truccati nella sanità, 10 indagati a Palermo – Il mare più bello d’Italia è in Sardegna – Previsioni 3B Meteo 14 Giugno.

Anche sui nostri siti paviaunotv.itlombardialive24.ititinerarinews.it, oltre alle pagine social, troverete le ultime notizie e le rubriche quotidiane di Agenzia Italpress con articoli veloci da leggere e in continuo aggiornamento.

Più informazione, più qualità, più contenuti su Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24, le tv per tutti: da vedere, da ascoltare e da leggere. Ampliamo gli orizzonti del nostro territorio con il sistema crossmediale di CreativaMente Editore: www.agenziacreativamente.it.

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Israele attacca l’Iran, raid sui siti nucleari. Khamenei promette vendetta, Netanyahu sente i leader mondiali

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ROMA (ITALPRESS) – L’Aeronautica israeliana ha colpito nella notte oltre 100 obiettivi iraniani, utilizzando circa 200 aerei e oltre 330 munizioni. L’operazione “Rising Lion” ha riguardato obiettivi militari e nucleari, oltre esponenti dei Guardiani della rivoluzione, secondo quanto riportato dalle Forze di difesa israeliane (Idf). I media statali iraniani hanno confermato l’uccisione del comandante dei Guardiani della rivoluzione iraniana, i pasdaran, il generale Hossein Salami, insieme a un certo numero di guardie del corpo.

Negli attacchi sarebbe stato ucciso anche lo scienziato nucleare Fereydoun Abbasi. “Il regime iraniano ha lavorato per decenni per ottenere un’arma nucleare. Il mondo ha tentato ogni possibile percorso diplomatico per fermarlo, ma il regime si è rifiutato di fermarsi”, hanno detto i militari in una dichiarazione. La portavoce delle Idf, Effie Defrin, ha confermato in una conferenza stampa che l’Iran aveva lanciato oltre 100 droni verso Israele nelle ultime ore.

Almeno 95 persone sono rimaste ferite oggi in tutto l’Iran. Lo ha riferito il portavoce dei Servizi di Emergenza Nazionale, Mojtaba Khaledi, alla televisione di stato iraniana. “Finora, 95 persone sono rimaste ferite e sono state trasportate in centri medici in 12 diverse province che sono state prese di mira”, ha detto.

E nel frattempo, le ambasciate di Israele in tutto il mondo saranno chiuse e non saranno erogati i servizi consolari. Lo riferiscono i media israeliani citando una nota del ministero degli Esteri. La mossa avviene dopo l’attacco israeliano su obiettivi in Iran e il timore per una reazione. Il ministero consiglia agli israeliani all’estero di comunicare la loro condizione e ubicazione.

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NETANYAHU SENTE I LEADER MONDIALI

Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha avuto colloqui con i leader mondiali, tra cui il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, il primo ministro indiano, Narendra Modi, e il presidente francese, Emmanuel Macron. Lo ha riferito l’ufficio del primo ministro, aggiungendo che Netanyahu dovrebbe poi parlare con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, il presidente russo Vladimir Putin e il premier britannico Keir Starmer. “I leader hanno mostrato comprensione per le esigenze di difesa di Israele contro la minaccia di annientamento dell’Iran e il primo ministro ha affermato che continuerà a mantenere contatti costanti con loro nei prossimi giorni”, si legge nella dichiarazione.

GLI USA NEGANO IL COINVOLGIMENTO, TRUMP ATTACCA

TAJANI SEGUE L’EVOLVERSI DELLA SITUAZIONE, MELONI CONVOCA RIUNIONE

LE PAROLE DI NETANYAHU

L’operazione Rising Lion “continuerà finché sarà necessario per eliminare la minaccia esistenziale che incombe su di noi”. Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu in un videomessaggio dopo l’attacco di Israele all’Iran. L’operazione rappresenta “un momento decisivo nella storia di Israele”, ha detto Netanyahu, che ha esortato i cittadini israeliani a seguire scrupolosamente le istruzioni del Comando del fronte interno, sottolineando che l’Iran possiede ancora “capacità significative” per colpire Israele. Israele ha dichiarato lo stato d’emergenza speciale in tutto il Paese a causa del timore di una risposta iraniana. La popolazione ha ricevuto l’ordine di rimanere nei pressi dei rifugi antiaerei. Le scuole sono state chiuse in tutto Israele e lo spazio aereo israeliano è stato chiuso ai voli. In queste ore è in corso la riunione del gabinetto di sicurezza israeliano.

Il capo di stato maggiore delle Forze di difesa israeliane (Idf), generale Eyal Zamir, ha annunciato la mobilitazione di massa di decine di migliaia di riservisti. “Abbiamo lanciato l’offensiva perché era giunto il momento: abbiamo raggiunto il punto di non ritorno”, ha affermato. “Questa è un’operazione cruciale per prevenire una minaccia esistenziale da parte di un nemico che invoca apertamente la nostra distruzione. Non possiamo permetterci di aspettare”, ha aggiunto.

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In una dichiarazione video, il premier ha aggiunto di attendere una risposta di Teheran. “Mi aspetto un attacco contro di noi – ha precisato – potrebbero essere attacchi molto gravi, a ondate”. Netanyahu ha definito gli attacchi effettuati da Israele “un grande successo”, che hanno colpito una parte significativa dello stato maggiore iraniano e i principali scienziati che lavoravano al programma nucleare.

LA RISPOSTA DI KHAMENEI

La televisione di stato iraniana ha citato la Guida Suprema iraniana Ali Khamenei, la quale ha affermato che Israele riceverà una dura punizione per i raid aerei su larga scala lanciati questa mattina contro molteplici obiettivi in tutto l’Iran, compresi gli impianti nucleari. Khamenei ha affermato che “Israele riceverà una dura punizione”, sottolineando che molti leader e scienziati iraniani sono stati uccisi nell’attacco israeliano. La Guida Suprema iraniana ha minacciato Israele di dure ripercussioni dopo che Israele ha lanciato attacchi su larga scala contro l’Iran, inclusi siti nucleari e la capitale, Teheran.

Khamenei ha affermato in una dichiarazione: “Con questo crimine, l’entità sionista si è scritta un destino amaro e doloroso, e certamente lo incontrerà”. Questo avviene mentre le forze armate iraniane hanno minacciato Israele con una “forte risposta” ai raid aerei su larga scala contro l’Iran. “Le forze armate risponderanno inevitabilmente a questo attacco sionista”, ha affermato Abu al-Fadl Shekarchi, portavoce dello Stato maggiore delle forze armate, sottolineando che Israele “pagherà un prezzo pesante e dovrà attendere una risposta forte dalle forze armate iraniane”.

La guida suprema dell’Iran ha inoltre nominato Mohammad Pakpour nuovo comandante del corpo dei Guardiani della rivoluzione islamica, i pasdaran, in seguito all’uccisione di Hossein Salami durante un attacco aereo israeliano. Abdolrahim Mousavi è stato nominato nuovo capo di stato maggiore delle forze armate iraniane, per sostituire Mohammad Bagheri, l’ex comandante ucciso nei raid di Israele avvenuto nella notte. Infine, Khamenei ha promosso Ali Shadmani al grado di generale, nominandolo comandante del quartier generale di Khatam al-Anbiya, società affiliata ai pasdaran coinvolta nel programma missilistico, incarico ricoperto da Gholam Ali Rashid, anch’egli ucciso nell’attacco israeliano.

Il governo iraniano ha dichiarato di aver avviato misure “difensive, politiche e legali” a seguito degli attacchi aerei israeliani che hanno colpito siti a Teheran e ucciso diverse persone, tra cui alti funzionari militari e scienziati del settore nucleare. “La Repubblica Islamica dell’Iran ha avviato le necessarie misure difensive, politiche e legali per far pentire l’illegittimo Israele delle sue azioni”, ha dichiarato il governo in una nota.

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Gli attacchi sono “una violazione della sovranità nazionale” e Israele ha agito “al di fuori di tutte le norme internazionali”, ha aggiunto il governo iraniano. “Consideriamo la ritorsione e la difesa un nostro legittimo diritto”, ha proseguito il governo iraniano. L’esercito israeliano ha annunciato che l’Iran ha lanciato circa 100 droni che potrebbero raggiungere Israele nelle prossime ore. Per questo Israele e la Giordania hanno chiuso il loro spazio aereo fino a nuovo avviso. Sul sito Flightradar che monitora il traffico aereo in diretta non compaiono velivoli neanche sullo spazio aereo dell’Iraq e dell’Iran.

KATZ DURO SULL’IRAN

Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, si è congratulato con le Forze di difesa israeliane (Idf) per l’operazione “Il Coraggio del Leone” lanciata in Iran. “L’attacco preciso contro i comandanti dei Guardiani della rivoluzione, l’esercito iraniano e gli scienziati nucleari, tutti coinvolti nel portare avanti il piano per distruggere Israele, trasmette un messaggio forte e chiaro: chiunque agisca per distruggere Israele verrà eliminato”, ha affermato Katz. Il ministro ha aggiunto: “Le Idf continueranno le loro operazioni per contrastare il programma nucleare iraniano e rimuovere le minacce contro lo Stato di Israele. L’Iran pagherà prezzi crescenti finché continuerà le sue attività aggressive”.

LA NOTA DELL’IDF

Negli attacchi di Israele all’Iran, decine di radar e siti di lancio di missili terra-aria sono stati distrutti. Lo riferisce un portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf) citato dai media, precisando che è stato completato un attacco su vasta scala contro il sistema di difesa aerea iraniano nell’ovest dell’Iran.

Il capo dell’intelligence militare israeliana, il generale Shlomi Binder, ha parlato degli attacchi contro l’Iran, affermando: “Stiamo intraprendendo un’operazione esistenziale contro un nemico che cerca di distruggerci, sviluppare capacità nucleari, avanzando rapidamente nello sviluppo delle sue capacità nucleari, sviluppare capacità di armi convenzionali in quantità molto, molto grandi: questo è ciò che vogliamo ridurre, interrompere ed eliminare questa minaccia”.

L’attacco israeliano in Iran ha causatoingenti danni al più grande sito per l’arricchimento dell’uranio nell’area di Natanz”, nel centro dell’Iran, riferiscono ancora le forze dell’IDF. “Nella notte, i caccia dell’Aeronautica militare, sotto la guida precisa dell’intelligence, hanno attaccato il sito di arricchimento dell’uranio del regime iraniano nell’area di Natanz. Si tratta del più grande sito di arricchimento dell’uranio in Iran, che da anni lavora per ottenere armi nucleari e contiene l’infrastruttura necessaria per l’arricchimento di livello militare”, scrivono le Idf. Secondo l’esercito, “gli attacchi hanno danneggiato lo spazio sotterraneo del sito, che ospita una sala di arricchimento a più piani con centrifughe, cabine elettriche e altre infrastrutture di supporto. Inoltre, sono state attaccate infrastrutture vitali del sito che ne consentono il funzionamento continuo e il proseguimento del progetto del regime iraniano per l’ottenimento di armi nucleari”.

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SA’AR SENTE TAJANI E IL MINISTRO DEGLI ESTERI TEDESCO

Il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa’ar, ha sentito al telefono il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, e il suo omologo tedesco, Johann Wadephul, con cui ha parlato degli attacchi contro obiettivi nucleari e militari in Iran. “Abbiamo preso questa decisione all’ultimo momento possibile, dopo aver esaurito tutte le altre vie”, ha dichiarato Sa’ar a Wadephul, secondo quanto riportato dall’ufficio del ministro degli Esteri israeliano.

Sa’ar ha aggiunto: “Il mondo intero ha visto e capito che gli iraniani non erano pronti a fermarsi e che dovevamo fermarli. L’ultimo rapporto dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica ha illustrato le gravi violazioni iraniane. Sappiamo che ci attendono giorni difficili, ma non abbiamo altra scelta”. Durante il colloquio con Tajani, il ministro degli Esteri israeliano ha parlato della guerra nella Striscia di Gaza.” Anche Israele è interessato a raggiungere un accordo sul rilascio degi ostaggi, cosa che Hamas ha finora respinto”, ha affermato Sa’ar.

– Foto: IPA Agency –

(ITALPRESS).

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