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Politica

Giulio Santagata presenta il libro “L’ira del Riformista”

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MILANO (ITALPRESS) – E’ stato presentato a Milano “L’Ira del Riformista” (edizioni Piemme), il libro di Giulio Santagata con Luigi Scarola e la prefazione di Romano Prodi. Un manuale per non perdere fiducia: dalla rabbia positiva potrà nascere l’alternativa alle destre al governo, per uscire sotto il segno dell’equità dalla lunga crisi italiana.
Negli ultimi anni chi crede nella possibilità di un futuro più giusto è soggetto a frequenti moti di rabbia, soprattutto (ma non solo) in Italia: per l’insopportabile e crescente disuguaglianza sociale, per l’incessante banalizzazione dei problemi, per la sostenibilità ambientale che è diventata strumento di marketing. Spesso, però, la sana rabbia cede il passo all’indifferenza e all’assuefazione, e non trovando uno sbocco si trasforma in odio.
“È esattamente quello che volevo significare. Non c’è ancora l’ira, ma ci sono tutte le condizioni” afferma l’ex
presidente del consiglio, Romano Prodi nel corso della presentazione “L’Ira del Riformista non è un titolo che riguarda il passato o il presente, ma il futuro. Ritengo che il titolo sia probabilmente una profezia”. Secondo Prodi c’è “la necessità di una prevenzione per diminuire le disparità. In questi giorni ci sono riflessioni riguardo al fatto se le tensioni sul carburante siano un fatto isolato o un’accumulazione dell’ira”.
Giulio Santagata, economista, è stato ideatore e organizzatore delle due campagne elettorali che hanno portato alla vittoria dell’Ulivo nel 1996 e nel 2006. È stato parlamentare dal 2001 al 2013 e ministro per l’attuazione del Programma nel secondo governo guidato da Romano Prodi, di cui è consigliere economico da oltre trent’anni.
Luigi Scarola economista, è responsabile del settore Pubblica amministrazione ed Economia sociale di Nomisma S.p.A.

– foto: copertina Libro

(ITALPRESS).

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Il Senato approva il ddl sulla Corte dei Conti, è legge

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ROMA (ITALPRESS) – Via libera dal Senato al Disegno di legge sulla riforma della Corte dei Conti. Con 93 voti favorevoli, 51 contrari e 5 astensioni, l’Aula di Palazzo Madama ha dato l’ok definitivo al provvedimento, che ora è legge.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Politica

Salvini “Con il sì al referendum sulla giustizia c’è una possibilità storica di libertà”

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MILANO (ITALPRESS) – “Fra poche settimane a inizio marzo c’è una possibilità storica di libertà anche per i giudici, i magistrati, i pm per bene, liberi da da correnti e da altri ragionamenti: il sì al referendum sulla giustizia, di avanzamento, di meritocrazia e di modernizzazione dell’Italia. Io sono convinto che gli italiani non se lo faranno sfuggire”. Così il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini in un’intervista a Radio Libertà.

“Tanti magistrati stanno invitando a votare sì e tanti esponenti di sinistra si sono già schierati: magistrati, avvocati, parlamentari, giuristi, docenti universitari, costituzionalisti – ha sottolineato – Quindi non è governo contro opposizione o maggioranza contro Schlein. Ma è una questione di merito, metodo, libertà, meritocrazia, di liberazione anche dei tribunali dallo strapotere delle correnti. Quindi penso che sia veramente un passo in avanti verso un’Italia più efficiente e più moderna perché un sistema giudiziario libero vuol dire una giustizia più veloce e quindi anche dal punto di vista dei cittadini, delle imprese, del business, dell’attrattività del nostro paese per gli investimenti stranieri… avere una giudizia libera dallo strapotere delle correnti”

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Politica

Il Papa nell’Angelus di Santo Stefano: “Chi crede oggi alla pace viene spesso ridicolizzato”

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CITTA’ DEL VATICANO (ITALPRESS) – “Nelle condizioni di incertezza e di sofferenza del mondo attuale sembrerebbe impossibile la gioia. Chi oggi crede alla pace e ha scelto la via disarmata di Gesù e dei martiri è spesso ridicolizzato, spinto fuori dal discorso pubblico e non di rado accusato di favorire avversari e nemici. Il cristiano però non ha nemici, ma fratelli e sorelle, che rimangono tali anche quando non ci si comprende. Il Mistero del Natale ci porta questa gioia: una gioia motivata dalla tenacia di chi già vive la fraternità, di chi già riconosce attorno a sè, anche nei propri avversari, la dignità indelebile di figlie e figli di Dio”. Lo ha detto papa Leone nell’Angelus di Santo Stefano protomartire.

“Per questo – ha aggiunto – Stefano morì perdonando, come Gesù: per una forza più vera di quella delle armi. E’ una forza gratuita, già presente nel cuore di tutti, che si riattiva e si comunica in modo irresistibile quando qualcuno incomincia a guardare diversamente il suo prossimo, a offrirgli attenzione e riconoscimento. Sì, questo è rinascere, questo è venire nuovamente alla luce, questo è il nostro Natale”.

Dopo l’Angelus, il Pontefice ha rinnovato “gli auguri di pace e di serenità” ed ha rivolto un appello affinchè “nel ricordo di Santo Stefano primo Martire, invochiamo la sua intercessione perchè renda forte la nostra fede e sostenga le comunità che maggiormente soffrono per la loro testimonianza cristiana. Il suo esempio di mitezza, di coraggio e di perdono accompagni quanti si impegnano nelle situazioni di conflitto per promuovere il dialogo, la riconciliazione e la pace”.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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