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Cronaca

Ue, Berlusconi “No alla direttiva Case Green, è una nuova tassa”

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ROMA (ITALPRESS) – “La casa non è solo il luogo che ci è più caro, quello dove ci godiamo il tempo coi nostri cari, ma è anche il primo investimento delle famiglie. L’80% degli italiani vive in una casa di proprietà, una casa che quasi sempre è stata acquistata coi risparmi di una vita, magari chiedendo prestiti alle banche”. Lo dice il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi in un video sui social.
“Quello dell’edilizia è anche un settore trainante per la nostra economia. Per noi la casa è sacra e ciascuno dovrebbe avere la possibilità di acquistarne una – aggiunge -. Per questo, nel 2008, uno dei primi atti del mio governo è stato quello di abolire l’Ici, la tassa sulla prima casa. Ci siamo poi battuti in questi anni e poi in questi ultimi mesi per far funzionare il super bonus, che ha consentito a molte famiglie di rendere più solida, più moderna ed efficiente dal punto di vista energetico la loro casa. Io ho sempre avuto una particolare sensibilità ambientale: sono stato il primo al mondo a costruire, all’inizio della mia carriera di imprenditore, delle città giardino che ancora oggi vengono studiate e apprezzate dagli architetti di tutto il mondo”.
“Il rispetto dell’ambiente e delle nuove norme e l’obbligo di non sprecare energia sono principi che devono essere sostenuti rendendoli convenienti e non certo obbligando le famiglie a costosi interventi di ristrutturazione. E’ un principio sempre valido e lo è ancora di più oggi che i costi delle materie prime sono diventati altissimi. Per questa ragione come Forza Italia stiamo lavorando per fermare o mitigare gli effetti della cosiddetta Direttiva Casa Green che prevede l’obbligo per gli edifici di raggiungere la classe energetica superiore entro il 1° gennaio 2030, è una direttiva che colpirebbe secondo i nostri calcoli quasi nove milioni di edifici – conclude Berlusconi -. Davvero non possiamo costringere le famiglie a pagare questa nuova tassa. Servono incentivi e non imposizioni. Abbiamo la forza e l’autorevolezza per intervenire e lo faremo presto”.

– foto Agenziafotogramma.it –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Corruzione per gare appalti in sanità, 10 misure cautelari a Palermo

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PALERMO (ITALPRESS) – La Guardia di Finanza di Palermo ha eseguito un’ordinanza di misure cautelari personali (arresti domiciliari, interdittive, obbligo di dimora o di presentazione alla polizia giudiziaria) nei confronti di 10 persone, indagata a vario titolo per corruzione, turbata libertà degli incanti, turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente, emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti.

Le attività investigative hanno consentito di far luce su casi di malaffare connessi all’indizione e alla gestione di gare d’appalto del valore complessivo di oltre 130 milioni di euro varate da alcune tra le principali strutture sanitarie in ambito regionale.

Il complesso degli elementi raccolti, in particolare, ha evidenziato il coinvolgimento di manager pubblici, imprenditori, professionisti e faccendieri; d’intesa, avrebbero agito in modo da orientare le procedure di gara in favore di determinate aziende.

Molteplici le iniziative e gli espedienti messi in atto per conseguire tale risultato. Tra questi, l’anticipazione ai referenti delle imprese da avvantaggiare di documentazione secretata relativa a gare ancora da bandire, la “costruzione” di capitolati ad hoc sulla base delle indicazioni ricevute dagli stessi interlocutori, fino ad arrivare all’annullamento dei bandi laddove non graditi alle medesime imprese.

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Al contempo, dalle indagini sono emerse anche manovre volte a indirizzare la formazione delle commissioni giudicatrici, inserendo componenti ritenuti di maggiore affidamento.
In cambio di tutto ciò, ai pubblici ufficiali sarebbero state date/promesse tangenti di rilevante importo collegate al valore delle commesse e, talvolta, mascherate da accordi di consulenza, nonchè sarebbero state prospettate altre utilità, anche sotto forma di assunzioni di prossimi familiari.

Figura centrale, in tale contesto, è quella di un noto professionista palermitano che, forte di una fitta rete di relazioni e del potere d’influenza derivante da importanti incarichi fiduciari/istituzionali ricoperti nell’ambito della pubblica amministrazione e di strutture ospedaliere, avrebbe operato quale anello di congiunzione tra le due dimensioni pubblico/privato.

Proprio presso lo studio di quest’ultimo, nelle settimane scorse, erano stati rinvenuti nel corso di una perquisizione oltre 44 mila euro in contanti in aggiunta a più di 3 mila euro trovati sulla persona.

– Foto: ufficio stampa Guardia di Finanza –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Eur, Gasbarra “Obiettivo aumentare investimenti e presenze”

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ROMA (ITALPRESS) – Il quartiere Eur di Roma è sempre più strategico per la Capitale, e può diventare il centro dell’innovazione. Ne ha parlato Enrico Gasbarra, presidente di Eur Spa, intervistato da Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress Economy. Eur Spa, società partecipata al 90% dal MEF e al 10% dal Comune di Roma, ha il compito di gestire un patrimonio immobiliare di 102 unità immobiliari, 70 ettari di parchi, compreso il Laghetto, il Palazzo dei Congressi, il Palazzo dello Sport e la Nuvola. “Questo può e deve essere il quartiere dell’innovazione”, sottolinea il presidente, che spiega come la vocazione principale degli immobili gestiti dalla società sia quella dei convegni e dei congressi, “parte importantissima perchè è la metà della macchina economica. Tra Laghetto e i tre palazzi, il Palazzo dei Congressi, il Palazzo dello Sport e la Nuvola, sviluppiamo circa 1,1 milioni di presenze. Se Roma ha avuto la miglior presenza turistica degli ultimi anni, aumentata circa del 4,5% con 50 milioni di presenze, l’Eur contribuisce con 1,2-1,3 milioni”.
Gasbarra sottolinea come l’obiettivo sia quello di migliorare ancora dei numeri importanti e, già dal prossimo anno, “arrivare a un milione e mezzo di presenze mettendo a regime il Palasport, che abbiamo potuto gestire solo da dicembre, con 50 concerti”. Ci saranno degli investimenti, circa 20 milioni, e degli interventi partiti già quest’anno nella parte meno visibile, “il prossimo anno arriveremo a cambiare le 1500 vetrate per avere una competitività anche con il resto degli altri palazzetti in giro per l’Italia e nel mondo e allungare la capienza. Adesso la capienza è di circa 9.000 persone, vogliamo portarla a 10.000. Adesso ci sono molti eventi sportivi che devono tornare anche al Palazzo dello Sport, che è usato essenzialmente per i concerti, noi ritorneremo anche a fare questo tipo di eventi – prosegue il presidente di Eur Spa. Altro intervento che inizierà sin da adesso è al Palazzo dei Congressi con altri 15 milioni di investimento”.
Il bilancio 2024 “è stato il migliore di sempre, con ha 7 milioni di utili e ricavi per circa 43,8 milioni. Abbiamo ottimizzato, ridotto le spese, quindi abbiamo governato il processo di bilancio. Abbiamo stimolato i grandi motori di questa società che sono la gestione del patrimonio immobiliare, al 90% a reddito e rende 20 milioni circa, e poi spettacoli, di convegni, anche internazionali che hanno prodotto quasi 300 mila presenze”. Infine, la Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina che si terrà il 10 e 11 luglio a Roma proprio nella Nuvola al quartiere Eur, e che vedrà la presenza di Governi, organizzazioni internazionali, istituzioni finanziarie, imprese, Regioni, Comuni e società civile. “Noi vogliamo essere, come fu per il G20 che si tenne in Italia, luogo di riferimento delle grandi iniziative internazionali che si svolgono in Italia – spiega Gasbarra -. La Conferenza è prevista a luglio, siamo pieni di orgoglio e cercheremo di ospitarla nel miglior modo possibile. Mi auguro veramente che si parlerà di ricostruzione già attraverso una tregua e magari la pace. Sarebbe bello che l’Eur potesse suggellare questo momento nelle nostre strutture, sia alla Nuvola che al Palazzo dei Congressi”, conclude.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Israele attacca l’Iran, Khamenei promette vendetta. Netanyahu “Momento decisivo della nostra storia”

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ROMA (ITALPRESS) – L’Aeronautica israeliana ha colpito nella notte oltre 100 obiettivi iraniani, utilizzando circa 200 aerei e oltre 330 munizioni. L’operazione “Rising Lion” ha riguardato obiettivi militari e nucleari, oltre esponenti dei Guardiani della rivoluzione, secondo quanto riportato dalle Forze di difesa israeliane (Idf). I media statali iraniani hanno confermato l’uccisione del comandante dei Guardiani della rivoluzione iraniana, i pasdaran, il generale Hossein Salami, insieme a un certo numero di guardie del corpo.

Negli attacchi sarebbe stato ucciso anche lo scienziato nucleare Fereydoun Abbasi. “Il regime iraniano ha lavorato per decenni per ottenere un’arma nucleare. Il mondo ha tentato ogni possibile percorso diplomatico per fermarlo, ma il regime si è rifiutato di fermarsi”, hanno detto i militari in una dichiarazione. La portavoce delle Idf, Effie Defrin, ha confermato in una conferenza stampa che l’Iran aveva lanciato oltre 100 droni verso Israele nelle ultime ore.

GLI USA NEGANO IL COINVOLGIMENTO, TRUMP ATTACCA

TAJANI SEGUE L’EVOLVERSI DELLA SITUAZIONE, MELONI CONVOCA RIUNIONE

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LE PAROLE DI NETANYAHU

L’operazione Rising Lion “continuerà finché sarà necessario per eliminare la minaccia esistenziale che incombe su di noi”. Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu in un videomessaggio dopo l’attacco di Israele all’Iran. L’operazione rappresenta “un momento decisivo nella storia di Israele”, ha detto Netanyahu, che ha esortato i cittadini israeliani a seguire scrupolosamente le istruzioni del Comando del fronte interno, sottolineando che l’Iran possiede ancora “capacità significative” per colpire Israele. Israele ha dichiarato lo stato d’emergenza speciale in tutto il Paese a causa del timore di una risposta iraniana. La popolazione ha ricevuto l’ordine di rimanere nei pressi dei rifugi antiaerei. Le scuole sono state chiuse in tutto Israele e lo spazio aereo israeliano è stato chiuso ai voli. In queste ore è in corso la riunione del gabinetto di sicurezza israeliano.

Il capo di stato maggiore delle Forze di difesa israeliane (Idf), generale Eyal Zamir, ha annunciato la mobilitazione di massa di decine di migliaia di riservisti. “Abbiamo lanciato l’offensiva perché era giunto il momento: abbiamo raggiunto il punto di non ritorno”, ha affermato. “Questa è un’operazione cruciale per prevenire una minaccia esistenziale da parte di un nemico che invoca apertamente la nostra distruzione. Non possiamo permetterci di aspettare”, ha aggiunto.

LA RISPOSTA DI KHAMENEI

La televisione di stato iraniana ha citato la Guida Suprema iraniana Ali Khamenei, la quale ha affermato che Israele riceverà una dura punizione per i raid aerei su larga scala lanciati questa mattina contro molteplici obiettivi in tutto l’Iran, compresi gli impianti nucleari. Khamenei ha affermato che “Israele riceverà una dura punizione”, sottolineando che molti leader e scienziati iraniani sono stati uccisi nell’attacco israeliano. La Guida Suprema iraniana ha minacciato Israele di dure ripercussioni dopo che Israele ha lanciato attacchi su larga scala contro l’Iran, inclusi siti nucleari e la capitale, Teheran.

Khamenei ha affermato in una dichiarazione: “Con questo crimine, l’entità sionista si è scritta un destino amaro e doloroso, e certamente lo incontrerà”. Questo avviene mentre le forze armate iraniane hanno minacciato Israele con una “forte risposta” ai raid aerei su larga scala contro l’Iran. “Le forze armate risponderanno inevitabilmente a questo attacco sionista”, ha affermato Abu al-Fadl Shekarchi, portavoce dello Stato maggiore delle forze armate, sottolineando che Israele “pagherà un prezzo pesante e dovrà attendere una risposta forte dalle forze armate iraniane”.

Il governo iraniano ha dichiarato di aver avviato misure “difensive, politiche e legali” a seguito degli attacchi aerei israeliani che hanno colpito siti a Teheran e ucciso diverse persone, tra cui alti funzionari militari e scienziati del settore nucleare. “La Repubblica Islamica dell’Iran ha avviato le necessarie misure difensive, politiche e legali per far pentire l’illegittimo Israele delle sue azioni”, ha dichiarato il governo in una nota.

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Gli attacchi sono “una violazione della sovranità nazionale” e Israele ha agito “al di fuori di tutte le norme internazionali”, ha aggiunto il governo iraniano. “Consideriamo la ritorsione e la difesa un nostro legittimo diritto”, ha proseguito il governo iraniano. L’esercito israeliano ha annunciato che l’Iran ha lanciato circa 100 droni che potrebbero raggiungere Israele nelle prossime ore. Per questo Israele e la Giordania hanno chiuso il loro spazio aereo fino a nuovo avviso. Sul sito Flightradar che monitora il traffico aereo in diretta non compaiono velivoli neanche sullo spazio aereo dell’Iraq e dell’Iran.

– Foto: IPA Agency –

(ITALPRESS).

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