Seguici sui social

Politica

Cospito, Meloni “Si abbassino i toni. Dimissioni? Non ci sono i presupposti”

Pubblicato

-

“La ragione per la quale non sono intervenuta finora è che ho tentato di non alimentare una polemica che considero, per tutti, controproducente”, “sicuramente i toni si sono alzati troppo, e invito tutti, a partire dagli esponenti di Fratelli d’Italia, a riportarli al livello di un confronto franco ma rispettoso”. Lo dice il premier Giorgia Meloni, al Corriere della
Sera, sul caso Cospito.

“Non ritengo vi siano in alcun modo i presupposti per le dimissioni che qualcuno ha richiesto – aggiunge il presidente del Consiglio -. Peraltro, le notizie contenute nella documentazione oggetto del contendere, che il Ministero della Giustizia ha chiarito non essere oggetto di segreto, sono state addirittura anticipate da taluni media. Ci sono in questo polverone, a mio avviso, aspetti chiaramente strumentali. Trovo singolare che ci si scandalizzi perché in Parlamento si è discusso di documenti non coperti da segreto, mentre da anni conversazioni private – queste sì da non divulgare – divengono spesso di pubblico dominio”.

“Trovo singolare l’indignazione del Pd per un’accusa sicuramente eccessiva, quando però la sinistra in passato ha mosso alla sottoscritta, leader dell’opposizione, le accuse di ‘essere la
mandante morale delle morti in mare’ o di guidare un ‘partito eversivo’, per citarne alcune. Senza dimenticare quando esponenti istituzionali gridavano tra gli applausi che avremmo dovuto ‘sputare sangue’”, ha aggiunto Meloni.

foto: agenziafotogramma.it

Advertisement

Politica

Meloni “Aiutare l’Ucraina significa lavorare per la pace”

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – I fronti dell’Ucraina e del Medio Oriente “sono uno frutto dell’altro. Quello che ha aperto l’invasione russa dell’Ucraina è l’idea che il diritto internazionale non esistesse più, che potesse essere violato, che chi era militarmente più forte poteva invadere il suo vicino, che le regole non erano più le stesse. Quando si aprono questi fronti le crisi tendono a moltiplicarsi”. Lo dice il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un punto stampa a margine del vertice Ue-Egitto, al Cairo.
“Per questo continuo a ritenere che aiutare l’Ucraina significa lavorare per la pace – prosegue Meloni -. Ciò non toglie che bisogna lavorare per trovare delle soluzioni di pace. Ma deve essere una pace giusta. Per cui condivido pienamente le parole del presidente della Repubblica, e cerchiamo di lavorare per quello che l’Italia può fare. Può sicuramente fare la sua parte soprattutto per costruire pace”.
“L’Egitto su Gaza è un attore di primo piano, è prezioso anche su questo, come lo sono anche altri attori come il Qatar. Il lavoro per una de-escalation lo dimostra. Penso che occorra continuare a dialogare soprattutto con questi Paesi, con gli attori regionali e continuiamo anche noi a fare la nostra parte – sottolinea Meloni -. Io sto parlando con tutti per arrivare a una de-escalation, alla cessazione delle ostilità e al rilascio degli ostaggi. Sono cose molto complesse che si costruiscono con il contributo di tutti quanti per questo è importante essere qui”.
Quanto al caso Regeni, “l’Italia pone tendenzialmente sempre questa questione, c’è un processo in cui noi siamo andati avanti a fare quello che dobbiamo fare. Il lavoro che stiamo facendo non cambia la nostra posizione sulla materia – afferma il premier -. C’è un procedimento giudiziario che sta andando avanti, per noi è importante. Continueremo a tentare di ottenere anche qualcosa di più, ma penso che quello che dobbiamo fare noi è andare avanti sul fronte della verità e della giustizia, ed è giusto il lavoro che sta facendo la magistratura”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto

Politica

Papa Francesco “Non dimentichiamo la Siria che soffre per una lunga guerra”

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – “Ho appreso con sollievo che ad Haiti sono stati liberati un’insegnante e quattro religiose della missione dell’E’cole Jean XXIII rapiti lo scorso 23 febbraio. Chiedo che siano liberati al più presto gli altri due religiosi e tutte le persone ancora sotto sequestro in quell’amato paese provato da tanta violenza”. Lo ha detto Papa Francesco nel corso dell’Angelus domenicale a Piazza San Pietro. “Invito tutti gli attori politici e sociali ad abbandonare ogni interesse particolare e a impegnarsi in spirito solidale nella ricerca del bene comune, sostenendo una transizione serena verso un Paese che con l’aiuto della comunità internazionale sia dotato di solide istituzioni capaci di riportare l’ordine e la tranquillità sui cittadini” ha proseguito il Santo Padre che ha poi rivolto il consueto invito a pregare “per le popolazioni martoriate dalla guerra: Ucraina, Palestina, Israele e Sudan e non dimentichiamo la Siria, un Paese che soffre tanto per la guerra che dura da tanto tempo”.

Foto: Agenzia Fotogramma

(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto

Politica

Tajani “Putin è molto aggressivo, ma non colpirà la Nato”

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – “In questo momento dobbiamo essere fermi nella difesa del diritto internazionale e determinati a dare all’Ucraina tutti gli aiuti possibili, ma la fermezza non significa fare fughe in avanti. E’ un grosso errore dividersi. Non comprendo quindi le dichiarazioni di Macron, forse dettate dalla campagna elettorale per le Europee. Lunedì ci sarà il consiglio dei ministri degli Esteri Ue, parleremo del Medio Oriente e dell’Ucraina e l’Europa dovrà essere unita. Se qualcuno ha un’idea, meglio parlarne con tutti e trovare una sintesi”. Lo afferma il ministro degli esteri Antonio Tajani in una intervista al “Quotidiano Nazionale” che poi smentisce un intervento diretto della Nato: “Ma figurarsi, in ambito Nato non se ne è mai parlato. Nessun impegno diretto è la linea condivisa da tutti”. Quindi alle voci che parlano del fatto che in Ucraina ci sarebbero da tempo soldati di Paesi Nato, aggiunge: “Io questo non lo so, ma dobbiamo assolutamente lavorare per distinguere i piani dell’aiuto militare da quella del coinvolgimento diretto E non a caso abbiamo deciso di non fare entrare l’Ucraina nella Nato fino a che il conflitto con la Russia sarà in corso”. Sulla possibilità che Putin attacchi un Paese Nato, e sul conseguente invio di truppe italine a difenderlo, dice: “Mi auguro che questo non accada, non credo che Putin voglia attaccare un Paese della Nato. E’ molto aggressivo ma sa anche lui che sarebbe un errore gravissimo e ritengo che non lo farà”. Tajani, poi, conferma la necessità di una difesa europea” “Bisogna accelerare i tempi, e già l’operazione Aspides è un passo in avanti, così come è un passo in avanti il piano presentato dalla presidente Von der Leyen. La difesa europea sarà per noi di Forza italia e per il PPE un punto essenziale, a maggiore ragion alla luce delle mosse russe. E servirà anche per far contare di più l’Europa all’interno della Nato”. Tornando a Putin che sarà riconfermato presidente dalle edizioni di oggi, Tajani si augura un presidente russo più propenso al dialogo: “”Io mi auguro che alla fine prevalga il buonsenso. Non credo che Putin abbia interesse a prolungare indefinitamente una guerra così costosa in termini di vittime e sforzo economico. Credo che alla fine debba prevalere il buonsenso e ci si debba sedere attorno ad un tavolo. Noi lavoriamo per quello”.

foto: Agenzia Fotogramma

(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto
Advertisement


Agenzia Creativamente Itinerari News Pronto Meteo
Casa e consumi by Altroconsumo

Primo piano