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Cronaca

Assistenza e cura dell’anziano, per la Sigg serve un nuovo approccio

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ROMA (ITALPRESS) – Mettere a punto proposte e soluzioni concrete per fronteggiare l’invecchiamento della popolazione e promuovere un nuovo approccio alla cura e all’assistenza degli anziani. E’ l’obiettivo che si prefigge la Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (Sigg), guidata dal neo presidente Andrea Ungar.
Il disegno di legge delega in materia di politiche in favore delle persone anziane, in attesa del via libera da entrambe le Camere, è un punto di partenza. “Dopo il periodo pandemico che ha portato alla luce la necessità di cambiare il paradigma sulla gestione generale dell’invecchiamento, soprattutto in riferimento agli aspetti sanitari e di non autosufficienza, la legge delega ha fatto partire una discussione che speriamo possa cambiare radicalmente l’assistenza dell’anziano nel nostro Paese”, ha detto Ungar in un’intervista all’agenzia Italpress, all’indomani dell’audizione in Commissione Sanità al Senato.
“I geriatri parlano di approccio e valutazione multidimesionale da moltissimi anni ed è il momento di portare sul campo tutto questo – spiega Ungar -. L’approccio agli anziani non deve guardare solo alla malattia ma anche allo stato funzionale e al mantenimento, facendo anche una buona prevenzione per mantenere una vita attiva grazie a politiche sociali e sanitarie nel momento in cui stanno bene, e con un corretto approccio generale quando invece hanno un problema di salute”.
Il tema della prevenzione diventa un obiettivo fondamentale. “In Italia abbiamo un’aspettativa di vita molto alta e questo è un’ottima cosa, perchè vuol dire che la nostra società e il sistema funzionano. La prevenzione della disabilità – sottolinea Ungar – vuol dire mantenimento dello stato sociale, dei rapporti, uscire, muoversi, avere una capacità di vita quotidiana sempre importante. Questo nell’anziano è necessario perchè lo stato funzionale dal punto di vista prognostico è più importante di tante malattie croniche. Quindi è il cuore del nostro intervento”.
Anche il rapporto fra anziano e animale domestico può contribuire a favorire una migliore condizione di vita. “L’animale può essere una grande chance. Per l’anziano che sta bene ha una grande capacità di azione perchè aiuta chi è solo, ti dà un impegno, esci e incontri altre persone. Ad esempio la prevenzione cardiovascolare con un animale è estremamente efficace, ma non solo per quello, perchè il muoversi e il camminare fa molto bene. Poi c’è tutto il mondo degli interventi assistiti con animali nelle Rsa e nei centri diurni. Abbiamo da poco fondato un’associazione, Veteris, che mette insieme i geriatri e i veterinari per fare linee guida e d’indirizzo per l’assistenza e favorire il rapporto uomo-animale per la popolazione anziana”.
Alla base di tutto, secondo Ungar, c’è l’assistenza domiciliare che “è la frontiera, ma in generale una continuità di cura che vuol dire superare le barriere tra ospedale, domicilio, territorio e Rsa. Il paziente è uno, il sistema sanitario è uno, quindi dobbiamo lavorare tutti insieme, connessi, per una continuità ed evitare che l’anziano faccia un ping pong fra l’ospedale, il territorio, lo specialista, il medico di medicina generale e la Rsa. Il sistema deve diventare uno e questo è uno degli aspetti che la Sigg ha proposto e vuole sviluppare grazie all’attenzione che la politica sta dando alla sanità degli anziani”.

– foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Poste, a Bari un punto di riferimento per casa e famiglie

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BARI (ITALPRESS) – Nella filiale Bari Sud di Poste Italiane si è consolidato un modello di assistenza dedicato alle famiglie che cercano servizi chiari, supporto costante e soluzioni pratiche per la gestione delle utenze domestiche e dei prodotti finanziari. Il corner “Poste Casa e Famiglia”, presente all’interno dell’ufficio, è diventato uno spazio riconoscibile in cui gli utenti possono orientarsi tra offerte energetiche e servizi digitali, ricevere consulenza personalizzata e gestire con semplicità le principali esigenze quotidiane.
“Stiamo attraversando una fase di grande cambiamento – spiega all’Italpress il direttore della filiale Bari Sud, Walter Bianco – e, proprio per questo, le persone hanno sempre più bisogno di un punto di riferimento. Nel mio ufficio, uno dei quindici presenti nel capoluogo di Bari, abbiamo creato un corner dedicato, che ci permette di essere vicini a tutti i clienti che necessitano di supporto.
In modo semplice e completamente gratuito offriamo consulenza e assistenza per orientarsi in un mercato, soprattutto quello di luce e gas, che oggi risulta spesso confuso e difficile da interpretare.
Oltre ai servizi dedicati a luce, gas ed energia, mettiamo a disposizione anche soluzioni legate al risparmio postale, la possibilità di attivare contratti sia per la fibra che per le SIM. Offriamo inoltre il servizio di apertura del conto corrente”.
Le famiglie si rivolgono alla filiale con una crescente consapevolezza dei propri consumi e dei costi sostenuti, alla ricerca di alternative più convenienti e di un confronto trasparente con ciò che il mercato propone. Il punto di forza riconosciuto dal pubblico è la presenza fisica del personale, che rende il post-vendita più immediato rispetto ai canali telefonici e favorisce un rapporto diretto e continuativo.
Una parte essenziale dell’attività riguarda inoltre il supporto per coloro che hanno meno confidenza con i servizi digitali. L’assistenza comprende l’installazione e la configurazione delle app di Poste Italiane sugli smartphone dei clienti, per consentire un accesso più agevole ai servizi online e facilitare la gestione autonoma delle operazioni più comuni.
-foto f06/Italpress –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Mosaner-Brignone e Pellegrino-Fontana portabandiera Italia a Milano-Cortina

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ROMA (ITALPRESS) – Saranno quattro i portabandiera italiani a Milano-Cortina. A Cortina toccherà ad Amos Mosaner e Federica Brignone. A Milano a Federico Pellegrino e Arianna Fontana. Lo ha annunciato il presidente del Coni, Luciano Buonfiglio durante una conferenza stampa in sala Giunta di Palazzo H. “Mi piace avere un senso di complicità con i numeri e la cabala. Il 12 è considerato il numero della completezza, dell’armonia e della ciclicità. Dodici sono i mesi, sono le ore, i segni zodiacali. Stiamo portando avanti armonia con determinazione, e il desiderio è che ci sia un mondo di armonia, ovviamente quello di cui ci occupiamo noi, ma vorremmo essere d’esempio anche per gli altri mondi. L’armonia è stata anche la chiave di sviluppo di Milano-Cortina”, ha spiegato Buonfiglio.
Non è tutto, perchè il numero 1 dello sport italiano ha fatto un altro annuncio importante. “La prima medaglia l’abbiamo già vinta, Federica Brignone stamattina mi ha confermato che dai test fatti sarà in gara con tutto il suo entusiasmo e il suo orgoglio e determinazione”, ha detto il presidente del Coni, Luciano Buonfiglio in conferenza stampa in sala Giunta, annunciando il recupero in tempo per i Giochi della fuoriclasse azzurra, che sarà una delle quattro portabandiere insieme ad Amos Mosaner (a Cortina con Brignone), Federico Pellegrino e Arianna Fontana. “Questa prima medaglia è dedicata a tutte le persone che hanno avuto una sconfitta ma che si sono dedicate a riprendersi non solo nello sport ma anche nella vita, Federica è un esempio per tutti”, ha aggiunto Buonfiglio.
– Foto Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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Presentato a Milano il calendario 2026 della Dia, dedicato alle donne della legalità

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MILANO (ITALPRESS) – “Il ruolo della donna nella lotta alla criminalità organizzata affonda le radici nel tempo. Fin dalle origini, le donne hanno hanno incarnato una forma di resistenza civile e morale capace di incrinare le fondamenta del potere mafioso”. Queste le parole del direttore della Dia, il generale Michele Carbone, stampate sulla prima pagina del calendario 2026 della Dia, la Direzione Investigativa Antimafia, quest’anno dedicato alle donne ‘della legalità’.

Il calendario, giunto alla sua terza edizione consecutiva, è stato presentato oggi presso il Centro Operativo della Dia di Milano. All’evento hanno partecipato, in una tavola rotonda moderata dalla prof.ssa Ombretta Ingrascì dell’Università Statale di Milano, il procuratore aggiunto della Direzione Distrettuale Antimafia Alessandra Dolci, il prof. Nando Dalla Chiesa dell’Università Statale di Milano e la consigliera regionale Paola Pollini, presidente della Commissione Speciale Antimafia, Anticorruzione, Trasparenza ed Educazione alla Legalità della Regione Lombardia.

“È un calendario raffinato”, ha detto il prof. Nando Dalla Chiesa, perché “al sentimento di ribellione si associa la coscienza civile”. “Non è un periodo in cui le istituzioni stanno dando il meglio di sé. Questo calendario restituisce il meglio delle istituzioni. Potremmo dire che è eretico”, ha aggiunto Dalla Chiesa.

“Il ruolo delle donne nella scelta del mafioso di collaborare con la giustizia è fondamentale. E l’essere donna magistrato permette di entrare nei meccanismi psicologici che portano una donna vittima di oppressione mafiosa a tacere o a collaborare”, ha detto il procuratore aggiunto della Dda di Milano Alessandra Dolci. Ma, sottolinea Dolci, “il percorso delle donne in magistratura non è stato semplice, oggi siamo la maggioranza ma nelle cariche direttive c’è un gap di cui non trovo ancora giustificazione se non di maschilismo della magistratura. Solo il 20% delle cariche di vertice sono coperte da donne”.

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“Come Commissione vogliamo sostenere la proposta ‘Liberi di scegliere’, per far comprendere che per le donne allontanarsi da un destino segnato dalla violenza è fondamentale”, ha detto la consigliera regionale Paola Pollini, presidente della Commissione Speciale Antimafia, Anticorruzione, Trasparenza ed Educazione alla Legalità della Regione Lombardia.

Questa edizione del calendario storico della Direzione Investigativa Antimafia del 2026 si propone di essere non soltanto un racconto iconografico, ma un percorso di memoria civile, un tributo a un coraggio che ha cambiato e continua a cambiare il nostro Paese. Donne che, spesso in silenzio ma sempre con assoluta determinazione, hanno rotto con il passato, hanno sfidato il peso della cultura mafiosa, e hanno scelto con sacrificio e lucidità di stare dalla parte giusta. Il calendario conferma la sua natura di strumento istituzionale prezioso, non solo per il significato simbolico che porta con sé, ma per il valore identitario che rappresenta per tutto il personale della Dia.

E in questa edizione, più che mai, le donne emergono come protagoniste assolute, capaci di intrecciare nelle istituzioni, nella società civile, nell’arte, nella politica e nella vita quotidiana la trama viva della speranza e della legalità. Ed è proprio questo spirito che il calendario mese per mese vuole restituire: una grande narrazione corale, che dà volto e voce alle donne che hanno inciso, e continuano a incidere, nella storia antimafia.

– foto xp9/Italpress –

(ITALPRESS).

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