Cronaca
Fumagalli “In Lombardia puntare su sanità pubblica e salario minimo”
Pubblicato
2 anni fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Puntare sulla sanità pubblica coadiuvata con il privato, potenziare il trasporto pubblico locale e il salario minimo. Sono questi i temi su cui puntare in Regione Lombardia secondo Marco Fumagalli, candidato per il M5S alle regionali in Lombardia, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano Regionali” dell’agenzia Italpress. Sulla questione della sanità “c’è un errore da un punto di vista politico che parte da Formigoni e arriva alla Moratti, noi abbiamo fatto una proposta in cui il privato c’è ma il pubblico organizza e – spiega – dove non arriva chiede al privato di occuparsi di determinate attività in modo complementare. Moratti in ottica liberista dice che pubblico e privato sono in competizione, ma il mercato della salute non è un mercato, non ci può essere speculazione economica, non ci può essere profitto. Loro trattano la salute come un qualsiasi bene, noi partiamo da una logica completamente diversa”.
Sulla situazione di Trenord “è evidente che non tutte le colpe possono essere imputate alla Regione, però è anche vero che Fontana ha fatto la scelta di fare investimenti pesanti sulla Pedemontana che è li ferma e non andrà mai avanti perchè neppure chi ha vinto la gara ci crede su quest’opera – spiega – che è eccessivamente costosa, impatta sul territorio e non serve a nulla. Allora quelle risorse dovevano essere spese per fare le metropolitane e per potenziare Trenord, questo è stato l’errore di Fontana. Con quelle risorse, poi, sui treni si potevano mettere dei vigilantes, c’ è la necessità di fare anche degli interventi organizzativi”.
Poi il tema del lavoro. Secondo Fumagalli è necessario fare il salario minimo, perchè con un’inflazione al 12% “i nostri redditi sono stati erosi, con il salario minimo automaticamente si tende a aumentare il costo del lavoro e gli stipendi. Il salario minimo è fondamentale”.
Altri due temi trattati riguardano il Parco di Monza e l’Autodromo. “Non condivido quello che ha fatto Fontana che ha messo moltissime risorse nei confronti della Formula1 mentre non ha messo risorse nella gestione di quella che è Villa Reale e tutto il complesso del parco. La Formula1 è innegabile che è di richiamo internazionale e su questo non c’è discussione, ma è altrettanto innegabile che è incompatibile un circuito di quel genere nell’ambito del Parco, si dovrà cercare di trovare una soluzione. Ho smesso di fare la battaglia contro la Formula1 perchè non porta a nulla – sottolinea – credo che col passare degli anni purtroppo si vedrà che, come per il calcio, ci sarà uno spostamento nel sud est, nei paesi arabi che hanno soldi e petrolio. Per quanto riguarda Villa Reale noi abbiamo visto che la gestione insieme al privato è stata abbastanza fallimentare, serve che la Regione Lombardia faccia investimenti, che il consorzio pubblico abbia le risorse umane e strumentali per farla diventare un museo, un punto di richiamo per i turisti che arrivano a Milano che passino anche per il Parco di Monza che dal punto di vista monumentalistico ha una valenza di primo rilievo”.
Sull’autonomia “c’è un problema da un punto di vista costituzionale abbastanza importante, quello che sta discutendo Calderoli si basa sulla riforma del 2001 fatta da D’Alema che è una riforma sbagliata, il Titolo V è dal 2001 che nessuno l’ha attuato e dopo 20 anni se nessuno ci è riuscito è perchè forse quella norma lì non funziona. Mi chiedo come possiamo fare questa autonomia differenziata dove diamo a tutti un sacco di poteri quando invece abbiamo delle diversità, dare a tutti gli stessi poteri sarà la follia perchè nessuno sarà in grado di gestirli”. Infine le alleanze.
“In Lombardia stiamo facendo un esperimento che, se dovesse andare bene, evidentemente rivoluzionerebbe la politica italiana. Noi ci auguriamo che vinca Majorino e che il centrodestra venga mandato a casa dopo tanti anni e il modo per fare questo era fare un passo indietro rispetto a quelli che sono i nostri desideri di autonomia. Ci sono differenze innegabili ma con senso di responsabilità lo facciamo e ci crediamo, nel Lazio probabilmente sono state fatte scelte tattiche differenti”, conclude Fumagalli.
– foto Italpress –
(ITALPRESS).
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Cronaca
PAVIA UNO TV LIVE – 1 MAGGIO, FESTA DEL LAVORO, IL MESSAGGIO DELLA PREMIER GIORGIA MELONI
Pubblicato
19 ore fa-
1 Maggio 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Sono orgogliosa del fatto che in poco più di due anni e mezzo sono stati creati oltre un milione di posti di lavoro: abbiamo raggiunto il record di occupati, il tasso di occupazione femminile non è mai stato così alto e la disoccupazione è ai minimi da 18 anni. Aumentano i contratti a tempo indeterminato, diminuisce il precariato e crescono i salari reali, in controtendenza con il passato”. Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, in un video sui social dopo la conclusione del Cdm. “C’è molto da fare, ma i numeri sono incoraggianti”, ha aggiunto.
Cronaca
Weber “Sui dazi come Ue possiamo andare al tavolo da posizione di forza”
Pubblicato
1 giorno fa-
1 Maggio 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Noi siamo un blocco economico forte e ci possiamo presentare al tavolo negoziale in posizione di forza. Concordo con Giorgia Meloni, sediamoci a un tavolo, parliamo di dazi, cerchiamo una soluzione omnicomprensiva ma restiamo fermi e uniti”. Lo ha detto il presidente del Partito Popolare Europeo, Manfred Weber, nel corso di un’intervista a Tg2 Post.
“La Commissione Europea sta difendendo i nostri interessi reciproci di fronte a Washington. Meloni e Tajani lo hanno già detto, ma anche la Germania ha sottolineato che l’Unione Europea deve tutelare i nostri interessi – ha aggiunto -. Insieme siamo fortissimi. Italia e Germania sono i due paesi manifatturieri più forti in Europa e ci possiamo proteggere dagli americani e anche di fronte al loro approccio”.
“Trump intende aumentare i dazi, ma dobbiamo tornare con i piedi per terra. Anche negli Stati Uniti sta aumentando l’inflazione, la borsa sta attraversando delle difficoltà, l’euro sta diventando sempre più forte, Per questo la politica americana si sta rivelando negativa per gli Stati Uniti”, ha sottolineato Weber.
“La nostra offerta, zero dazi, è la migliore. La porremo sul tavolo negoziale e sarà un punto di partenza. La cosa più importante è tornare alla ragionevolezza insieme”, ha detto.
In merito al conflitto in Ucraina, “ci sono diverse opzioni per il cessate il fuoco – ha spiegato -. In questo momento l’Ucraina sta soffrendo molto economicamente, psicologicamente e a livello della società. Gli ucraini stanno lottando per il nostro stile di vita. Vogliono la libertà e lo Stato di diritto, non vogliono la dittatura putiniana e non vogliono più sentire la propaganda da Mosca. Dobbiamo ricordarci le condizioni dei civili e quindi gli ucraini dovranno decidere le condizioni”.
E sulla politica di riarmo, ha tenuto a precisare che “il ruolo dello Stato è creare sicurezza per i propri cittadini. Nessuno deve essere pronto ad occupare o attaccare un Paese. Ovviamente la dimensione militare viene coinvolta in questo discorso. Adesso dobbiamo chiederci se siamo pronti a difenderci. Siamo in grado di difenderci? In questo momento direi di no”. “La Grecia aumenterà le spese militari in maniera notevole fino al 5%. La Polonia spende il 5% del PIL per le spese militari. Altri paesi stanno seguendo questo esempio, addirittura la sinistra in Spagna sta proponendo un aumento delle spese per la difesa per raggiungere gli obiettivi della Nato”, ha aggiunto Weber, sottolineando che “i populisti anche in Italia stanno cercando di diffondere divergenze, ma noi dobbiamo investire nella sicurezza. Questa è una garanzia per i nostri cittadini”.
– foto IPA agency –
(ITALPRESS)
Cronaca
Gol e spettacolo nella semifinale di andata, Barça-Inter 3-3
Pubblicato
1 giorno fa-
1 Maggio 2025di
Redazione
BARCELLONA (SPAGNA) (ITALPRESS) – Un pareggio spettacolare che rimanda il discorso qualificazione al match di San Siro. Finisce 3-3 tra Barcellona e Inter, con tante occasioni e la doppia rimonta da parte dei padroni di casa: vanificato il doppio vantaggio interista con Thuram e Dumfries, la sfida si deciderà martedì 6 maggio.
Simone Inzaghi ritrova Marcus Thuram, in difesa spazio a Bisseck nei tre centrali. Il Barcellona ha rischiato di perdere Yamal nel riscaldamento per un problema all’inguine, il talento spagnolo ha infatti interrotto il proprio riscaldamento salvo poi stringere i denti. L’inizio per i nerazzurri è stato da sogno, difficilmente pronosticabile. Dopo appena 30 secondi Thuram, su assist di Dumfries, ha superato Szczesny con un colpo di tacco che ha sorpreso il portiere polacco. Il Barcellona si è riorganizzato nel giro di pochi minuti, in due occasioni Ferran Torres ha sfiorato la rete del pari: pericolosa la seconda opportunità, la conclusione dello spagnolo – arrivata sugli sviluppi di un calcio d’angolo – è uscita per questione di centimetri.
I nerazzurri, in balia del palleggio dei blaugrana, si sono aggrappati alle ripartenze e ai calci da fermo: al 21′ Dumfries, sulla sponda di Acerbi, ha siglato il 2-0 con un’acrobazia dentro l’area piccola. La risposta è arrivata dopo appena tre minuti, Yamal si è costruito il gol con una giocata individuale che ha seminato il panico nella difesa ospite. Al 38′ è arrivato il pareggio di Ferran Torres, il sostituto di Lewandowski – oggi infortunato, il polacco potrebbe recuperare per la sfida di ritorno – ha sfruttato il suggerimento dalla destra di Raphinha. Al termine della prima frazione Inzaghi ha perso Lautaro (al suo posto Taremi) a causa di un risentimento ai flessori della coscia sinistra (l’argentino verrà valutato nei prossimi giorni): il ritmo dei catalani non è calato, l’Inter al 18′ ha rimesso nuovamente la freccia grazie al colpo di testa di Dumfries, autore di una doppietta. La risposta degli uomini di Flick è arrivata dopo appena due minuti, al 20′, con la conclusione dalla distanza di Raphinha: il tiro del brasiliano è entrato in porta dopo aver sbattuto la traversa, decisivo il rimpallo sulla schiena di Sommer. Nel finale gli azulgrana sono andati a un passo dal 4-3 ancora con Yamal, ma il talento classe 2007 ha colpito la sua seconda traversa del match. Dopo 6 gol e 90 minuti spettacolari, si deciderà tutto al ritorno a San Siro.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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