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Cronaca

Spalletti “Con la Cremonese partita fondamentale”

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NAPOLI (ITALPRESS) – “Non penso alla Champions, ho troppi motivi per pensare alla gara di domani senza andare a disperdere attenzioni o pensieri che ci serviranno nella partita. Non abbiamo dimenticato che ci hanno eliminati dalla Coppa Italia”. Concentrati sul campionato. Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha testa solo alla Cremonese, ospite domenica alle 20.45 allo stadio Maradona. “Sappiamo quanto loro siano forti – ha sottolineato il tecnico dei partenopei -. La Cremonese è una squadra alla quale è difficile dare il colpo del ko, sanno difendersi e ripartire palla a terra. Sono abili nel cercare il gioco lungo con Ciofani che rende giocabile qualsiasi pallone, sappiamo che è una partita fondamentale per noi. E’ una gara assolutamente da vincere, anche se non è uno scontro diretto. Abbiamo tutte le attenzioni su questa partita per la quale servirà anche sostegno del pubblico”. Un unico pensiero, ragionare partita dopo partita: Spalletti è consapevole che se si vuole arrivare in fondo gare come quella contro i grigiorossi devono essere vinte a tutti i costi. “Contro squadre come la Cremonese devi essere bravo a riaggredire subito con cattiveria quando perdi palla, altrimenti ogni secondo che passa sono metri che poi permettono agli avversari di aprire il blocco chiuso e diventa più complicato. Dopo la sconfitta in Coppa Italia ci siamo rimasti male, ci sono girate le scatole”. Categorico l’allenatore del Napoli a chi gli chiede del suo contratto: “Il mio contratto è un minuscolo dettaglio all’interno di una grande occasione, poi se vogliamo crearci problemi da soli allora parliamo del contratto mio, dei giocatori. Sono discorsi per creare problemi”. Sui cinquantamila tifosi attesi domani, che hanno anche fatto un appello per riportare le bandiere allo stadio, Spalletti ha spiegato: “Il pubblico aiuta a dare qualcosa in più e viene uno spettacolo ancora più godibile, c’è più entusiasmo per lo spogliatoio. Noi siamo contenti se il pubblico partecipa così, abbiamo bisogno del sostegno anche per come siamo fatti caratterialmente. Il vantaggio sulle inseguitrici? Anche io non mi sarei aspettato questi punti e questo distacco, come tutti, con questo gioco espresso sia in campionato che in coppa. Ma se ci proiettiamo oltre la Cremonese si creano problemi. Sento cose su quanti punti bastano, quanto manca, io non sono bravo a fare i conti. C’è chi dice basta vincerne 13 per la matematica, e quindi c’è da vincerle”.
– Foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

Cronaca

Mattarella visita una scuola di Palermo “Il dialogo fa crescere”

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PALERMO (ITALPRESS) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato a sorpresa la scuola di Palermo “Edmondo De Amicis-Leonardo Da Vinci” nella sede di via Serradifalco, nel quartiere Noce-Malaspina. Il capo dello Stato si è intrattenuto in particolare con i bambini della 5^ C, una classe primaria multietnica, i cui alunni furono oggetto a ottobre di insulti e commenti a sfondo razzista mentre partecipavano all’iniziativa “Io leggo perchè”, al centro di Palermo.
Tutt’altro che imbarazzati dalla presenza dell’ospite illustre (la visita era stata tenuta segreta dalla dirigente scolastica Giovanna Genco), hanno rivolto al presidente alcune domande, consegnandogli alcuni doni. Sulla lavagna di classe spiccava un grande tricolore.
I bambini hanno poi scortato il presidente nell’aula magna, dove l’orchestra dei ragazzi delle classi della secondaria ha suonato due brani di Giuseppe Verdi, il coro delle Zingarelle dalla Traviata e il “Va, pensiero” dal Nabucco.
“Vivere insieme, dialogare, fa crescere, rivolgo un sentito grazie ai vostri insegnanti. Insegnare è un’impresa difficile ma esaltante”, ha detto il presidente ai circa 300 ragazzi al termine dell’incontro.
“Siete bravissimi, avete eseguito magistralmente questi due pezzi, e non è facile con tanti strumenti ad arco, a fiato, a percussione. Complimenti ai vostri insegnanti e complimenti a voi – ha affermato il capo dello Stato rivolgendosi all’orchestra che aveva eseguito i due brani. “La musica e la cultura sono il veicolo della vita, della convivenza, dell’apertura, della crescita personale e collettiva, tutti quanti insieme – ha aggiunto -. Per me è grande motivo di soddisfazione essere qui e farvi i complimenti”.
“Io ogni anno vado in una scuola per l’apertura dell’anno scolastico. Ma non è frequente che in altre occasioni vada a visitare delle scuole. Sono lietissimo di essere qui questa mattina e ringraziarvi di quello che fate, facendovi gli auguri per i vostri studi e il vostro futuro – ha spiegato il presidente -. Ringrazio ancora una volta i vostri insegnanti per quello che vi trasmettono, per come vi guidano nell’accrescimento culturale. Voi siete una scuola che con la lettura, la musica e altre iniziative di crescita culturale esprime i valori veri della convivenza nel nostro Paese e nel mondo, che è sempre più unito, connesso, sempre più senza confini. E’ una ricchezza quella di crescere insieme, scambiarsi opinioni, abitudini, idee. Ascoltare gli altri fa crescere e voi lo state facendo, per questo complimenti e auguri”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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Cronaca

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Cronaca

Tajani “Per la pace in Palestina l’Europa potrà avere un ruolo”

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ROMA (ITALPRESS) – “Siamo all’alba di una possibile pace che potrebbe coinvolgere l’intera regione”. Lo afferma il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in un’intervista al quotidiano La Stampa in merito alla tregua a Gaza.
“Ora inizia un lavoro diplomatico lungo e complesso per rafforzare la tregua – sottolinea Tajani -. Le prossime sei settimane saranno la chiave per porre le basi del passaggio dalla prima alla seconda fase del cessate il fuoco. La liberazione delle prime tre giovani donne israeliane è positiva, ma ora deve proseguire la liberazione degli ostaggi israeliani e, contestualmente, si devono far arrivare aiuti alla popolazione palestinese”.
Una volta stabilizzata la tregua “si potrà ridare slancio agli Accordi di Abramo, con cui si volevano normalizzare i rapporti dei Paesi arabi con Israele. Quel percorso era quasi concluso, ma si è interrotto con l’attacco del 7 ottobre. Adesso si devono riannodare i fili”.
Per il ministro “sarebbe una buona idea avere una missione di interposizione promossa da un ente internazionale come l’Onu. Purchè sia a guida araba. Può aiutare a consolidare la pace e a rafforzare l’Autorità palestinese. Siamo ancora in una fase embrionale, ma saremmo pronti a partecipare con un contingente. Serve, più in generale, una presenza europea in Medio Oriente. E in Palestina l’Europa potrà avere un ruolo, se c’è un accordo gradito a entrambe le parti”.
Alla domanda se l’Italia ha l’obiettivo di riconoscere la Palestina, il vicepremier risponde così: “Sì, la nostra strada porta lì, ma ci vuole tempo perchè la Palestina deve essere riconosciuta anche da Israele e a sua volta deve riconoscere Israele. Le iniziative unilaterali che ho visto finora da parte di alcuni Paesi non servono alla Palestina nè alla pace”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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