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Politica

Regionali, urne aperte in Lazio e Lombardia. Affluenza in calo

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Urne aperte in Lazio e Lombardia dove oltre dodici milioni di elettori sono chiamati per rinnovare le amministrazioni delle due Regioni. Si vota  dalle 7 alle 23 di oggi e domani dalle 7 alle 15. In entrambi i casi viene eletto presidente della Regione il candidato che ha conseguito il maggior numero di voti validi in ambito regionale, senza ballottaggio.
Nel Lazio la sfida è tra Alessio D’Amato (centrosinistra e Terzo Polo), Francesco Rocca (centrodestra), Donatella Bianchi (M5s e altre liste di sinistra), Rosa Rinaldi (Unione popolare), e Sonia Pecorilli (Partito Comunista Italiano). In Lombardia a sfidarsi sono il presidente uscente Attilio Fontana (centrodestra), Pierfrancesco Majorino (centrosinistra e M5s), Letizia Moratti (Terzo Polo) e Mara Ghidorzi (Unione Popolare).
Gli elettori hanno a disposizione quattro diverse opzioni di voto. Possono barrare il nome del candidato presidente, e in questo caso la loro preferenza non è da intendersi estesa alla lista (o alle liste) collegate. Se invece viene contrassegnata solo una lista, il voto di estende automaticamente anche al candidato presidente ad essa collegato. È possibile inoltre segnare sia il nome del candidato presidente che il simbolo di una lista a lui collegata.
Si può esprimere inoltre il «voto disgiunto», ovvero votare per una lista e per un candidato presidente non collegato alla lista stessa. Viene infine prevista l’alternanza di genere, ovvero la possibilità di esprimere fino a due preferenze scegliendo, all’interno di una stessa lista, tra un candidato e una candidata. Nel caso si indichino due uomini o due donne, la seconda preferenza verrà annullata. Alle ore 12 nei 1.882 comuni al voto per le regionali di Lombardia e Lazio, l’affluenza è all’8,54%, rispetto al 19,09% delle precedenti elezioni, quando però si votata in una sola giornata. Secondo i dati del Viminale, in Lombardia (1.504 comuni su 1.504) l’affluenza è del 9,26% (nel 2018 aveva votato il 20,30%). Nel Lazio (378 comuni su 378) è del 7,49% (17,35% precedente). I seggi resteranno aperti oggi fino alle ore 23, mentre domani dalle 7 alle 15.
(ITALPRESS).
-foto agenziafotogramma.it-

Politica

Mattarella “L’Europa deve colmare il divario di innovazione”

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ROMA (ITALPRESS) – “L’Europa deve riorientare profondamente i suoi sforzi collettivi per colmare il divario di innovazione”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento al XVII Simposio COTEC Europa, a Las Palmas de Gran Canaria.
“Un bilancio demografico con sempre meno giovani certamente costituisce motivo di allarme per il futuro: è dalle nuove generazioni che arriva la spinta al cambiamento e all’innovazione ma, mentre è utile porre in atto ogni possibile correttivo per invertire un trend così squilibrato, occorre nel contempo attivare politiche nei settori della formazione e della ricerca che affrontino il problema del divario tecnologico”, ha aggiunto il capo dello Stato.
“Per restare competitivi servono risorse. Anzitutto fondi per i nostri sistemi educativi – e in Italia permane un significativo deficit di istruzione nell’ambito delle lauree Stem – e per la ricerca, oltre a intese che assicurino l’approvvigionamento delle materie prime indispensabili per la produzione delle nuove tecnologie – ha sottolineato Mattarella -. La sovranità in campo tecnologico si nutre di questi fatti e di cooperazione, perchè non è indifferente la questione della internazionalizzazione della ricerca e degli investimenti relativi, della tutela del valore strategico di alcuni ambiti”.
“L’Europa deve spingere sull’acceleratore, attuando misure che consentano di promuovere la sua capacità industriale nei settori ad alto contenuto tecnologico”, ha detto ancora il presidente.
“Le dinamiche internazionali sono sempre state segnate dalle nuove tecnologie” e “la supremazia tecnologica è una componente rilevante nel rapporto tra Stati”, ha proseguito il capo dello Stato. “In questa corsa, l’Europa deve poter competere a parità di condizioni e si impone, in questo senso, la capacità di dar vita a ‘campionì europei, espressione di sovranità condivisa”.
Per Mattarella “sovranità tecnologica non significa chiusura, arroccamento o protezionismo, atteggiamenti che finirebbero per indebolire e marginalizzare ulteriormente l’Europa, gli Stati dell’Unione Europea. Al contrario, è un cantiere in cui potenziare la ricerca, per affrontare con coraggio la transizione digitale, cogliendo i vantaggi dell’intelligenza artificiale nella gestione dei cambiamenti epocali che essa produce”.
“L’apertura e la capacità di inclusione proprie alla cooperazione scientifica internazionale sono fattori essenziali perchè l’accesso all’innovazione non resti prerogativa esclusiva di alcuni Paesi, contribuendo allo sviluppo e alla crescita equa e collettiva”, ha aggiunto il capo dello Stato.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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Politica

Al via G7 della Cultura a Napoli, Giuli “Pilastro della convivenza civile”

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NAPOLI (ITALPRESS) – Al via il G7 della Cultura a Napoli. “L’Italia crede che… la cultura sia un pilastro centrale della convivenza civile, un formidabile strumento di comprensione reciproca e di confronto, un antidoto a ogni forma di discriminazione ed estremismo, un formidabile volano di sviluppo sostenibile”. Così il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, aprendo i lavori.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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Politica

Vertice a Roma su crisi idrica del Lago Trasimeno “Presto una soluzione”

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ROMA (ITALPRESS) – Si è tenuto a Roma, presieduto dal ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, un vertice tecnico-politico per affrontare le problematiche inerenti la crisi idrica che sta investendo il Lago Trasimeno. Presenti il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Galeazzo Bignami, il sottosegretario Emanuele Prisco, la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, i rappresentanti del ministero dell’Ambiente, del dipartimento di Protezione civile, del Commissario straordinario nazionale per i Fenomeni sulla Scarsità idrica, il direttore dell’Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambiente, della Regione Toscana e dell’Autorità del Bacino. Sono state esaminate le cause che hanno determinato l’abbassamento del livello del lago Trasimeno, ed è stato individuato un possibile percorso che verrà approfondito in una apposita seduta della Cabina di regia che verrà convocata presso il Ministero dell’Ambiente. In quella sede saranno definite le tappe per rendere il lago navigabile a tutte le imbarcazioni, compresi i traghetti, e al tempo stesso lavorare per il dragaggio ed eliminare in tempi rapidi questo inconveniente.
“Ho subito raccolto il grido d’allarme della presidente Tesei e costituito il tavolo di lavoro con le istituzioni interessate. Ho colto la buona volontà di tutti nel trovare presto una soluzione, anche con provvedimenti straordinari ma celeri ed efficaci”, dichiara Musumeci. Dal canto suo, la presidente della Regione Umbria si è detta “consapevole dei problemi che gli operatori e i pescatori stanno subendo in questi mesi, e stiamo operando per fare in modo di risolvere quanto prima le problematiche inerenti il Lago Trasimeno”, aggiunge.
– foto ufficio stampa ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci –
(ITALPRESS).

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