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Cronaca

Da Havas nuovi trend comunicazione, Tonini “Strategie urgenti per pmi”

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MILANO (ITALPRESS) – La comunicazione deve affrontare oggi sfide crescenti: mercati e consumatori sono in continua evoluzione e spingono a puntare su digitale, attenzione al sociale e condivisione di valori. A pesare è anche il contesto di grande incertezza e costante instabilità globale. Guerre, pandemie, disastri ambientali dovuti ai repentini cambiamenti climatici, oltre ad un aumento del costo della vita, inflazione e crisi economiche stanno mettendo a dura prova brand, dirigenti, marketer e comunicatori. Di questi grandi temi e di come sarà influenzato ed evolverà il settore della comunicazione e del marketing, si è discusso oggi nella sede di Milano dal Gruppo Havas durante l’incontro organizzato in occasione dell’ultimo rapporto Red Sky Predictions 2023 realizzato da Red Havas. Uno studio che prende in esame i 10 trend più significativi che modificheranno le relazioni tra persone e aziende e suggerisce con lungimiranza alcune possibili soluzioni per guidare gli esperti del settore ad affrontare queste grandi sfide a mettere in atto progetti strutturati da valorizzare grazie ad una comunicazione integrata.
La conferenza stampa ha visto protagonisti: James Wright, Global Chief Executive Officer di Red Havas, Caterina Tonini, CEO Havas PR Milan e Vice President Havas Creative Group Italy, Carola Salvato, Chief Executive Officer Havas Health & You e Corrado Tomassini, Vice President Havas PR and MD Red Havas Health.
Reputazione, partecipazione e integrazione sono gli “hot trend” che emergono dall’analisi condotta da Red Havas. I brand si troveranno di fronte ad una nuova sfida: guadagnare la fiducia dei propri stakeholder siano essi interni o esterni. Negli ultimi due decenni, infatti, la trasformazione digitale e il rapido cambiamento sociale nelle economie sviluppate hanno portato a cambiamenti sostanziali nel modo in cui i brand interagiscono con i consumatori. Tendenze che diventeranno fondamentali in un futuro molto vicino sono brand values, inclusione, trasparenza di informazione soprattutto in tema di salute e superamento dei divari sociali dovuti al digital divide. Le aspettative dei consumatori nei confronti delle imprese, soprattutto quando si tratta di agire su questioni sociali e ambientali, sono sempre più alte.
“Ogni anno lavoriamo e collaboriamo con i colleghi di Havas e Vivendi e con i partner del mondo accademico e dei media per dare forma al nostro rapporto Red Sky Predictions, con l’obiettivo di aiutare i nostri clienti a orientarsi in circostanze mutevoli e nelle comunicazioni delicate con chiarezza e lungimiranza”, afferma James Wright, Global Ceo di Red Havas e Vice President Havas PR Global Collective. “Le nostre previsioni immaginano il mondo com’è e come vorremmo che fosse, dalle grandi sfide sul clima, i valori e la salute mentale al metaverso, i diritti sociali e molto altro ancora, in modo da poterci connettere meglio con le persone e le aziende a cui vorremo rivolgerci e che vogliamo raggiungere nel prossimo anno”.
A sottolineare i cambiamenti in atto è Caterina Tonini, CEO Havas PR Milan e Vice President Havas Creative Group Italia: “Stiamo vivendo una fase storica particolarmente delicata, dove pere le aziende è inevitabile porsi l’interrogativo sulla percezione che il proprio sistema valoriale ricopre. La nuova sfida per i brand oggi è cercare soluzioni che generino valore grazie al coinvolgimento delle parti interessate”. In questo quadro, continua Tonini, “l’obiettivo, sia per le grandi, sia per le piccole imprese, è trasferire dei concetti reali e con grande trasparenza, mettendo al centro la reputazione, che diventa un asset fondamentale di un’azienda perchè crea credibilità”. Focalizzandosi sul mondo dell’impresa, Tonini rivela: “Oggi in Italia le imprese hanno bisogno di raccontare il ruolo che possono esercitare nei confronti della comunità e della società e, per farlo, hanno bisogno di alzare il livello di attenzione attraverso la creatività, grazie a una comunicazione efficace”. In particolar modo “le piccole imprese, che rappresentano la quasi totalità della nostra realtà imprenditoriale, devono essere aiutate a fare questo salto di qualità: ci sono tante eccellenze a livello produttivo, ma anche livello relazionale e di valore sul territorio”.
Ad affrontare il delicato tema dell’informazione relativa alla salute è Carola Salvato, Chief Executive Officer Havas Health & You: “La comunicazione in ambito sanitario vive di importanti equilibri e connessioni e ha bisogno di offrire una voce ai diversi attori dell’ecosistema salute, sempre più integrata”. In questo incerto scenario socioeconomico, prosegue Salvato, “la salute e il benessere rappresentano una priorità ancora più sentita per tutti, persone e istituzioni ed è cambiato profondamente anche il modo in cui il cittadino si approccia a questi temi. Per questo motivo, la nostra realtà si impegna per promuovere una comunicazione guidata dai principi della scienza e della corretta divulgazione scientifica. L’obiettivo finale è quello di comunicare in modo responsabile con tutti gli interlocutori, in particolare con i consumatori, e per farlo stiamo rafforzando la nostra offerta e sviluppando progetti integrati PR e PA, che spaziano dall’innovazione tecnologica alla comunicazione sociale, fino al patient e consumer support”.
Dal rapporto “Red Sky Predictions 2023” emerge l’urgenza delle aziende di studiare e applicare efficaci strategie sulla sostenibilità (ESG) o capire il nuovo fenomeno del metaverso, con i suoi rischi e le sue svariate opportunità. Si rileva, inoltre, il ruolo, non più soltanto di semplice intrattenimento, ma sempre più divulgativo dei social media e si pone all’attenzione il concetto di ibrido che oggi pervade il mondo del lavoro e della casa, degli acquisti e della quotidianità generale, fino al grande tema del benessere mentale e dell’equilibrio vita-lavoro come urgenza sociale. Questo cambiamento spinge le aziende e i manager che le guidano a operare in scenari radicalmente nuovi. L’obiettivo sarà prepararsi per mantenere il passo con il cambiamento dei comportamenti dei clienti, sempre più attenti e partecipativi e sempre più portati a cercare valore nelle nuove tecnologie emergenti.
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(ITALPRESS).

Cronaca

All’Università degli Studi di Bergamo si concludono i lavori di imprenditività di Creo

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BERGAMO (ITALPRESS) – Con l’evento finale ospitato oggi in Fondazione Dalmine, si è conclusa la seconda edizione dei Creo-lab, i laboratori innovativi, partecipativi e multidisciplinari promossi nell’ambito di CreoCompetencies and Resources for Entrepreneurial Orientation, il percorso formativo dell‘Università degli studi di Bergamo che promuove la crescita personale, la creatività e la capacità di innovazione. Un successo confermato anche dai numeri: 94 studentesse e studenti che, da marzo a giugno, hanno preso parte ai quattro laboratori tematici dedicati a ‘Tourism and creative industries’, ‘Sustainability’, ‘Salute’, ‘Tecnologie digitali e Intelligenza Artificiale’; oltre 192 ore di formazione accademica, tra lezioni frontali, lavori di gruppo, analisi di casi concreti e visite tecniche in aziende e sul territorio; 26 docenti UniBg impegnati sul progetto, e sempre più forte il coinvolgimento dell’ecosistema territoriale (imprese, fondazioni, cooperative, associazioni).

Le aziende coinvolte hanno lavorato a stretto contatto con le studentesse e gli studenti, confrontandosi su sfide concrete legate ai propri ambiti di attività. Dal dialogo tra mondo accademico e realtà produttive sono nati progetti innovativi, concepiti per offrire soluzioni applicabili a contesti reali e contribuire allo sviluppo di idee e competenze spendibili nel mondo del lavoro.

Le imprese hanno invitato le studentesse e gli studenti del Creo-lab ‘Tecnologie digitali e Intelligenza Artificiale’ a misurarsi, partendo da bisogni concreti e sfidanti. Per il Creo-lab ‘Tourism and Creative Industries’, il lavoro si è concentrato sulla co-progettazione di idee innovative per valorizzare le risorse culturali e creative della Valle Brembana attraverso il turismo. Punto di partenza del percorso è stato l’ascolto diretto degli attori territoriali, incontrati in Valle, a cui sono poi stati restituiti gli esiti principali durante l’evento conclusivo che si è tenuto presso l’Infopoint di Altobrembo. In questo contesto, sono nati progetti significativi, sviluppati in collaborazione con realtà locali, con l’obiettivo di attivare reti, rafforzare l’identità territoriale e promuovere nuove forme di fruizione sostenibile del patrimonio. Anche il Creo-lab ‘Salute’ ha toccato temi estremamente attuali e concreti; il percorso ha affrontato alcune delle sfide più rilevanti della società, focalizzandosi in particolare sulla longevità come trend globale che modifica i bisogni e richiede la progettazione di soluzioni innovative per aggiungere qualità di vita agli anni. Per il Creo-lab ‘Sustainability’ il percorso è stato dedicato alla trasmissione di una metodologia puntuale per l’innovazione “guidata dai bisogni” in tema di sostenibilità ambientale e sociale.

Le opportunità formative offerte da Creo proseguono con l’avvio della XV edizione di Start Cup Bergamo, il programma UniBg di formazione e accompagnamento alla creazione di imprese dall’alto contenuto innovativo. L’iniziativa si rivolge a studenti, laureati, dottorandi, ricercatori, docenti e personale tecnico-amministrativo UniBg, con un’idea imprenditoriale o un reale interesse a fare impresa. Il percorso – che unisce formazione imprenditoriale, accompagnamento personalizzato e attività di prototipazione – culminerà, nel mese di dicembre 2025, nella tradizionale business plan competition, che premierà le idee più promettenti e innovative, maturate durante il programma. L’edizione 2025 introduce nuovi elementi pensati per aiutare i team a rafforzare la propria idea e a crescere nel corso del programma. Ogni gruppo sarà affiancato da un mentore con esperienza nel settore e riceverà un supporto pratico per sviluppare il progetto e il prototipo, anche grazie a incontri periodici con i partner industriali e accademici coinvolti.

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Sergio Cavalieri, Rettore Università degli studi di Bergamo: “Il progetto CREO e le esperienze formative dei CREO-LAB consentono di completare il percorso accademico dei nostri studenti e delle nostre studentesse sviluppando e rafforzando competenze trasversali legate all’area dell’innovatività, della creatività e del problem solving. Attraverso il progetto CREO, il nostro Ateneo si pone come fulcro di una rete di conoscenze, competenze e attitudini che mette in relazione diversi attori del territorio, includendo studenti, docenti, imprese ed enti, rendendo l’Università degli studi di Bergamo un partner proattivo e pioniere nella costruzione di ponti per rendere il territorio sempre più foriero di opportunità per i talenti”.

Tommaso Minola, Direttore scientifico CREO, Università degli studi di Bergamo ha aggiunto: “Siamo entusiasti dell’impegno, della creatività e della qualità che le nostre studentesse e i nostri studenti hanno messo in campo durante questa seconda edizione dei CREO-LAB. I quattro laboratori tematici hanno rappresentato un vero e proprio terreno di sperimentazione per idee imprenditoriali ad alto potenziale, affrontando sfide reali in ambiti strategici per il nostro territorio e per il futuro del lavoro. Siamo anche grati per la disponibilità delle colleghe e dei colleghi dell’Ateneo: un coinvolgimento trasversale, generoso e appassionato, che ha contribuito a rendere questo percorso ancora più ricco e significativo. Guardiamo con fiducia alla collaborazione con le imprese partner: la loro partecipazione attiva ha dato concretezza e respiro ai progetti degli studenti, dimostrando ancora una volta quanto l’alleanza tra università e mondo produttivo sia decisiva per generare innovazione e coltivare talento imprenditoriale.

Il prossimo appuntamento è Start Cup Bergamo: un’occasione straordinaria per valorizzare ulteriormente le competenze imprenditoriali emerse nei CREO-LAB”. Davide G. Orabona, Corporate Chief Information & Digital Officer, Gewiss ha concluso: “La collaborazione con CREO-LAB rappresenta per Gewiss un passaggio importante nel nostro percorso di innovazione digitale, che punta a valorizzare idee e competenze provenienti dall’esterno, in particolare dal mondo accademico, come l’Università degli studi di Bergamo. I due progetti realizzati, dedicati alla governance dei sistemi informativi e alla diffusione della cultura digitale, ci hanno permesso di esplorare nuove opportunità per migliorare i nostri processi interni, contribuendo così a far crescere il cammino di Gewiss verso una piena maturità digitale”.

– foto ufficio stampa UniBg –

(ITALPRESS).

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BREAKING NEWS LOMBARDIA – 06/06/2025

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In questa edizione: Femminicidio di Sueli, per il pm “un rogo pianificato” – Nascondeva droga in un bouquet di fiori, arrestato 51enne – Travolse e uccise il maestro Marchi a Pavia, condannata a 2 anni – Musica alta, minaccia con fucile clienti locale Tromello – Al via in Lombardia bodycam sui treni di Fs – Lago di Como esonda per le piogge, chiuso tratto Lungolago – Pronto Meteo Lombardia per il 7 Giugno.

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Europei di scherma a Genova, Mazzone “Italia punta sempre a vincere”

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GENOVA (ITALPRESS) – Sei giorni di eventi sportivi di altissimo livello, 450 atleti, oltre 2mila presenze complessive da più di 40 nazioni, 18mila spettatori attesi. Sono i numeri degli Europei di scherma in programma al Waterfront di Levante di Genova da sabato 14 giugno a giovedì 19 giugno, presentati oggi della sede della Regione Liguria e realizzati sotto l’egida dell’European Fencing Confederation con il patrocinato da Coni e Sport e Salute. In cabina di regia, il comitato organizzatore locale presieduto da Beppe Costa che si avvale della collaborazione della Federazione Italiana Scherma. Testimonial di questa edizione degli Europei è la pluricampionessa olimpica Valentina Vezzali. Con lei anche Bianca Del Carretto, Toni Terenzi, Michele Maffei, Benedetta Durando, Stefano Carozzo, Roberto Cirillo, Giacomo Falcini e Marco Pistacchi. “In Italia in questo momento e fino alle Olimpiadi di Cortina è la manifestazione in assoluto più importante – ha spiegato Luigi Mazzone, presidente della Federazione Italiana Scherma -. La nostra federazione è la più medagliata che c’è in Italia. Avremo tutti i nostri olimpionici che hanno vinto le medaglie a Parigi, le squadre al gran completo e le nostre stelle. I ragazzi si stanno allenando, in questo momento ci sono gli Assoluti e la settimana prossima saremo qua”. Sono 28 gli schermidori che compongono la delegazione della scherma italiana. Quartetto base, lo stesso dell’argento olimpico di Parigi 2024, per il fioretto maschile che schiera Guillaume Bianchi, Alessio Foconi, Filippo Macchi e Tommaso Marini il quale arriva da campione europeo e iridato in carica. Le fiorettiste convocate sono la campionessa uscente Arianna Errigo, Martina Favaretto, Anna Cristino, Martina Batini che gareggerà solo nell’individuale e l’iridata Alice Volpi che prenderà il suo posto nella prova a squadre. Staffette anche tra gli sciabolatori: doppio impegno per Luca Curatoli, Michele Gallo e Pietro Torre, solo competizione individuale per Dario Cavaliere mentre Matteo Neri gli subentrerà nella prova a squadre. Nella sciabola femminile (dove è out per infortunio Eloisa Passaro) le quattro prescelte sono Michela Battiston, Chiara Mormile, Manuela Spica e Mariella Viale. Indicata come riserva Alessia Di Carlo. La spada maschile punta su cinque elementi: Davide Di Veroli, Matteo Galassi, Andrea Santarelli, Valerio Cuomo (che disputerà solo la prova individuale) e Gianpaolo Buzzacchino (che sarà invece impiegato soltanto a squadre). Tra le spadiste, infine, doppio impegno per Rossella Fiamingo, Giulia Rizzi e Alberta Santuccio. Individuale per Sara Maria Kowalczyk mentre Lucrezia Paulis gareggerà nella prova a squadre. La Liguria potrà applaudire ben 12 medagliati olimpici. “Quando la Federazione Scherma scende in campo si punta sempre a vincere – aggiunge Mazzone -. Abbiamo dei campioni del mondo in carica, campioni europei in carica. Anche se è l’anno post-olimpico, io ho detto a tutti i tecnici che tengo tantissimo a far sì che questo sia un Europeo storico”. Le aspettative sono alte anche per quanto riguarda il pubblico: “La scherma si deve abituare a palcoscenici importanti – ha aggiunto il numero uno della Fis -. Non possiamo venir fuori solo una volta ogni quattro anni quando ci sono le Olimpiadi, o magari una volta all’anno quando ci sono i Mondiali o gli Europei. Dobbiamo abituare i nostri ragazzi, che poi sono quelli che veramente portano le medaglie allo sport italiano, a questi palcoscenici. Se i genovesi, tutti i liguri ma non solo verranno a vedere non se ne pentiranno perchè la scherma non vale meno del tennis o del calcio, sarà veramente un grande spettacolo”. Gare al via sabato 14 giugno con le eliminatorie di fioretto femminile e sciabola maschile dalle ore 9 presso il Jean Nouvel (Padiglione Blu), con la cerimonia d’apertura (17:45) e le fasi finali (18:15) presso il nuovo Palasport di Genova.
– Foto Comitato Organizzatore Genova 2025 –
(ITALPRESS).

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