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Cronaca

Simest, al via il Piano Strategico 2023-2025

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ROMA (ITALPRESS) – Prende il via il Piano Strategico 2023-2025 “Impatto d’impresa. Sì, un patto per la crescita”, presentato dal presidente Pasquale Salzano e dall’amministratore delegato/direttore generale, Regina Corradini D’Arienzo.
Il Piano rafforza il ruolo di Simest a supporto dell’internazionalizzazione delle aziende italiane attraverso 4 pilastri: Crescita sostenibile e di qualità; digitalizzazione ed efficienza operativa; valorizzazione delle Persone e cultura aziendale; impatto sul territorio e ESG. Tali ambiti d’intervento si integrano pienamente con le aree prioritarie presenti nel Piano Strategico di CDP.
Nel triennio 2023 – 2025 Simest intende rafforzare la propria mission con un incremento delle risorse impegnate dagli attuali 1,7 miliardi a 6,8 miliardi nel 2025, per un impegno complessivo nel triennio di 18,5 miliardi, +20% rispetto al triennio precedente.
L’evoluzione sarà guidata da innovazione, efficienza e cooperazione sistemica.
Investimenti Partecipativi e sostegno alle startup/PMI innovative: il Piano prevede una crescita qualitativa dei prestiti partecipativi, con focus su investimenti con impatto sul territorio oltre che semplificazioni nel rapporto con le imprese partner al fine di ridurre i tempi di finalizzazione delle operazioni. Inoltre, attraverso il recente accordo sottoscritto con CDP Venture Capital SGR, il Fondo di Venture Capital, gestito da Simest in convenzione con il Maeci, supporterà con 200 milioni anche i processi di internazionalizzazione delle Start up e Pmi Innovative.
Fondi pubblici gestiti in convenzione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale: focus sull’ampliamento degli ambiti di attività dei Finanziamenti agevolati a supporto di investimenti dedicati ai temi chiave della sostenibilità, della digitalizzazione e del supporto alle filiere produttive. A ciò si aggiunge lo sviluppo di misure ad hoc a favore delle imprese con interessi diretti verso mercati strategici per il Made in Italy, con l’avvio di una prima misura specifica verso i Balcani Occidentali. Per quanto riguarda le misure di supporto all’export credit, rinnovata vicinanza a sostegno delle imprese italiane attive in settori strategici a livello internazionale, estendendo maggiormente gli strumenti anche a favore delle piccole e medie imprese.
Presidio del territorio. Simest rafforzerà l’attività commerciale attraverso la cooperazione con il Gruppo CDP e il potenziamento della Rete sul territorio con la conferma della vicinanza alle imprese del Sud. Inoltre, si prevede il rafforzamento della collaborazione con il sistema bancario al fine di ampliare maggiormente l’informazione e la formazione delle misure Simest alle aziende con vocazione all’internazionalizzazione, dedicando un’attenzione particolare alle piccole e medie imprese per la diffusione dei fondi pubblici.
Consulenza Strategica: Simest amplierà la propria offerta attivando servizi dedicati di consulenza strategica in coordinamento con il sistema istituzionale, per agevolare l’ingresso e il consolidamento delle imprese italiane sui mercati strategici esteri, facilitando l’accesso al network locale. Inoltre, favorirà l’incontro delle aziende nazionali con quelle estere anche attraverso la piattaforma di “Business Matching” di CDP.
Nel triennio Simest attuerà un profondo processo di trasformazione digitale mirato a rafforzare e massimizzare la velocità di servizio al cliente, puntando a una migliore esperienza delle imprese grazie alla semplificazione dei processi. Tutto ciò supportato da importanti investimenti digitali in arco di Piano, triplicati rispetto al triennio precedente.
Al fine di migliorare il livello di servizio ai clienti, è stato inoltre avviato un percorso di rafforzamento dell’organico con l’inserimento graduale di nuove professionalità e competenze in ambito ESG, innovazione tecnologica e servizio di consulenza, con una crescita complessiva dell’organico prevista in arco Piano del 15%.
Simest punta al benessere e alla crescita delle proprie persone: è stato avviato un Programma di rigenerazione culturale per sviluppare una Cultura co-costruita, trasversale e distintiva, integrata nei principi di Gruppo, valorizzando inclusione e diversità (esempio, percorso per parità di genere e di salario con un obiettivo di almeno il 40% di donne in posizioni manageriali) nonchè l’equilibrio vita-lavoro (per esempio, Diritto alla disconnessione) con rafforzamento del welfare aziendale (10% del Budget allocato a iniziative di welfare e people caring). Forte attenzione ai percorsi di crescita grazie ad un potenziamento delle competenze professionali anche in ambito ESG. Iniziative interne ed esterne per veicolare la nuova proposizione di valori con un programma innovativo di diffusione del brand con i giovani dipendenti protagonisti come Ambassador.
Il Piano Strategico mira a siglare un Patto con le imprese italiane anche per promuovere i loro investimenti in sostenibilità sociale economica e ambientale. E’ previsto quindi un forte impegno con lo sviluppo di strumenti ESG-oriented, misurando l’impatto sul territorio ex-post su 4 dei 10 campi d’intervento definiti da CDP: Transizione energetica, Digitalizzazione, Innovazione tecnologica, Sostegno alle filiere strategiche.
Anche sul piano aziendale, Simest adotterà iniziative di sostenibilità interna, tra cui specifiche azioni per una sempre maggiore attenzione all’ambiente (per esempio, incentivi alla mobilità green) e un maggiore sostegno ai dipendenti e le loro famiglie su temi prioritari (mutuo casa e prestiti concessi dall’azienda).
“Con il Piano Strategico 2023-2025, Simest continua a rafforzare la propria operatività a sostegno della competitività internazionale delle imprese italiane – commenta il presidente di Simest, Pasquale Salzano -. Già a partire dall’insorgere della pandemia Simest ha introdotto nuovi strumenti che hanno permesso di aiutare efficacemente e tempestivamente oltre 16mila aziende nazionali, soprattutto PMI, con oltre 15 miliardi di euro per investimenti in più di 150 Paesi. L’attuale momento storico, segnato da grandi emergenze che alimentano un nuovo stato di instabilità persistente, rende necessario rafforzare l’azione: è per questa ragione che il Piano ha messo a punto strumenti ancora più efficaci e mira – anche attraverso un nuovo servizio di consulenza strategica – a consolidare il ruolo chiave di SIMEST quale partner del Made in Italy nel mondo”.
Secondo Salzano “crescita sostenibile, innovazione, impatto sul territorio saranno i driver dello sviluppo che intendiamo perseguire per permettere alle nostre imprese di affermarsi nel mondo. Obiettivi condivisi con Cassa Depositi e Prestiti e che attueremo in collaborazione con tutti gli attori del Sistema Paese, a partire dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze”.
Per l’ad e dg di Simest, Regina Corradini D’Arienzo, “con il Piano Strategico 2023-25 vogliamo siglare un vero e proprio patto con le imprese italiane per rafforzare il ruolo di Simest a supporto dei loro processi di internazionalizzazione. Un patto che acceleri una crescita virtuosa e sostenibile a livello economico, sociale e ambientale. Lo abbiamo quindi chiamato “Impatto d’impresa”, una vera partnership che – attraverso l’evoluzione degli strumenti e le azioni messe in campo – consenta al Made in Italy di essere maggiormente competitivo, generando effetti e ritorni tangibili sullo sviluppo della nostra comunità. Un patto per accompagnare le piccole e medie imprese, con specifica attenzione dedicata alle filiere produttive, per supportare nella crescita anche la più piccola azienda della catena. Un Patto rafforzato dall’avvio di un nuovo servizio di consulenza sui mercati strategici nel mondo”.
“Tra i principali fattori abilitanti, sicuramente una maggiore cooperazione sistemica e una trasformazione digitale che ci aiuterà a servire più velocemente le imprese grazie alla semplificazione dei processi – conclude -. Tutto ciò sarà reso possibile da un rafforzamento delle competenze professionali in SIMEST all’interno di una maggiore cultura del benessere, valorizzando “l’unicità delle persone” e promuovendo un ambiente naturalmente inclusivo”.

– foto ufficio stampa Simest –

(ITALPRESS).

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DELITTO GARLASCO, SEMPIO NON SI PRESENTA DAI PM, TG 1 RIVELA: “SUA IMPRONTA ACCANTO AL CADAVERE DI CHIARA”

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La folla è quella delle grandi occasioni fuori da palazzo di giustizia di Pavia. Un processo mediatico sotto gli occhi di tv, fotografi e agenzie di stampa nazionali e non solo. Perché 18 anni si sta riscrivendo la storia del delitto di Garlasco. Oggi doveva essere il pomeriggio di interrogatori incrociati ma così non è stato. Il procuratore Fabio Napoleone con l’aggiunto Stefano Civardi e la pm Valentina De Stefano avevano convocato infatti sia Stasi, condannato in via definitiva per l’omicidio di Chiara Poggi, sia il 37enne indagato nella nuova inchiesta che però non si è presentato. Solo l’ex fidanzato della Poggi è stato sentito dai magistrati, due ore e oltre di interrogatorio, all’uscita i suoi legali si sono dichiarati molto soddisfatti. Invece Andrea Sempio non si è presentato in Procura a Pavia,  perché i suoi avvocati hanno eccepito la carenza nell’invito a comparire di un “avvertimento” ritenuto fondamentale, ossia per una questione procedurale. Neanche gli avvocati si sono presentati in procura. “Guerra dura senza paura”: è quanto ha scritto in una storia su Instagram l’avvocata Angela Taccia che, assieme all’avvocato Massimo Lovati, difende Andrea Sempio. “CPP we love you”, ha aggiunto Taccia con l’emoticon di una tigre e un cuoricino blu, con probabile riferimento al codice di procedura penale al quale si sono appellati oggi per evitare l’interrogatorio del loro assistito. L’ultima notizia è che ci sarebbe proprio l’impronta di Andrea Sempio accanto al cadavere di Chiara Poggi, che venne uccisa il 13 agosto 2007 a Garlasco. E’ quanto rivela il Tg1 in esclusiva sui suoi canali social: quell’impronta sarebbe stata riscontrata dalla perizia disposta dalla Procura di Pavia in merito ai nuovi accertamenti disposti sul delitto.

A Venezia il pm Giuliana Rizza ha invece interrogato il fratello della vittima e amico di Sempio, Marco Poggi, per sentirlo come testimone. I tre avrebbero dovuto essere sentiti contemporaneamente per evitare fughe di notizie. L’inchiesta ha preso la strada della convinzione che il delitto sia stato commesso non da una ma da più persone, tra cui Andrea Sempio, l’amico del fratello della 26enne assassinata. Dopo alcune fasi in cui l’attesa mediatica e l’indagine si sono concentrate sulla battaglia delle perizie genetiche e delle opportunità scientifiche sui rilievi e sui reperti ora l’attenzione pare spostarsi più sul profilo investigativo e all’acquisizione, da parte dei Carabinieri, di nuovi elementi, dopo le perquisizioni a sorpresa di mercoledì scorso tra Voghera, Garlasco e Tromello. Nuovi e vecchi nomi sono entrati nell’orbita delle accelerate attività investigative e ci si chiede se potranno da oggi mutare la propria posizione rispetto all’inchiesta.

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Cronaca

Università di Bergamo, consegnata la Gran Cruz de la Orden Civil de Alfonso X el Sabio a Gabriele Morelli

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BERGAMO (ITALPRESS) – Si è svolta questa mattina presso l’Aula Magna dell’Università degli studi di Bergamo la cerimonia di conferimento della Gran Cruz de la Orden Civil de Alfonso X el Sabio al professor Gabriele Morelli, Ordinario di Lingua e Letteratura Spagnole presso l‘Università degli studi di Bergamo dal 1980 al 2010.

Il prestigioso riconoscimento, assegnato dal Governo spagnolo per mano del Sottosegretario del Ministerio de Educación, Formación Profesional y Deportes Santiago A. Roura Gómez, ha premiato il prof. Morelli per il suo straordinario impegno nella diffusione della cultura ispanica nel contesto accademico italiano e internazionale.

Alla cerimonia aperta dal Rettore dell’Università degli Studi di Bergamo Sergio Cavalieri, sono intervenuti la Sindaca di Bergamo Elena Carnevali, l’Ambasciatore del Regno di Spagna presso la Repubblica Italiana Miguel Fernández-Palacios e il Sottosegretario del Ministerio del Educación, Formación Profesional y Deportes (España) e Cancelliere dell’Orden Civil de Alfonso X el Sabio Santiago A. Roura Gómez.

La Ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha voluto esprimere il proprio plauso al prof. Morelli attraverso le parole del suo Consigliere Alessandra Gallone che ha detto: “Il conferimento della Gran Cruz de Alfonso X el Sabio al professor Gabriele Morelli è motivo di orgoglio per l’intero sistema universitario italiano. Con il suo lavoro scientifico e didattico, il professor Morelli ha costruito un ponte culturale tra l’Italia e il mondo ispanico, dimostrando come la ricerca e la passione degli scienziati possano diventare veicoli di dialogo e comprensione tra i popoli. L’odierna presenza dell’Ambasciatore del Regno di Spagna, S.E. Miguel Fernández-Palacios, e delle massime autorità accademiche sottolinea il valore di un’amicizia culturale profonda, che arricchisce entrambi i Paesi e rafforza il senso di una comunità europea della conoscenza. Il Ministero dell’Università e della Ricerca è onorato di essere al fianco di questa celebrazione, che rende omaggio a una carriera straordinaria e a una visione del sapere come strumento di pace, apertura e bellezza”.

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Il Rettore Sergio Cavalieri, esprimendo un sentito ringraziamento alle autorità spagnole per la significativa presenza a Bergamo a testimonianza del comune impegno per la promozione della cultura, dell’educazione e della cooperazione accademica internazionale, ha sottolineato: “Oggi celebriamo un momento importante per la nostra comunità accademica. Il conferimento della Gran Cruz al professor Morelli non è solo un riconoscimento personale, ma anche un tributo alla costanza e alla dedizione con cui ha promosso il dialogo culturale tra Italia e Spagna. Il contributo di Morelli ha permesso di consolidare le relazioni internazionali del nostro Ateneo, che oggi conta 8 accordi con istituzioni accademiche presenti in Paesi extra-europei di lingua spagnola, nonché 37 accordi di scambio con Atenei spagnoli verso cui, ogni anno, si dirigono oltre cento studentesse e studenti Erasmus. Il prof. Morelli una volta ha definito il poeta Pablo Neruda come “uno dei poeti che ha versato la sua vita nella poesia, come l’acqua di un fiume nel mare” e oggi mi permetto di dire che anche il prof. Morelli, ha “versato la sua vita” nella vocazione di instancabile indagatore della cultura e letteratura spagnole”.

Ha affermato poi la Sindaca Elena Carnevali: “Oggi rendiamo omaggio al professor Gabriele Morelli, figura di spicco del mondo accademico italiano e internazionale, un riferimento per chi desideri studiare la cultura spagnola e ispanoamericana del Novecento, che ha saputo coltivare con passione e rigore il dialogo culturale tra Italia e Spagna, contribuendo in modo straordinario alla diffusione della letteratura ispanica e alla formazione di generazioni di studenti soprattutto nella nostra università, sin dai suoi albori. La Gran Cruz de Alfonso X el Sabio conferitagli è un riconoscimento che onora anche la nostra città e la sua Università. La presenza oggi di rappresentanti istituzionali italiani e spagnoli testimonia la profondità di questo legame, costruito grazie a un lavoro nel tempo di promozione culturale e accademica. A nome della città di Bergamo, esprimo la nostra più profonda gratitudine al professor Morelli per aver fatto della cultura un atto di connessione, apertura e identità condivisa”.

L’Ambasciatore Fernández-Palacios ha ricordato l’importante ruolo dell’Ateneo: “Oltre al meritato riconoscimento al Professor Morelli, celebriamo oggi la ricchezza dei vincoli accademici e culturali che ci uniscono e sono stati costruiti con dedizione. L’Università degli studi di Bergamo è stata un attore essenziale in questo processo”.

La laudatio è stata affidata alla prof.ssa Marina Bianchi, Delegata del Rettore alle Relazioni con l’Area Nord America e America Latina, che ha ripercorso il lungo e prestigioso curriculum accademico del prof. Morelli, sottolineandone il ruolo di maestro per generazioni di docenti universitari e insegnanti delle scuole secondarie, nonché il suo decisivo apporto agli scambi culturali e scientifici tra l’Università di Bergamo e numerosi atenei europei e latinoamericani.

La cerimonia si è infine conclusa con la lectio magistralis del prof. Morelli dal titolo “Cinquant’anni di poesia spagnola all’Università degli studi di Bergamo, tra studio e passione”, in cui l’insigne docente ha ricordato la sua lunga esperienza accademica, arricchita dalla presenza a Bergamo di numerosi poeti e intellettuali spagnoli, invitati in occasione di convegni, conferenze e letture commentate – tra questi il Nobel spagnolo Vicente Aleixandre e gli ispanoamericani Jorge Luis Borges e Gabriel García Márquez. Infine, ha voluto ricordato la sua formazione di ispanista, molto difficile negli anni Sessanta.

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-Foto ufficio stampa UniBg-
(ITALPRESS).

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A Milano e a Torino dal 3 al 18 settembre torna il Festival Mito SettembreMusica 2025

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MILANO (ITALPRESS) – È ‘Rivoluzioni’ il tema della diciannovesima edizione del festival MITO SettembreMusica 2025, che dal 3 al 18 settembre, torna a unire Milano e Torino in un’unica grande proposta culturale, tra concerti sinfonici, musica da camera, spettacoli per bambini, proposte multidisciplinari: 67 appuntamenti per un programma che attraversa epoche e generi.

Quattro perimetri tematici – “Mitja e gli altri”, “Berio e le avanguardie”, “Rivoluzioni – tempi di guerra, tempi di pace”, “Ascoltare con gli occhi” – per indagare la musica di ieri e di oggi, da Vivaldi e Bach a Sostakovic, Berio, Saunders e Moussa, dalla tradizione corale sacra occidentale alle tradizioni musicali orientali, dai tempi di pace e di guerra ai fenomeni migratori.

“Il tema 2025 Rivoluzioni sarà declinato in una molteplicità di sensi: estetico, spirituale e scientifico – spiega il direttore artistico Giorgio Battistelli – . È una definizione che allude anche a un mutamento radicale di un ordine stabilito, che vuole essere rottura di abitudini di ascolto consolidate e apertura di nuove prospettive. Come già nel 2024, la programmazione si muoverà sul doppio binario della promozione e valorizzazione delle migliori espressioni della cultura prodotta e promossa dai due poli del festival e del dialogo con realtà oltre confine, per costruire relazioni progettuali in una prospettiva di integrazione europea. La volontà che guida questa scelta è quella di riprodurre la complessità (o il caos) del presente, senza confondere il pubblico, ma esponendolo a stimoli, provocazioni, riflessioni, idee, in una progettualità che va oltre l’intrattenimento colto e si pone come strumento di pensiero. Un festival quindi che ha come ambizione l’essere più coerente con la complessità del tempo presente”.

“Dal 3 al 18 settembre, la nuova edizione di MITO SettembreMusica unirà ancora una volta Torino e Milano in un progetto culturale comune, valorizzando il loro patrimonio musicale e rafforzando il legame con la scena internazionale sottolineano i sindaci della Città di Torino e Milano e presidenti onorari del festival Stefano Lo Russo e Giuseppe Sala – . Anno dopo anno, il Festival continua a essere un simbolo dell’incontro tra culture, epoche e linguaggi, a rafforzare il legame tra le nostre due città e a diffondere cultura attraverso il linguaggio universale della musica. Siamo certi che anche questa edizione saprà emozionare e ispirare, rinnovando quello spirito di partecipazione e scoperta che rende MITO SettembreMusica un appuntamento imperdibile”.

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“Questa edizione – aggiungono gli assessori alla Cultura Rosanna Purchia e Tommaso Sacchi – conferma ancora una volta la capacità del festival di innovarsi, sorprendere, offrire al pubblico un luogo in cui l’ascolto diventa esperienza collettiva, suscitando emozione e partecipazione. Un ringraziamento va a chi, con passione e dedizione, contribuisce alla realizzazione del festival. A Torino la Fondazione per la Cultura, a Milano I Pomeriggi Musicali. E naturalmente alla direzione artistica del Maestro Giorgio Battistelli, alla guida di MITO SettembreMusica per la seconda edizione, che ha saputo dar vita a un programma che celebra la sinergia tra le due città“.

L’inaugurazione sarà a Torino nell’ Auditorium Giovanni Agnelli del Lingotto mercoledì 3 settembre con la Filarmonica della Scala diretta da Myung-Whun Chung e un programma che colloca l’appuntamento nel primo perimetro “Mitja e gli altri”, per ricordare i 50 anni dalla morte di Dmitri “Mitja” Sostakovic, del quale si eseguirà in apertura l’Ouverture festiva op. 96, seguita dal Secondo Concerto per pianoforte di Rachmaninov con il pianista Mao Fujita e la “Patetica” di Cajkovskij.

Il giorno successivo, giovedì 4 settembre, a Milano al Teatro alla Scala, Sir Antonio Pappano dirigerà invece la London Symphony Orchestra nel Secondo Concerto di Prokof ev con la star sud-coreana Seong-Jin Cho, (in locandina anche la Suite da Candide di Bernstein e la Terza Sinfonia di Copland).

-Foto xm4/Italpress-
(ITALPRESS).

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