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Ai Fise Awards 2023 celebrati i successi degli sport equestri

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ROMA (ITALPRESS) – Una serata per festeggiare i successi del 2022, celebrare imprese sportive e grandi eventi, e iniziare al meglio una stagione importante come quella del 2023. La grande famiglia degli sport equestri si è ritrovata a Roma, nella suggestiva location di Villa Miani, per la sesta edizione dei Fise Awards. “Festeggiamo le medaglie del 2022 e un anno incredibilmente fruttuoso. Siamo molto soddisfatti”, ha detto il padrone di casa, il presidente della Federazione Italiana Sport Equestri Marco Di Paola. Il Gran Gala di Beneficenza della Federazione, condotto da Massimiliano Ossini e Carolina Rey, per il secondo anno consecutivo ha supportato il progetto WWF “Adotta un’Oasi”, teso a risanare la natura danneggiata del nostro Paese e ristabilire la connettività ecologica, riportando gli ecosistemi ad uno stato di salute più vicino a quello originario. “Siamo felici di avere ancora al nostro fianco WWF Italia in un’occasione speciale in cui premiamo impegno e talento dei nostri due atleti, cavaliere e cavallo. Siamo lieti di contribuire attivamente al progetto ‘Adotta un’Oasì, prendendoci cura dell’Oasi di Ripa Bianca”, ha detto Di Paola. Momenti di festa, ma anche di emozione e commozione, quando il presidente federale ha ricordato assieme ai suoi genitori Martina Berluti, amazzone diciassettenne bronzo agli italiani Young Rider, scomparsa per un tragico incidente nell’agosto 2022. Una serata che ha visto le donne protagoniste, con Sara Morganti, campionessa del mondo di Paradressage in carica, vincitrice del premio “Best Rider Discipline Olimpiche Equitatus”, mentre Rebecca Greggio, medaglia di bronzo di Pas de Deux Mondiali di Herning, ha conquistato il “Premio Best Rider Discipline Non Olimpiche Techno Hub”. Beatrice Grasso Biondi (salto ostacoli) ha trionfato invece nel “Premio Giovane dell’anno Discipline Olimpiche Scuderia 1918”, Rebecca Folcia (reining) ha conquistato il “Premio Giovane dell’anno Discipline Non Olimpiche Bartoccini Gioiellerie”. E ancora spazio all’arte con il premio “Foto dell’Anno Cavallo Magazine” vinto dal fotografo Sergio Isler. Tra i vari riconoscimenti speciali, poi, il “Premio Atleta dell’Anno Grimaldi Lines” a Sara Morganti, e il “Premio Road To Parigi 2024 Kep Italia” al Team Italia di Paradressage, composto ancora da Sara Morganti, con Carola Semperboni Federica Sileoni, Francesca Salvadè, che ha conquistato il pass di squadra per i Giochi Paralimpici di Parigi 2024 e che ha ricevuto un lungo applauso e una standing ovation da parte di tutti i presenti in sala. Una serata per guardare anche ai grandi eventi internazionali del 2023 che si svolgeranno in Italia, dall’Europeo di polo femminile in programma al Punta Ala Polo Club tornato all’antico splendore grazie all’impegno di Gaia Bulgari, a quello di Jumping a Milano di fine agosto, fino ai tradizionali grandi appuntamenti tra i quali Piazza di Siena e Fieracavalli Verona. Al fianco di Di Paola, l’evento ha visto, tra gli altri, la partecipazione del vicepresidente vicario del Coni Silvia Salis, del segretario generale Fise, Simone Perillo, e numerosi rappresentanti degli sponsor che hanno voluto dare il proprio sostegno alla causa della serata. “Celebriamo il 2022 ma soprattutto guardiamo al futuro – ha concluso Perillo – Il 2023 è un anno cruciale per le qualifiche olimpiche, a Milano avremo gli Europei senior di salto ostacoli, ci sarà Piazza di Siena, appuntamento storico a Roma alla sua novantesima edizione. Questa è una serata per fare festa e andare avanti”.
– Foto Spf/Italpress –
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Paolini eliminata in semifinale a Miami, Sabalenka in finale

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MIAMI (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Jasmine Paolini è stata eliminata in semifinale nel “Miami Open“, quarto WTA 1000 stagionale dotato di un montepremi di 8.963.700 dollari che si sta disputando sui campi in cemento dell’impianto dell’Hard Rock Stadium. L’azzurra è stata battuta dalla bielorussa Aryna Sabalenka in due set con il punteggio di 6-2, 6-2.

– Foto IPA Agency –

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Tudor “La Juve ha giocatori forti, c’è voglia di ripartire”

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TORINO (ITALPRESS) – “Darò tutto per non deludere nessuno e fare un lavoro giusto. La Juve è un club che tutti vorrebbero allenare ma c’è voglia di lavorare, di fare bene e riuscire a raggiungere l’obiettivo che tutti sappiamo. Credo tanto in questa squadra, sono giocatori forti. C’è stato poco tempo per lavorare ma niente scuse”. Igor Tudor è alla Continassa da pochi giorni ma sa già quello che deve fare. La Juventus, il club dove è cresciuto da calciatore e dove era già tornato una volta, come vice di Andrea Pirlo, lo ha chiamato per salvare una stagione fin qui ben al di sotto delle aspettative E dove il quarto posto e la qualificazione alla prossima Champions sono fondamentali da raggiungere.

E il tecnico croato per la società è la persona giusta. “Con Thiago c’è e rimane un grande rapporto di stima e rispetto, può fare l’allenatore a grandi livelli e gli auguro tutto il bene – è stata la premessa di Cristiano Giuntoli, aprendo la conferenza stampa di presentazione di Tudor – Dopo Firenze abbiamo analizzato a mente fredda l’andamento delle ultime gare, non eravamo preoccupati per le sconfitte ma per come erano arrivate e abbiamo deciso di dare una sterzata. La scelta è andata su Igor non solo per il suo passato ma anche per le sue qualità tecniche, umane e morali. Rimarrà fino a fine stagione, compreso il Mondiale per Club, poi ci siederemo e la speranza è continuare insieme”.

Pochi mesi di contratto in cui giocarsi la conferma ma non è questa la priorità dell’ex difensore. “Nella mia carriera ho iniziato ad allenare abbastanza presto, ho girato abbastanza. A volte posso essere particolare ma faccio le scelte col cuore, si vive il presente. Avere 10 anni di contratto o meno cambia poco, io faccio uguale il mio lavoro”. Fra i primi compiti di Tudor c’è quello di rilanciare calciatori che con Motta non erano riusciti a esprimersi al meglio (“Koopmeiners? Il mio compito è farlo rendere al massimo e sono sicuro che lo farò”) o finiti nel dimenticatoio.

“Vlahovic è un giocatore fortissimo e sono felice di allenarlo. Ha tutte le doti che deve avere un giocatore di prima classe, sa fare gol, è un trascinatore. Viene da un momento così, abbiamo parlato e ci siamo messi a lavorare. Ha voglia di ripartire, c’è lui, c’è Kolo, possono giocare insieme, si può fare tutto. L’importante è avere giocatori forti, è una rosa giovane ma è stimolante. Ho visto i ragazzi dispiaciuti perchè quando un allenatore va via sanno che la responsabilità è anche loro. Ma sono vogliosi e determinati a ripartire. Qui ho imparato la cultura del lavoro, ho provato a trasmetterla in tutte le squadre che ho allenato e voglio farlo anche qua – prosegue il neo allenatore bianconero – Il capitano sarà Locatelli ma tutti devono prendersi delle responsabilità, andare tutti nella stessa direzione. Bisogna lavorare su tutto, dare spensieratezza ma anche cattiveria mentale e motivazione, dal punto di vista tattico bisogna fare le cose giuste, bisogna andare forte consapevoli di quello che rappresentiamo”, aggiunge Tudor, che non si sbilancia sull’assetto difensivo, se a tre o a quattro perchè “la differenza la fanno lo spirito, il sacrificio e tocca all’allenatore trasmettere queste cose”.

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“C’è da mettere il casco e pedalare, bisogna mettere cattiveria ma senza ansia, senza pressione – insiste – Mi piace attaccare? Io voglio che la gente si diverta, bisogna sempre fare un gol in più ma bisogna anche correre e difendere. Mi piace attaccare con tanti ma anche non prendere gol. Il lavoro deve essere completo, gestire i giocatori, i cambi durante la gara. Il calcio deve andare nella direzione di essere sempre più interessante perchè il mondo è sempre più esigente”. Il suo esordio sarà sabato contro il Genoa di Vieira: “E’ una squadra pericolosa, Patrick è un allenatore capace, li rispettiamo tanto ma consapevoli dei nostri mezzi”.

– foto Ipa Agency –

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Celtics avanti tutta, Lebron e Jokic trascinano Lakers e Nuggets

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NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Tra stelle costrette al forfait e campioni protagonisti, spunti interessanti dalle sei gare Nba disputate nella notte italiana. Nonostante l’assenza di Jayson Tatum, Boston non ha problemi a imporsi a Phoenix dove vince 132-102. I campioni in carica ne portano sei in doppia cifra, tutto il quintetto iniziale più Sam Hauser (11 punti) dalla panchina. Il più prolifico è Kristaps Porzingis che mette a referto 30 punti e 8 rimbalzi, alle sue spalle Jaylen Brown che ne fa 24, poi 16 a testa per Al Horford (10 i rimbalzi), Jrue Holiday e Derrick White.

Tra i Suns è Kevin Durant l’ultimo ad arrendersi, ma i suoi 30 punti non bastano per fermare la corsa dei Celtics, secondi a Est e alla sesta vittoria consecutiva. Per quanto riguarda la classifica della Western Conference successi pesanti per Nuggets e Lakers. Denver si impone in casa 127-117 su Milwaukee, costretta ad andare in trasferta senza due stelle del calibro di Giannis Antetokounmpo e Damian Lillard. I padroni di casa, invece, ritrovano Nikola Jokic ed è lui a fare la differenza con l’ennesima tripla doppia da 39 punti, 10 rimbalzi e 10 assist.

Bene anche Michael Porter Jr e Christian Braun che chiudono rispettivamente con 23 e 19 punti a testa, più 10 rimbalzi ciascuno. In doppia cifra vanno pure Jamal Murray (17) e Peyton Watson (12) e i Bucks, che nonostante le assenze lottano e tengono testa ai Nuggets, vanno ko pur portandone 7 (sugli 8 schierati) oltre quota 10, con Brook Lopez che ne fa 26. Vittoria col brivido per i Lakers che vincono sul parquet di Indiana, grazie al tap-in vincente di LeBron James che permette ai gialloviola di chiudere sul 120-119.

Per lui in totale 13 punti, altrettanti rimbalzi e 7 assist, ma sul successo della franchigia di Los Angeles incidono soprattutto i 34 punti (con 7 rimbalzi e 7 assist) di Luka Doncic, oltre ai 24 di Austin Reaves. Per i Pacers il più prolifoco arriva dalla panchina con Bennedict Mathurin che ne fa 23, poi c’è anche la doppia doppia da 16 punti e 12 rimbalzi di Myles Turner, ma non basta. Nelle altre tre gare disputate nella notte successi per Wizards (119-114 su Philadelphia con 19 punti e 10 rimbalzi per Edwards), Raptors (116-86 contro Brooklyn con 23 punti e 12 rimbalzi per Robinson) e Clippers (126-113 sui Knicks con 27 punti e 10 rimbalzi per Leonard).

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– Foto IPA Agency –

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