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Cronaca

Valditara “La mia scuola è aperta, no a violenza e prevaricazione”

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MILANO (ITALPRESS) – “Nella scuola che vogliamo non c’è spazio per la violenza”. Lo dice il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara in una intervista a “QN” alla vigilia della manifestazione di Firenze, per poi aggiungere “non ho bisogno di dare prove del mio antifascismo, lo dimostrano i miei libri, i miei atti, la mia vita”. Poi manda un messaggio per la manifestazione di Firenze: “Ben venga qualunque manifestazione che dia voce alle idee e alimenti un dibattito democratico. Per parte mia raccolgo e rilancio l’invito del sindaco Nardella per un confronto con lui sui temi dell’antifascismo, dell’antisemitismo, di tutti i razzismi, della democrazia e della libertà di opinione: organizziamolo presto. Un confronto che deve essere franco, onesto e sereno”. Sulle polemiche sulla sua mancata condanna della violenza al Liceo Michelangelo, dice. “La condanna della violenza è per me talmente ovvia da non essere oggetto di discussione. Nella scuola che vogliamo non c’è nessuno spazio per la violenza. L’ho detto da quando mi sono insediato: faremo ogni sforzo affinchè diventi regola rispettata e condivisa. Nessuna indulgenza quindi per la violenza fisica nè per ogni altra forma di prevaricazione, quale che sia la sua declinazione. E’ una regola che deve valere per chiunque”.
Valditara, quindi, spiega perchè non ha condiviso la lettera della preside fiorentina “Non ho apprezzato l’invito della preside a ‘isolarè, ‘combattere culturalmentè, ‘chiamare con il suo nomè, e dunque qualificare come fascista, chi dà valore ai confini e alla identità di un popolo, parlando al riguardo di ‘disgustoso rigurgitò. Un conto è fare queste affermazioni in una assemblea di un partito politico, un altro con la carta intestata di una scuola in una veste istituzionale. Invito tutti a riflettere. Questo non c’entra nulla con la libertà di opinione. Questo a che fare con le fondamenta stesse della democrazia. Mi dispiace che alcuni non lo abbiamo capito. E ho detto che tutto ciò non costituisce motivo per provvedimenti disciplinari: si questo punto è stata montata contro di me una campagna di aggressione e di deformazione della realtà oggettivamente inaccetabile”.

foto: agenziafotogramma.it

(ITALPRESS).

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Cronaca

“Un’altra storia” di Maurizio Landini al Salone del Libro di Torino

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TORINO (ITALPRESS) – “Questa non è solo la mia storia, è una storia collettiva”. Maurizio Landini ha presentato la propria autobiografia al Salone del Libro di Torino. La giovinezza a San Polo d’Enza, la passione per il calcio, la parrocchia, il lavoro come metalmeccanico, la politica, le prime esperienze sindacali, l’impegno come segretario generale della Cgil. “Un’altra storia”, edito da Piemme, è il viaggio di una vita che incrocia gli ultimi decenni del nostro Paese. “Un Paese andato incontro a uno smantellamento di diritti e tutele, all’impoverimento del tessuto economico e produttivo – si legge in una nota -, all’allontanamento dalla partecipazione politica, alla fuga verso altri paesi dei giovani, sempre più costretti alla precarietà. Temi strettamente legati al referendum dell’8 e 9 giugno su lavoro e cittadinanza, per i quali il segretario in queste settimane sta toccando per comizi e iniziative tante città italiane. L’obiettivo è il raggiungimento del quorum e la vittoria dei sì. Cinque sì”. A coloro che invitano a non andare a votare, in un’Italia in cui è sempre più forte l’astensionismo, il segretario risponde con una battuta: “Don Gallo una volta disse che il mondo non si divide tra credenti e non credenti, ma tra pensanti e non pensanti”. E proprio sui punti di contatto tra il mondo cattolico e le battaglie per l’uguaglianza della Cgil, aggiunge: “Le cose più di sinistra che ho letto negli ultimi anni sono le encicliche di Papa Francesco. Quanto al nuovo pontefice, vedo un elemento di continuità con Bergoglio: le sue prime parole sono state “pace disarmata”. E riguardo al suo nome, non dimentichiamo che Leone XIII fu il Papa la cui dottrina sociale mise al centro la persona e il lavoro”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Morto l’editore Nichi Grauso, tra i pionieri nel mondo informazione

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CAGLIARI (ITALPRESS) – E’ morto Nicola Grauso, per tutti Nichi, l’editore sardo tra i pionieri nel mondo dell’informazione. Aveva 76 anni ed era malato da tempo. Iniziò la sua attività nel 1975 con Radiolina, una delle prime radio private in Italia e poi entrò nel mondo della tv con l’emittente Videolina. Fondò il sito de L’Unione Sarda, primo giornale sul web in Europa e secondo nel mondo.
– foto Ipa agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Meloni “Legame indissolubile tra il Papa e l’Italia”

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ROMA (ITALPRESS) – “Tu es Petrus”. Così la premier Giorgia Meloni sui social, al termine della messa per la cerimonia di insediamento del nuovo pontefice. “Oggi Papa Leone XIV inizia il suo Ministero petrino. C’è un legame indissolubile tra l’Italia e il Vicario di Cristo. Il popolo italiano guarderà a lui e alla Chiesa come guide e punti di riferimento, in questo complesso tornante della storia”, sottolinea.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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