Seguici sui social

Economia

Lagarde “Bloccheremo ogni contagio da Credit Suisse”

Pubblicato

-

MILANO (ITALPRESS) – Christine Lagarde rassicura i mercati scossi dal crollo di Credit Suisse. La Presidente della Bce parla alla commissione per gli affari economici e monetari del Parlamento europeo. “Stiamo monitorando gli sviluppi di mercato, e siamo pronti a rispondere, se necessario, per preservare la stabilità dei prezzi e la stabilità finanziaria dell’area euro”. Una maniera per dire che non ci saranno contagi nelle banche europee per quello che sta succedendo in Svizzera. Sia perché l’esposizione degli istituti di credito dell’Eurozona nei confronti del colosso elvetico è limitato sia perché, in caso di necessità Francoforte è pronta a fornire tutta la liquidità che serve per superare eventuali ostacoli. Christine Lagarde è la prima tra i banchieri centrali a intervenire direttamente dopo l’acquisto di Credit Suisse da parte di Ubs. Le sue parole assumono una valenza particolare alla luce delle decisioni della svizzera Finma sui due principali gruppi elvetici. Le scelte prese a Berna non convincono del tutto.

Forte preoccupazione ha destato infatti la decisione di azzerare i bond AT1 di Credit Suisse (strumenti ibridi di debito e capitale). Riconoscendo invece all’equity (le azioni) un valore di 3,25 miliardi. Una possibilità prevista in realtà dai regolamenti delle emissioni di Credit Suisse (così come da quelli di Ubs). Ma che ha sorpreso al suo annuncio per il ribaltamento della gerarchia di rischio che vede appunto le azioni come categoria più rischiosa e dunque la prima a registrare perdite. La Bce, in un comunicato. ha ribadito la gerarchia del capitale: in caso di default i primi a pagare saranno i soci azionisti. Solo dopo toccherà ai portatori di bond. “Le decisioni prese dalle autorità svizzere ieri sono state prese sulla base delle leggi svizzere -ha dichiarato- e sulla base degli accordi contrattuali che sono stati presi da queste entità svizzere. Ma la Svizzera non fissa standard per l’Unione Europea”. Lagarde cerca innanzitutto di dare rassicurazioni. “Il settore bancario dell’area dell’euro è resiliente, con solide posizioni patrimoniali e di liquidità. In ogni caso, il quadro di strumenti della Bce è completamente attrezzato per fornire sostegno di liquidità al sistema finanziario dell’area dell’euro, se necessario, e per preservare la corretta trasmissione della politica monetaria“. Ogni decisione sarà presa sulla base di un’attenta valutazione dell’andamento del contesto economico: “L’elevato livello di incertezza rafforza l’importanza di un approccio legato ai dati per le nostre decisioni sui tassi ufficiali”. I mercati apprezzano. E così dopo la sbandata iniziale sembrano aver assorbito bene lo choc della vicenda Credit Suisse. L’indice Eurostoxx dei bancari è in rialzo di oltre il 2,5% nel finale di seduta.

Il merito principale è proprio dell’azione coordinata delle banche centrali principali. Nella notte di domenica, Fed, Bce, Bank of Canada, Bank of England, Bank of Japan e Swiss National Bank hanno annunciato il proprio soccorso ai mercati. Le sei banche centrali hanno annunciato “un’azione coordinata volta a rafforzare l’erogazione di liquidità attraverso le linee swap in dollari”. Gli investitori, dopo aver superato le iniziali preoccupazioni, ora scommettono su una politica monetaria più morbida da parte delle Banche Centrali, visto che il crollo della Silicon Valley Bank e della Signature Bank prima, e quello di Credit Suisse poi, potrebbero innescare effetti negativi a catena
Gli occhi sono tutti puntati sulla Fed, che questo mercoledì renderà nota la sua decisione sui tassi. Per la maggior parte degli economisti intervistati da Reuters, l’istituto dovrebbe aumentare i tassi di interesse di 25 punti base, o al limite lasciarli invariati. È di questo avviso anche Marco Vailati, responsabile ricerca e investimenti di Cassa Lombarda: “Noi crediamo che la lotta delle banche centrali all’inflazione continuerà, anche se con più moderazione”.

foto: agenziafotogramma.it

Advertisement

(ITALPRESS).

Economia

Webuild: S&P alza rating a BB+, confermata la solidità del modello industriale

Pubblicato

-

MILANO (ITALPRESS) – S&P Global Ratings ha alzato il rating di Webuild a BB+ con outlook stabile, rispetto al precedente BB. Si tratta del secondo upgrade ottenuto da S&P nel corso del Piano Industriale 2023-2025, a conferma della solidità del modello industriale, della visione strategica del Gruppo e delle performance economiche finanziarie anche in contesti macroeconomici complessi. Webuild si prepara ora ad avviare un nuovo piano industriale con un rating a un passo dall’investment grade.
Secondo S&P, l’upgrade riflette il solido portafoglio ordini, la gestione disciplinata dei contratti e la posizione di leadership nei principali mercati chiave per il Gruppo, fattori che hanno determinato una robusta crescita e il rafforzamento della struttura finanziaria del Gruppo.
S&P sottolinea la leadership di Webuild nei mercati chiave a basso rischio, che oggi rappresentano circa il 90% del backlog e dei ricavi, rispetto al 59% del 2018. Questa evoluzione è frutto di una strategia mirata ai Paesi sviluppati, con acquisizioni e investimenti che hanno aumentato il peso dell’Italia e dell’Australia. L’agenzia evidenzia inoltre che il profilo di business è supportato da una maggiore diversificazione e da capacità ingegneristiche avanzate, superiori rispetto a quelle dei concorrenti con rating simile.
Guardando al futuro, S&P prevede che Webuild continuerà a registrare una solida performance operativa nei prossimi anni, sostenuta da un portafoglio ordini construction di 50 miliardi di euro che garantisce forte visibilità sui ricavi. A ciò si aggiungono termini contrattuali più favorevoli, grazie anche alla crescente adozione di clausole di pass-through dei costi, e l’impatto positivo del programma di cost-efficiency. Questi fattori, combinati con una costante attenzione alla gestione del capitale circolante, dovrebbero secondo l’agenzia assicurare flussi di cassa robusti e una redditività in ulteriore crescita nel tempo.
L’agenzia di rating segnala, infine, che, data la finalizzazione in corso dei processi approvativi del progetto per il Ponte sullo Stretto di Messina, nessun impatto economico-finanziario è stato riflesso nelle attuali stime, rappresentandolo di fatto come un upside per il rating. Progetti di questo tipo, secondo S&P, mostrano le forti capacità ingegneristiche e gestionali del Gruppo, specializzato nel realizzare grandi opere infrastrutturali complesse anche di fronte a sfide tecniche, geologiche e ingegneristiche.

– Foto ufficio stampa Webuild –

(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto

Economia

Industria, Urso “L’Europa decida ora per rilanciare la competitività”

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – “Serve agire ora e insieme, entro quest’anno, per difendere la nostra competitività e la nostra sovranità industriale. Non c’è più tempo da perdere”. Così il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, intervenendo a Berlino all’ottava edizione del meeting ministeriale “Friends of Industry” per rilanciare la crescita del sistema produttivo europeo. “È fondamentale che l’Europa assuma subito decisioni a tutela del settore automotive, con la revisione dei regolamenti per veicoli pesanti e leggeri, adottando un approccio flessibile e riconoscendo la piena libertà tecnologica, principio fondante della nostra Unione. Serve decidere ora anche per quanto riguarda le industrie energivore, con una revisione ambiziosa di CBAM ed ETS, e nelle tecnologie di frontiera, accelerando su intelligenza artificiale e quantum. Non possiamo rinviare oltre scelte decisive sulla resilienza delle catene del valore industriali: abbiamo già perso troppi anni”, ha aggiunto Urso.

Il ministro ha sottolineato la necessità di “tre fattori abilitanti per una nuova politica industriale europea: costi energetici competitivi, semplificazione burocratica e risorse finanziarie adeguate”, elementi indispensabili, ha aggiunto, “per sostenere la transizione industriale e restituire all’Europa la capacità di crescere e competere nel mondo. Il rapporto Draghi è del settembre dello scorso anno. È passato più di un anno e non è accaduto nulla in Europa. Mentre il mondo correva, noi siamo rimasti fermi ad assistere alla nostra decadenza. Non siamo più disponibili ad accettarlo: chiediamo che l’Europa decida, e che lo faccia ora”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto

Economia

Al via la nuova Intesa Sanpaolo Bank Romania

Pubblicato

-

MILANO (ITALPRESS) – A un anno dall’annuncio dell’acquisizione di First Bank, Intesa Sanpaolo – a seguito dell’approvazione della Banca Nazionale di Romania e dell’iscrizione nel Registro delle Imprese – ha completato la fusione per incorporazione della banca nella propria controllata, Intesa Sanpaolo Bank Romania. Da oggi i due istituti opereranno sotto un unico marchio rafforzando la posizione della banca nel mercato locale e segnando una nuova tappa nella strategia di crescita e investimento del Gruppo Intesa Sanpaolo in Europa centro – orientale. “La fusione di First Bank in Intesa Sanpaolo Bank Romania rappresenta un passo importante nel rafforzamento della nostra presenza in Centro-Est Europa; riflette la fiducia di Intesa Sanpaolo nel potenziale della Romania e il nostro impegno a lungo termine nei confronti del Paese – ha dichiarato Paola Papanicolaou, Responsabile della Divisione Banche Internazionali del Gruppo Intesa Sanpaolo -. Siamo orgogliosi di mettere a frutto l’esperienza, l’innovazione e i valori del nostro Gruppo per supportare la crescita sostenibile della Romania, lavorando a fianco di persone, imprese e istituzioni per costruire un futuro sempre più inclusivo”.

I clienti della banca che nasce oggi a valle della fusione, potranno da subito beneficiare: di una rete ampliata e di un’infrastruttura solida che conta 58 filiali e oltre 700 sportelli bancomat e terminali multifunzionali nelle reti Intesa Sanpaolo Bank Romania ed Euronet; di una migliore esperienza digitale grazie a servizi bancari più rapidi attraverso piattaforme online e app mobile, che consentono una gestione efficiente e sicura di conti, pagamenti e prodotti finanziari; di prodotti e servizi all’avanguardia grazie a soluzioni finanziarie competitive per clienti retail, PMI e aziende. La nuova Intesa Sanpaolo Bank Romania, con un attivo totale pari a circa 3,1 miliardi di euro, 170.000 clienti e oltre 1.110 dipendenti, è parte di uno dei principali gruppi bancari in Europa che conta, a sua volta, 21,5 milioni di clienti e una presenza strategica in 12 paesi dell’Europa centrale e orientale e in Egitto, distinguendosi anche per il forte impegno nei confronti dei principi ESG, tra cui la transizione ecologica e l’impatto sociale.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto
Advertisement

Italpress TV


Agenzia Creativamente Itinerari News Pronto Meteo
Casa e consumi by Altroconsumo

Primo piano

LombardiaLive24 by Agenzia Creativamente P. IVA 02607700180 COPYRIGHT © 2021-2025 ALL RIGHTS RESERVED: LOMBARDIALIVE24 BY AGENZIA CREATIVAMENTE.
Sito creato da Emanuele Bottiroli. © Tutti i diritti riservati. I nomi e i loghi delle testate giornalistiche edite da Agenzia CreativaMente Editore sono registrati presso il Tribunale di Pavia e la Camera di Commercio di Pavia. È vietato qualsiasi utilizzo, anche parziale, dei contenuti pubblicati, inclusi la memorizzazione, la riproduzione, la rielaborazione, la diffusione e la distribuzione degli stessi, su qualsiasi piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza preventiva autorizzazione scritta.